Scheda Urbanfile:
http://www.urbanfile.it/index.asp?ID=3&SID=286
AL VIA LA SECONDA FASE DEL PARCO
di GERARDO FIORILLO
— CAPRIATE —
ALBERGHI, GALLERIE, RISTORANTI E UNA TORRE di 105 metri a ridosso dell’A4, all’altezza del casello autostradale di Capriate. Il progetto di ampliamento del parco divertimenti «Minitalia» non è più un’utopia. L’Expo del 2015 è alle porte e, così, il piano per rilanciare il primo parco a tema sul territorio nazionale, datato 1971, sembra pronto a spiccare il volo. A dir la verità, c’è tempo fino al 15 maggio per la firma dell’Accordo di programma tra Regione, Provincia, i Comuni di Capriate San Gervasio, Brembate e il gruppo Thorus Spa proprietario dell’area, intesa necessaria per le concessioni e gli ultimi passaggi burocratici, ma già fioccano polemiche e interrogativi: nascerà una scultura contemporanea bella e funzionale o un ecomostro di cui pentirsi? In attesa del responso, per il parco si apre una nuova era, legata alle speranze dell’Expo.
RAGGIUNGERE il milione di visitatori sembra un obiettivo realizzabile, soprattutto se il progetto dovesse concretizzarsi a breve: per ciò che riguarda il parco, l’area destinata alle miniature dei monumenti (Diorama) è già pronta e sarà inaugurata ad aprile; la zona destinata invece ai giochi (Leolandia) sarà dotata di nuove attrazioni, mentre il Museo di Leonardo, all’interno del nuovo Borgo da Vinci, sarà ristrutturato in stile medioevale.
E proprio attorno a queste 3 aree rimesse a nuovo si svilupperà il grande ‘‘Village’’ con la piazza, la torre e i padiglioni destinati agli spazi commerciali. La torre di 24 piani avrà forma elicoidale e porta la firma dell’architetto Joseph Di Pasquale, l’ideatore del progetto.
LA SUPERFICIE del parco è di 180 mila metri quadrati: la nuova area acquisita è di 140 mila metri quadri, di cui 60 mila destinati ai parcheggi e 80 mila all’allargamento. Per il futuro, le volumetrie previste sono di 30 mila metri cubi, di cui 17 mila di struttura alberghiera e 13 mila di spazi commerciali. Il business fa gola, visto che già nel 2009 le presenze hanno superato le 300 mila unità (+22,3% sul 2008), per un fatturato di 6,7 milioni di euro (+24%). Tutto bello, eppure il paesaggio che cambia e il nuovo complesso per molti è una follia estranea al territorio. I primi a lanciare l’allarme sono gli ambientalisti del Wwf di Trezzo, che temono un forte inquinamento luminoso, per la grandezza del grattacielo e la sua alimentazione ininterrotta. Inoltre, sottolineano dal Wwf, la costruzione faraonica azzererebbe gli equilibri del fiume Adda, dove molte specie di uccelli protetti transitano e rischiano di perdere la loro linea guida. Forti critiche arrivano anche dal Parco Adda Nord, che comprende il villaggio industriale di Crespi d’Adda, e quindi il Comune di Capriate. «Quella costruzione non ha nulla a che vedere con il nostro territorio - fanno sapere dal Parco - I ponti di Trezzo e Vaprio sarebbero ulteriormente caricati di traffico, con un impatto ambientale disastroso». Il Parco ha depositato osservazioni in Regione, per la valutazione ambientale. Nel 2011 frattanto dovrebbe partire il cantiere per il ‘‘Village’’. E, in questo ping-pong di polemiche, i sindaci di Brembate e Capriate non hanno dubbi: il progetto avrà ricadute sociali ed economiche positive su lavoro, immagine e turismo.
http://ilgiorno.ilsole24ore.com/bergamo/cronaca/locale/2010/02/28/298252-seconda_fase_parco.shtml
http://www.urbanfile.it/index.asp?ID=3&SID=286
AL VIA LA SECONDA FASE DEL PARCO
di GERARDO FIORILLO
— CAPRIATE —
ALBERGHI, GALLERIE, RISTORANTI E UNA TORRE di 105 metri a ridosso dell’A4, all’altezza del casello autostradale di Capriate. Il progetto di ampliamento del parco divertimenti «Minitalia» non è più un’utopia. L’Expo del 2015 è alle porte e, così, il piano per rilanciare il primo parco a tema sul territorio nazionale, datato 1971, sembra pronto a spiccare il volo. A dir la verità, c’è tempo fino al 15 maggio per la firma dell’Accordo di programma tra Regione, Provincia, i Comuni di Capriate San Gervasio, Brembate e il gruppo Thorus Spa proprietario dell’area, intesa necessaria per le concessioni e gli ultimi passaggi burocratici, ma già fioccano polemiche e interrogativi: nascerà una scultura contemporanea bella e funzionale o un ecomostro di cui pentirsi? In attesa del responso, per il parco si apre una nuova era, legata alle speranze dell’Expo.
RAGGIUNGERE il milione di visitatori sembra un obiettivo realizzabile, soprattutto se il progetto dovesse concretizzarsi a breve: per ciò che riguarda il parco, l’area destinata alle miniature dei monumenti (Diorama) è già pronta e sarà inaugurata ad aprile; la zona destinata invece ai giochi (Leolandia) sarà dotata di nuove attrazioni, mentre il Museo di Leonardo, all’interno del nuovo Borgo da Vinci, sarà ristrutturato in stile medioevale.
E proprio attorno a queste 3 aree rimesse a nuovo si svilupperà il grande ‘‘Village’’ con la piazza, la torre e i padiglioni destinati agli spazi commerciali. La torre di 24 piani avrà forma elicoidale e porta la firma dell’architetto Joseph Di Pasquale, l’ideatore del progetto.
LA SUPERFICIE del parco è di 180 mila metri quadrati: la nuova area acquisita è di 140 mila metri quadri, di cui 60 mila destinati ai parcheggi e 80 mila all’allargamento. Per il futuro, le volumetrie previste sono di 30 mila metri cubi, di cui 17 mila di struttura alberghiera e 13 mila di spazi commerciali. Il business fa gola, visto che già nel 2009 le presenze hanno superato le 300 mila unità (+22,3% sul 2008), per un fatturato di 6,7 milioni di euro (+24%). Tutto bello, eppure il paesaggio che cambia e il nuovo complesso per molti è una follia estranea al territorio. I primi a lanciare l’allarme sono gli ambientalisti del Wwf di Trezzo, che temono un forte inquinamento luminoso, per la grandezza del grattacielo e la sua alimentazione ininterrotta. Inoltre, sottolineano dal Wwf, la costruzione faraonica azzererebbe gli equilibri del fiume Adda, dove molte specie di uccelli protetti transitano e rischiano di perdere la loro linea guida. Forti critiche arrivano anche dal Parco Adda Nord, che comprende il villaggio industriale di Crespi d’Adda, e quindi il Comune di Capriate. «Quella costruzione non ha nulla a che vedere con il nostro territorio - fanno sapere dal Parco - I ponti di Trezzo e Vaprio sarebbero ulteriormente caricati di traffico, con un impatto ambientale disastroso». Il Parco ha depositato osservazioni in Regione, per la valutazione ambientale. Nel 2011 frattanto dovrebbe partire il cantiere per il ‘‘Village’’. E, in questo ping-pong di polemiche, i sindaci di Brembate e Capriate non hanno dubbi: il progetto avrà ricadute sociali ed economiche positive su lavoro, immagine e turismo.
http://ilgiorno.ilsole24ore.com/bergamo/cronaca/locale/2010/02/28/298252-seconda_fase_parco.shtml