Milano costruisce il nuovo palazzo comunale
Entro l’estate la gara di concessione
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25/03/2004 – Entro l’estate è attesa la gara di concessione per il nuovo palazzo comunale di Milano, che sorgerà nell’area Garibaldi-Repubblica e sarà più alto del Pirellone. Il valore del progetto oscilla dai 60 ai 70 milioni di euro.
Il vincitore, in cambio della realizzazione del nuovo edificio, avrà in concessione per 50 anni l’attuale palazzo comunale in via Pirelli insieme al parcheggio appena ristrutturato da 650 posti (con la possibilità di ristrutturarlo ed utilizzarlo per altri usi, quali albergo, uffici, o spazio commerciale), ed un global service sulla nuova sede comunale.
La nuova struttura supererà in altezza lo storico edificio progettato da Giò Ponti negli anni ’50: sarà un grattacielo alto 150 metri, i cui 33mila metri quadrati di superficie si estenderanno su 35 piani.
Circa 30mila mq di S.l.p. (superficie lorda di pavimento) sono destinati ad ospitare uffici, mentre nei restanti 3mila S.l.p. troveranno spazio ristorazione, asilo nido ed una palestra.
Gianni Verga, assessore comunale allo Sviluppo del Territorio, dichiara: “Dovrà diventare un emblema della città alla pari del grattacielo Pirelli e della Torre Velasca”.
Entro l’estate si attende la preselezione, mentre la gara vera e propria dovrebbe svolgersi in autunno.
Nell’area dimessa Garibaldi-Repubblica sono previsti, insieme al nuovo palazzo comunale, altri progetti per un investimento complessivo di 500 milioni di euro: nuovo palazzo della regione, Giardini di Porta Nuova, Città della moda.
Milano: l’America disegna il Pirellone-bis
Il progetto vincitore per la nuova sede regionale è dello studio Pei Cobb Freed
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12/05/2004 – Il progetto per la nuova sede della Regione Lombardia sarà disegnato dallo studio newyorkese Pei Cobb freed & Partners, in collaborazione con Caputo partnership e Sistema Duemila di Milano. Giunge così a termine una sfida che ha visto partecipi novantotto candidature provenienti da tutto il mondo.
Il progetto della cordata vincitrice ha la meglio sul disegno “decostruttivista” di Frank O. Gehry, che si classifica secondo: un edificio simbolo – dichiara il presidente della giuria Stefano Zecchi – che offriva, tuttavia, minore funzionalità e costi di gestione troppo alti.
Le due torri in torsione elevate al centro di una piazza coperta da vorticose nuvole di titanio cedono, dunque, il posto ad un grattacielo di 160 metri che supera di 33 metri in altezza lo storico edificio progettato da Gio Ponti. Si tratta di un complesso architettonico in ferro e vetro, di andamento sinusoidale, al centro del quale trovano spazio due torri che si intersecano l’una nell’altra formando un unico corpo che si innalza su 32 piani.
L’edificio, che sorgerà su un’area di 33.700 metri quadrati compresa tra via Pola e via Melchiorre Gioia, dà il via alla trasformazione dell’area Garibaldi-Repubblica, destinata ad ospitare anche il nuovo palazzo comunale (per il quale è ancora attesa la gara di progettazione), la città della Moda che porterà la firma dell’architetto americano Cesar Pelli, ed i “Giardini di Porta Nuova”, un parco da 100mila metri quadrati denominato “biblioteca degli alberi” per il quale è stato scelto il disegno dello studio olandese Inside Outside di Mathias Lehner.
Alla base del Pirellone-bis si articoleranno quattro fabbricati alti nove piani dove saranno concentrate le funzioni culturali, di intrattenimento e di servizio. Un centro espositivo, un auditorium multifunzionale, un ufficio postale, una banca, una scuola materna e vari spazi di socializzazione, oltre a bar, caffetterie e ristoranti.
La torre accoglierà, invece, gli uffici politico-amministrativi, quelli di rappresentanza, del protocollo regionale, la presidenza ed uno “Spazio Regione”, che servirà a promuovere le iniziative e i servizi della Lombardia. Gli ultimi piani del grattacielo saranno destinati al pubblico, con un ristorante belvedere e una terrazza giardino.
Il progetto – commenta il presidente della regione Robeto Formigoni – non si distingue solo per le scelte estetiche e funzionali, ma anche per le innovative soluzioni tecnologiche adottate. Un sistema a “travi fredde” con utilizzo di pompe di calore ad acqua di falda è stato studiato sia per il riscaldamento sia per il raffreddamento dell’edificio.
Il consumo energetico si alimenterà con elettricità generata da pannelli fotovoltaici incorporati sulla facciata dell’edificio. Un “muro climatico”, inoltre, costituito da un’intercapedine tra la facciata esterna ed i vetri interni, accoglierà il calore solare che verrà utilizzato a seconda delle diverse stagioni.
Da non trascurare, inoltre, l’importanza che il progetto riserva al verde: uno spazio pubblico vivibile è articolato su piazze scoperte e coperte, facendo del verde la metafora degli “ecosistemi” della Lombardia.
L’inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo edificio da 175 milioni è atteso per il 2005, mentre il 2008 è la data entro la quale la struttura dovrebbe essere ultimata.
http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=5150&idCat=3