La città che cambia
A nuovo ex Foro boario e Orto botanico
Entro l’estate 2011 sul frontone negozi e locali. Pochi mesi dopo nuove serre nell’area verde
PADOVA—Grande maquillage in vista per due grandi aree nei pressi di Prato della Valle. L’ex Foro boario, realizzato ai primi del Novecento, sta per tornare alle origini, prettamente commerciali. E l’Orto botanico, patrimonio mondiale dell’Unesco, fondato nel 1545 poco lontano dalla Basilica di Sant’Antonio, sarà restaurato. L’ex Foro boario per aprile, al massimo maggio del prossimo anno, vedrà il frontone che si affaccia sull’Isola Memmia (nonché su via Carducci e via Cinquantottesimo Fanteria) profondamente «rivisitato », con la creazione di spazi per negozi e ristoranti, sia al piano-terra che a quello superiore. E con la «rivitalizzazione » delle due enormi terrazze, da tempo inutilizzate.
La novità più importante, però, emersa ieri alla presentazione del progetto definitivo a Palazzo Moroni (davanti all’assessore ai Lavori pubblici, Luisa Boldrin), sarà che la gestione dell’intera struttura potrebbe essere affidata a un unico grande soggetto privato. In grado di riempire adeguatamente sia i locali commerciali che quelli destinati alla ristorazione. L’offerta sarebbe all’esame dei protagonisti del piano di recupero dell’ex Foro boario. Ovvero, grazie a un «project financing»: il Comune; l’imprenditore austriaco Johann Breiteneder, presidente dell’azienda bolzanina «Parcheggi Italia Spa»; due costruttori edili padovani, Filippo Mazzei e Giacomo Cavagnis, che si sono uniti per formare la «Parcheggi e immobiliare Prato della Valle Srl»; una società di consulenza finanziaria, la «Sinloc Spa», collegata al gruppo «Intesa-San Paolo» e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il progetto comporterà un investimento privato iniziale di oltre 13 milioni e mezzo di euro. Una cifra che verrà ammortizzata grazie agli utili generati dalle opere (prevalentemente commerciali) costruite.
Il recupero del frontone, ideato dall’architetto Marisa Macchietto (la stessa che, nel 1998, si occupò della ristrutturazione del Caffè Pedrocchi), comincerà ai primi di luglio. Sia al piano-terra che in quello superiore saranno inserite grandi vetrate e aperti spazi dismessi da decenni. Tanto che la superficie calpestabile, per piano, dell’ex Foro boario (senza contare quella esterna delle terrazze) passerà dagli attuali 1.985 a 2.171 metri quadri, mentre i volumi complessivi cresceranno da 16.815 a 19.141 metri cubi. Bisognerà, invece, aspettare fino ad ottobre per il via ai lavori del parcheggio sotterraneo in piazza Rabin, al posto di quello attuale «a raso»: grande circa 16 mila metri quadri, diviso in due piani e accessibile sia da via Carducci che da via Cinquantottesimo Fanteria, potrà contenere più di 600 macchine. La sua costruzione, tranne sorprese, dovrebbe durare poco più di due anni. Appuntamento, quindi, a fine 2012.
E pure la palma di San Pietro, resa celebre da uno scritto di Goethe, fra un anno e mezzo avrà un vestito nuovo. «Carron Spa» di San Zenone degli Ezzelini darà il via al restauro e sviluppo dell’Orto botanico di Padova, il più antico al mondo. Il tutto mantenendo intatta l’antica bellezza del luogo e preservando le nobili piante ospitate. L’Università di Padova ha affidato il prestigioso incarico all’azienda. L’intervento (costo quasi 8 milioni di euro), durerà 18 mesi. Saranno realizzate due nuove grandi serre, una tropicale e una per le palme, un centro per i visitatori e altri spazi funzionali disposti lungo i confini di un’area di nuova acquisizione. L’Orto botanico segue altri importanti interventi di «Carron » nella città del Santo, come quello dell’ex tribunale ora Centro culturale «San Gaetano », di Palazzo Dondi dall’Orologio e del Palazzo vescovile.
http://www.ortobotanico.unipd.it/
http://corrieredelveneto.corriere.i...foro-boario-orto-botanico-1602729664267.shtml
A nuovo ex Foro boario e Orto botanico
Entro l’estate 2011 sul frontone negozi e locali. Pochi mesi dopo nuove serre nell’area verde
PADOVA—Grande maquillage in vista per due grandi aree nei pressi di Prato della Valle. L’ex Foro boario, realizzato ai primi del Novecento, sta per tornare alle origini, prettamente commerciali. E l’Orto botanico, patrimonio mondiale dell’Unesco, fondato nel 1545 poco lontano dalla Basilica di Sant’Antonio, sarà restaurato. L’ex Foro boario per aprile, al massimo maggio del prossimo anno, vedrà il frontone che si affaccia sull’Isola Memmia (nonché su via Carducci e via Cinquantottesimo Fanteria) profondamente «rivisitato », con la creazione di spazi per negozi e ristoranti, sia al piano-terra che a quello superiore. E con la «rivitalizzazione » delle due enormi terrazze, da tempo inutilizzate.
La novità più importante, però, emersa ieri alla presentazione del progetto definitivo a Palazzo Moroni (davanti all’assessore ai Lavori pubblici, Luisa Boldrin), sarà che la gestione dell’intera struttura potrebbe essere affidata a un unico grande soggetto privato. In grado di riempire adeguatamente sia i locali commerciali che quelli destinati alla ristorazione. L’offerta sarebbe all’esame dei protagonisti del piano di recupero dell’ex Foro boario. Ovvero, grazie a un «project financing»: il Comune; l’imprenditore austriaco Johann Breiteneder, presidente dell’azienda bolzanina «Parcheggi Italia Spa»; due costruttori edili padovani, Filippo Mazzei e Giacomo Cavagnis, che si sono uniti per formare la «Parcheggi e immobiliare Prato della Valle Srl»; una società di consulenza finanziaria, la «Sinloc Spa», collegata al gruppo «Intesa-San Paolo» e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il progetto comporterà un investimento privato iniziale di oltre 13 milioni e mezzo di euro. Una cifra che verrà ammortizzata grazie agli utili generati dalle opere (prevalentemente commerciali) costruite.
Il recupero del frontone, ideato dall’architetto Marisa Macchietto (la stessa che, nel 1998, si occupò della ristrutturazione del Caffè Pedrocchi), comincerà ai primi di luglio. Sia al piano-terra che in quello superiore saranno inserite grandi vetrate e aperti spazi dismessi da decenni. Tanto che la superficie calpestabile, per piano, dell’ex Foro boario (senza contare quella esterna delle terrazze) passerà dagli attuali 1.985 a 2.171 metri quadri, mentre i volumi complessivi cresceranno da 16.815 a 19.141 metri cubi. Bisognerà, invece, aspettare fino ad ottobre per il via ai lavori del parcheggio sotterraneo in piazza Rabin, al posto di quello attuale «a raso»: grande circa 16 mila metri quadri, diviso in due piani e accessibile sia da via Carducci che da via Cinquantottesimo Fanteria, potrà contenere più di 600 macchine. La sua costruzione, tranne sorprese, dovrebbe durare poco più di due anni. Appuntamento, quindi, a fine 2012.
E pure la palma di San Pietro, resa celebre da uno scritto di Goethe, fra un anno e mezzo avrà un vestito nuovo. «Carron Spa» di San Zenone degli Ezzelini darà il via al restauro e sviluppo dell’Orto botanico di Padova, il più antico al mondo. Il tutto mantenendo intatta l’antica bellezza del luogo e preservando le nobili piante ospitate. L’Università di Padova ha affidato il prestigioso incarico all’azienda. L’intervento (costo quasi 8 milioni di euro), durerà 18 mesi. Saranno realizzate due nuove grandi serre, una tropicale e una per le palme, un centro per i visitatori e altri spazi funzionali disposti lungo i confini di un’area di nuova acquisizione. L’Orto botanico segue altri importanti interventi di «Carron » nella città del Santo, come quello dell’ex tribunale ora Centro culturale «San Gaetano », di Palazzo Dondi dall’Orologio e del Palazzo vescovile.
http://www.ortobotanico.unipd.it/
http://corrieredelveneto.corriere.i...foro-boario-orto-botanico-1602729664267.shtml