Dopo il Pan (Palazzo delle Arti di Napoli) e la Galleria dell'Accademia, è la volta del Madre, il Museo d'arte Donnaregina. Tre nuove strutture inaugurate in un pugno di mesi che stanno trasformando e ridisegnando il volto di Napoli.
Il Madre ha aperto con una collezione permanente, dispiegata nelle quattordici sale espositive del primo piano del Palazzo di Via Settembrini, nel pieno centro antico di Napoli.
"A Napoli sta succedendo qualcosa nel campo dell'arte che segna davvero un salto di qualità - ha esordito Antonio Bassolino -. Il Madre, come Palazzo Roccella ,sede del Pan, vuole avere l'ambizione di essere un grande museo di respiro internazionale. La collezione stabile è di grande livello con le opere dei tanti artisti che hanno collaborato in passato con la città di Napoli. La collezione ospita infatti le opere di artisti che sono stati a Piazza Plebiscito e al Museo Archeologico negli anni scorsi e che ora hanno fatto opere immaginate, pensate, progette, dipinte e costruite appositamente per questo museo". Ha sottolineato l'elemento di rinacita sociale per il centro antico il presidente della Provincia, Dino Di Palma: "A Napoli l'arte contemporanea continua a sposarsi con il recupero di strutture storiche. In questo modo operiamo anche un importante recupero sociale". E il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, ha richiamato l'idea di apertura che sta dietro al Madre, "un muso aperto e in progress, non solo per gli addetti ai lavori, ma per tutti i cittadini di Napoli".
Il Madre è stato sostenuto con forza dalla Regione Campania. E i risultati si sono visti subito: meno di due anni per i lavori e via con l'apertura della sezione permanente, al primo piano. Una sezione che ospita importanti lavori di Long, Bianchi, Clemente, Horn, Kounellis, Paolini, Sol Lewitt, Serra, e tanti altri artisti. Ma si tratta solo del primo passo. Il progetto è molto più ambizioso, e punta ad aprire il prossimo autunno la collezione del secondo piano, che ospiterà opere donate o prese in prestito da gallerie e fondazioni.
All'inizio del 2006 sarà pronto anche il terzo piano: una grande zona espositiva, che ospiterà subito una mostra storica di Kounellis. Ma non solo, il Madre si arricchirà presto di un ristorante panoramico, un bar, un bookshop, oltre a diverse sale per i ragazzi del quartiere e della città.
Emblematica la domanda che Antonio Bassolino ha rivolto alla platea alla fine del suo intervento: "Da quanto tempo non apriva un museo internazionale a Napoli? Da secoli. Ora abbiamo il Madre, che è un grande museo internazionale, della regione, della città e del centro di Napoli. Ma naturalmente non ci fermeremo qui: perchè questo è Napoli, una realtà che deve cambiare continuamente".
folla di turisti all'inaugurazione del Madre
con questo link si può vedere un video in streaming
http://presidente.campania.it/index.cfm?m=15&a=video&video=8
il materiale è tratto dal sito della Regione Campania
Il Madre ha aperto con una collezione permanente, dispiegata nelle quattordici sale espositive del primo piano del Palazzo di Via Settembrini, nel pieno centro antico di Napoli.
"A Napoli sta succedendo qualcosa nel campo dell'arte che segna davvero un salto di qualità - ha esordito Antonio Bassolino -. Il Madre, come Palazzo Roccella ,sede del Pan, vuole avere l'ambizione di essere un grande museo di respiro internazionale. La collezione stabile è di grande livello con le opere dei tanti artisti che hanno collaborato in passato con la città di Napoli. La collezione ospita infatti le opere di artisti che sono stati a Piazza Plebiscito e al Museo Archeologico negli anni scorsi e che ora hanno fatto opere immaginate, pensate, progette, dipinte e costruite appositamente per questo museo". Ha sottolineato l'elemento di rinacita sociale per il centro antico il presidente della Provincia, Dino Di Palma: "A Napoli l'arte contemporanea continua a sposarsi con il recupero di strutture storiche. In questo modo operiamo anche un importante recupero sociale". E il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, ha richiamato l'idea di apertura che sta dietro al Madre, "un muso aperto e in progress, non solo per gli addetti ai lavori, ma per tutti i cittadini di Napoli".
Il Madre è stato sostenuto con forza dalla Regione Campania. E i risultati si sono visti subito: meno di due anni per i lavori e via con l'apertura della sezione permanente, al primo piano. Una sezione che ospita importanti lavori di Long, Bianchi, Clemente, Horn, Kounellis, Paolini, Sol Lewitt, Serra, e tanti altri artisti. Ma si tratta solo del primo passo. Il progetto è molto più ambizioso, e punta ad aprire il prossimo autunno la collezione del secondo piano, che ospiterà opere donate o prese in prestito da gallerie e fondazioni.
All'inizio del 2006 sarà pronto anche il terzo piano: una grande zona espositiva, che ospiterà subito una mostra storica di Kounellis. Ma non solo, il Madre si arricchirà presto di un ristorante panoramico, un bar, un bookshop, oltre a diverse sale per i ragazzi del quartiere e della città.
Emblematica la domanda che Antonio Bassolino ha rivolto alla platea alla fine del suo intervento: "Da quanto tempo non apriva un museo internazionale a Napoli? Da secoli. Ora abbiamo il Madre, che è un grande museo internazionale, della regione, della città e del centro di Napoli. Ma naturalmente non ci fermeremo qui: perchè questo è Napoli, una realtà che deve cambiare continuamente".
folla di turisti all'inaugurazione del Madre
con questo link si può vedere un video in streaming
http://presidente.campania.it/index.cfm?m=15&a=video&video=8
il materiale è tratto dal sito della Regione Campania