Il Comune di Cremona indice il Concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione urbana dell'area ferroviaria/comunale al fine di realizzare il nodo d'interscambio e relative attrezzature presso la stazione di Cremona. Attraverso il concorso il Comune di Cremona intende non solo fornire una risposta alle criticità riscontrate, alle istanze dei viaggiatori ed alle esigenze della comunità locale ma anche promuovere la valorizzazione di una parte significativa di città.
1° Classificato
Capogruppo: Fabio Nonis
Gruppo di progettazione: Carlo Alberto Maggiore, Ezio Gozzetti, Anna Galimberti, Metec & Saggese Engineering Srl, NUS - soluzione per la pianificazione urbana territoriale - srl
L’area di progetto è situata in un contesto urbano attualmente frammentato e al tempo stesso molto “infrastrutturale” a causa della presenza della stazione ferroviaria con i relativi servizi, di un terminal di autolinee extraurbane e di un parcheggio auto su due livelli che determinano una serie di criticità tra cui il congestionamento di veicoli e persone, un elevato consumo di suolo con conseguente degrado ambientale ed uno scarso livello di sicurezza.
Il progetto si pone come obiettivo quello di conservare tutte le funzioni già esistenti a servizio della città migliorandone però la qualità architettonica ed ambientale ed eliminando tutte le suddette criticità.
L’architettura proposta pur dovendo assumere un forte ruolo di catalizzatore di funzioni urbane si percepisce come dotata di estrema leggerezza e trasparenza, ed in particolare la nuova struttura di interscambio di forma vagamente ellittica, che basa il suo impianto sulla separazione verticale dei flussi, accoglie gli autobus extraurbani a quota -6 metri all’interno di un parco, “il giardino dei viaggiatori” e gli autoveicoli in un parcheggio sospeso che si sviluppa in un'unica rampa ascendente su tre livelli che libera al piano terra una grande piazza pedonale alberata che si presta a diventare il connettivo tra i terminali di interscambio.
Le facciate di questa struttura sono concepite come elementi otticamente passanti che lasciano aperta la visuale del parco all’interno della struttura.
L’attuale piazza della stazione viene riqualificata come piazza pubblica pedonale grazie ad un intervento leggero di ricostruzione storica del giardino ottocentesco (“giardino vittoriano”) in cui si estende il disegno delle aiuole esistenti di notevole pregio storico e naturalistico.
Infine, la ricomposizione della viabilità urbana, l’apertura di un sottopasso carrabile lungo il fascio di binari, già previsto dal Piano Regolatore, che unisce l’area in esame con la viabilità di accesso alla città a nord e il riutilizzo di un vecchio cavalcavia come ponte-belvedere pedonale e ciclabile, oltre che un nuovo “boulevard dei servizi” diventano ulteriori elementi di grande importanza in quanto veri elementi connettivi delle varie polarità.
Le scelte progettuali sono state quindi determinate dall’idea di una “stazione diffusa” che investe un ampio sistema di spazi urbani per adeguarsi alla nuova dimensione dello scambio tra le molteplici forme della mobilità.
La Stazione:
L'area da riqualificare, allo stato attuale:
Il progetto:
1° Classificato
Capogruppo: Fabio Nonis
Gruppo di progettazione: Carlo Alberto Maggiore, Ezio Gozzetti, Anna Galimberti, Metec & Saggese Engineering Srl, NUS - soluzione per la pianificazione urbana territoriale - srl
L’area di progetto è situata in un contesto urbano attualmente frammentato e al tempo stesso molto “infrastrutturale” a causa della presenza della stazione ferroviaria con i relativi servizi, di un terminal di autolinee extraurbane e di un parcheggio auto su due livelli che determinano una serie di criticità tra cui il congestionamento di veicoli e persone, un elevato consumo di suolo con conseguente degrado ambientale ed uno scarso livello di sicurezza.
Il progetto si pone come obiettivo quello di conservare tutte le funzioni già esistenti a servizio della città migliorandone però la qualità architettonica ed ambientale ed eliminando tutte le suddette criticità.
L’architettura proposta pur dovendo assumere un forte ruolo di catalizzatore di funzioni urbane si percepisce come dotata di estrema leggerezza e trasparenza, ed in particolare la nuova struttura di interscambio di forma vagamente ellittica, che basa il suo impianto sulla separazione verticale dei flussi, accoglie gli autobus extraurbani a quota -6 metri all’interno di un parco, “il giardino dei viaggiatori” e gli autoveicoli in un parcheggio sospeso che si sviluppa in un'unica rampa ascendente su tre livelli che libera al piano terra una grande piazza pedonale alberata che si presta a diventare il connettivo tra i terminali di interscambio.
Le facciate di questa struttura sono concepite come elementi otticamente passanti che lasciano aperta la visuale del parco all’interno della struttura.
L’attuale piazza della stazione viene riqualificata come piazza pubblica pedonale grazie ad un intervento leggero di ricostruzione storica del giardino ottocentesco (“giardino vittoriano”) in cui si estende il disegno delle aiuole esistenti di notevole pregio storico e naturalistico.
Infine, la ricomposizione della viabilità urbana, l’apertura di un sottopasso carrabile lungo il fascio di binari, già previsto dal Piano Regolatore, che unisce l’area in esame con la viabilità di accesso alla città a nord e il riutilizzo di un vecchio cavalcavia come ponte-belvedere pedonale e ciclabile, oltre che un nuovo “boulevard dei servizi” diventano ulteriori elementi di grande importanza in quanto veri elementi connettivi delle varie polarità.
Le scelte progettuali sono state quindi determinate dall’idea di una “stazione diffusa” che investe un ampio sistema di spazi urbani per adeguarsi alla nuova dimensione dello scambio tra le molteplici forme della mobilità.
La Stazione:
L'area da riqualificare, allo stato attuale:
Il progetto: