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L'AQUILA

261K views 1K replies 77 participants last post by  Pavlvs 
#1 ·
Nessuno apre un 3d sulla ricostruzione post terremoto. Curioso.
Apriamone almeno uno dedicato alla città visto che ancora colpevolmente manca.
All'Aquila oltre alla supervelocità realizzativa si provano nuove tecnologie e nuovi tipi edilizi.
Ecco un report semipubblicitario de L'AquilaTV dedicato ai primi edifici...della serie sud tirolesi all'opera:

 
#1,084 ·
Anche quello del terminal ovest è un altro progetto che ci portiamo dietro da decenni e che poteva essere benissimo realizzato dieci anni fa. Da questo punto di vista, un'altra opera imprescindibile, prevista nel restyling di viale della croce Rossa, è il parcheggio sotto le mura con collegamento pedonale all'Università.
Il problema di fondo IMHO è che tutte queste infrastrutture sono scollegate tra loro: abbiamo un terminal de facto in zona ovest, una stazione ferroviaria lontana da tutto e un terminal in zona est collegato al centro ma lontano dall'autostrada e poco baricentrico rispetto alla città (difatti sottoutilizzato dai pendolari). Almeno questi tre nodi devono essere messi a sistema a ricostruzione completa, quantomeno con una linea di bus.
 
#1,086 · (Edited)
#1,088 ·
Mie, al volo col cellulare una settimana fa.
 
#1,092 ·
Perdonanza: commissione Unesco Italia conferma la candidatura a patrimonio mondiale dell'umanità
Il consiglio direttivo della commissione nazionale italiana per l’Unesco, presieduto da Franco Bernabè, ha confermato come candidatura alla lista rappresentativa del Patrimonio Immateriale per il 2019 la “Perdonanza Celestiniana”. A comunicarlo è lo stesso comitato Unesco Italia. Oltre alla Perdonanza, sono state ufficializzate anche altre due candidature alla lista dai beni da considerare patrimonio dell’Umanità: Ecosistemi forestali della Sila e Alpi del Mediterraneo (candidatura transnazionale insieme a Francia e Principato di Monaco). Il consiglio direttivo ha inoltre iscritto alla lista propositiva italiana del Patrimonio Mondiale il sito “Grotte e carsismo evaporitico dell’Emilia Romagna”.

http://news-town.it/cultura-e-socie...atura-a-patrimonio-mondiale-dell-umanità.html
 
#1,095 ·
Mmm, il romanico può essere una carta da giocarsi, magari allargando il raggio dal romanico aquilano alla scuola di Atri. Altrimenti, forse più che il centro storico aquilano, un'altra scelta potrebbe essere quella dei castelli e del sistema di fortificazione degli appennini (Da Rocca Calascio a Bominaco sino a Capestrano, comprendendo tutte le fortificazioni di valle subequana e piana di navelli): IMHO una delle cose più belle di tutta l'Italia centrale
 
#1,100 ·
Il Castello di Ocre sorge "sopra" il paesino di Fossa, che tra l'altro ha un bel castello a sua volta, oltre ad una delle chiese medievali più notevoli d'Italia.

Fossa è stata evacuata,
perché lo sperone di roccia che lo domina, su cui sopra sorge il castello di Ocre, deve essere messo in sicurezza.
Rischio frane notevolissimo.

Leggevo e sentivo parlare di 20 milioni di euro per mettere in sicurezza la montagna.

Senza questo intervento non si avranno:

né il recupero di Fossa, evacuato e recintato.
né il recupero del castello sovrastante, il castello di Ocre.
 
#1,101 ·
Inaugurata ieri la sede di ZTE nel tecnopolo, centro di ricerca per lo sviluppo della linea 5G

La cinese Zte sceglie L’Aquila per il suo laboratorio 5G
Il colosso cinese apre nel Tecnopolo d’Abruzzo il suo centro per lo studio delle reti di quinta generazione. L’Italia è stato il primo paese a dare loro la frequenza


https://www.wired.it/economia/business/2018/02/06/zte-5g-aquila/

L'Aquila, prima connessione alla velocità 5G
Apre il Centro di innovazione e ricerca del colosso cinese Zte nel Tecnopolo d'Abruzzo: "Qui nuove figure professionali e occupazione"


http://www.ilcentro.it/l-aquila/l-aquila-prima-connessione-alla-velocità-5g-1.1825058
 
#1,102 ·
Una storia d'amore lunga 700 anni: straordinario ritrovamento a L'Aquila

(...)
Sotto il pavimento della chiesa di S. Antonio fuori le mura, all'Aquila, in località Pile, sono stati trovati due scheletri affiancati l'uno all'altro, i corpi accuratamente composti con le braccia incrociate sull'addome e i volti rivolti uno verso l'altro. "Sono un uomo e una donna di circa vent'anni" scrive sul proprio profilo Facebook la Soprintendenza. La prima, suggestiva ipotesi è che si possa trattare di una coppia di sposi. E il pensiero non può che andare alla celebre immagine della coppia di amanti di Pompei impietriti e resi immortali dalla lava del Vesuvio o agli amanti di Valdaro, i due scheletri, risalenti al neolitico, trovati a Mantova nel 2007.

http://news-town.it/cronaca/19221-u...anni-straordinario-ritrovamento-l-aquila.html

 
#1,104 ·
Sono tornato ieri dall'Aquila dopo aver discusso con i progettisti sulla ricostruzione della mia casa in centro.
Folle se non demenziale l'imposizione del Comune (e non delle belle arti) di ricostruire le volte in cartongesso, quante madonne con i progettisti...
 
#1,108 ·
MAXXI, i primi passi: la Fondazione presenta il progetto 'Città come cultura' tra L'Aquila e Roma

In attesa che si concludano i lavori di ristrutturazione di palazzo Ardinghelli che, ad inizio 2019, dovrebbe schiudere le porte alla sede distaccata del MAXXI, e selezionati i primi cinque artisti che esporranno le loro opere originali a L'Aquila - si tratta di Elisabetta Benassi, Daniela De Lorenzo, Alberto Garutti, Nunzio e il pittore Ettore Spalletti - il Museo nazionale delle arti del XXI secolo inizia a muovere i primi in città.

Nell'ambito della collaborazione con il MiBACT e grazie al finanziamento dei Fondi POAT (Progetti Operativi di Assistenza Tecnica), la fondazione - presieduta da Giovanna Melandri, confermata per i prossimi 5 anni dal ministro Dario Franceschini e attesa a L'Aquila domani, per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Accademia di Belle Arti - ha presentato la seconda edizione del progetto Città Come Cultura, con il fine di proseguire e approfondire ulteriormente il mondo della creatività e dello sviluppo culturale delle città, con particolare attenzione alla capacità delle istituzioni di essere sia centri di attivazione culturale, sia attenti osservatori delle trasformazioni urbane.

Ebbene, per mappare il panorama nazionale e avviare un confronto con l’estero, tra aprile e maggio 2018 si svolgerà tra L'Aquila e Roma un workshop che, partendo da esperienze già realizzate, ma anche da interventi e progetti culturali che hanno dato il via a processi di marketing, rigenerazione e sviluppo culturale, ha l'ambizione di mettere in contatto, e a sistema, la filiera dell'attuazione dei processi culturali; i partecipanti saranno selezionati tramite una Open Call che si è aperta venerdì scorso.

Il programma [qui] si articola in due seminari, il primo si terrà a L’Aquila il 19 e il 20 aprile, all'Auditorium del Parco, e l'altro a Roma con appuntamento il 3, 4 e 5 maggio presso il MAXXI. Tra coloro che risponderanno alla Open Call, saranno selezionate 100 persone tra creativi e professionisti della cultura che intendono migliorare le proprie competenze nella attivazione di idee, aziende che rappresentano l’eccellenza a livello locale e che sostengono processi culturali e rappresentanti di amministrazioni pubbliche che danno forma a strategie culturali per trasformare le città.

Seguirà una Call For Paper, aperta da marzo a giugno 2018, per raccogliere un campione esemplificative dei progetti e dei processi culturali in Italia. Chi volesse partecipare dovrà compilare l'apposito formentro le ore 12 del 23 marzo 2018, allegando curriculum vitae e lettera motivazionale. La partecipazione è gratuita (viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti).

http://news-town.it/cultura-e-socie...o-città-come-cultura-tra-l-aquila-e-roma.html
 
#1,109 ·
L'Aquila, ritrovate nelle ville in costiera amalfitana le pale d'altare rubate nelle chiese dopo il terremoto

Il comando tutela patrimonio artistico dei carabinieri ha recuperato 37 opere d'arte, c'è anche un dipinto di Guido Reni

di ALESSANDRA ZINITI

L'Aquila, ritrovate nelle ville in costiera amalfitana le pale d'altare rubate nelle chiese dopo il terremoto


Le hanno trafugate dalle chiese chiuse dopo il Sisma che nel 2009 ha devastato L'Aquila e otto anni dopo erano esposte nei saloni di ville di lusso della costiera amalfitana. Grandi tele, pale d'altare finite nelle mani di mercanti d'arte che, nel giro di qualche anno, le hanno piazzate a collezionisti disposti a pagare grosse cifre pur di poter vantare in casa opere d'arte di altissimo valore, alcune delle quali anche di dimensioni particolarmente grandi. E persino un dipinto attribuito a Guido Reni.

Sono 37 quelle recuperate dai carabinieri del Comando tutela patrimonio artistico che questa mattina hanno svelato i retroscena dell'attività investigativa che è stata coordinata dal procuratore della Repubblica di Salerno Corrado Lembo e dal comandante del nucleo tutela patrimonio artistico generale Fabrizio Parrulli.

Il procuratore aggiunto a Salerno, Luigi Cannavale, ha dichiarato: "Salerno è diventato un crocevia per questo mercato spregiudicato, ma con il lavoro di squadra di Procura, Mibact e Carabinieri del comando tutela patrimonio culturale, i risultati sono sempre più importanti e lasciano ben sperare".

Di particolare importanza cinque pale d'altare del XVII-XVIII secolo, saccheggiate da due chiese della provincia dell'Aquila e due tavole, parte del polittico del XVI secolo della Chiesa "San Rocco" di Formia attribuite all'artista Geronimo Stabile e risalenti al 1540.

Il tenente colonnello Nicola Candido ha spiegato alcuni dettagli dell'operazione investigativa: "Grazie agli strumenti tecnologici della banca dati, riusciamo a identificare opere anche scomparse da decenni. Ci riempie di orgoglio soprattutto il recupero delle pale sottratte nella zona colpita dal sisma del 2009".
 
#1,114 ·
L’Aquila è sempre più smart.

Il 28 febbraio è stato approvato e finanziato dal CIPE il progetto di mobilità elettrica messo a punto dal Comune per portare L’Aquila ai livelli delle città del nord Italia per quanto riguarda l’ecosostenibilità dei servizi cittadini.

«Nella classifica delle città smart L’Aquila è seconda nel centro-sud e prima in Abruzzo con dieci veicoli elettrici e diciassette colonnine di ricarica – ha sostenuto l’assessore alla mobilità urbana Carla Mannetti in una conferenza tenutasi stamattina a Palazzo Fibbioni per presentare il progetto – Il nostro obbiettivo è quello di far sì che in città circolino sempre più veicoli elettrici sia nell’ambito del trasporto pubblico che in quello privato».

A questo proposito il Comune, sulla scia di quanto iniziato dalla precedente amministrazione, ha stanziato tre milioni tra fondi comunali e finanziamenti per i progetti SUS, Sviluppo Urbano Sostenibile, e Restart Abruzzo.

«A questa somma si vanno ora ad aggiungere cinque milioni e settecentomila euro che il CIPE ci ha concesso per la realizzazione di questo ambizioso progetto».

Il piano prevede di mettere in comunicazione mediante diciotto piccoli autobus elettrici, cinque acquistati con i fondi SUS e tredici con fondi CIPE, la Stazione, l’Aquilone, l’Ospedale S. Salvatore, il Terminal di Collemaggio e la stazione di Paganica.

Presso ognuno di questi punti saranno inoltre realizzate una serie di stazioni dotate di punti di ricarica per bus, macchine e biciclette.

In tutto saranno disponibili quarantadue colonnine per la ricarica delle auto, sei stazioni di ricarica dei mini-bus e ventisette punti di ricarica per biciclette elettriche.

Sarà inoltre incentivato l’utilizzo di veicoli elettrici da parte dei privati tramite contributi ed agevolazioni in termini di viabilità e di accesso ai posti macchina.

Un milione di euro è la cifra stanziata di cui potranno beneficiare i commercianti, gli imprenditori e tutti i professionisti le cui attività hanno sede in centro storico.

Diverso il discorso per i tassisti:«Abbiamo ritenuto giusto coinvolgere tutti i tassisti operanti nel comprensorio – ha proseguito l’assessore Mannetti – dato il loro fondamentale apporto nel sistema trasportistico del Comune».

Tutti i privati interessati a dotarsi di un veicolo elettrico dovranno però attendere:

«L’azione di coinvolgimento dei soggetti produttivi privati – ha aggiunto l’assessore – avrà inizio nel 2019 mentre su tutti gli altri punti del progetto si sta già lavorando».

Sarà reso ecosostenibile anche il lavoro della polizia municipale, il cui parco macchine verrà dotato di dieci veicoli elettrici, nonché l’utilizzo della nostra tratta autostradale dal momento che saranno collocate colonnine di ricarica a ridosso delle uscite dell’Aquila est e L’Aquila ovest.

«Per quanto riguarda il bike sharing – ha concluso l’assessore – i punti di ricarica delle biciclette elettriche saranno in tutto duecentosettanta poiché ognuno dei diciassette punti di ricarica potrà ospitare dieci bici».
 
#1,115 ·
di Marco Signori

L'AQUILA - "Per il comune dell'Aquila gli interventi di ricostruzione privata prevedono un importo globale di circa 8 miliardi di euro, di cui oggi sono circa 2 quelli delle pratiche che devono essere ancora trattate. Sostanzialmente la percentuale di esecuzione dei cantieri è intorno al 60-65 per cento, quindi l'obiettivo che da tempo perseguiamo è quello del 2023 per il completamento della ricostruzione privata, quindi a 14-15 anni dal terremoto".

Il titolare dell'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila (Usra), Raniero Fabrizi, traccia un bilancio dello stato di avanzamento dei lavori privati post-sisma, avanti rispetto alla ricostruzione pubblica, che resta invece il vero cono d'ombra, a pochi giorni dal nono anniversario del terremoto del 6 aprile 2009.

Fabrizi, dialogando con AbruzzoWeb, spiega anche i motivi per i quali gli ultimi elenchi di progetti approvati e ammessi a contributo siano stati meno corposi del passato.

"Siccome sono centinaia e centinaia le pratiche che devono essere trattate e altrettanti i cantieri, e siccome sono tanti i soggetti che seguono le singole pratiche, è chiaro che ci sono degli aspetti che vanno continuamente presi in considerazione - fa osservare - Non parliamo solo di Ufficio speciale, di Comune o di Genio Civile, ma anche di soggetti attuatori degli interventi; è chiaro che c'è una delicatezza del sistema, quindi si rappresentano dei ritardi che vanno continuamente risolti. Per questo si cerca di adottare dei provvedimenti accelerativi, come anche gli ultimi che sono stati adottati dall'Ufficio speciale. Dei problemi si rappresentano sempre, l'obiettivo è quello di risolverli".

"Fino ad oggi dei risultati si sono ottenuti - dice Fabrizi - ma è chiaro che per ultimare la ricostruzione del centro storico, che è quella che serve per far ripartire anche l'economia, bisogna spingere per raggiungere il risultato nel giro di pochi anni".

L'Usra, insieme alla Soprintendenza e al Comune, è chiamato anche a valutare la qualità architettonica ed estetica dei progetti proposti: l'organo deputato è la cosiddetta Commissione pareri, istituita dalla legge Barca del 2012 e costituitasi effettivamente nel 2014.

"Al suo interno i tre profili istituzionali lavorano in una stretta sinergia anche con i tecnici esterni che sono anche i responsabili delle progettazioni - spiega il coordinatore della Commissione, Giovanni Francesco Lucarelli - e sostanzialmente è un presidio posto al controllo e alla sorveglianza della qualità architettonica ed estetica della ricostruzione".

"È un lavoro di squadra che portiamo avanti e abbiamo smaltito negli anni circa 1.000 progettazioni istruite. L'Aquila ha un forte connotato storico, l'identità della città è legata ad aspetti monumentali e artistici e la Commissione pareri svolge proprio la funzione di raccordo tra la ricostruzione e l'identità profonda del tessuto e dell'organismo urbano della città", fa osservare.

Alla domanda se a nove anni dal terremoto, alla fine, abbia prevalso o meno la logica del "dov'era e com'era" professata nell'immediato post-sisma, Lucarelli spiega che "ci vuole un approccio molto misurato all'intervento di ricostruzione, c'è una dialettica tra l'estro creativo del progettista e un approccio costruttivo, c'è una dialettica tra l'innovazione e la conservazione".

"Non siamo dalla parte di un approccio statico nei confronti dell'antico e della storicità della città - continua - però indubbiamente ci sono dei valori paesaggistici che vanno tutelati. Fermo restando che attraverso la categoria dell''incongruo' che noi utilizziamo per mandare in demolizione manufatti che non si inseriscono nel contesto circostante, abbiamo l'opportunità di far sì che la città cresca stratificandosi anche negli stili e avendo una componente moderna e antica che possono tra loro sviluppare un gioco di interfaccia molto positivo senza alterare l'integrità dei contesti".

"La categoria dell''incongruo' serve proprio ad eliminare quei manufatti che non si inserivano in origine nel sistema urbano della città - dice Lucarelli - lì si va a sostituire l'immobile e la sostituzione è qualcosa che dà valore al contesto circostante. Noi da questo punto di vista poniamo dei vincoli, d'altra parte come insegna Le Corbusier, progettare senza vincoli non è progettare. C'è una corrente neoliberista del pensiero architettonico contemporaneo, ne abbiamo molti esempi, siamo però favorevoli ad una mediazione tra una visione troppo spinta sulla conservazione e una troppo spinta sull'innovazione".

"C'è però sicuramente un dato identitario molto forte rispetto al quale la Commissione ha un atteggiamento di grande collaborazione con i progettisti - conclude Lucarelli - Lo stile aquilano va salvaguardato perché è un bene, il patrimonio immobiliare e urbanistico della città non va trattato come merce ma come bene. Come qualcosa finalizzato anche a favorire le relazioni tra le persone e la fruizione dello spazio".

Le attenzioni della ricostruzione, si sono concentrate, o almeno avrebbero dovuto, sul raggiungimento di elevati standard di sicurezza del patrimonio immobiliare. "Quello che si sta facendo all'Aquila ha un livello di sicurezza molto alto - ragiona Fabrizi - sappiamo tutti che quello che viene richiesto per gli edifici non vincolati è il raggiungimento del livello minimo del 60 per cento di sicurezza sismica, a parte l'adeguamento sismico per la ricostruzione. Di fatto, dai dati in nostro possesso anche per gli edifici vincolati, che non hanno questo limite, la media è superiore al 60 per cento per il miglioramento sismico".

"I controlli? In primis si effettuano sulla progettazione, poi da quando c'è il meccanismo dell'autorizzazione da parte del Genio Civile questi controlli vengono fatti anche dal Genio Civile. Poi ci sono i controlli di cantiere, controlli diretti su quello che si sta realizzando", chiosa il titolare dell'Usra.
 
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