PUNTELLAMENTI ''DE AMICIS'' STACCATI
DALLA FACCIATA, SENZA MANUTENZIONE PER ANNI
Palanche di legno cadute e 'piedini' dei nodi dei puntellamenti ormai staccati dalle pareti.
Questo il segno che la manutenzione da parte del Comune dell’Aquila, che detiene la proprietà di tutti gli interventi di messa in sicurezza post-terremoto degli edifici, sulla facciata della scuola elementare "De Amicis" è rimasta tale solo sulla carta.
A tal proposito, un architetto aquilano ha inviato ad AbruzzoWeb delle fotografie scattate pochi giorni fa su alcuni pezzi di quello che è stato nel tempo considerato uno dei fiori all’occhiello della emergenza post-sisma 2009, appunto l'intervento sulla scuola elementare.
Dalle foto, si vede chiaramente come ci sia una distanza di diversi centimetri tra la facciata e i puntellamenti, con le palanche originariamente frapposte tra ponteggio e facciata che negli anni si sono staccate.
Stando all'ultimo report del 2013 pubblicato sul sito internet del Comune dell’Aquila, la cifra complessiva dei puntellamenti sull’intero edificio che ospitava la scuola è di 1.879.148,93 euro, di cui 685.575,61 euro riguardano il "tratto viario via San Bernardino", quello delle foto in questione. I lavori sono stati effettuati nel 2009 dalla ditta Opera Srl.
La difficoltà di effettuare altre fotografie sul resto dell'edificio, oggi cantiere per la ricostruzione, non permette però di stabilire se tra le migliaia di puntellamenti si siano verificate le stesse problematiche.
Nel 2010, l'allora vice commissario per i Beni culturali, Luciano Marchetti, definì "sterile" il discorso sulla necessità o meno dei puntellamenti e sulle cifre spese per gli stessi; fu lo stesso Marchetti, poi, nel 2013, ad ammettere, proprio sul caso della "De Amicis", che i puntellamenti fossero "un'esagerazione, eccessivamente invasivi e poco efficaci".
Un altro passaggio per capire meglio questa vicenda risale al 2012, quando il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Vincenzo Ciani, scrisse una lettera al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, in cui furono evidenziate forti criticità riscontrate nella tenuta di tutte le strutture di messa in sicurezza, con un rischio concreto per l'incolumità delle persone.
L'assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano però liquidò la questione, in sintesi spiegando che non c'era da preoccuparsi e che si sarebbe provveduto a chiudere quelle aree considerate a rischio dai controlli dei tecnici comunali, quindi evitando manutenzione o addirittura la sostituzione dei puntellamenti.
Sul fronte giudiziario, l'anno scorso è pure scattata un'inchiesta su alcuni appalti ad affidamento diretto che ha coinvolto, tra gli altri, Pierluigi Tancredi, cui fu assegnato da Cialente l'incarico di consigliere comunale delegato per il "supporto e raccordo, nell’ambito delle azioni tese al recupero e alla salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città dell’Aquila".
L'incarico durò meno di 48 ore a causa della protesta politica bipartisan, con Pietro Di Stefano, che quando ancora non era assessore, che contestò duramente il sindaco per la scelta, e con conseguente protesta dei cittadini cui fu diffuso il numero di cellulare privato di Cialente, che ricevette migliaia di sms contro la nomina.
La scuola "De Amicis", comunque, è diventata famosa anche perché 'sposata' dalle ‘Amiche per l'Abruzzo', tra cui le cantanti Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini ed Elisa, che fecero scattare una raccolta fondi da 1,5 milioni di euro (1.183.406,51 euro al netto delle spese), poi ripartiti tra la ricostruzione della scuola (946.725,21 euro) e la costruzione di un centro polifunzionale nella frazione di Camarda (236.681,30 euro).
Il cantiere della ricostruzione della "De Amicis", sbloccato in clamoroso ritardo dopo tanti annunci a fine dicembre dello scorso anno, è per ora solo agli inizi, visto che sono ancora in corso le indagini archeologiche come spiegato questo giornale dal provveditore interregionale alle Opere pubbliche, Roberto Linetti, il quale ha dichiarato che "Si presume che nel sottosuolo ci possano essere reperti come una cavità per l’accumulo delle acque, di valore o meno lo vedremo. Sulla base dei ritrovamenti e in accordo con la soprintendenza verrà tarato il progetto esecutivo".
Progetto esecutivo che vale 12 milioni di euro ed è stato aggiudicato alla Mgm Construction di Latina.
I lavori dovrebbero essere conclusi entro 2 anni.