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ITALIA | Centri di Produzione Televisiva

19K views 11 replies 5 participants last post by  MeneghinofromBovisa 
#1 · (Edited)
Apro questo thread per discutere dei Centri di Produzione Televisivi sparsi per il Bel Paese

RAI - Radiotelevisione Italiana

La sede legale e direzionale è a Roma in viale Mazzini 14, mentre la direzione generale è divisa tra viale Mazzini e il Grattacielo RAI di via Cernaia a Torino, città che ospita anche il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica di corso Giambone e l'auditorium di Piazza Rossaro dove si esibisce l'Orchestra Sinfonica Nazionale.

http://it.wikipedia.org/wiki/RAI_-_Radiotelevisione_Italiana

Roma - Sede principale Viale Mazzini 14







Milano - Sede Corso Sempione 27







A Milano, la Rai dispone attualmente di due centri di produzione: quello storico di Corso Sempione 27, in una zona elegante e residenziale e un altro in Via Mecenate 76, zona alla periferia nord-est del capoluogo lombardo, vicino all’aeroporto di Linate.

Partiamo dalla sede milanese della Rai di Corso Sempione. Forse non tutti sanno che il 3 gennaio 1954, fu proprio la sede milanese a dare il via alle trasmissioni ufficiali della televisione di Stato. Si trattava di un centro di produzione nato per la radiofonia e di conseguenza poco adatto alle nuove esigenze televisive, nonostante la costruzione del Teatro TV3 utilizzato per i grandi sceneggiati (da questo studio oggi va in onda, tra gli altri, “Che tempo che fa” con Fabio Fazio).

Il centro di Produzione di Corso Sempione, dispone di 5 studi:

* SEMPIONE TV1 – Superficie: 76.80 metri quadrati; 3 telecamere;
* SEMPIONE TV2 - Superficie: 300 metri quadrati; Capienza pubblico: 90 persone; 6 telecamere;

* SEMPIONE TV3 - Superficie: 600 metri quadrati; Capienza pubblico: 180 persone; 11 telecamere;

* SEMPIONE TV4 - Superficie: 253 metri quadrati; Capienza pubblico: 20 persone; 4 telecamere;

* SEMPIONE TV5 VIRTUAL SET - Superficie: 76.50 metri quadrati; 3 telecamere.

Inoltre Corso Sempione è un’importante sede radiofonica e qui si trovano diversi studi:

STUDI: 1,2,3,4 e 5 AUDITORIUM A, B, M

Il centro di produzione di Via Mecenate, inaugurato nel 2007, è stato immediatamente ampliato a causa delle nuove necessità produttive sorte in seguito alla demolizione degli storici e gloriosi studi della Fiera. Gli studi di Via Mecenate, però, non sono di proprietà Rai , ma della società East End Studios che dispone di diversi capannoni che un tempo furono della Caproni, azienda costruttrice di aeroplani (il complesso, infatti, è decisamente caratteristico e oltre agli studi della RAI sorgono numerosi loft utilizzati come set fotografici, per ricevimenti, sfilate etc etc).

La East End studios disponde di quattro enormi capannoni (Studio 84, Studio 90, Studio 2000 e Studio 76) dai quali , già in precedenza, andarono in onda diverse produzioni Rai (la stessa “Isola dei famosi” andava in onda dallo studio 2000, utilizzato per metà vista l’enorme dimensione di circa 2800 mq).

Attualmente la società proprietaria dell’aerea ha dato in locazione per sei anni alla Rai lo studio 76 e lo studio 76/2 che sono stati completamente ridisegnati ed ospitano ora quattro studi ad altissima tecnologia. Questi due spazi adiacenti coprono un’area di circa 7500 mq. Nel primo capannone si trovano tre studi:

* MECENATE 1 -Superficie: 818,18 metri quadrati; Capienza pubblico: 572 persone; 10 telecamere;

* MECENATE 2 - MECENATE 3 - Superficie: 645.37 metri quadrati; Capienza pubblico: 448 persone; 12 telecamere – 1 radiocamera

* MECENATE 4 - (Studio telepromozioni) Superficie: 460, 24 metri quadrati), due regie (in grado di interagire indipendentemente con ciascuno degli studi) e i locali tecnici, 32 camerini, la sartoria, i locali del trucco e parrucco, il trovarobato, la scenografia. Al primo piano sono stati invece ricavati gli spazi per le redazioni.
Per alcune produzioni, anche su Milano, la Rai utilizza “studi esterni” come nel caso della fiction “Terapia d’Urgenza” (studio 2000 di Via Mecenate, a pochi metri dal Centro di produzione Rai) e “Piloti”, girato negli studi Interactive di Via Quadrio (zona Garibaldi).

In passato, soprattutto per i programmi di Adriano Celentano, sono stati utilizzati gli enormi studi della Icet al confine tra Cologno Monzese e Brugherio, dove è stata girata la serie “Andata e ritorno”.

Attualmente le produzioni realizzate alla Rai di Milano sono:

L'Isola dei Famosi
X Factor
Quelli Che il Calcio
Che Tempo che fa
Glob - l'osceno del villaggio
Tv Talk
TG3
TG3 Regione
L'Italia sul 2
Cuore di Mamma
L'Ultima Parola
Top of the pops
La Domenica Sportiva
 
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#2 · (Edited)
RAI: a Milano, una nuova sede per il rilancio

L' INTESA IL PRESIDENTE DELLA TV PUBBLICA GARIMBERTI: GLI STUDI DI VIA MECENATE NON BASTANO. «GARANTIREMO IL MASSIMO IMPEGNO PER L' EVENTO DEL 2015»

«Servono spazi». Accordo per l' Expo. Il Comune: siamo pronti a fare la nostra parte

La storia del rilancio della sede Rai a Milano è vecchia quanto le sorpresine dell' ovetto Kinder, da ieri in mostra una sull' altra nobilitate a sculture alla Triennale. Quarant' anni di ovetti al cioccolato e quarant' anni di ipotesi di traslochi per la Rai e del suo sviluppo sotto la Madonnina. Ed è al taglio del nastro della divertente mostra in Bovisa che l' attuale presidente della tv pubblica, Paolo Garimberti, e il sindaco Letizia Moratti, ex presidente Rai, stringono un patto. «La Rai garantirà il massimo impegno per la buona riuscita dell' Expo 2015». Si spera di aumentare gli spazi per le produzioni nel capoluogo lombardo, dice il primo. Perché «gli studi di Milano sono in piena produzione e non c' è più possibilità di incrementare. Siamo davvero al massimo». Il sindaco rilancia: «Se Expo potrà essere l' occasione per avere più Rai a Milano, questo a me farebbe piacere». E annuncia: «Abbiamo deciso di iniziare a lavorare con Rai per studiare insieme un progetto, naturalmente con Expo, su che tipo di programma sviluppare». La memoria corre alle occasioni mancante. Quando la Rai doveva traslocare al Portello. Poi a Cascina Merlata. Ma una dopo l' altra le aree dismesse sono state occupate da altri progetti. In tanti tra coloro che oggi lavorano al centro di produzione Rai in via Mecenate lo descrivono come il motore di una Ferrari compresso in una Cinquecento: 7.500 metri quadrati di capannoni e strutture, che a due anni dal trasloco degli studi dalla ex Fiera - per fare spazio a Citylife - stanno già stretti. Mecenate è satura. Il direttore del centro di produzione, Massimo Ferrario, scuote la testa: «Confermo. Stiamo lavorando tantissimo. E prendendo ulteriori spazi fuori. La Rai ha portato tante produzioni a Milano da quando siamo qui. Su Expo vorremmo giocare la partita. Nel masterplan, bellissimo, che ho visto, ci sono tante idee ma non è ancora stato definito uno spazio per nuove costruzioni fisse». C' è un gruppo di lavoro (3 vicedirettori e un dirigente di Milano) che si dovrà occupare di Expo 2015. «Si è insediato da poche settimane. Posso solo fare il tifo». L' assessore all' Urbanistica, Carlo Masseroli, ha appena giocato la partita sul Pgt. E guarda l' immensa planimetria della città con ottimismo: «Aree dismesse? Ce ne sono ancora tante disponibili. Se la Rai vuole giocare la partita vera su Milano, noi siamo pronti ogni portata, da 20 a 600 mila metri quadrati. Aree nuove, come gli ex scali ferroviari. Aree da rilanciare, con vecchi progetti che hanno avuto una battuta d' arresto come Porta Vittoria, Santa Giulia o Rubattino. Uno studio di produzione è una funzione che può caratterizzare lo sviluppo». Dall' opposizione a Palazzo Marino arriva un punto interrogativo. Dice Davide Corritore: «Ci crederemo il giorno in cui vedremo un progetto strategico che attribuisce alla Rai qui un collegamento stretto con le attività della città: sviluppo tecnologico, scuole di regia, attività concrete. Altrimenti rimaniamo nella semplice propaganda, cara magari ai leghisti ma vuota di qualunque beneficio per la comunità». Paola D' Amico RIPRODUZIONE RISERVATA Hanno detto Lavoreremo con la Rai per studiare un progetto con nuovi spazi e maggiore rilievo per Milano Il Centro di produzione di via Mecenate è saturo Aspettiamo un' area dell' Expo 2015 La Rai garantirà il massimo impegno per la riuscita dell' Expo Daremo più spazi alle produzioni milanesi

D' Amico Paola

(15 novembre 2009) - Corriere della Sera
 
#3 · (Edited)


Mediaset S.p.A. è la principale azienda privata italiana attiva ed operante nell'ambito dei media e della comunicazione. È specializzata primariamente in produzione e distribuzione televisiva in libera visione (free to air, FTA) e a pagamento (pay-tv e pay per view) su più piattaforme, oltre che cinematografica, multimediale e in raccolta pubblicitaria.
È un'impresa multinazionale, poiché possiede società in altre Nazioni del mondo e principalmente in Spagna con il Grupo Gestevisión Telecinco. Quotata alla Borsa italiana dal 1996 (Milano, codice isin: IT0001063210, codice alfanumerico: MS, segmento: Blue Chip) con una capitalizzazione di mercato attuale di circa 6,5 miliardi di euro e un fatturato attorno ai 4 miliardi, è controllata dalla holding Fininvest. È a tutti gli effetti un conglomerato mediatico con fisionomia di major; conta circa 6.400 dipendenti, ha partecipazioni in più di 40 società ed è il secondo gruppo televisivo privato d'Europa[1]; in termini di fatturato è tra i più rilevanti a livello mondiale nel mercato globale dei media[2].
La sede sociale è nel centro di Milano, in via Paleocapa 3, mentre la sede principale è a Cologno Monzese (Milano), in viale Europa 44/46/48.
Dal 1994 il presidente del Gruppo Mediaset è Fedele Confalonieri.

http://it.wikipedia.org/wiki/Mediaset

Milano (Cologno Monzese) Sede Principale Viale Europa 44







Milano (Segrate/Milano 2) Palazzo dei Cigni



(Sede del TG4,Studio Aperto e Striscia La Notizia)

Mentre negli studi televisivi di Cologno: le produzioni realizzate attualmente sono:

Le Iene
Chi vuol essere milionario?
Domenica Cinque
Pomeriggio Cinque
Mattino Cinque
Matricole e Meteore
Io Canto
Vivere Meglio
Zelig (Teatro degli Arcimboldi)
Chiambretti Night
Controcampo
Guida al Campionato
Verissimo
Phenomenal - Teo Mammuccari Show
Vivere Meglio
...........................
produzioni storiche:
Scherzi a Parte
Stranamore
Mai dire Gol
OK, il prezzo è giusto
La sai l'ultima?
Buona Domenica
Passaparola
 
#10 ·
#5 ·
Auditorium RAI di Napoli



L'Auditorium Rai di Napoli è una struttura della Rai sita in viale Marconi nell'omonima città.

Fu costruito a cavallo tra il 1958 e il 1963 su progetto degli architetti Renato Avolio De Martino, Raffaele Contigiani e Mario De Renzi per dotare il Centro di Produzione partenopeo di una struttura di qualità in grado di accogliere concerti e trasmissione radiofoniche da destinare alla filodiffusione.
Aveva una capienza all'origine di 1000 posti a sedere, su poltroncine reclinabili in velluto blu, in uno spazio di 800 mq completamente insonorizzato con elementi in legno dalla caratteristica conformazione, studiati per ottimizzare il rendimento acustico, che facevano di questo auditorium una struttura unica in Italia. Il palco di 400 mq era sormontato da un maestoso organo, il più grande d'Italia, costruito negli anni cinquanta dalla ditta Tamburini.
Recentemente è stato effettuato un restauro della struttura dallo studio partenopeo Gnosis Architettura.

Non fu tralasciata la possibilità di effettuarvi riprese di programmi televisivi. Ciò che rese celebre l'auditorium fu infatti il programma televisivo Senza rete, ideato dal regista Enzo Trapani, che venne trasmesso da Napoli per quasi 10 anni. Tra i più grandi artisti della musica leggera italiana hanno cantato in questo auditorium accompagnati dall'orchestra di Pino Calvi: Mina, Caterina Caselli, Roberto Vecchioni, Sergio Endrigo e molti altri.
Negli anni novanta l'auditorium venne trasformato in uno studio televisivo, privandolo di tutti gli elementi insonorizzanti e murando le canne dell'organo.

Attualmente viene realizzata la terza edizione della fortunata trasmissione di Raiuno " Ti lascio una canzone" condotta da Antonella Clerici


Informazioni da: Wikipedia
 
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La Domenica sportiva trasloca a Roma? Insorge la Lega: «Non lo permetteremo»

SALVINI: «ENNESIMO SOPRUSO AI DANNI DEL NORD, IL SINDACO MORATTI SCENDA IN PIAZZA»
Lo spostamento nella Capitale motivato dalla penuria di giornalisti a Milano nell'anno dei mondiali



MILANO - Mentre Bossi a Roma opziona le banche del Nord e pensa a portare a casa il timing sull'attuazione del federalismo, il suo proconsole milanese Matteo Salvini allerta le truppe per evitare che la Domenica sportiva, una trasmissione da sempre prodotta all'ombra della Madonnina, possa emigrare a Roma, anche se solo per il periodo estivo. «Si fanno sempre più insistenti alcune voci che vorrebbero che la versione estiva da quest'anno si trasferisca a Roma per non meglio precisate esigenze organizzative e di servizio - ha fatto notare l'eurodeputato, da anni riferimento del Carroccio nel capoluogo lombardo -. Se queste voci corrispondessero a verità, si tratterebbe dell'ennesimo scippo ai danni delle sede Rai milanese a cui la Lega Nord, e pensiamo l'intera città, si opporrebbe con tutti i mezzi a disposizione». E il primo, oggi, è il quotidiano del partito, La Padania, che alla questione dedica la sua prima pagina.


«SCIPPO A MILANO» - I toni dell'incipit dell'articolo non lasciano adito a dubbi su come l'eventuale spostamento a Saxa Rubra del programma che fu di Guido Oddo e Italo Allodi verrebbe considerato dalle parti di via Bellerio: «Roma si inventa l'emergenza giornalistica pur di scippare qualcosa a Milano». L'emergenza giornalistica sarebbe quella legata alla contemporaneità di tre eventi: i Mondiali di calcio, il giro d'Italia e le date del campionato mondiale di Formula Uno. Troppi, tutti insieme, per essere adeguatamente coperti dalla sede milanese e dal suo organico ridotto di giornalisti. Di qui l'ipotesi di uno spostamento da Milano alla Capitale. Dalle colonne del quotidiano è ancora Salvini a rincarare la dose: «Il sindaco Moratti dovrebbe scendere in campo in prima persona a tutela non solo dei lavoratori della sede meneghina, ma anche perché perdere una trasmissione di questo calibro sarebbe una sconfitta per la città e per la rai stessa, che vede in Corso Sempione una luce di efficienza ineguagliata dalle parti del Tevere». Per Salvini la Moratti dovrebbe saperlo bene questo, «visto che lei stessa è stata presidente Rai dal '94 al '96».
«ROMA E' UN ASSUMIFICIO» - Il Carroccio non ha intenzione di stare con le mani in mano. E prende la vicenda della Domenica Sportiva come il paradigma degli squilibri che si registrano tra la sede romana della tv di Stato e quella milanese. La penuria di giornalisti a Corso Sempione, ad esempio, per la Lega non può essere considerata una «emergenza» tale da far decidere lo spostamento della trasmissione
a Roma, perché si tratta di una situazione nota da tempo e a cui, volendo, si sarebbe potuto provvedere. Ma, appunto, volendo. «Facile avere un numero alto di giornalisti - fa notare Salvini - se la Rai di Roma non è un'azienda televisiva che vive nel mercato, ma un "assumificio"». Uno spostamento, quello della Ds, che secondo la Lega sarebbe una beffa per tutto il mondo dello sport del Nord Italia, «quello che ha le squadre di calcio più importanti d'Europa, quello che investe miliardi negli sport cosiddetti "minori" che però dal nostro punto di vista minori non lo sono affatto». I bossiani sono dunque pronti ad una mobilitazione: «Non possiamo star a guardare di fronte all'ennesimo sopruso subito a favore dei palazzi romani».

Al. S.
15 aprile 2010(ultima modifica: 16 aprile 2010)
Corriere della Sera
 
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