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nuovo ospedale alba-bra

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#1 ·
progetto Aymeric Zublena dello studio Scau S.A. con sede a Parigi







Ospedale per acuti e per l’emergenza-urgenza
In sintonia con le linee guida del Piano Sanitario Regionale, il nuovo ospedale Alba-Bra ricovererà esclusivamente ammalati cosiddetti acuti.

Non sarà quindi una struttura per lungodegenti, ma sarà attrezzato soprattutto per affrontare patologie medico-chirurgiche sia di urgenza che di elezione, con funzioni di diagnosi e terapia di alto livello.

I posti-letto previsti sono 578, cioè 3,7 posti-letto ogni mille abitanti, e quindi in numero inferiore alla programmazione nazionale che prevede 4,5 posti-letto per acuti ogni mille abitanti.

Integrazione tra ospedale e territorio
Se si riservano gli interventi ospedalieri alle patologie acute, dovranno avere una collocazione extraospedaliera:

- gli interventi di prevenzione;

- gli interventi per condizioni croniche e per la lungodegenza;

- gli interventi per condizioni sub-acute e di riabilitazione.

Ospedale organizzato per dipartimenti
ll modello organizzativo attuale dell’ospedale è dato dalla sua suddivisione in reparti di degenza. Sovente però tra questi reparti c’è una complementarità di funzioni, di attività e di competenze (basti pensare all’ostetricia e al nido) per cui in questi anni è venuta avanti una nuova organizzazione ospedaliera, non più per divisioni o reparti, ma per dipartimenti (ad esempio, il dipartimento materno-infantile).

Il dipartimento è un raggruppamento di reparti che, pur restando autonomi, riconoscono la loro interdipendenza con un comune codice di comportamento clinico e assistenziale, e con la messa in comune di personale, attrezzature e obiettivi sanitari.

Il nuovo ospedale, in linea quindi con le tendenze sanitarie più moderne previste nel progetto di Nuovo Modello di Ospedale presentato a Roma il 21 marzo scorso dal Ministero della Sanità sulla scorta del lavoro effettuato dalla "Commissione Piano", sarà organizzato per dipartimenti non solo funzionali ma strutturali, caratterizzati ognuno da un “tetto” architettonico comune, una contiguità spaziale e percorsi agevolati.

Aspetti di umanizzazione del nuovo ospedale
Gli aspetti caratterizzanti e innovativi del nuovo ospedale Alba-Bra saranno, come già detto, la funzionalità, la razionalizzazione e l’ottimizzazione delle risorse, l’uso di nuove tecnologie sanitarie, l’introduzione di funzioni sanitarie innovative come i dipartimenti o l’Unità di terapia semi-intensiva: insomma, uno sforzo di efficienza positiva.

Ma oggi ci accorgiamo che l’efficienza da sola non basta, il vero valore da difendere è quello della persona umana nella sua centralità e integrità.

Infatti la tecnologia e l’efficienza da sole non bastano, anche se è un impegno morale tenerle presenti e dar loro il giusto peso. Occorre qualcosa di più, che va nella direzione della qualità: da un lato potenziando l’attenzione all’uomo malato e ai suoi bisogni, dall’altro cercando proprio nella tecnica e nella progettazione ospedaliera i materiali, gli spazi, la luce, i percorsi, il rispetto della privacy, i colori, la facilità di orientamento, i contenuti cioè dello spazio organizzato e costruito. Umanizzazione significa quindi avere una struttura non prevaricatrice, non violenta; creare un ambiente amico e familiare, rifinito gradevolmente, con luce e verde. Significa zone di attesa numerose, frequenti e attrezzate, punti-informazione individuabili e ben distribuiti, percorsi differenziati per pulito-sporco e spazi pubblici-privati, aerazione e luce naturale, possibilità sia di privacy che di bisogno di contatti, ambientazione familiare.

In conclusione, umanizzare significa guardare al complesso uomo-architettura-tecnologia privilegiando e mettendo al primo posto l’uomo.



Dettagli:
La superficie coperta risulta essere di 25.000 mq

La superficie interna lorda risulta essere di 86.600 mq

Per quanto concerne i degenti ospitabili si prospetta la seguente situazione:

POSTI LETTO

a. degenza ordinaria in camere 2 posti letto 250
b. degenza ordinaria in camere 1 posto letto + accompagnatore 152
c. degenza ordinaria in camere a pagamento 58
d. day hospital 64
e. terapia sub intensiva 24
f. terapia intensiva, rianimazione, Utic 30
TOTALE
578

INTERNI

L’organizzazione e l’atmosfera delle camere è stata particolarmente studiata. Le finestre sono di notevole altezza ed i davanzali bassi permettono ai malati di avere dal letto una buona percezione del paesaggio esterno. La luce naturale potrà essere filtrata a seconda delle ore del giorno da un sistema di tende integrate nei doppi vetri. Le testiere dei letti e le luci sono concepite per offrire il massimo di comfort al malato ed al personale, secondo i loro rispettivi bisogni. Le stanze di degenza con annesso servizio igienico superano i 22 mq. Vi saranno 156 stanze ad un letto e 211 stanze a due letti.



I MATERIALI E I COLORI

Le facciate della piastra sono previste in pannelli prefabbricati in cemento levigato in colore chiaro nella tonalità delle rocce affioranti del luogo. Alcune delle parti della facciata all’interno della galleria saranno in legno.I volumi dell’area medica che strapiombano sulla galleria saranno rivestiti con lastre di rame. Il legno e il rame daranno anche una nota di colore all’interno della galleria e contribuiranno a fare di questo spazio un luogo vivo, caldo e accogliente. Le facciate dei fabbricati che costituiscono la superstruttura saranno soprattutto vetrate, in contrasto con i pannelli prefabbricati in cemento levigato della piastra.

LA PIASTRA

Qui sono localizzati i reparti medico-tecnici, gli ambulatori e le unità di ospedalizzazione chirurgica. L’ospedale si inserisce nell’ambiente e lo rivela. La “piastra” si organizza attorno ad un grande giardino interno ed a dei patii che saranno piantumati ciascuno in modo diverso per offrire prospettive varie a coloro che frequentano l’ospedale. La “piastra” si dispone da una parte all’altra della galleria ospedaliera.


LA SUPERSTRUTTURA

E' composta da due edifici lineari e accoglie le degenze e le aree mediche. Tale soluzione conferisce un senso di leggerezza all’intera struttura.



LA GALLERIA

La galleria ospedaliera è la spina dorsale dell’ospedale, è un vasto volume d’accoglienza che sulla pendenza del terreno attraversa da nord a sud l’edificio. è su questa galleria che si aprono gli ambulatori. Essa dà l’accesso alla maggior parte dei reparti a partire da un polo centrale di circolazione verticale (scale, ascensori, montalettighe, montacarichi) che s’irraggia in tutto l’ospedale. E' circondata in tutta la sua facciata ovest da un giardino interno nel quale si potrà andare durante la bella stagione. Inoltre da questa galleria i visitatori e coloro che usufruiranno degli ambulatori potranno godere di una vista magnifica sulle colline circostanti.

L'Area
L’area, si trova nel Comune di Verduno, ai confini con il Comune di Roddi, in località Pradonio; è situata sul fronte nord della collina di Verduno, sul lato destro del fiume Tanaro. E'stata scelta perché rispondente ai seguenti requisiti:

1) l’equidistanza tra le due città di Alba e Bra;

2) la vicinanza al tracciato della Asti - Cuneo;

3) la posizione collinare particolarmente amena.

L’inserimento nel paesaggio
Il luogo scelto per accogliere il futuro ospedale presenta un declivio verso il fiume Tanaro. La differenza di altitudine tra la parte più alta e quella più bassa del terreno è dell’ordine di 65m. La vista verso le colline e i paesi situati sulla riva opposta del fiume è molto aperta. La concezione volumetrica e l’impianto dell’ospedale hanno tenuto conto delle grandi qualità del paesaggio. L’altezza della costruzione è stata ridotta quanto più possibile per diminuire il suo impatto nell’ambiente. La struttura, sviluppata in orizzontale, rispetta al massimo la pendenza naturale del terreno. Con l’inserimento di giardini e patii la vegetazione penetra nel cuore della struttura ospedaliera privilegiando il rapporto esterno-interno. Tutto attorno all’area ospedaliera è prevista una vasta fascia di rispetto ambientale, in cui non sarà possibile edificare. Ci pare la premessa indispensabile della volontà di preservare il paesaggio e di limitare l’impatto sull’ambiente naturale.

L’ospedale sarà servito da un accesso realizzato sul futuro nuovo collegamento Asti-Cuneo.

L’ingresso principale sarà situato nella parte alta del terreno e presenterà i seguenti vantaggi funzionali:

• facilità d’orientamento, grazie ad una percezione immediata dell’insieme della galleria;

• suddivisione del flusso degli utenti e del personale dell’ospedale tramite gli ascensori;

• una prospettiva piacevole verso la parte bassa del terreno (zona Nord).

La struttura sarà inoltre dotata di un numero di parcheggi superiore ai mille posti auto.

Le automobili parcheggiate non saranno tuttavia visibili dalla strada sottostante
 
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#2 ·
Non è male ma mi sembra un pò freddo con tutto quell' hi-tech e tutti quei vetri e marmi.
Magari dentro è più accogliente, così sembra che il malato debba presentarsi in giacca e cravatta e col portatile per esporre i sintomi con le slides nel briefing pre-ricovero... :lol:
E poi cresceranno le palme in Piemonte? Mah..

Posto una foto ridimensionata così si vede meglio

 
#4 ·
Nuovo ospedale Alba-Bra: il cantiere avanza, conto alla rovescia in vista dell'inaugurazione

A Verduno si procede spediti in vista di un taglio del nastro ora imminente. In linea col cronoprogramma la realizzazione della rotatoria di innesto lungo la Sp7. Ma sulla riapertura della strada previsioni ancora sospese



«Azzardi sulle date davvero non ne mancano. Chi, proprio da Verduno, sostiene che sarebbe in via di organizzazione addirittura per questo sabato, 23 marzo. Chi guarda invece alla prossima settimana, e specificatamente alla giornata di giovedì 28. Quello che pare certo a sentire quanto circola nei corridoi dell’Azienda Sanitaria albese come in quelli dell’Assessorato Regionale alla Sanità è che di "date ufficiali al momento non ne ce ne sono" – come ribadisce al nostro giornale il direttore generale dell’Asl, dottor Massimo Veglio –, ma che al contempo alla cerimonia che segnerà l’annunciato varo del nuovo ospedale unico Alba-Bra mancherebbe davvero poco, questione di settimane se non addirittura di giorni.

Intanto ai piedi della struttura procedono i lavori per la realizzazione della rotatoria che dovrà collegarla alla Strada Provinciale 7. Come noto, per fare spazio agli operai e agevolare una spedita esecuzione dei lavori, dallo scorso 8 marzo la stessa Provinciale è stata completamente interdetta al traffico, con la sola esclusione dei mezzi di soccorso.



La riapertura – ma qui si attendono conferme che arriveranno soltanto verso la fine della settimana – è prevista a partire da lunedì 25 marzo, quando secondo i piani della Provincia i quindici operai impegnati sul posto per conto dell’impresa appaltatrice, la Cauda Strade Srl di Montà, dovrebbero aver terminato la realizzazione dell’importante manufatto stradale, progettato in rilievo di circa 1,5 metri rispetto all’originario piano viario per consentire la posa e lo spostamento di numerosi sottoservizi, ma anche per diminuire almeno in parte l’importante pendenza della strada di accesso nel suo tratto iniziale».

[...]

http://www.targatocn.it/2019/03/19/...ttualita/articolo/nuovo-ospedale-verduno.html
 
#5 ·
Che schifo, un ospedale in mezzo a vigne Patrimonio dell'Umanità tanto per dare un'impronta come un pugno e per lasciare una cicatrice in campagna, come se fossimo nella deregolamentazione urbanistica totale degli anni 60.

Letteralmente impossibile, per albesi e braidesi, andare a piedi all'ospedale. Alla faccia della sostenibilità.
 
#7 ·
Ma se faccio una maratona un giorno sì ed uno no.
 
#8 ·
Dopo Roddi lo vedi sbucare come un UFO in cima alla collina fra i noccioleti.
Ah, la 7 è chiusa ancora per una settimana?!, buono a sapersi, sabato vado a sciare a Limone quindi faccio l'autostrada 33...
Ah, no, quella si interrompe proprio 3 chilometri prima dell'ospedale...

:troll:
 
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