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TORINO | Città della Salute

207K views 1K replies 96 participants last post by  fabrik 
#1 ·
Data l'importanza del progetto... thread apposito... concordate? :)

Partiamo da qui:

Accordo con Bresso: le Molinette scoppiano, ma Italia 61 non ci perderà

EMANUELA MINUCCI e MAURIZIO TROPEANO
TORINO
Prima di rispondere a qualsiasi domanda su Molinette II il sindaco Chiamparino ci tiene a fare quattro premesse: «Primo, per la Città della Salute vogliamo tutti arrivare ad una decisione condivisa. Secondo: non chiamiamole più Molinette II, per favore, quello che si vuole andare a creare non è solo un polo di eccellenza sanitaria, ma anche e soprattutto un polo di ricerca all’avanguardia e un incubatore di imprese di altissimo livello nel campo scientifico-sanitario.

Terzo: per un progetto di queste dimensioni, l’area più consona è certamente quella di Campo Volo a Collegno, e mi spiace dirlo, ma il primo in assoluto a proporlo sono stato io qualche anno fa. Quarto: il fatto di andare a costruire la Città della Salute a Collegno non deve per nessuna ragione al mondo costituire un’occasione di impoverimento dell’area di Italia 61. Qui deve rimanere un ospedale da 300-400 posti e anche qualche clinica di punta, poi, magari, ma questa è solo una mia suggestione, si potrebbero spostare le sedi di Medicina oggi esistenti in corso Massimo d’Azeglio in corso Unità d’Italia, magari al Palazzo del Lavoro».

Ecco il Chiamparino-pensiero sul futuro della Città della Salute all’indomani delle polemiche sollevate dal suo assessore Viano e dal vicesindaco Dealessandri all’indirizzo della Regione due giorni fa («È già stato deciso di andare a Collegno, il tavolo tecnico sembra inutile». Appena rientrato da Bogotá, il primo cittadino ha fatto una lunga telefonata chiarificatrice con la Bresso. Alla fine tra le suggestioni di Chiamparino e il suo riconoscimento che «l’Università non ha potere di veto» è possibile ricostruire un’ipotesi di mediazione che, se accettata, potrebbe permettere di tenere insieme tutte le parti: lo spezzatino. In pratica si sta lavorando ad una possibile suddivisione dell’offerta sanitaria degli ospedali (reparti e posti letto) e degli insegnamenti universitari e di una loro redistribuzione tra Collegno e Italia 61.

Spiega Bresso: «Il progetto della Regione non vuole certo impoverire la zona Sud della città ma garantire in modo uniforme la qualità. Il punto di partenza è che non è più possibile mantenere concentrato in quel pezzo di Torino 2800 posti letto e tutti i livelli di insegnamento universitario, comprese le specializzazioni». Dunque questo concentrato «va suddiviso» anche perché concentrato in spazi angusti». Poi, aggiunge: «Come dice il sindaco, per realizzare il progetto che tutti abbiamo in mente il sito più adatto è Campo Volo».

Bresso e Chiamparino, dunque, sono d’accordo per una soluzione politica che «coinvolga l’intera area metropolitana», del resto nella delibera di acquisto del sito di Campo Volo approvata dagli enti locali si parlava esplicitamente di progetti tesi a valorizzare gli spazi della grande metropoli. Sindaco e presidente sono d’accordo anche sul fatto che tocca all’Università decidere quale deve essere la linea di divisione delle sue competenze. Due le ipotesi sul tavolo. La prima: realizzare a Collegno il grande campus universitario con le specializzazioni e gli incubatori per le imprese mantenendo una parte degli insegnamenti universitari a Italia 61 dove rimarranno anche molti posti letto, «su modello di quanto accade negli altri Paesi europei», precisa Bresso. La seconda: concentrare a Campo Volo solo le alte specializzazioni. Il modello? Harvard.

Da La Stampa
 
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#2 ·
Bravo! :)
Anche se io avrei messo Città della Salute... :D


Hogan potrebbe ripostare le sue fantastiche cartine satellitari dove si evidenzia l'area
 
#3 ·
posto queste due immagini che avevo già postato sul 3d di TORINO.... a gentile richiesta di cumi! :lol:

questo è quello che ho immaginato per la nuova Città della Salute e per il nuovo polo Universitario di Medicina.



questa immagine raffronta le due aree in scala 1:1 alla distanza di 3.000 metri (Google Earth)



:)
 
#5 ·
Video interessante, non tanto per le notizie (vecchie) ma perché si può vedere bene l'area del Campo Volo vista da un elicottero..

Qui
 
#6 ·
Molinette II: passa la linea della Bresso, Margherita ko

M.TR.
TORINO
Date se le sono date di santa ragione. Da una parte la presidente, Mercedes Bresso e dall’altra gli esponenti della Margherita, il capogruppo, Stefano Lepri, il presidente del Consiglio regionale, Davide Gariglio e il coordinatore cittadino, Mauro Laus. La presidente si è lamentata del metodo scelto dagli uomini di Rutelli per avanzare le loro proposte, cioè la conferenza stampa. Una parte dei diellini era intenzionata a disertare la riunione ma poi grazie alla mediazione di Gariglio la maggioranza non si è spaccata. Così il piano di edilizia sanitaria proposto dalla «zarina» e che individua un unico polo per la città della Salute è stato fatto proprio da tutta la maggioranza ma la presidente si è detta disponibile a concedere una maggiore flessibilità nei piani di riorganizzazione delle aziende ospedaliere torinesi. Bresso spiega: «Abbiamo condiviso la necessità di definire con precisione la localizzazione della città della salute e la sua organizzazione in materia sanitaria e di ricerca. Una volta fatta questa scelta è evidente che sarà necessario fare una riflessione complessiva sulla redistribuzione dei posti letto e sulle funzioni degli altri ospedali torinesi». Oggi nel corso della riunione della commissione Sanità Bresso si limiterà ad esporre a grandi linee il piano di edilizia sanitaria che si porterà dietro investimenti per oltre tre miliardi di euro. Nell’immediato si partirà con i lavori per l’umanizzazione e la messa in sicurezza delle strutture esistenti e poi si procederà in parallelo alla costruzione di nuovi ospedali. Ridotti da 200 a 120 milioni gli investimenti per il nuovo Maria Vittoria.

Fonte: La Stampa
 
#8 ·
^^
dovrebbe essere così, forse con qualche posto letto in meno...per fare contenti i compagni di merende :lol:
 
#9 ·
17.05.2007 - Città della Salute: la Regione sceglie il modello catalano

Le Molinette II parleranno catalano. Se già qualche settimana fa l’assessore all’Innovazione Bairati parlava dell’«Hospital del mar» di Barcelloneta, come di un modello, da ieri un fatto è certo: la nuova città della Salute si ispirerà agli insediamenti catalani che sposano sanità a ricerca.

A sorpresa, però, e questa è la notizia di ieri, a vincere sulla maxi-cittadella sanitaria sorta sulla spiaggia e diventato un simbolo di Barcellona è un’altra roccaforte della Salute: quella dell’ospedale di Bellvitge, cresciuto in una manciata di anni a ridosso dell’aeroporto. A presentarlo all’assessore Bairati sono arrivati ieri gli stessi architetti spagnoli Albert De Pineda e Manuel Brullet. L’incontro si è svolto negli uffici del Patrimonio di via Viotti ed è durato oltre un’ora. Risultato: «E’ stato molto utile conoscere a fondo l’esperienza catalana - ha commentato l’assessore all’Innovazione Andrea Bairati - perché la realtà spagnola è identica a quella piemontese, vale a dire che la Regione gestisce la Sanità e gli altri protagonisti coinvolti nel progetto sono stati l’Università e il Comune».

Bairati ha anche spiegato - in attesa che il 22 maggio venga annunciato il sito dove sarà realizzata la Città della Salute - che è stato scartato l’Ospedale del mare di Barcellona «perché finora, per realizzarlo ci sono voluti 18 anni e ne serviranno altrettanti per ampliarlo e completarlo».

Al suo posto è stato preferito di gran lunga l’ospedale universitario di Bellvitge (120 mila metri quadri di ospedale, 20 mila dedicati alla docenza, 30 mila alla ricerca) sempre realizzato dalla coppia De Pineda & Brullet: «Analizzando nei dettagli questo progetto che è stato costruito fuori Barcellona, a due passi dall’aeroporto e che risulta molto ben collegato con la città, possiamo dedurne che costa molto meno realizzare ex novo un progetto dove ci sono molte aree libere che non ristrutturare l’esistente». Un modo come dire che l’area di Italia ‘61 sta perdendo quota mentre stanno guadagnando punti quelle di Collegno e Grugliasco. Più Grugliasco che Collegno, stando ai rumors dei corridoi anche se nessuno fra il direttore dell’Aress Bertetto e il presidente di Siti Riccardo Roscelli (e tanto meno lo stesso Bairati) osano sbilanciarsi.

E’ già comunque un passo avanti l’aver scoperto quale sarà il modello cui farà riferimento la nuova Cittadella della Salute. L’identikit di «Molinette2»? E’ quello di una struttura all’avanguardia del tutto simile a quella realizzata a Bellvitge. Sulla superficie totale di 250 mila metri quadrati nasceranno: un ospedale da 800 posti letto (130 mila metri quadrati); la Scuola di medicina per la formazione di base (40-45 mila); l’attività di ricerca di base e clinica (35 mila); l’incubatore di imprese (20 mila). A questi spazi vanno aggiunti quelli destinati alla residenzialità, cioè le strutture per ospitare parenti, ricercatori e studenti. Significa portare la superficie complessiva a 500 mila metri quadrati. L’investimento stimato, solo per i costi diretti, raggiunge i 500 milioni di euro.

Emanuela Minucci




© Torino Internazionale 2006
 
#11 ·
no, no, no!!!
città della salute a grugliasco

http://rassegnastampa.comune.torino....5/60413873.pdf

e sarebbe meglio collegata rispetto a collegno xè si costruirebbe una "metropolitana leggera di superficie"!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (che poi nessuno prenderebbe e, come alsolito, tutti in automobile!
ma non sono bastati gli errori precedenti? ma davvero si possono ancora proporre oscenità come "le metropolitane leggere di superficie"?
__________________
è veramente una vergogna!!!

come al solito ci saranno le solite penose e vomitevoli speculazioni immobiliari dietro. E ancora continuano a buttare i NOSTRI soldi.

Forse conviene di piu costruire un quartiere residenziale a campo volo?

se veramente verra deciso grugliasco dobbiamo protestare in massa!!!
 
#12 ·
non capisco tutto sto astio nei confronti di grugliasco.. , a me pare una buona decisione :

- a grugliasco si sono trasferite o si stanno trasferendo pressochè tutte le facoltà scientifiche dell'università.. , e la "città della salute" non solo sarebbe un ospedale universitario ma implica anche centri di ricerca , la facoltà di medicina ecc. , una vicinanza con il resto del mondo scientifico universitario non può che far creare sinergie e benefici

-la scelta di grugliasco , secondo l'articolo de "la stampa" implica anche la realizzazione di una nuova linea metropolitana leggera (=tram) tra il centro città e questo nuovo polo ospedaliero-scientifico , non siete favorevoli ad una nuova linea tranviaria?

- a chi leggendo poco sopra , obietterebbe che scegliendo collegno ci sarebbe già stata la metropolitana , rispondo con quanto scritto nell'articolo : la metropolitana fermerebbe a 800 metri dal presunto nuovo ospedale..

- la non scelta di collegno non implica per forza che quell'area sia destinata ai soliti palazzotti in paramano e centro commerciale
 
#14 ·
Ma sbaglio o fino a ieri non si era quasi mai parlato dell'ipotesi Grugliasco?
Sembrava che le opzioni rimaste fossero italia61 e campoVolo, no? Risposta: Grugliasco!:eek:hno:


Ha ragione Ravanelli........un tram? Ma dai.....
800 metri?
Non mi pare un'enormità, e comunque....allora accontoniamo i progetti di prolungamento ovest della Metro 1 ?

E' vero che entro il 2015 quasi tutte le facoltà scientifiche si trasferiranno nel nuovo Polo scientifico (Farmacia, Scienze matematiche e Fisiche naturali).....ma non mi pare che fra Grugliasco e Collegno ci sia di mezzo il mare!
E vi ricordo che la Facoltà di Medicina (la più legata alla Città della Salute) sarebbe sorta affianco a Molinette II, al Campo Volo, e non nel nuovo Polo Universitario di GR.

Inoltre....lo spazio al campo Volo è di circa 2 mln di m2 liberi, mentre a Grugliasco è decisamente più frammentato....:eek:hno:
 
#15 ·
20.05.2007 - "Fermiamo la fuga dei cervelli"

«La Città della Salute? Mi creda, più che dove farla è importante come farla. Ormai sono passati più di cinque anni da quando se ne è parlato per la prima volta. Un progetto che aveva e ha ancora un obiettivo ambizioso: attrarre cervelli a Torino. Innanzitutto quelli che da qui se ne sono andati, magari anche solo a Milano o, più spesso, all´estero. Poi anche ricercatori stranieri, per creare davvero quel polo di eccellenza sanitaria inteso come insieme di attività che ruotano attorno al tema della salute: ricerca, innovazione tecnologica-produttiva, cura, assistenza, formazione, ricettività e servizi vari. Perché questo parco della salute va visto come un business non come un costo aggiuntivo per la sanità». Giorgio Verme, medico chirurgo di fama internazionale, dice queste cose tenendo in mano un piccolo libro «Thp 2006, una sfida olimpica per la sanità» edito nel 2003 da "Testo&immagine". Lui è uno degli autori di quel volume uscito nella collana "Universale di architettura", gli altri tre sono un ingegnere (Livio Dezzani) e due architetti (Pier Paolo Maggiora, che ha progettato con il giapponese Isozaki l´omonimo impianto olimpico e Mario Virano). Meno di cento pagine per sintetizzare l´idea-progetto di far decollare a Torino un´iniziativa imprenditoriale di sviluppo in "project financing" riassunta nell´acronimo inglesizzato Thp, cioè "Turin health park". Nel libro viene individuata anche l´area dove realizzare la "Città della salute": quella degli ex mercati generali. «Avevamo scritto questo volume ormai cinque anni fa, quando ancora si discuteva sull´utilizzo post-olimpico delle strutture di Torino 2006 - spiega Verme - . Ma, insisto, prima della scelta dell´area, viene quella del progetto. Bisogna capire cosa si vuol mettere dentro la struttura. E, soprattutto, che cosa si vuole che diventi questa "Città della salute". Indubbiamente il Thp che abbiamo allora pensato è un piano che punta a rivoluzionare attraverso dipartimenti di alta specializzazione il modo di intendere la sanità. Una serie di idee guida che sono state rielaborate negli anni successivi e messe a disposizione della Regione, che le vaglierà. Il leit motiv è l´innovazione ed è giusto perciò che siano studiate dall´omonimo assessorato».

Quale professore la prima esigenza da soddisfare?
«Quella di filtrare a monte la domanda di salute e di poter smistare rapidamente a valle, risolto il problema acuto, il malato che ha bisogno ancora di completare l´iter di assistenza, in strutture adeguate ma a un minor costo di gestione. Un obiettivo che tocca anche ospedali di eccellenza come le Molinette dove l´efficacia delle cure e la ricerca, misurate su parametri obiettivi, sono elevate, l´efficienza invece è scarsissima e i costi molto elevati».

Professore, anche lei considera le Molinette obsolete?
«Assolutamente sì. E già in passato ho indicato i mali della struttura di corso Bramante: edilizia vecchia, fuori norma. Eccesso di letti, scarsità di ambulatori, day hospital, day service e week hospital. In una parola, tutte quelle strutture che concorrono ad abbattere i costi della sanità. Di più: c´è confusione di percorsi tra emergenze-urgenze e quelle di "elezione", cioè pazienti ricoverati per interventi programmati. C´è un esubero anche di personale non qualificato per compiti sanitari e amministrativi moderni».

Professore, intende dire che alle Molinette ci sono troppi dipendenti?
«Voglio dire un´altra cosa: che la "Città della salute", ovunque sia realizzata, dovrà essere una struttura più snella, a cominciare dai posti letto e con personale ad alta specializzazione. Nella sostanza l´ospedale di eccellenza è sempre un ospedale totale, dove soltanto i percorsi di cura vengono differenziati, perché progettato in modo tale che i due percorsi siano separati, pur adiacenti. Un sistema che consentirebbe comunque ai singoli specialisti di intervenire in caso di emergenza».

Ha in testa un progetto preciso?
«Adesso come adesso non esiste nel mondo una struttura così. Però la si può mettere insieme prendendo vari pezzi, un po´ come avviene con il gioco del Lego. Questo era e resta una delle sfide di Thp: catalizzare l´interesse di grandi firme dell´architettura internazionale e di grandi operatori di settori diversi: dalla sanità alla ricerca, dalla didattica all´amministrazione».

Per la verità, l´architetto Maggiora nel volume scritto a più mani ha ipotizzato anche qualche numero: un complesso lungo un miglio si intitola il capitolo. Ricorda?
«In effetti il "Turin health park" che avevamo in mente prevedeva un lotto lungo quanto il tratto di corso Vittorio che va dal parco del Valentino al monumento a Vittorio Emanuele o, anche, due volte via Roma. In larghezza il complesso era articolato in moduli larghi 17 metri, poco meno di via Po. E la superficie complessiva era il doppio del parco del Valentino e quattro volte piazza d´Armi. Ma si può pensare anche una struttura stellare con una serie di "bracci", ciascuno differenziato per prototipo di utilizzo, sia in verticale, sia in orizzontale, qualcosa di simile all´aeroporto Charles De Gaulle».

Numeri che sembrano avallare Campo volo come la sede ideale, non crede?
«Noi, in realtà, avevamo ipotizzato il Thp nella zona degli ex mercati generali, che sono stati poi compromessi destinandoli ad altri usi. Però l´area al confine con Collegno è di sicuro molto spaziosa. Ma questa è una decisione che spetta alla politica e che va condivisa con l´università».

Quali ipotesi avete preso in considerazione per finanziare una simile struttura?
«La via maestra è sicuramente il project financing. E le posso dire che c´erano già gruppi interessati a finanziare una simile "Città della salute"».

Quali complessi dovrebbe accogliere la "Città della salute"?
«Innanzitutto un ospedale policlinico polispecialistico e universitario dove si fa assistenza, didattica e ricerca, in modo per innovativo. Poi strutture alberghiere pre e post-ricovero, accoglienza per parenti, campus per studenti e ricercatori, strutture didattiche e spazi per aziende interessate alla ricerca. Perché la diagnosi e la cura delle malattie saranno sempre più legate alla capacità di trasferire in modo rapido le conoscenze dalla ricerca alla pratica in clinica. Poiché i costi della ricerca non potranno essere sostenuti solo dal pubblico, ecco diventare indispensabile la collaborazione con l´industria, che già oggi detiene gran parte delle risorse per lo sviluppo».

Più di cinque anni che si parla di "Città della Salute". Ancora una volta Torino si trova a dover fare i conti con tempi biblici per realizzare un´infrastruttura chiave, proprio come è avvenuto per la metropolitana o per il passante ferroviario. Perché?
«Perché la specialità di Torino è avere le idee e trasferirle ad altri per poterle realizzare. Questa volta sembra che, pur in grave ritardo, le idee si realizzeranno qui. l´accordo con l´Università diventa perciò essenziale purché l´innovazione tocchi anche la didattica e, soprattutto, vengano valorizzati i cervelli che questa terra produce e che fino ad ora hanno dovuto emigrare per realizzare le loro capacità».

Pier Paolo Luciano
 
#16 ·
Ma sbaglio o fino a ieri non si era quasi mai parlato dell'ipotesi Grugliasco?
Sembrava che le opzioni rimaste fossero italia61 e campoVolo, no? Risposta: Grugliasco!:eek:hno:
embè?

Ha ragione Ravanelli........un tram? Ma dai.....
sì , effettivamente avete ragione... è meglio avere una linea tram in meno che una in più...

800 metri?
Non mi pare un'enormità,
ti rammento che un ospedale è principalemente frequentato da vecchi e malati.. 800 metri sono un enormità..


e comunque....allora accontoniamo i progetti di prolungamento ovest della Metro 1 ?
mi spieghi che cosa centra?

E' vero che entro il 2015 quasi tutte le facoltà scientifiche si trasferiranno nel nuovo Polo scientifico (Farmacia, Scienze matematiche e Fisiche naturali).....ma non mi pare che fra Grugliasco e Collegno ci sia di mezzo il mare!
secondo te un ricercatore in medicina o un giovane imprenditore che ha una impresa biomedicale nell'incubatore della "città della salute" cosa preferisce? avere i colleghi e potenziali partner di farmacia o biologia a 200m o a 3km?

E vi ricordo che la Facoltà di Medicina (la più legata alla Città della Salute) sarebbe sorta affianco a Molinette II, al Campo Volo, e non nel nuovo Polo Universitario di GR.
creare sinergie è meglio , migliorare un idea non è sbagliato

Inoltre....lo spazio al campo Volo è di circa 2 mln di m2 liberi, mentre a Grugliasco è decisamente più frammentato....:eek:hno:

per molinette2 hanno sempre parlato di max 500.000 mq... campo volo , secondo i tuoi dati è 4 volte ciò che serve..
 
#17 · (Edited)
embè?

Embè...mi pare strano.
E vorrei capire i motivi di questo repentino cambio di direzione.




sì , effettivamente avete ragione... è meglio avere una linea tram in meno che una in più...

Ma vogliamo paragonare una linea di Metropolitana con intersezione alla stazione FS...ad un tram?




ti rammento che un ospedale è principalemente frequentato da vecchi e malati.. 800 metri sono un enormità..

rimando al punto precedente e a quello successivo.



mi spieghi che cosa centra?

Come cosa c'entra?
Non si parla ormai da anni del prolungamento della M1 fino Rivoli?
800 metri sono una stazione...2 forse.
Sembra che diate per scontato che la distanza rimarrà per sempre, obbligatoriamente, 800 mt.....




secondo te un ricercatore in medicina o un giovane imprenditore che ha una impresa biomedicale nell'incubatore della "città della salute" cosa preferisce? avere i colleghi e potenziali partner di farmacia o biologia a 200m o a 3km?

E' sicuramente un elemento da tenere in considerazione a favore di Grugliasco.
Così come ce ne sono svariati altri per tutte le aree precedentemente proposte: Campo Volo, Piazza d'Armi, Italia 61, Fiat Avio.....

A mio avviso la somma di questi elementi fa pendere la bilancia decisamente dalla parte di Collegno.

Se questo fosse l'unico elemento da prendere in cosiderazione l'area di Italia61 (fino a "ieri" ancora in ballo) non sarebbe neanche stata presa in considerazione...




per molinette2 hanno sempre parlato di max 500.000 mq... campo volo , secondo i tuoi dati è 4 volte ciò che serve..


Uhm......ma hanno anche sempre detto che gli spazi di Collegno erano ideali perchè lasciavano aperte le porte a possibili futuri ampliamenti.
E poi c'è l'indotto! Ditte e attività private avrebbero sicuramente più spazio a disposizione in quel di Collegno.......
 
#18 ·
A me l'ipotesi grugliasco (che tra l'altro non mi pare sia spuntata così all'ultimo) non dispiace, infatti:
1) forse potrebbe essere l'occasione per decidersi a realizzare un sistema efficiente di S-bahn.
2)Il progetto del prolungamento della M1 non penso venga influenzato da questa decisione perchè era stato fatto molto prima che emergesse la questione città della salute.
3)mi pare che anche l'area di grugliasco sia più grande delle dimensioni che il complesso dovrebbe avere, quindi anche lì si potrebbe effettuare un ampliamento in futuro.
4)è vicino alle altre facoltà scientifiche

Tengo a dire che sono pure opinioni personali da profano...
 
#19 ·
il fatto è fabrik, che un megaospedale in periferia risulta comodo per l'utenza pubblica se collegato da un mezzo di trasporto efficiente. e l'unico è la metro. non mi vengano a parlare di metropolitana leggera... perfavore...

italia '90 non e bastata?? nn e bastato buttare miliardi per fare un tram un po piu grosso con dell fermate un po piu grosse... che da italia 90 ad oggi e stato sospeso migliaia di volte per rifare le sedi dei binari... a volte blocchi di interi anni????

abbiamo un'area libera enorme contigua alla metro. ed e un miracol ci sia gia la metro, perche prima di vedere una linea 2 dovremmo aspettare decenni. una metro che, tra l'altro, collega con la vecchia zona ospedali, in diciamo, 20 minuti.

perche allora grugliasco??? nn ha senso! e il vantaggio sarebbe una linea tranviaria???

prendiamo il 4 che sarebbe la linea tranviaria piu veloce ed efficiente di torino. il suo successo e decretato inequivocabilmente dai percheggi stura e caio mario.

allora se grugliasco fosse l'unica alternativa possibile capirei, ma con campo volo disponibile gia servito dalla metro senza dovere spendere una linea in piu, mi puzza come al solito sempre si

1) incompetenza assoluta del governo locale
2) inefficienza e superficialita assoluta del "pubblico", come sempre
3) appetitosi interessi privati sull'area di campo volo.

e che nn mi raccontimo balle...
 
#23 ·
Ammazz... e qua ci viene fuori un continente della salute, altro che città :D
 
#22 · (Edited)
Embè...mi pare strano.
E vorrei capire i motivi di questo repentino cambio di direzione.
noi siamo solo dei poveri utenti tapini:) di un forum , noi conosciamo le info che ci arrivano attraverso i giornalisti.. e sappiamo bene quanta scarsa perizia ci sia nel loro operato...

sicuramente gli addetti ai lavori (politici e periti chiamati a realizzare lo studio) anche alla luce del fatto che si tratta di un investimento straordinario , reputo abbiano adeguatamente preso in considerazione le varie opzioni , grugliasco compresa.

poi , generalmente , nelle gare spesso la candidatura che appare favorita inizialmente risulta bruciata al fotofinish da un outsider... (do you remember italia/ucraina per euro 2012?)



Ma vogliamo paragonare una linea di Metropolitana con intersezione alla stazione FS...ad un tram?
in linea di principio non esiste paragone... ma quando mai si è sentito discutere i politici e i progettisti di una "intersezione" tra m1 e stazione di collegno?

gli unici da cui ho sentito tali ipotesi siete voi forumers con le vostre fantasie progettuali..




Come cosa c'entra?
Non si parla ormai da anni del prolungamento della M1 fino Rivoli?
800 metri sono una stazione...2 forse.
Sembra che diate per scontato che la distanza rimarrà per sempre, obbligatoriamente, 800 mt.....
a me invece sembra qualcosa di diverso.. mi sembra che il progetto di prolungamento verso rivoli (di cui si parla da almeno 7 anni.. ma al momento l'unico tratto futuro della m1 per cui si sta approntando l'iter è quello verso piazza bengasi.. la direzione rivoli al momento è caduta nel dimenticatoio) implichi che la metro passi al di sotto di corso francia (o sbaglio?) con tale ipotesi di percorso non vedo come si possa andare a creare una fermata vicina ad una ipotetica cittadella della salute... (il campovolo è traslato di alcune centinaia di metri rispetto a corso francia)


nel vostro ipotetico piano pro-collegno ci sono tanti ipotesi nell'ipotesi di cui ho solo sentito voi parlare nei vostri fantasmagorici progetti internettiani.. , per essere come dite voi bisogna che :

1. nell'enormità dello spazio del campo volo (4 volte lo spazio teorico richiesto)
le strutture (ospedale in primis) devono essere collocate nelle vicinanze di una ipotetica stazione metro che a sua volta deve essere a metà strada tra corso francia e la stazione fs

2.si faccia l'interconnessione metro-stazione fs

3.si crei una stazione metro in un luogo utile all'ospedale

4.il percorso metro sia deviato dall'asse di corso francia

E' sicuramente un elemento da tenere in considerazione a favore di Grugliasco.


è un elemento non da poco... che nessuno qui , mi pare , avesse preso in considerazione


Uhm......ma hanno anche sempre detto che gli spazi di Collegno erano ideali perchè lasciavano aperte le porte a possibili futuri ampliamenti.
E poi c'è l'indotto! Ditte e attività private avrebbero sicuramente più spazio a disposizione in quel di Collegno.......
questo effetivamente potrebbe essere un neo di grugliasco.. ma quanto spazio potrebbe servire?
a campo volo rimarrebbero spazi 3pli rispetto al progetto originale (che gìa prevede laboratori/imprese) quindi verosimilmente spazi "esagerati" anche per ipotetiche nuove imprese

allo stesso tempo credo che lo spazio disponibile a grugliasco sia cmq superiore alle altre opzioni (avio , 61 , armi)

se volete vi fornisco un altra cartuccia a favore delle vostre barricate anti grugliasco... : l'amministrazione di grugliasco è di sinistra , quella di collegno di destra...

da che parte stanno le varie autorità chiamate a decidere? tutte a sinistra..
 
#31 ·
in linea di principio non esiste paragone... ma quando mai si è sentito discutere i politici e i progettisti di una "intersezione" tra m1 e stazione di collegno?

gli unici da cui ho sentito tali ipotesi siete voi forumers con le vostre fantasie progettuali..

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a me invece sembra qualcosa di diverso.. mi sembra che il progetto di prolungamento verso rivoli (di cui si parla da almeno 7 anni.. ma al momento l'unico tratto futuro della m1 per cui si sta approntando l'iter è quello verso piazza bengasi.. la direzione rivoli al momento è caduta nel dimenticatoio) implichi che la metro passi al di sotto di corso francia (o sbaglio?) con tale ipotesi di percorso non vedo come si possa andare a creare una fermata vicina ad una ipotetica cittadella della salute... (il campovolo è traslato di alcune centinaia di metri rispetto a corso francia)


nel vostro ipotetico piano pro-collegno ci sono tanti ipotesi nell'ipotesi di cui ho solo sentito voi parlare nei vostri fantasmagorici progetti internettiani.. , per essere come dite voi bisogna che :

1. nell'enormità dello spazio del campo volo (4 volte lo spazio teorico richiesto)
le strutture (ospedale in primis) devono essere collocate nelle vicinanze di una ipotetica stazione metro che a sua volta deve essere a metà strada tra corso francia e la stazione fs

2.si faccia l'interconnessione metro-stazione fs

3.si crei una stazione metro in un luogo utile all'ospedale

4.il percorso metro sia deviato dall'asse di corso francia


Aspetta....mi spiego meglio:
è vero, l'interconnessione con la stazione FS è una semplice (e logica a mio avviso) nostra supposizione.
Mettiamola un attimo nel cassetto.

Dimentichi comunque un elemento, un'altra ipotesi che è comparsa su tutti i giornali.
Una nuova e semplice stazione intermedia fra l'attuale ultima fermata ed il deposito, al confine ovest dell'area Campo Volo.
Un' unica nuova stazione e ti ritrovavi collegata la Cittadella con Porta Nuova.

E poi (pregando Dio:lol: ).....spingendosi verso Rivoli si potrebbe A-studiare il collegamento con la FsCollegno e B-rafforzare il collegamento con il nuovo Polo Scientifico di Grugliasco.


ps: senza dimenticare che poco lontano c'è Corso Marche.....
 
#25 ·
a me invece sembra qualcosa di diverso.. mi sembra che il progetto di prolungamento verso rivoli (di cui si parla da almeno 7 anni.. ma al momento l'unico tratto futuro della m1 per cui si sta approntando l'iter è quello verso piazza bengasi.. la direzione rivoli al momento è caduta nel dimenticatoio)

beh no il tratto Fermi-Cascine Vica è stato già approvato dal Governo, o sbaglio????


implichi che la metro passi al di sotto di corso francia (o sbaglio?) con tale ipotesi di percorso non vedo come si possa andare a creare una fermata vicina ad una ipotetica cittadella della salute... (il campovolo è traslato di alcune centinaia di metri rispetto a corso francia)
qui nn capisco ne marce nè te.... cosa c'entra il prolungamento verso rivoli con il campo volo????

la metro è GIA' costruita a fianco del campo volo, certo non è vicinissima ma vuoi mettere rispetto a quella zona di Grugliasco??

voglio dire, secondo me non ci sarebbe discussione... soprattutto perche siamo in Italia dove tra il dire il fare non c'è un mare ma un oceano...

le promesse "facciamo l'ospedale e nessun problema per i trasporti, ci facciamo la metro leggera" mi sembra la classica sparata che non avra mai una sua realizzazione concreta.

prima faranno l'ospedale e per mancanza di fondi non faranno neanche un collegamento... andiamo ragazzi si sa gia che andra cosi!!

perche complicarsi la vita? la metro C'E' GIA' e serve un sito perfetto. chi vuole complicarsi la vita lo fa sicuramente per altri interessi...
 
#37 ·
beh no il tratto Fermi-Cascine Vica è stato già approvato dal Governo, o sbaglio????
Non sbagli, da un punto di vista burocratico il prolungamento verso piazza Bengasi e quello verso cascine Vica sono esattamente allo stesso punto: fermi al ministero in attesa di finanziamenti.
Il tratto verso Piazza Bengasi verrà finanziato prima solo se il ministero capisce che conviene usare la stessa talpa che tra un anno comincerà a scavare verso il Lingotto invece che farne arrivare un'altra dopo 6/8 mesi.

L'opzione Grugliasco non permetterebbe di utilizzare la linea ferroviaria che corre sotto piazza Marmolada-via Tirreno fino alle Gru? Al momento, se non sbaglio, è sottoutilizzata quindi si potrebbe pensare a una linea S.
Che ne dite? Potrebbe fare capolinea a Zappata o a PN...
 
#26 ·
^^ Quoto
al post precedente:
a 'sto punto la monorotaia! Ma siamo in italia.. quindi.....
 
#28 ·
qui nn capisco ne marce nè te.... cosa c'entra il prolungamento verso rivoli con il campo volo????
siete voi "talebani" di collegno :) che avete ipotizzato un pericolo-prolungamento in caso il progetto andasse a grugliasco , poi credo che per una ipotetica interconnessione (a cui tenete tanto) con la stazione fs un minimo di prolungamento occorrerebbe

la metro è GIA' costruita a fianco del campo volo, certo non è vicinissima ma vuoi mettere rispetto a quella zona di Grugliasco??
visto che qui , al momento siamo solo a livelli di ipotetici progetti ufficiosi , penso che bisogna fare almeno un paio di considerazioni :

1. nel caso scegliessero grugliasco , nel bene e nel male , non sappiamo neanche di preciso quale sia l'area... e anche a grugliasco c'è una stazione fs

2a.a livello di trasporti pubblici le differenze teoriche sono tra un tram che collega "direttamente" l'ospedale e una metro che passa , usando le tue stesse parole "certo non vicinissima"

2b. siamo davvero sicuri che occorrerebbe una linea tram nuova di pacca? non conosco il percorso preciso in quanto non utente ma mi pare che ci sia già la linea 15 che collega il centro (non ferma a porta nuova ma passa per corso re umberto , quindi interconnesione con la relativa fermata m1) con la periferia ovest di torino , forse , se non mi sbaglio , potrebbe bastare un prolungamento di quella linea con conseguenti ridimensionamenti di costi e tempi di realizzazione

le promesse "facciamo l'ospedale e nessun problema per i trasporti, ci facciamo la metro leggera" mi sembra la classica sparata che non avra mai una sua realizzazione concreta.

prima faranno l'ospedale e per mancanza di fondi non faranno neanche un collegamento... andiamo ragazzi si sa gia che andra cosi!!
penso che siamo tutti consapevoli di questo pericolo

perche complicarsi la vita? la metro C'E' GIA' e serve un sito perfetto. chi vuole complicarsi la vita lo fa sicuramente per altri interessi...
non volermene... ma ho la sensazione che giochi un po troppo a sim city con google heart:)

ciò che tu giudichi "perfetto" ha i suoi pregi ma anche i suoi difetti , ciò che tu giudichi "vicino" non è dove occorrerebbe che fosse
 
#29 ·
pero scrivendo metropolitana leggera su google compare un immagine della ml di vancuver che è simile all'imagine che vi ho messo precedentemente
questa è limmagine a cui mi riferisco........ e poi su wiki parlano anche di ml automatica
 
#33 ·
fabrik, puoi dirmi tutto ciò che vuoi ma un prolungamento del 15 o una nuova linea tranviaria non li prenderà nessuno x andare all'ospedale
non sono contrario ad una nuova linea di tram, intanto xò vorrei che mantenessero quelle che già ci sono
poi dovrebbero forse anche mettere le fermate un pò + distanti e non ogni 50 metri (xè se no la gente si lamenta che deve fare troppa strada a piedi?)
l'esempio del 4 è esemplare: potrebbe essere una buona linea con veramente pochissimo sforzo, invece è una lumaca
è veramente utile un collegamento di queste fatture con una struttura sanitaria nuova di pacca? non è lecito, nel 2007, aspettarsi qualcosa di + consono ai tempi?
certo mi puoi dire che le nostre sono solo ipotesi, che invece del tram ci potrebbe essere un teletrasporto o anche solo un misero maglev, xò permettimi di dubitarne; è un film già visto troppe volte in italia x non capire come andrebbe a finire: linea di tram inaugurata 15-20 anni dopo l'ospedale, tempo di percorrenza con il centro 45 minuti, una fermata ogni 50-100 metri, un tram ogni 30 minuti (giusto x dire che c'è il collegamento, ma poi contando sul fatto che tutti useranno l'automobile... ah già, magari ogni tanto, tipicamente sotto natale, mettendo qualche cartellone pubblicitario x incentivare l'uso del trasporto pubblico)
 
#34 ·
quoto... le linee bus tram ce ne sono fin troppe a torino e sono totalmente inefficienti, ma e normale che sia cosi...

in una grande citta la metro deve garantire i trasporti a lunga gittata e la rete tram bus deve essere a completamento... non il contrario!!!

certo tutti sogneremmo una parigi a livello di trasporti pubblici, ma mi accontenterei di una Berlino o toh.. anche di quello che ha Milano...

ha ragione Piano... bisogna prima di tutto investire su trasporti pubblici efficienti e lasciare da parte le opere a favore dell'auto come infrastrutture stradali o parcheggi interrati...

abbiamo avuto il miracolo di avere una linea gia pronta di metro... non avremo altre per i prossimi 50 anni??? bene utilizziamola cazzo.. da via de amicis a campo volo non e piu distante che da via nizza al CTO...
 
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