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RAGUSA | Aeroporto di Comiso "Pio La Torre" [CIY-LICB]

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864K views 6K replies 188 participants last post by  Sven G 
#1 · (Edited by Moderator)
Aeroporto di Comiso "Vincenzo Magliocco" - VI​










foto: www.soaco.it - all rights reserved

Codice ICAO: LICB
Codice IATA: CIY

Pista
Orientamento (QFU): 05/23
Lunghezza: 2.546 m

Esercente: http://www.soaco.it/


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Le notizie sull'aeroporto di Comiso si fanno sempre più frequenti, perciò credo sia giusto aprire un apposito thread.

"Comiso dedicato a Pio La Torre" Undici intellettuali firmano l'appello

È stata presentata, allo Steri, la proposta, avanzata dal Centro studi e iniziative culturali "Pio La Torre", di dedicare al politico, ucciso da Cosa nostra nel 1982, l'ex aeroporto militare

Intitolare l’aeroporto di Comiso a Pio La Torre: è questo l’appello, rivolto "alle Istituzioni e al Governo della Repubblica, al Parlamento siciliano, alle amministrazioni locali, alle forze politiche e sociali, ma soprattutto al popolo siciliano" dal Centro studi ed iniziative culturali "Pio La Torre" che è stata presentata oggi allo Steri, sede dell’Ateneo Palermitano, alla presenza del rettore, Giuseppe Silvestri, che appoggia l’iniziativa, e di Vito Lo Monaco, del Centro culturale.

L’iniziativa ha già trovato il favore di undici tra i maggiori intellettuali siciliani, i quali hanno apposto la loro firma a sostegno del progetto: da Andrea Camilleri e Vincenzo Consolo, fiori all’occhiello della letteratura siciliana, a registi del calibro di Pasquale Scimeca e Giuseppe Tornatore, ma anche gli storici Salvatore Lupo, Giuseppe Carlo Marino e Francesco Renda, e i rettori delle Università di Enna, Messina e Palermo.

L’aeroporto, che per anni è stato di esclusivo utilizzo militare, presto sarà restituito all’aviazione civile. Per quella data, i promotori dell’appello sperano di aver raccolto un milione di firme di cittadini che chiedono di aggiungere il nome del politico ucciso da Cosa nostra (30 aprile 1982) a quello del generale Magliocco, cui per ora è dedicato lo scalo aereo.

Chi fosse interessato potrà apporre la propria firma sia sul sito dell’associazione che ai banchetti che saranno allestiti a Palermo (uno di questi sarà, sabato 17 aprile, in piazza Castelnuovo a partire dalle 15.30). La decisione spetterà poi al Comune della città e all’ente che prenderà in gestione la struttura.

«Ci sono diverse importanti ragioni per sostenere l’appello – spiegano i firmatari - Pio La Torre pagò con la vita il suo tenace impegno contro la mafia e contro i missili. Non si deve dimenticare – sottolineano - che a lui si deve la legge con la quale lo stato italiano, per la prima volta, caratterizzò il reato di associazione mafiosa e introdusse la confisca dei beni mafiosi» tutto ciò in un tempo nel quale si discuteva dell’esistenza stessa della mafia. Intitolargli l’aeroporto «è il minimo che si possa fare», ha commentato Andrea Camilleri
http://www.ateneonline-aol.it/070309aqua.php
 
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4
#2,702 ·
Il tavolo tecnico odierno a Palermo alla presenza dell´assessore regionale Russo

Futuro aeroporto Comiso deciso a Palermo. Presenti tutti gli esponenti iblei, Modica diserta
L’aeroporto è stato ufficialmente consegnato alla Soaco, la società di gestione della infrastruttura, ha avviato tutti gli adempimenti necessari per giungere, al più presto, all´apertura dell´aeroscalo

Redazione
CorrierediRagusa.it



Il vertice odierno a Palermo all´assessorato alle infrastrutture (foto) costituisce il primo passo della road map che porterà alla apertura dell’aeroporto di Comiso. Quattro sono difatti le date fissate nel vertice convocato dal prefetto Giovanna Cagliostro, a partire dalla data odierna. Alla riunione hanno risposto quasi tutti gli attori coinvolti. C’erano i sindaci dei territori interessati, Comiso, Ragusa, Chiaramonte e Vittoria, il presidente della Provincia, i rappresentanti di Enav, Soaco, Sac e delle forze dell’ordine. Assente il comune di Modica, che non ha inviato nessun rappresentante.

L’aeroporto è stato ufficialmente consegnato alla Soaco, la società di gestione della infrastruttura, ha avviato tutti gli adempimenti necessari per giungere, al più presto, all´apertura dello scalo aeroportuale. Tutte le altre istituzioni ed autorità interessate (in particolare, Enac ed Enav per la sicurezza e l´assistenza al volo), infatti, hanno garantito di essere già pronti ad espletare le incombenze di competenza per garantire il funzionamento dell´aeroporto.

Il tavolo tecnico a Palermo è stato presieduto dall’assessore ai Trasporti Pier Carmelo Russo e dal prefetto di Ragusa Giovanna Cagliostro. «L’obiettivo di questo tavolo tecnico – ha detto il sindaco di Ragusa Nello Di Pasquale è quello di siglare la convenzione con la Regione per la destinazione dei 4 milioni e mezzo messi a disposizione dal governo Lombardo perché vengano utilizzati per i servizi di torre a Comiso per i primi due anni con flessibilità h12».

Per il presidente della Sac (Società Aeroporto Catania) Gaetano Mancini «Con l’incontro di Palermo abbiamo risolto alcuni problemi che riguardano soprattutto i controllori di volo, ma è quasi certo che Enav gestirà l’assisenza al volo. Dovrebbe essere la penultima riunione prima dell’effettiva apertura tra sei mesi».

Per il prefetto di Ragusa Giovanna Cagliostro e per l’assessore regionale Pier Carmelo Russo «L’inaugurazione avverrà entro l’anno e insieme con la Regione lavoreremo affinché ciò accada. Presupponiamo che l’aeroporto possa essere aperto entro la prima metà dell’anno, forse a giugno».

La seconda scadenza è quella di venerdì 9 quando è stato programmato un sopralluogo all’aeroporto per rendersi conto di presenza di quello che ancora serve. Lunedì 12 invece il prefetto ha riconvocato il tavolo tecnico in prefettura per fare il punto della situazione. Il 15 infine è atteso il completamento della pratica aeroporto con la firma del decreto da parte del Ministero a Roma nella sede dell’Enav per assicurare l’assistenza al volo anche se materialmente i soldi sono stati assicurati dalla Regione almeno per il primo anno di operatività. L’apertura dell’aeroporto è insomma ormai dietro l’angolo e se non si potrà volare per l’estate sembra ormai certo che dall’autunno del prossimo anno le compagnie potranno programmare i loro voli.

Se sarà possibile la Soaco intende operare già prima con voli charter al servizio del turismo in provincia e per l’area del sud-est. Tutto da verificare invece l’interesse concreto delle compagnie a programmare voli sullo scalo comisano. Al di là di manifestazioni di interesse da parte di Ryan Air, Meridiana, Air Malta, non si è ancora concretizzato alcunché ma l’accelerazione impressa all’apertura dell’aeroporto servirà anche da stimolo alla Soaco per stringere contatti e rendere operativo al meglio lo scalo.

http://www.corrierediragusa.it/arti...esponenti-iblei-modica-non-rappresentata.html
 
#2,703 ·
^^
Il ministro Passera ha annunciato il riordino del sistema aeroportuale italiano. A quanto pare sono stati individuati 14 aeroporti strategici di livello internazionale/intercontinentale. Leggendo qualche articolo (molto fumoso), si fa intendere che una volta avviato il programma ministeriale, solo quei 14 scali continueranno a ricevere fondi statali, mentre dei "fuori lista" dovranno farsi carico gli enti locali, comuni in primis....
Aspettiamo però notizie più dettagliate...
 
#2,704 ·
^^
Il ministro Passera ha annunciato il riordino del sistema aeroportuale italiano. A quanto pare sono stati individuati 14 aeroporti strategici di livello internazionale/intercontinentale. Leggendo qualche articolo (molto fumoso), si fa intendere che una volta avviato il programma ministeriale, solo quei 14 scali continueranno a ricevere fondi statali, mentre dei "fuori lista" dovranno farsi carico gli enti locali, comuni in primis....
Aspettiamo però notizie più dettagliate...
Il nuovo piano aeroporti

L’Enac – l’Ente nazionale per l’aviazione civile – si è impegnato a consegnare entro la fine di gennaio al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una relazione sul futuro degli scali italiani: il Piano nazionale aeroporti. Sostanzialmente servirà a rafforzare i più grossi e strategici e a tagliare quelli inefficienti a carico del pubblico.
La questione pare sia seguita direttamente da Corrado Passera. Il ministro, nella sua prima audizione alla Camera, ha detto chiaramente che l’Italia non può permettersi di avere un aeroporto in ogni provincia: ha voluto mettere in chiaro che userà il piano come base, ma che si terrà le mani libere per gli interventi.

Non è invece ancora chiaro quale sarà lo strumento che sarà usato dal governo, né quali saranno i tempi per l’attuazione concreta del piano: al ministero, così come all’Enac, raccontano poco, «a causa dell’imminenza della consegna della relazione». Ma intanto l’Enac ha sospeso il rinnovo della concessione per alcuni aeroporti, «in attesa delle decisioni del governo in tema di sistema aeroportuale».

La riservatezza delle fonti ufficiali si spiega con le radicate resistenze alla razionalizzazione del sistema aeroportuale. Il precedente ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, dopo aver ricevuto dall’Enac il libro bianco preparato da One Works, Nomisma e Kpmg e concluso nel maggio 2010, decise di tenerlo chiuso in un cassetto per un anno. Lo studio era stato preparato da una lunga indagine conoscitiva della Commissione Trasporti della Camera, che dopo un anno si era conclusa nel febbraio 2010 con l’elaborazione di alcune linee d’intervento (a parole, si era arrivati alla conclusione della necessità di una razionalizzazione) e con il rimando alle conclusioni che sarebbero state svolte nel libro bianco. Oggi l’Enac sta aggiornando quello stesso documento. Ricalca quello consegnato nel 2010, con qualche modifica dovuta ai cambiamenti della Ue riguardo alle reti Ten-T. È uno studio approfondito del sistema aeroportuale italiano accompagnato da una proposta di intervento. Il cui succo è questo: gli scali italiani vengono suddivisi in tre classi. Al vertice ci sono gli aeroporti strategici, quelli che hanno il maggiore potenziale di sviluppo: sono 14, di cui tre chiamati “gate intercontinentali”: Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia. A questi aeroporti sarebbero garantiti in futuro i soldi statali. Seguono i 10 aeroporti primari, che hanno un potenziale incerto e che potrebbero accedere solo a fondi pubblici di regioni e altri enti locali. Ci sono poi i 24 aeroporti complementari. Non dovrebbero avere più soldi pubblici, di alcun tipo. Per cui per loro le strade sono due: privatizzazione o chiusura, a decidere sarà il mercato. Una terza soluzione per alcuni è l’inserimento in gruppi di aeroporti, chiamati “a sviluppo correlabile”. Brescia si legherebbe così a Malpensa, Linate a Bergamo (ma andrebbe capito il ruolo di Verona), Ciampino a Fiumicino e al futuro scalo primario di Viterbo, Comiso a Catania e così via.

Gli scali che sopravviveranno diverranno sempre più grandi, non solo per la chiusura dei più piccoli, ma perché il traffico italiano, così come nel resto del mondo, è destinato a crescere. Dal 132 milioni di passeggeri del 2009, si passerà a 230 nel 2025 e a 265 nel 2030, nelle previsioni odierne. Questi aeroporti, nella visione del Libro Bianco, trarranno profitti anche dalle attività commerciali e di “real estate”, con uffici e servizi, che sorgerà loro attorno, come nel caso delle “aerotropoli” già esistenti, come Amsterdam Schiphol (ma altri esempi sono quelli di Zurigo, dove c’è un progetto da 1 miliardo di euro chiamato The Circle, e quello di Seul Incheon).

Questo sulla carta. In realtà a Venezia il Consiglio comunale lunedì 30 gennaio fermerà il progetto di portare la stazione del treno ad alta velocità nell’aeroporto e creare una seconda pista, oltre a ridimensionare molto tutti i progetti di uffici e spazi commerciali. Ossia metterà un ostacolo enorme a uno dei pilastri del Piano nazionale aeroporti stesso. Il piano identifica infatti per ciascuno scalo degli interventi sia sulle infrastrutture aeroportuali sia sull’accessibilità su gomma e ferro. Intermodalità è la parola usata per diversi progetti tra cui il Nodo di Venezia.

La prospettiva di una pianificazione nazionale non ha poi messo tutti d’accordo. A parte gli aeroporti e i territori a rischio di tagli (per dire, in tutto l’Adriatico da Venezia a Bari non c’è un aeroporto né strategico né primario), alcuni studiosi hanno sottolineato come se quindici anni fa fosse stata avviata una pianificazione simile non ci sarebbe stato lo sviluppo di Orio al Serio e Pisa, e sarebbero stati persi i vantaggi per cittadini e territori del low cost.

Chi ha a cuore il sistema attuale, però, deve fare due conti sugli sprechi di denaro pubblico che produce. Basti pensare al caso limite che riguarda l’aeroporto di Foggia. Fino allo scorso anno ci volava solo una compagnia, la svizzera Darwin, che riceveva 100 euro per ogni passeggero trasportato. In un anno sei milioni di euro. Quando il finanziamento è venuto meno, la compagnia ha abbandonato lo scalo. Oggi viaggiano circa 20 passeggeri al giorno. E dallo Stato sono arrivati 15 milioni di euro per allungare la pista e dalla Regione Puglia un altro milione. Tutto questo nonostante il presidente di Aeroporti di Puglia dicesse chiaramente che con un milione non sapeva che farci.

Ma i problemi ci sono anche altrove, anche al Nord: Brescia Montichiari è ancora uno scalo fantasma, che sta affossando i conti anche del collegato aeroporto di Verona senza che sia chiaro il suo futuro. Forlì ha perso la metà dei suoi passeggeri e si pensa di salvarlo legandolo agli scali di Rimini e Bologna, attraverso una società regionale unica destinata ad accollarsi le sue perdite.

D’altra parte raramente gli scali sono stati costruiti sulla base di business plan. In genere sono derivati dall’equazione aeroporto uguale voti. Anche in questo caso gli esempi sono tanti e sarebbero ancor di più se si lasciasse briglia sciolta agli amministratori locali. Poco prima delle elezioni in Molise, il presidente uscente (e riconfermato) della Regione, Michele Iorio, ha fatto approvare la delibera che autorizza la costruzione dell’aeroporto del Molise, a cavallo dei comuni di Cantalupo nel Sannio (Isernia) e San Massimo (Campobasso), 1.500 abitanti in due, senza una stima dei costi.


Ha invece consegnato il business plan dell’aeroporto al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, Eugenio D’Orsi, presidente della Provincia regionale di Agrigento, che nel 2010 passò per protesta venti giorni in una tenda per avere l’ennesimo aeroporto della Sicilia (se si pensa che nell’isola sono destinati ad aprire scali a Comiso e a Enna), a Licata (Agrigento). Forse era meglio chiedere di finire l’infinita autostrada Siracusa-Gela.
http://www.ilpost.it/2012/01/28/il-nuovo-piano-aeroporti/
 
#2,705 ·
Sì, la Siracusa-Gela

Forse era meglio chiedere di finire l’infinita autostrada Siracusa-Gela.
Due note:
  • Quanto ci investono i governi nazionali su questa autostrada? :eek:hno:
  • Notoriamente, Gela è in provincia di Agrigento ... :bash:
 
#2,706 ·
Beh, legare Comiso a Catania, così come Trapani a Palermo, penso sia la cosa più elementare da fare... Si è perso fin troppo tempo per realizzare due sistemi aeroportuali (occidentale e orientale) efficienti.... ma due sistemi veri, altroché Sbraguzzolo Ceppino Airport!
 
#2,708 ·
Sicily2Istanbul

Ho creato questa pagina su facebook per supportare e popolarizzare l'idea che dei voli di linea diretta tra la Sicilia ed Istanbul dovrebbero essere sostenibili e realizzabili anche al giorno d'oggi:

http://www.facebook.com/Sicily2Istanbul

Per chi la pensa come me, e vorrebbe voli di linea diretti senza scalo dalla Sicilia a Istanbul, se avete un account Facebook, cliccate mi piace e diffondetela tra i vostri contatti!
 
#2,709 ·
Ora c'è da risolvere la grana del deposito per i carburanti

Martedì 07 Febbraio 2012Ragusa,pagina 28
Salvo Cataldo
Palermo. Bisognerà attendere la seconda metà del 2012 per assistere al primo decollo dalla pista dell'aeroporto di Comiso. La data esatta dell'inaugurazione dello scalo è ancora un'incognita, ma il tavolo tecnico riunitosi ieri, a Palermo, presso l'assessorato regionale Infrastrutture e mobilità, ha fissato un cronoprogramma dettagliato in cui i diversi attori della vicenda si impegnano a espletare i propri compiti entro dei termini precisi. Nel corso di una riunione fiume di quattro ore - cui hanno partecipato, tra gli altri, Enac, Enav, il prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, il presidente della Provincia, Franco Antoci, il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale e i massimi rappresentanti delle forze dell'ordine - è stato sciolto anche il nodo relativo alla retribuzione dei controllori di volo. Il personale, che nel resto d'Italia viene pagato dallo Stato in virtù di un accordo nazionale di programma con Enav, verrà retribuito attraverso un finanziamento regionale di 4,5 milioni che è già operativo: fondi vincolati e che serviranno esclusivamente a mettere in moto lo scalo, assicurandone per due anni le attività di assistenza al volo.
L'Enav si è impegnata a esaminare al più presto tutta la documentazione già pervenuta dalla Soaco e a fornire una risposta entro questo mese. L'obiettivo è quello di arrivare alla stipula della convenzione tra l'Enav e il Comune di Comiso, proprietario dello scalo e destinatario del finanziamento regionale, entro marzo. Da quel momento saranno necessari sei mesi di tempo per l'addestramento del personale da parte di Enav. Per il futuro, invece, sembra profilarsi un maggiore coinvolgimento dello Stato: il 12 gennaio, infatti, sul tavolo dell'Unione europea è arrivata una lettera della Regione siciliana, fatta propria dal governo nazionale, in cui l'aeroporto di Comiso viene considerato fondamentale per il sistema delle infrastrutture in Sicilia. Un atto che in assessorato viene interpretato come un segnale positivo da parte del governo centrale, in vista della possibile firma del ministero per l'Economia sul decreto che dovrebbe portare a Comiso lo stesso regime degli altri scali nazionali in fatto di assistenza al volo.
Soaco, dal canto suo, si è impegnata a trasmettere all'Enac l'aggiornamento del piano industriale per Comiso entro la fine di marzo. L'obiettivo è di ottenere la certificazione da parte dell'Enav e chiudere positivamente una storia datata 2001, anno in cui iniziò l'iter procedurale per la costruzione dell'aeroporto:una struttura costata circa 47 milioni di euro e realizzata con fondi europei, statali e regionali.
"L'incontro era necessario affinchè tutti si rendessero conto del fatto che Comiso non è un vezzo ma un'infrastruttura fondamentale.....

http://giornaleonline.lasicilia.it/
 
#2,710 ·
Ho creato questa pagina su facebook per supportare e popolarizzare l'idea che dei voli di linea diretta tra la Sicilia ed Istanbul dovrebbero essere sostenibili e realizzabili anche al giorno d'oggi:

http://www.facebook.com/Sicily2Istanbul

Per chi la pensa come me, e vorrebbe voli di linea diretti senza scalo dalla Sicilia a Istanbul, se avete un account Facebook, cliccate mi piace e diffondetela tra i vostri contatti!
Splendida iniziativa. :)
 
#2,711 ·
Ex base Nato, avviate le procedure per il passaggio dell’”area gialla”
di Francesca Cabibbo
13 febbraio, 2012



Entro la prossima estate si potrà completare il passaggio dell’ex base Nato di Comiso dall’Aeronautica militare alla regione siciliana e, da questa, al comune di Comiso. Nel settembre scorso era stata conclusa la prima parte della procedura, quella che ha permesso di consegnare alla regione una parte dell’ex base, quella su cui è sorto l’aeroporto.

Con la stessa procedura, sono state incluse nel trasferimento anche i terreni di aree civili, fuori dall’ex base che il comune aveva acquistato dai privati e che ora sono state anch’esse trasferite alla proprietà della regione. Resta da concludere il trasferimento della parte restante dell’ex base, la cosidetta “area gialla”, quella ancora nella disponiobilità dell’Aeronautica militare.

....
....

La cosidetta “area gialla” è una vasta zona dell’ex base, che passerà alla proprietà della regione ma che, come la parte già inclusa nell’aeroporto, sarà asseegnata in concessione al comune per 40 anni e potrà essere destinata allo sviluppo imprenditoriale e culturale del territorio, interagendo con l’aeroporto
http://www.lagazzettaiblea.it/2012/...e-procedure-per-il-passaggio-dellarea-gialla/
 
#2,712 ·
AEROPORTI. Comiso: i soci SAC sollecitano azioni concrete per apertura scalo ibleo Chiesto un tavolo di confronto fra Regione e gestori aeroportuali per promozione turistica e incoming



scritto il 17 feb 2012


“Ciascuno faccia la propria parte ed eserciti le proprie prerogative, senza remore né ritardi, affinché al più presto possa compiutamente avviarsi l’operatività dell’Aeroporto di Comiso”. E’ la netta posizione espressa dai soci della SAC che controlla, tramite INTERSAC, la SOACO, società di gestione dell’Aeroporto di Comiso. La SAC è costituita dalle Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa, dalle Province di Catania e Siracusa e dall’ASI di Catania.
“La SOACO – dicono i soci SAC – che ha ricevuto in consegna l’infrastruttura aeroportuale solo lo scorso dicembre, ha immediatamente attivato, in sinergia con SAC, le iniziative utili a giungere all’apertura dello scalo nei tempi concordati nell’ambito del tavolo promosso dal Prefetto di Ragusa S.E. Dottoressa Giovanna Cagliostro. Nella consapevolezza che è giunto il momento di intensificare gli sforzi sinergici tra SAC e SOACO, si ritiene adesso indispensabile che anche gli altri soggetti facciano ciascuno la propria parte per risolvere le questioni ancora aperte a partire soprattutto dal servizio di controllo di volo e della stipula della convenzione tra Comune di Comiso e ENAV. Inoltre è opportuno aprire un tavolo di confronto tra Regione Siciliana e gestori aeroportuali, e tra essi in particolare SOACO, per concordare e sostenere un’azione di promozione turistica e di incoming che promuova il traffico aereo, dia agli aeroporti siciliani pari condizioni con quelli delle altre Regioni del Mezzogiorno e offra reali e concrete opportunità di crescita turistica al territorio”.

http://www.radiortm.it/2012/02/17/a...portuali-per-promozione-turistica-e-incoming/
 
#2,714 ·
Questo progetto evidenzia di quanto sia RIDICOLA la situazione.

Anche questo e' un progetto, ormai lo possiamo dire anche qua, vecchio di anni!
che tende ad unire tre strade immaginarie esistenti solo sulla carta.

- Autostrada Siracusa-Ragusa-Gela
- Variante S.S.115 Ragusa-Vittoria-Gela
- Raddoppio S.S.514-194 Ragusa-Catania

e tra tutte e tre forse questo e' il progetto piu' avanzato :lol: ...:bash:
:lol::lol:

Aggiungo...in Sicilia c'è una pratica divertentissima...speriamo non costi nulla però...quella di tracciare linee e rette colorate...
scherzo ovviamente...
 
#2,715 ·
Aeroporto, il piano industriale sarà pronto a fine marzo
di Francesca Cabibbo
9 marzo, 2012

Prossima tappa: il 20 aprile. E’ il giorno in cui è stato fissato, a Roma, il prossimo vertice operativo che dovrà portare all’apertura dell’aeroporto di Comiso. L’incontro che si è svolto ieri ha dato buoni risultati. E’ servito a fare il punto sugli adempimenti necessari per far partire lo scalo. Era presente anche un rappresentante di Ernst Young, la società che sta realizzando il piano industriale, che sarà pronto a fine marzo.

L’Enav ha accettato le modifiche alla bozza di convenzione con la regione e la Soaco per il pagamento del servizio di assistenza al volo. Lo Stato non garantirà il servizio, come avviene negli altri aeroporti italiani. Lo pagherà la regione, per due anni. Il futuro, poi, è un’incognita. Ma l’Enav è collegata al ministero dell’Economia, che assicura i fondi: la convenzione, dunque, dovrà essere vistata dai nuovi vertici del discastero, dopo l’addio di Tremonti, che è andato via senza firmare il decreto di assistenza al volo.

Intanto, la Soaco ha presentato il progetto per la realizzazione del deposito carburanti. Dovrà essere approvato dall’Enac. I tempi di realizzazione dell’opera, comunque, saranno brevi. Quando il progetto sarà approvato, la Soaco indirà subito la gara di evidenza pubblica per la realizzazione dell’opera. Che sarà pronta nell’arco di qualche mese.

http://www.lagazzettaiblea.it/2012/03/09/aeroporto-il-piano-industriale-sara-pronto-a-fine-marzo/
 
#2,716 ·
Proprio ieri, passando dalla strada dell'aeroporto, ho notato che un terreno di fronte all'aeroporto è stato recintato, con tanto di cartellone dei lavori (la prossima volta mi fermo a leggerlo) della Regione Sicilia e della prov. di Ragusa. Avete qualche idea su cosa si tratta?
 
#2,719 ·
Parla il presidente Soaco Rosario Dibennardo
L´aeroporto di Comiso operativo tra 6 mesi. Forse
Quando sarà firmato ufficialmente il protocollo, si prevedono circa sei mesi per l’effettiva operatività


Laura Incremona
CorrierediRagusa.it

Fra 180 giorni, ovvero 6 mesi, l’aeroporto di Comiso sarà operativo. Il presidente Soaco Rosario Dibennardo (foto) smorza gli entusiasmi su una probabile apertura a giugno, ritenendo più verosimile il posticipo a settembre.

Fino agli ultimi aggiornamenti concernenti l’apertura della struttura alla quale ci si stava avviando «a grandi passi», si era parlato di una quasi certa operatività entro giugno, poi a conti fatti, entro l’estate 2012. Per Dibennardo, che legge più attentamente tra le carte, i tempi sono più lunghi. «Fino ad oggi infatti – ha spiegato Dibennardo - L’Enav ha approvato con i suoi legali la bozza di protocollo tra il Ministero e la Regione Sicilia per garantire il controllo dei voli.

Successivamente, quando sarà firmato ufficialmente il protocollo, si prevedono circa sei mesi per l’effettiva operatività. Io penso – ha concluso Dibennardo-, che la data quasi certa per la firma, dovrebbe rientrare nel mese di aprile. Solo dopo questa firma si potrà fare un countdown di 180 giorni». Il presidente Soaco ha anche spiegato che ci sarebbe tecnicamente un altro sistema più rapido per garantire i controlli di volo oltre quelli dell’Enav, e sarebbero i sistemi AFIS, ma ha anche sottolineato che non tutte le compagnie di volo sarebbero d’accordo al loro utilizzo. L’applicazione di questi sistemi, sarebbe comunque temporanea e finalizzata a garantire solo voli di piccole tratte, ma il costo non sarebbe giustificabile se questi sistemi dovessero essere utilizzati solo per la stagione estiva. Inoltre non si deve dimenticare che la regione ha già impegnato quattro milioni e mezzo di euro, e che quindi è più conveniente aspettare la firma del protocollo con Enav. A firma apposta, si potrà cominciare a vedere quali compagnie di volo hanno interesse a fare scalo a Comiso.

http://www.corrierediragusa.it/arti...uesta-estate-lo-champagne-resta-in-frigo.html
 
#2,720 · (Edited)
QUante imprecisioni....!!!!

Parla il presidente Soaco Rosario Dibennardo
L´aeroporto di Comiso operativo tra 6 mesi. Forse
Quando sarà firmato ufficialmente il protocollo, si prevedono circa sei mesi per l’effettiva operatività


Laura Incremona
CorrierediRagusa.it

Fra 180 giorni, ovvero 6 mesi, l’aeroporto di Comiso sarà operativo. Il presidente Soaco Rosario Dibennardo (foto) smorza gli entusiasmi su una probabile apertura a giugno, ritenendo più verosimile il posticipo a settembre.

Fino agli ultimi aggiornamenti concernenti l’apertura della struttura alla quale ci si stava avviando «a grandi passi», si era parlato di una quasi certa operatività entro giugno, poi a conti fatti, entro l’estate 2012. Per Dibennardo, che legge più attentamente tra le carte, i tempi sono più lunghi. «Fino ad oggi infatti – ha spiegato Dibennardo - L’Enav ha approvato con i suoi legali la bozza di protocollo tra il Ministero e la Regione Sicilia per garantire il controllo dei voli.

Successivamente, quando sarà firmato ufficialmente il protocollo, si prevedono circa sei mesi per l’effettiva operatività. Io penso – ha concluso Dibennardo-, che la data quasi certa per la firma, dovrebbe rientrare nel mese di aprile. Solo dopo questa firma si potrà fare un countdown di 180 giorni». Il presidente Soaco ha anche spiegato che ci sarebbe tecnicamente un altro sistema più rapido per garantire i controlli di volo oltre quelli dell’Enav, e sarebbero i sistemi AFIS, ma ha anche sottolineato che non tutte le compagnie di volo sarebbero d’accordo al loro utilizzo. L’applicazione di questi sistemi, sarebbe comunque temporanea e finalizzata a garantire solo voli di piccole tratte, ma il costo non sarebbe giustificabile se questi sistemi dovessero essere utilizzati solo per la stagione estiva. Inoltre non si deve dimenticare che la regione ha già impegnato quattro milioni e mezzo di euro, e che quindi è più conveniente aspettare la firma del protocollo con Enav. A firma apposta, si potrà cominciare a vedere quali compagnie di volo hanno interesse a fare scalo a Comiso.

http://www.corrierediragusa.it/arti...uesta-estate-lo-champagne-resta-in-frigo.html
eheheh..."i sistemi AFIS.."??? ahahahah...!!!
L' AFIS (Aerodrome Flight Information Service) è un servizio della navigazione aerea e del traffico Aereo.
Significa che anzichè fornire il servizio di controllo del traffico aereo con Controllori vieve fornito Il Flight information Service d'aerodromo con personale preposto. (sempre Enav).

non vi è nessuna apparecchiatura da installare diversa e poi da rimuovere...anzi..le installazioni sarebbero le stesse.

Giusto per rendere l'idea, aeroporti come Bolzano, Aosta, Albenga, Tortoli', Lampedusa (parzialmente) Crotone, Siena, Lucca e tanti altri forniscono "l'AFIS". E' altresi' vero che alcune compagnie (ryanair) richiedono come requisito il servizio ATC (Air Traffic COntrol), ma è anche vero che ALitalia /CAI, Blue panorama, Wind Jet, Air Italy, Meridiana Fly, e tante altre non lo pongono tra i requisiti indispensabili. Sarebbe a mio parere anzi un modo per aprire un mercato, testare le evetuali inefficienze iniziali del momento e creando già una domanda di operativo sullo scalo evitare che ad esempio la ryan del caso, potesse fare il bello e cattivo tempo dettando le regole per operare su comiso.

questo è un mio umile parere, ma la descrizione di cosa è AFIS e cosa è ATC, è dato di fatto.
I costi...? beh certo..aprirlo da "AFIS" da pseudo subito costa di più..nel senso che costa il personale da inviare fino all'implementazione in ATC, come sarebbe costato di piu (molto di piu) se lo avessero aperto da pseudosubito in ATC. quindi di cosa stiamo parlando?

Fino ad ora...aria..solo aria fritta.

P.s.
Rettifico che non tutti gli aeroporti da me citati sono Enav e non tutti gli operatori sono dipendenti Enav (tortoli,siena, lucca e Aosta).
Si può ovviamente scegliere di rivolgersi ad Enav o creare una AFIU (Aerodrome Flight Information Unit) propria. Ma rivolgendosi ad Enav (per il periodo limitato all'implementazione) si accorcierebbero i tempi (e i costi che non sarebbero "buttati" ma integrati nel complessivo investimento per la fornitura dei servizi del traffico aereo).
 
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