Questa è la prima volta che apro un thread su questo forum.
Credo di violare una mezza dozzina di regolamenti, ma poco fa mi sono accorto che manca una discussione sulle fontane di Catania, elemento di arredo urbano spesso sottovalutato.
Chiedo all'anima pia di Sampei di inserire il thread nell'elenco in prima pagina del thread principale.
A questo proposito, per rendere la discussione ancora più ampia, concedo al titolo la possibilità di altri arredi urbani, non necessariamente fontane (ci si può sbizzarrire ampiamente), ma che come le fontane hanno il prevalente scopo di rendere più piacevole (o no?) spazi altrimenti vuoti. Esistono anche le peschiere o le fontane asciutte, rimanendo in tema, ma si può strizzare l'occhio alle statue o agli spartitraffico artistici. L'argomento è ricco, purché si mantenga il tema dell'arredo urbano, se poi si rimane nell'areale di fontane e sfruttamento dell'acqua è anche meglio.
Lo scopo del thread è ritrovare questi angoli che nascono per la bellezza, ma che talora celano lo spettro del degrado. Ne può uscire una Catania a tinte varie, passando da fontane di elevatissimo valore artistico e storico (Fontana dell'elefante, Fontana dei sette canali, Fontana Lanaria, 'Tapallara etc) a veri mostri dell'abbandono o del ridicolo (la fontana degli uccelli in ferro arruggiato di Villa Bellini etc).
Sarebbe piacevole se non si riducesse a un semplice thread fotografico, ma che si aprisse il dibattito sullo stato delle fontane di Catania (e non solo), problematiche, prospettive, ipotesi per una migliore fruizione, scopi e finalità, valore o potenziale turistico, laddove si conosca un po' di storia (o persino ricostruirla, come in un recente scambio di post sul thread principale), ma ovviamente - e quasi imprescindibilmente - un minimo di descrizione.
Inizio con un sistema di fontane sconosciuto ai più, per via del fatto che si trova in un posto di solo passaggio.
Maps: https://goo.gl/maps/tD8ch
Siamo in piazza Bovio, ex piano di Santa Maria degli Ammalati (quella è la chiesa degli Ammalati, in cui è stato trasferito l'altare di San Berillo, durante lo sventramento dell'omonimo quartiere). La fontana in foto si trova nell'angolo nord della piazza, all'interno di un sistema di arredo urbano costituito da aiuole e panchine disposto in maniera speculare. Anche la fontana in foto ha una sua gemella sul lato sud.
Credo sia l'unica piazza di Catania ad avere una coppia di fontane.
Entrambe identiche, mi limito a descrivere questa.
Si tratta di un sistema piuttosto diffuso e relativamente semplice, di vasca ampia e pilastro centrale da cui sgorga il flusso principale.
Qui abbiamo una vasca poligonale (ottagono) adagiata su uno scalino di pietra lavica che ne segue il disegno, da cui emerge un pilastrino con capitello pseudo-papiriforme (la sezione è la medesima, ma al posto di una simulazione delle foglie della pianta acquatica abbiamo dei semplici ricci) i quali spigoli si trovano ad essere ruotati rispetto all'asse del resto della fontana, creando un piacevole gioco geometrico. Al di sopra di questo è una vasca, ottagonale anch'essa, da cui dovrebbe zampillare il getto primario, il quale riempirebbe la vasca più alta e - per caduta - la vasca maggiore. L'ottagono è ripreso a sua volta dalla disposizione delle aiuole che generano una piazzetta di simile disegno. Il materiale della fontana pare in travertino e granito bianco, non ho controllato.
Altezza complessiva circa 2 metri.
Periodo di costruzione, seconda metà del Novecento. Apparentemente anni '60 o '70, ma non ne conosco la storia di costruzione, mi limito a congetturarlo dalla foggia e dallo stile.
L'acqua ha un suo ristagno e non è clorata, vista la presenza di alghe. Apparentemente inattive, in realtà entrambe hanno un flusso molto debole che permette un minimo di ricambio (si percepisce sul lato nord una cascatella abbastanza debole da aver causato le macchie di umidità e l'alimentazione delle alghe su questa parte della costruzione). Appare evidente un certo interesse a mantenerle pulite: non c'è traccia di spazzatura nella vasca, come non c'è segno di vandalismo (il più comune in questi casi dovuto a pennarelli e bombolette).
Complessivamente si può dire che ricoprono il loro ruolo di decoro urbano, si inseriscono perfettamente nel disegno complessivo della piazza la quale invece - purtroppo - sente i segni del tempo, sono ben tenute, ma sarebbero più valorizzate con una pressione dell'acqua maggiore.
Sarebbe interessante qualche faretto subacqueo per valorizzare i riflessi sulla superficie anche di sera.
Credo di violare una mezza dozzina di regolamenti, ma poco fa mi sono accorto che manca una discussione sulle fontane di Catania, elemento di arredo urbano spesso sottovalutato.
Chiedo all'anima pia di Sampei di inserire il thread nell'elenco in prima pagina del thread principale.
A questo proposito, per rendere la discussione ancora più ampia, concedo al titolo la possibilità di altri arredi urbani, non necessariamente fontane (ci si può sbizzarrire ampiamente), ma che come le fontane hanno il prevalente scopo di rendere più piacevole (o no?) spazi altrimenti vuoti. Esistono anche le peschiere o le fontane asciutte, rimanendo in tema, ma si può strizzare l'occhio alle statue o agli spartitraffico artistici. L'argomento è ricco, purché si mantenga il tema dell'arredo urbano, se poi si rimane nell'areale di fontane e sfruttamento dell'acqua è anche meglio.
Lo scopo del thread è ritrovare questi angoli che nascono per la bellezza, ma che talora celano lo spettro del degrado. Ne può uscire una Catania a tinte varie, passando da fontane di elevatissimo valore artistico e storico (Fontana dell'elefante, Fontana dei sette canali, Fontana Lanaria, 'Tapallara etc) a veri mostri dell'abbandono o del ridicolo (la fontana degli uccelli in ferro arruggiato di Villa Bellini etc).
Sarebbe piacevole se non si riducesse a un semplice thread fotografico, ma che si aprisse il dibattito sullo stato delle fontane di Catania (e non solo), problematiche, prospettive, ipotesi per una migliore fruizione, scopi e finalità, valore o potenziale turistico, laddove si conosca un po' di storia (o persino ricostruirla, come in un recente scambio di post sul thread principale), ma ovviamente - e quasi imprescindibilmente - un minimo di descrizione.
Inizio con un sistema di fontane sconosciuto ai più, per via del fatto che si trova in un posto di solo passaggio.
Maps: https://goo.gl/maps/tD8ch
Siamo in piazza Bovio, ex piano di Santa Maria degli Ammalati (quella è la chiesa degli Ammalati, in cui è stato trasferito l'altare di San Berillo, durante lo sventramento dell'omonimo quartiere). La fontana in foto si trova nell'angolo nord della piazza, all'interno di un sistema di arredo urbano costituito da aiuole e panchine disposto in maniera speculare. Anche la fontana in foto ha una sua gemella sul lato sud.
Credo sia l'unica piazza di Catania ad avere una coppia di fontane.
Entrambe identiche, mi limito a descrivere questa.
Si tratta di un sistema piuttosto diffuso e relativamente semplice, di vasca ampia e pilastro centrale da cui sgorga il flusso principale.
Qui abbiamo una vasca poligonale (ottagono) adagiata su uno scalino di pietra lavica che ne segue il disegno, da cui emerge un pilastrino con capitello pseudo-papiriforme (la sezione è la medesima, ma al posto di una simulazione delle foglie della pianta acquatica abbiamo dei semplici ricci) i quali spigoli si trovano ad essere ruotati rispetto all'asse del resto della fontana, creando un piacevole gioco geometrico. Al di sopra di questo è una vasca, ottagonale anch'essa, da cui dovrebbe zampillare il getto primario, il quale riempirebbe la vasca più alta e - per caduta - la vasca maggiore. L'ottagono è ripreso a sua volta dalla disposizione delle aiuole che generano una piazzetta di simile disegno. Il materiale della fontana pare in travertino e granito bianco, non ho controllato.
Altezza complessiva circa 2 metri.
Periodo di costruzione, seconda metà del Novecento. Apparentemente anni '60 o '70, ma non ne conosco la storia di costruzione, mi limito a congetturarlo dalla foggia e dallo stile.
L'acqua ha un suo ristagno e non è clorata, vista la presenza di alghe. Apparentemente inattive, in realtà entrambe hanno un flusso molto debole che permette un minimo di ricambio (si percepisce sul lato nord una cascatella abbastanza debole da aver causato le macchie di umidità e l'alimentazione delle alghe su questa parte della costruzione). Appare evidente un certo interesse a mantenerle pulite: non c'è traccia di spazzatura nella vasca, come non c'è segno di vandalismo (il più comune in questi casi dovuto a pennarelli e bombolette).
Complessivamente si può dire che ricoprono il loro ruolo di decoro urbano, si inseriscono perfettamente nel disegno complessivo della piazza la quale invece - purtroppo - sente i segni del tempo, sono ben tenute, ma sarebbero più valorizzate con una pressione dell'acqua maggiore.
Sarebbe interessante qualche faretto subacqueo per valorizzare i riflessi sulla superficie anche di sera.