Il Nuovo Ospedale San Martino di Genova
La tipologia a padiglione che ha ispirato la realizzazione dell’Ospedale nei primi decenni del secolo scorso presenta alcuni limiti: i collegamenti tra le varie specialit¨¤ non sono agevoli soprattutto al giorno d’oggi in cui la medicina ¨¨ caratterizzata da una profonda interazione tra le differenti branchie che la compongono.
Questa situazione comporta problemi di natura logistica per l’organizzazione dei servizi sanitari e non ( a titolo di esempio: trasferimento degenti, trasporto materiale sanitario, distribuzione vivande, ecc�
Ad essi vanno aggiunti i disagi che aspettano i pazienti quando devono essere spostati da una sede ad un’altra e quelli dei visitatori che in definitiva si muovono all’aperto e sono esposti alle intemperie: il riparo si trova solo alla meta, una volta entrati nel singolo padiglione.
Non ultimo la vista che si pone agli occhi del visitatore ¨¨ quella s¨¬ di un grande ospedale immerso nel verde ma anche quella di un ospedale piuttosto frammentato, costituito da tanti elementi fisicamente distinti.
L’idea
La proposta di intervento mira ad una riqualificazione del sistema ospedaliero attraverso l’inserimento di nuove volumetrie da destinare alla diagnosi e cura ed attraverso la ricerca di una maggiore e pi¨´ comoda integrazione tra i diversi reparti.
Si ¨¨ cercato inoltre di conferire all’ospedale un’immagine pi¨´ accogliente, ponendo attenzione anche al pubblico che giornalmente visita l’Ospedale sia per terapie ambulatoriali che per la visita ai degenti.
Il progetto Generale
Il progetto tiene necessariamente conto di tre fattori: la morfologia del terreno, i vincoli che gravano sugli edifici ed infine la possibilit¨¤ di realizzare il progetto per singoli lotti di intervento.
Si ¨¨ dunque pensato alla costruzione di una sorta di grande galleria coperta, in acciaio e vetro, che legasse i vari padiglioni allineati sui giardini principali.
La galleria ha una forma di “U�e si sviluppa tangente alle testate dei padiglioni. L’ala verso ponente “tocca�i padiglioni da 1 ad 8, quella lato levante i padiglioni da 9 a 13.
Le due ali sono unite nella zona antistante la chiesa: la piazza coperta diventa il cuore del Nuovo San Martino, ricca di attivit¨¤ complementari alle funzione proprie dell’Ospedale.
Il nuovo San Martino si caratterizza in un unico continum che racchiude gran parte delle specialit¨¤. Ci¨° permetter¨¤ relazioni pi¨´ agevoli e comode ed il moltiplicarsi delle interazioni tra i differenti reparti ospedalieri.
Le nuove volumetrie destinate all’attivit¨¤ sanitaria, ovvero la Piastra Chirurgica e la Piastra dei Servizi sono state pensate nella zona di Levante, in prossimit¨¤ del Pronto Soccorso e del Padiglione DTC spec. .
Si prevede poi anche un intervento di riorganizzazione delle attivit¨¤ all’interno dei padiglioni storici secondo uno schema che punta all’aggregazione da un lato delle attivit¨¤ ambulatoriali o giornaliere mentre dall’altro alla riunione delle attivit¨¤ ospedaliere di degenza e di urgenza.
Il nuovo assetto dal punto di vista sanitario potrebbe riassumersi in sei aree:
Area Ambulatoriale: contiene tutte le attivit¨¤ ambulatoriali, il day hospital ed il day surgery. Comprende i padiglioni storici da 1 a 4, vi si accede dall’ingresso principale, lato Largo Rosanna Benzi.
Area Degenza Low Care: si tratta di una zona con degenti per patologie di minore gravit¨¤, all’interno dei padiglioni si raggruppano i reparti per aree di interesse in modo da ricostituire l’unitariet¨¤ dei differenti ambiti operativi.
Ne fanno parte i padiglioni da 5 a 8, il padiglione Cotella, il padiglione Scuola Convitto ed infine il complesso del Maragliano.
Nota: Per il padiglione Maragliano si prevede il mantenimento dell’attuale attivit¨¤, mentre per gli altri due citati si propone, nell’ottica di una riorganizzazione funzionale dei servizi ospedalieri, la trasformazione a destinazione sanitaria. In queste sedi potrebbero essere collocate alcune specialit¨¤ come ad esempio Psichiatria che necessitano di un minor coinvolgimento con il resto dei reparti ospedalieri.
Area Degenza High Care: concentrata nel Monoblocco, ospita i reparti ad Alta Attenzione di Cura, relativi alle patologie a media ed alta gravit¨¤. All’interno del blocco sarebbe auspicabile una maggiore aggregazione delle unit¨¤ operative affini, di quanto esiste attualmente.
Area Cure Intensive: ne fanno parte i reparti di cura specialistici. Comprende i padiglioni storici da 9 a 13 ed il DTC. spec. . L’area ¨¨ contigua alla Piastra Chirurgica ed al Pronto Soccorso.
Area Cura e Diagnosi: comprende le unit¨¤ operative di urgenza, il blocco operatorio esistente, la nuova Piastra Chirurgica e la nuova Piastra Tecnologica con i servizi di diagnostica.
Area Isolamento: mantiene l’attuale assetto.
Il progetto nel dettaglio
Le Gallerie
Qual ¨¨ la funzione delle gallerie?
Con questa ipotesi si cerca di porre un rimedio ai limiti presentati in precedenza, permettendo comodi ed agevoli collegamenti all’interno dell’Ospedale: il piano terra delle gallerie ¨¨ aperto al transito dei visitatori.
L’ambiente in questa fase non ¨¨ previsto climatizzato ma gi¨¤ cos¨¬ offre un sicuro riparo dalle intemperie; la climatizzazione potrebbe comunque essere predisposta in un secondo momento, dopo un’attenta analisi dei costi �benefici.
Le gallerie sono concepite come una sorta di giardini d’inverno prevedendo la messa a dimora di arbusti vari ed allestendo aiuole; la natura quindi, che caratterizza da sempre il San Martino, ¨¨ presente in modo forte anche nel nuovo Ospedale.
La presenza delle piante contribuir¨¤ a rendere accogliente l’immagine dell’Ospedale ed anche al controllo delle condizioni termo-igrometriche all’interno delle gallerie.
Dall’esterno del sistema Ospedale si accede alle gallerie da due ingressi distinti: il primo ¨¨ situato in prossimit¨¤ dell’ingresso principale all’ospedale, su Largo Rosanna Benzi, il secondo ¨¨ posto in prossimit¨¤ del Monoblocco.
Gli ingressi suddetti sono caratterizzati da “torri�di immediata e semplice riconoscibilit¨¤. Qui i visitatori potranno trovare un punto informazioni, sedute, posti telefonici, servizi igienici, ecc�
Le torri rappresentano un segno distintivo del Nuovo San Martino, rappresentano la prima interfaccia dell’Ospedale con il visitatore.
Sono state previste anche altre due torri, situate all’interno della cinta ospedaliera. La loro funzione ¨¨ quella di individuare i vari ambiti operativi di cui si compone l’Ospedale in modo da indirizzare il pubblico con facilit¨¤. La torre lato ponente segna infatti il passaggio dal �Day-Ospedale�all’Ospedale delle Degenze, mentre la torre lato levante segna l’ingresso alla zona di Cure ad Alta Attenzione.
All’interno delle gallerie, si ¨¨ detto, si muoveranno i visitatori diretti ai vari padiglioni ma ¨¨ prevista anche la realizzazione di un collegamento tra i singoli edifici per il trasporto dei degenti in condizioni ottimali.
Questo avverr¨¤ all’interno di una seconda galleria, a sezione ellittica, situata ad un’altezza tale da assicurare la privacy rispetto al percorso accessibile al pubblico.
Questa “galleria nella galleria�permetter¨¤ il trasferimento dei degenti da un reparto all’altro in condizioni di comfort elevato: il percorso sar¨¤ climatizzato ed il trasporto potrebbe avvenire su lettighe robotizzate, in modo da ridurre la presenza del personale sanitario al solo controllo del paziente.
All’interno della galleria medica ¨¨ previsto anche l’inserimento di nastri trasportatori per lo smistamento di campioni di laboratorio, cartelle cliniche, medicinali, vivande�controllati da apposito software, in modo da aumentare l’automatismo della “macchina Ospedale�e migliorarne cos¨¬ l’efficienza.
La Piazza Coperta
Le due ali che costituiscono le grandi gallerie di Levante e di Ponente si riuniscono nella zona antistante la Chiesa dando vita ad una grande piazza coperta. Si ripropone in scala il tema del piccolo centro urbano affiancando alla Chiesa nuove funzionalit¨¤ rivolte a fornire servizi: ristorante, negozi, auditorium, ed ancora biblioteca, asilo nido, caffetterie.
I primi trovano posto nelle volumetrie create con la realizzazione della piazza coperta mentre la biblioteca e l’asilo sono collocati nel padiglione oggi adibito a dispensa. Quest’ultima potrebbe essere a sua volta trasferita nel blocco cucine prossimo al Monoblocco.
La piazza coperta rappresenta il “cuore�del Nuovo San Martino, ricco di attivit¨¤ complementari alle funzione proprie dell’Ospedale.
L’hotel
Dalla piazza coperta , seguendo sempre il percorso della galleria ¨¨ facilmente raggiungibile la nuova volumetria destinata a foresteria. Si ¨¨ pensato di organizzare un sistema alberghiero per coloro che si limitano a soggiorni di pochi giorni affiancavi un residence costituito da 70 mini appartamenti per le esigenze dei parenti dei lungodegenti.
L’edificio si trova in prossimit¨¤ del Monoblocco con cui ¨¨ collegato direttamente ed a cui si ispira nella forma: l’hotel �residence si sviluppa, a pari del Monoblocco, soprattutto in altezza divenendo un elemento di immediata riconoscibilit¨¤ nel contesto ospedaliero.
La Piastra Chirurgica
La nuova Piastra Chirurgica ¨¨ stata prevista in adiacenza al blocco operatorio esistente, pensata come vertice del quadrilatero Sale Operatorie �Diagnostica - Pronto Soccorso –Degenze High Care.
L’edificio si articola su 4 livelli fuori terra, per un totale di 3200 mq di superficie utile interna. Qui troveranno posto le nuove sale operatorie ed i servizi accessori. L’edificio ¨¨ collegato direttamente con il vecchio blocco operatorio e, tramite una passerella sopraelevata, con il Nuovo Blocco della Diagnostica.
I prospetti sono molto “murati� fatta eccezione per il lato est dove ¨¨ prevista la realizzazione di spazi per il personale medico e infermieristico oltre alle sale di attesa per i parenti.
La Piastra Tecnologica
Del quadrilatero prima citato, vero “cuore pulsante�dell’attivit¨¤ sanitaria dell’Ospedale, il Blocco della Diagnostica rappresenta un altro vertice.
Sviluppato su 5 livelli oltre il livello del piano terra, l’edificio ospiter¨¤ i servizi di diagnostica. Al piano terra, oltre alla hall di ingresso, saranno collocati i servizi dedicati al pubblico, come cos¨¬ al piano primo. I quattro livelli superiori saranno invece principalmente dedicati alla diagnostica per i degenti. La superficie utile totale ammonta a 5500 mq. All’edificio si accede da una piazza di nuova realizzazione, situata sul retro del padiglione DTC spec.
La nuova Piastra Chirurgica, come quella tecnologica, sono previste con struttura portante in c.a. e tamponature a mezzo di facciate ventilate in cotto. In questo modo si migliora il comfort interno e la finitura dei prospetti con pannelli di argilla caratterizza l’immagine degli edifici. Ampie vetrate protette da sistemi frangisole permetteranno l’illuminazione dei locali dove necessario.
I nuovi spazi per attivit¨¤ sanitaria
In ciascuna delle 4 nuove torri di cui si ¨¨ fatto gi¨¤ cenno, si prevede di dedicare due piani ad attivit¨¤ di tipo sanitario. Le attivit¨¤ saranno attinenti alle funzioni ospitate in quel settore (ambulatori, degenze low care, ecc�
Si ricavano dunque spazi per 700 mq utili in ogni torre per una superficie complessiva di 2800 mq di nuova utilizzazione.
L’accesso a tali spazi avviene direttamente dalle torri stesse, a mezzo di un blocco che ospita le scale e gli ascensori. I collegamenti sanitari e di servizio con gli altri reparti ospedalieri sono garantiti dalla Galleria Medica in precedenza descritta.
La ricollocazione delle attivit¨¤ esterne
Nell’ambito del progetto di riqualificazione si sono creati nuovi spazi da destinare ad attivit¨¤ sanitaria con un incremento di 11.500 mq della superficie utilizzabile.
Ci¨°, in sinergia con la riorganizzazione prevista per i padiglioni storici, potr¨¤ permettere il rientro nell’ambito ospedaliero delle attivit¨¤ richieste. La definizione degli spazi potr¨¤ essere redatta in fase di progettazione esecutiva, sulla base delle necessit¨¤ inerenti ciascuna singola specialit¨¤ medica.
I collegamenti
La Piastra tecnologica, proprio per le peculiarit¨¤ delle funzioni ospitate, viene collegata a mezzo di passerelle sopraelevate sia al Padiglione DTC spec., sia al Pronto Soccorso sia infine al Monoblocco. Ci¨° assicurer¨¤ un rapido collegamento tra le varie unit¨¤, migliorando i tempi della risposta medica soprattutto nel caso delle urgenze.
Le passerelle sopraelevate saranno realizzate su piloni ad altezza variabile, in modo da superare i dislivelli esistenti.
Anche i padiglioni storici saranno tutti collegati tra loro a mezzo di passerelle sopraelevate, il cui uso sar¨¤ riservato a funzioni di servizio.
I servizi complementari
Si prevede di allestire una biblioteca nei locali della palazzina oggi adibita a dispensa, previa la realizzazione di opere di recupero e riqualificazione. Nel padiglione storico, di cui saranno mantenuti volumetria ed aspetto esteriore, si propone di sistemare lato ponente gli uffici e gli archivi della biblioteca mentre nel lato levante si progetta di collocare l’asilo.
La biblioteca si completa con una struttura di nuova costruzione, in acciaio e vetro, dove saranno collocate le sale di lettura. Gli ambienti saranno climatizzati e dotati dei servizi accessori.
Nella zona della piazza coperta si ¨¨ infine prevista, al piano terra, la realizzazione di un auditorium da 200 posti per conferenze e convegni.
La componente ambientale
Il verde caratterizza in maniera forte l’Ospedale San Martino costituendo elemento di interesse e di valorizzazione dell’immagine ospedaliera. Nel progetto del Nuovo San Martino questo concetto viene ripreso e se possibile ampliato.
L’intervento pi¨´ forte riguarda i grandi giardini posti tra i due allineamenti dei padiglioni storici. Qui si propone un alleggerimento della presenza di alberi ad alto fusto in modo da poter ampliare gli angoli visuali da un lato all’altro dei padiglioni ed al contempo, in modo da rendere possibile la realizzazione di uno specchio d’acqua, di modesta profondit¨¤. Questo laghetto artificiale contribuirebbe a rendere ancora pi¨´ particolare l’immagine dell’area.
Anche per i cortili interni tra i vari padiglioni si propongono alcuni interventi. Ad oggi, la vista delle automobili parcheggiate qua e l¨¤ rappresenta in molti casi l’unica visione che si offre agli occhi dei pazienti.
Si propone quindi un nuovo disegno dei giardini compresi tra i padiglioni, aumentando lo spazio destinato alla realizzazione di aiuole e prati. La presenza massiccia del verde, non limitatamente intesa come alberi ma arricchita da prati, cespugli, aiuole fiorite, certamente potr¨¤ donare all’Ospedale un’immagine pi¨´ serena e rilassante.
A tal proposito in questa sede si propone anche la messa a dimora di alberature ornamentali, da scegliere tra quelle resistenti all’ambiente marino, in modo da formare vere e proprie “macchie di colore�nel verde che circonda l’Ospedale.
La stazione dei rifiuti
Viene spostata dall’attuale sede e ricollocata in una zona meno centrale dell’Ospedale, nelle vicinanze del padiglione delle Officine Meccaniche. La piazzola sar¨¤ circondata dal verde, in modo da limitarne la vista.
La Mobilit¨¤
Attualmente all’interno dell’Ospedale ¨¨ organizzata una rete viaria che collega tra loro le varie zone. L’accesso ¨¨ limitato e le porte di ingresso controllate. Si evidenzia una carenza spiccata di posti auto riservati al pubblico. I posteggi censiti all’interno della cinta ospedaliera (quindi ad uso esclusivo del personale dell’Azienda o autorizzati) ammontano a 936 stalli (rilevamento al 24 Ott 2002).
Nel progetto si propone di realizzare un anello per la circolazione veicolare interna, predisponendo gli accessi ai padiglioni storici dal lato esterno.
In questo modo il percorso carrabile resta sostanzialmente a delimitazione dei reparti ospedalieri diminuendo il disturbo ai degenti.
In tema di mobilit¨¤ interna si prevede il mantenimento dell’attuale servizio di bus navetta a cui affiancare un servizio di trasporto elettrico all’interno delle gallerie, per raggiungere comodamente i vari padiglioni.
Circa il tema della sosta dei veicoli si ¨¨ pensato di classificare gli stalli in base alla tipologia di utilizzazione in: Lunga - Media - Breve durata della sosta.
Per sopperire alla carenza di posti auto soprattutto per soste di Lunga durata si propone la realizzazione di due posteggi sotterranei interrati, il primo da 480 posti auto riservati al personale dell’Azienda, il secondo con una disponibilit¨¤ complessiva di 1500 posti auto cos¨¬ suddivisi: 450 posti auto riservati al personale ASL e 1050 a disposizione del pubblico.
La tipologia a padiglione che ha ispirato la realizzazione dell’Ospedale nei primi decenni del secolo scorso presenta alcuni limiti: i collegamenti tra le varie specialit¨¤ non sono agevoli soprattutto al giorno d’oggi in cui la medicina ¨¨ caratterizzata da una profonda interazione tra le differenti branchie che la compongono.
Questa situazione comporta problemi di natura logistica per l’organizzazione dei servizi sanitari e non ( a titolo di esempio: trasferimento degenti, trasporto materiale sanitario, distribuzione vivande, ecc�
Ad essi vanno aggiunti i disagi che aspettano i pazienti quando devono essere spostati da una sede ad un’altra e quelli dei visitatori che in definitiva si muovono all’aperto e sono esposti alle intemperie: il riparo si trova solo alla meta, una volta entrati nel singolo padiglione.
Non ultimo la vista che si pone agli occhi del visitatore ¨¨ quella s¨¬ di un grande ospedale immerso nel verde ma anche quella di un ospedale piuttosto frammentato, costituito da tanti elementi fisicamente distinti.
L’idea
La proposta di intervento mira ad una riqualificazione del sistema ospedaliero attraverso l’inserimento di nuove volumetrie da destinare alla diagnosi e cura ed attraverso la ricerca di una maggiore e pi¨´ comoda integrazione tra i diversi reparti.
Si ¨¨ cercato inoltre di conferire all’ospedale un’immagine pi¨´ accogliente, ponendo attenzione anche al pubblico che giornalmente visita l’Ospedale sia per terapie ambulatoriali che per la visita ai degenti.
Il progetto Generale
Il progetto tiene necessariamente conto di tre fattori: la morfologia del terreno, i vincoli che gravano sugli edifici ed infine la possibilit¨¤ di realizzare il progetto per singoli lotti di intervento.
Si ¨¨ dunque pensato alla costruzione di una sorta di grande galleria coperta, in acciaio e vetro, che legasse i vari padiglioni allineati sui giardini principali.
La galleria ha una forma di “U�e si sviluppa tangente alle testate dei padiglioni. L’ala verso ponente “tocca�i padiglioni da 1 ad 8, quella lato levante i padiglioni da 9 a 13.
Le due ali sono unite nella zona antistante la chiesa: la piazza coperta diventa il cuore del Nuovo San Martino, ricca di attivit¨¤ complementari alle funzione proprie dell’Ospedale.
Il nuovo San Martino si caratterizza in un unico continum che racchiude gran parte delle specialit¨¤. Ci¨° permetter¨¤ relazioni pi¨´ agevoli e comode ed il moltiplicarsi delle interazioni tra i differenti reparti ospedalieri.
Le nuove volumetrie destinate all’attivit¨¤ sanitaria, ovvero la Piastra Chirurgica e la Piastra dei Servizi sono state pensate nella zona di Levante, in prossimit¨¤ del Pronto Soccorso e del Padiglione DTC spec. .
Si prevede poi anche un intervento di riorganizzazione delle attivit¨¤ all’interno dei padiglioni storici secondo uno schema che punta all’aggregazione da un lato delle attivit¨¤ ambulatoriali o giornaliere mentre dall’altro alla riunione delle attivit¨¤ ospedaliere di degenza e di urgenza.
Il nuovo assetto dal punto di vista sanitario potrebbe riassumersi in sei aree:
Area Ambulatoriale: contiene tutte le attivit¨¤ ambulatoriali, il day hospital ed il day surgery. Comprende i padiglioni storici da 1 a 4, vi si accede dall’ingresso principale, lato Largo Rosanna Benzi.
Area Degenza Low Care: si tratta di una zona con degenti per patologie di minore gravit¨¤, all’interno dei padiglioni si raggruppano i reparti per aree di interesse in modo da ricostituire l’unitariet¨¤ dei differenti ambiti operativi.
Ne fanno parte i padiglioni da 5 a 8, il padiglione Cotella, il padiglione Scuola Convitto ed infine il complesso del Maragliano.
Nota: Per il padiglione Maragliano si prevede il mantenimento dell’attuale attivit¨¤, mentre per gli altri due citati si propone, nell’ottica di una riorganizzazione funzionale dei servizi ospedalieri, la trasformazione a destinazione sanitaria. In queste sedi potrebbero essere collocate alcune specialit¨¤ come ad esempio Psichiatria che necessitano di un minor coinvolgimento con il resto dei reparti ospedalieri.
Area Degenza High Care: concentrata nel Monoblocco, ospita i reparti ad Alta Attenzione di Cura, relativi alle patologie a media ed alta gravit¨¤. All’interno del blocco sarebbe auspicabile una maggiore aggregazione delle unit¨¤ operative affini, di quanto esiste attualmente.
Area Cure Intensive: ne fanno parte i reparti di cura specialistici. Comprende i padiglioni storici da 9 a 13 ed il DTC. spec. . L’area ¨¨ contigua alla Piastra Chirurgica ed al Pronto Soccorso.
Area Cura e Diagnosi: comprende le unit¨¤ operative di urgenza, il blocco operatorio esistente, la nuova Piastra Chirurgica e la nuova Piastra Tecnologica con i servizi di diagnostica.
Area Isolamento: mantiene l’attuale assetto.
Il progetto nel dettaglio
Le Gallerie
Qual ¨¨ la funzione delle gallerie?
Con questa ipotesi si cerca di porre un rimedio ai limiti presentati in precedenza, permettendo comodi ed agevoli collegamenti all’interno dell’Ospedale: il piano terra delle gallerie ¨¨ aperto al transito dei visitatori.
L’ambiente in questa fase non ¨¨ previsto climatizzato ma gi¨¤ cos¨¬ offre un sicuro riparo dalle intemperie; la climatizzazione potrebbe comunque essere predisposta in un secondo momento, dopo un’attenta analisi dei costi �benefici.
Le gallerie sono concepite come una sorta di giardini d’inverno prevedendo la messa a dimora di arbusti vari ed allestendo aiuole; la natura quindi, che caratterizza da sempre il San Martino, ¨¨ presente in modo forte anche nel nuovo Ospedale.
La presenza delle piante contribuir¨¤ a rendere accogliente l’immagine dell’Ospedale ed anche al controllo delle condizioni termo-igrometriche all’interno delle gallerie.
Dall’esterno del sistema Ospedale si accede alle gallerie da due ingressi distinti: il primo ¨¨ situato in prossimit¨¤ dell’ingresso principale all’ospedale, su Largo Rosanna Benzi, il secondo ¨¨ posto in prossimit¨¤ del Monoblocco.
Gli ingressi suddetti sono caratterizzati da “torri�di immediata e semplice riconoscibilit¨¤. Qui i visitatori potranno trovare un punto informazioni, sedute, posti telefonici, servizi igienici, ecc�
Le torri rappresentano un segno distintivo del Nuovo San Martino, rappresentano la prima interfaccia dell’Ospedale con il visitatore.
Sono state previste anche altre due torri, situate all’interno della cinta ospedaliera. La loro funzione ¨¨ quella di individuare i vari ambiti operativi di cui si compone l’Ospedale in modo da indirizzare il pubblico con facilit¨¤. La torre lato ponente segna infatti il passaggio dal �Day-Ospedale�all’Ospedale delle Degenze, mentre la torre lato levante segna l’ingresso alla zona di Cure ad Alta Attenzione.
All’interno delle gallerie, si ¨¨ detto, si muoveranno i visitatori diretti ai vari padiglioni ma ¨¨ prevista anche la realizzazione di un collegamento tra i singoli edifici per il trasporto dei degenti in condizioni ottimali.
Questo avverr¨¤ all’interno di una seconda galleria, a sezione ellittica, situata ad un’altezza tale da assicurare la privacy rispetto al percorso accessibile al pubblico.
Questa “galleria nella galleria�permetter¨¤ il trasferimento dei degenti da un reparto all’altro in condizioni di comfort elevato: il percorso sar¨¤ climatizzato ed il trasporto potrebbe avvenire su lettighe robotizzate, in modo da ridurre la presenza del personale sanitario al solo controllo del paziente.
All’interno della galleria medica ¨¨ previsto anche l’inserimento di nastri trasportatori per lo smistamento di campioni di laboratorio, cartelle cliniche, medicinali, vivande�controllati da apposito software, in modo da aumentare l’automatismo della “macchina Ospedale�e migliorarne cos¨¬ l’efficienza.
La Piazza Coperta
Le due ali che costituiscono le grandi gallerie di Levante e di Ponente si riuniscono nella zona antistante la Chiesa dando vita ad una grande piazza coperta. Si ripropone in scala il tema del piccolo centro urbano affiancando alla Chiesa nuove funzionalit¨¤ rivolte a fornire servizi: ristorante, negozi, auditorium, ed ancora biblioteca, asilo nido, caffetterie.
I primi trovano posto nelle volumetrie create con la realizzazione della piazza coperta mentre la biblioteca e l’asilo sono collocati nel padiglione oggi adibito a dispensa. Quest’ultima potrebbe essere a sua volta trasferita nel blocco cucine prossimo al Monoblocco.
La piazza coperta rappresenta il “cuore�del Nuovo San Martino, ricco di attivit¨¤ complementari alle funzione proprie dell’Ospedale.
L’hotel
Dalla piazza coperta , seguendo sempre il percorso della galleria ¨¨ facilmente raggiungibile la nuova volumetria destinata a foresteria. Si ¨¨ pensato di organizzare un sistema alberghiero per coloro che si limitano a soggiorni di pochi giorni affiancavi un residence costituito da 70 mini appartamenti per le esigenze dei parenti dei lungodegenti.
L’edificio si trova in prossimit¨¤ del Monoblocco con cui ¨¨ collegato direttamente ed a cui si ispira nella forma: l’hotel �residence si sviluppa, a pari del Monoblocco, soprattutto in altezza divenendo un elemento di immediata riconoscibilit¨¤ nel contesto ospedaliero.
La Piastra Chirurgica
La nuova Piastra Chirurgica ¨¨ stata prevista in adiacenza al blocco operatorio esistente, pensata come vertice del quadrilatero Sale Operatorie �Diagnostica - Pronto Soccorso –Degenze High Care.
L’edificio si articola su 4 livelli fuori terra, per un totale di 3200 mq di superficie utile interna. Qui troveranno posto le nuove sale operatorie ed i servizi accessori. L’edificio ¨¨ collegato direttamente con il vecchio blocco operatorio e, tramite una passerella sopraelevata, con il Nuovo Blocco della Diagnostica.
I prospetti sono molto “murati� fatta eccezione per il lato est dove ¨¨ prevista la realizzazione di spazi per il personale medico e infermieristico oltre alle sale di attesa per i parenti.
La Piastra Tecnologica
Del quadrilatero prima citato, vero “cuore pulsante�dell’attivit¨¤ sanitaria dell’Ospedale, il Blocco della Diagnostica rappresenta un altro vertice.
Sviluppato su 5 livelli oltre il livello del piano terra, l’edificio ospiter¨¤ i servizi di diagnostica. Al piano terra, oltre alla hall di ingresso, saranno collocati i servizi dedicati al pubblico, come cos¨¬ al piano primo. I quattro livelli superiori saranno invece principalmente dedicati alla diagnostica per i degenti. La superficie utile totale ammonta a 5500 mq. All’edificio si accede da una piazza di nuova realizzazione, situata sul retro del padiglione DTC spec.
La nuova Piastra Chirurgica, come quella tecnologica, sono previste con struttura portante in c.a. e tamponature a mezzo di facciate ventilate in cotto. In questo modo si migliora il comfort interno e la finitura dei prospetti con pannelli di argilla caratterizza l’immagine degli edifici. Ampie vetrate protette da sistemi frangisole permetteranno l’illuminazione dei locali dove necessario.
I nuovi spazi per attivit¨¤ sanitaria
In ciascuna delle 4 nuove torri di cui si ¨¨ fatto gi¨¤ cenno, si prevede di dedicare due piani ad attivit¨¤ di tipo sanitario. Le attivit¨¤ saranno attinenti alle funzioni ospitate in quel settore (ambulatori, degenze low care, ecc�
Si ricavano dunque spazi per 700 mq utili in ogni torre per una superficie complessiva di 2800 mq di nuova utilizzazione.
L’accesso a tali spazi avviene direttamente dalle torri stesse, a mezzo di un blocco che ospita le scale e gli ascensori. I collegamenti sanitari e di servizio con gli altri reparti ospedalieri sono garantiti dalla Galleria Medica in precedenza descritta.
La ricollocazione delle attivit¨¤ esterne
Nell’ambito del progetto di riqualificazione si sono creati nuovi spazi da destinare ad attivit¨¤ sanitaria con un incremento di 11.500 mq della superficie utilizzabile.
Ci¨°, in sinergia con la riorganizzazione prevista per i padiglioni storici, potr¨¤ permettere il rientro nell’ambito ospedaliero delle attivit¨¤ richieste. La definizione degli spazi potr¨¤ essere redatta in fase di progettazione esecutiva, sulla base delle necessit¨¤ inerenti ciascuna singola specialit¨¤ medica.
I collegamenti
La Piastra tecnologica, proprio per le peculiarit¨¤ delle funzioni ospitate, viene collegata a mezzo di passerelle sopraelevate sia al Padiglione DTC spec., sia al Pronto Soccorso sia infine al Monoblocco. Ci¨° assicurer¨¤ un rapido collegamento tra le varie unit¨¤, migliorando i tempi della risposta medica soprattutto nel caso delle urgenze.
Le passerelle sopraelevate saranno realizzate su piloni ad altezza variabile, in modo da superare i dislivelli esistenti.
Anche i padiglioni storici saranno tutti collegati tra loro a mezzo di passerelle sopraelevate, il cui uso sar¨¤ riservato a funzioni di servizio.
I servizi complementari
Si prevede di allestire una biblioteca nei locali della palazzina oggi adibita a dispensa, previa la realizzazione di opere di recupero e riqualificazione. Nel padiglione storico, di cui saranno mantenuti volumetria ed aspetto esteriore, si propone di sistemare lato ponente gli uffici e gli archivi della biblioteca mentre nel lato levante si progetta di collocare l’asilo.
La biblioteca si completa con una struttura di nuova costruzione, in acciaio e vetro, dove saranno collocate le sale di lettura. Gli ambienti saranno climatizzati e dotati dei servizi accessori.
Nella zona della piazza coperta si ¨¨ infine prevista, al piano terra, la realizzazione di un auditorium da 200 posti per conferenze e convegni.
La componente ambientale
Il verde caratterizza in maniera forte l’Ospedale San Martino costituendo elemento di interesse e di valorizzazione dell’immagine ospedaliera. Nel progetto del Nuovo San Martino questo concetto viene ripreso e se possibile ampliato.
L’intervento pi¨´ forte riguarda i grandi giardini posti tra i due allineamenti dei padiglioni storici. Qui si propone un alleggerimento della presenza di alberi ad alto fusto in modo da poter ampliare gli angoli visuali da un lato all’altro dei padiglioni ed al contempo, in modo da rendere possibile la realizzazione di uno specchio d’acqua, di modesta profondit¨¤. Questo laghetto artificiale contribuirebbe a rendere ancora pi¨´ particolare l’immagine dell’area.
Anche per i cortili interni tra i vari padiglioni si propongono alcuni interventi. Ad oggi, la vista delle automobili parcheggiate qua e l¨¤ rappresenta in molti casi l’unica visione che si offre agli occhi dei pazienti.
Si propone quindi un nuovo disegno dei giardini compresi tra i padiglioni, aumentando lo spazio destinato alla realizzazione di aiuole e prati. La presenza massiccia del verde, non limitatamente intesa come alberi ma arricchita da prati, cespugli, aiuole fiorite, certamente potr¨¤ donare all’Ospedale un’immagine pi¨´ serena e rilassante.
A tal proposito in questa sede si propone anche la messa a dimora di alberature ornamentali, da scegliere tra quelle resistenti all’ambiente marino, in modo da formare vere e proprie “macchie di colore�nel verde che circonda l’Ospedale.
La stazione dei rifiuti
Viene spostata dall’attuale sede e ricollocata in una zona meno centrale dell’Ospedale, nelle vicinanze del padiglione delle Officine Meccaniche. La piazzola sar¨¤ circondata dal verde, in modo da limitarne la vista.
La Mobilit¨¤
Attualmente all’interno dell’Ospedale ¨¨ organizzata una rete viaria che collega tra loro le varie zone. L’accesso ¨¨ limitato e le porte di ingresso controllate. Si evidenzia una carenza spiccata di posti auto riservati al pubblico. I posteggi censiti all’interno della cinta ospedaliera (quindi ad uso esclusivo del personale dell’Azienda o autorizzati) ammontano a 936 stalli (rilevamento al 24 Ott 2002).
Nel progetto si propone di realizzare un anello per la circolazione veicolare interna, predisponendo gli accessi ai padiglioni storici dal lato esterno.
In questo modo il percorso carrabile resta sostanzialmente a delimitazione dei reparti ospedalieri diminuendo il disturbo ai degenti.
In tema di mobilit¨¤ interna si prevede il mantenimento dell’attuale servizio di bus navetta a cui affiancare un servizio di trasporto elettrico all’interno delle gallerie, per raggiungere comodamente i vari padiglioni.
Circa il tema della sosta dei veicoli si ¨¨ pensato di classificare gli stalli in base alla tipologia di utilizzazione in: Lunga - Media - Breve durata della sosta.
Per sopperire alla carenza di posti auto soprattutto per soste di Lunga durata si propone la realizzazione di due posteggi sotterranei interrati, il primo da 480 posti auto riservati al personale dell’Azienda, il secondo con una disponibilit¨¤ complessiva di 1500 posti auto cos¨¬ suddivisi: 450 posti auto riservati al personale ASL e 1050 a disposizione del pubblico.