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5M views 30K replies 351 participants last post by  simon79 
#1 · (Edited)
CATANIA
Area Metropolitana

Discussione sull'Area Metropolitana di CATANIA






 
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1
#21 · (Edited)
Thelème said:
a me quello pare un tram ribassato... tra l'altro ne avevo visti alcuni di molto simili da qualche parte... forse in francia. se poi la metropolitana in realtà è una tranvia interrata allora si spiegherebbe tutto
Sono d'accordo con te, in foto sembra un tram ribassato (a parte il fatto che la quota delle porte d'accesso è troppo elevata per esserlo), però la Circumetnea non fa linee tramviarie, gestisce la metropolitana leggera di superficie (nelle tratte extraurbane) e la metropolitana di Catania, interrata, "tradizionale" insomma, con autotreni della Firema. Dall'immagine sembra che per i futuri convogli, richiesti a privati in project financing assieme alla realizzazione della tratta metropolitana Stesicoro-Aeroporto, avremo dei treni nuovi. Altro non so! Comunque aspetto che venga pubblicato su internet un resoconto ufficiale della presentazione del piano di sviluppo industriale della Circum (a Catania la chiamiamo così!), e posterò una sintesi nel thread apposito (metropolitana di Catania). :)
 
#22 ·
ELETRIX said:
@Sampei
Ho visto il tuo sito, complimenti. Lo conoscevo già...diverse volte ho postato news da questo sito:) Ancora complimenti per la dedizione profusa verso la tua bellissima città.

PS: hai notizie sull'apertura del centro Ikea a CT?
ELETRIX, i tuoi complimenti non possono che onorarmi! :)

Per adesso non ho notizie da darti sul centro Ikea, non appena ne avrò ti farò sapere volentieri!
 
#23 ·
GENIUS LOCI said:
Sono simili ai "famigerati" translohr, di produzione francese
Quelli utilizzati a Padova, ruotati e con il binario "guida" centrale

Bravissimo, Genius! Sarebbero proprio come quelli di Padova.
Comunque il progetto delle tre linee tranviarie non ha nulla a che vedere con la metropolitana, è un'iniziativa a parte del Comune di Catania con l'Azienda Municipale Trasporti, la stessa che gestisce gli autobus.
 
#25 ·
Etnapolis è più vicino.


Il mega-centro commerciale "EtnaPolis" di Belpasso, alle falde dell'Etna, è adesso più vicino al capoluogo etneo ad a tutti i paesi della fascia pedemontana. Da martedì 20 dicembre 2005, escluso domeniche e festivi, infatti, è attivo un collegamento tramite bus "navetta" che in circa 2 minuti metterà in collegamento tutti i treni della Circumetnea che effettuano fermata nella stazione "VALCORRENTE" con il centro commerciale ETNAPOLIS.

Gli orari e le tariffe possono essere consultati nella sezione "Orari e tariffe" del sito ufficiale della Circumetnea.

Il servizio di navetta è completamente gratuito. :)
 
#26 ·
Centro Ikea

ELETRIX said:
@Sampei
hai notizie sull'apertura del centro Ikea a CT?
Finalmente posso appagare il tuo desiderio di conoscenza! :)
Il Comune di Catania ha dato all'Ikea la concessione edilizia per la realizzazione del centro, che dovrebbe essere pronto intorno alla metà del 2007. La sede dell'Ikea sorgerà nello stesso sito dove attualmente si trova l'ex Cesame 2.
In Italia, il marchio svedese è presente già a Roma, Milano, Torino, Brescia, Padova, Genova, Bologna, Firenze e Napoli. Dunque il centro etneo sarà il secondo nel meridione ed il primo in Sicilia.
 
#27 ·
@Sampei: :)

Non ho voluto rompere la sucessione delle belle foto nella sezione Italia rispondendo alla tua gentilissime salutazione e alla tua domanda.

Ma ti lo dico cui, doppo una pausa di cualcune settimane:

SI! E bellissima Catania! :cool: Non sono mai andata a Sicilia per ammirarla in persona. :(

MA!!! La strada dove habito si chiamma Etna Street. :cool: :cheers1:
 
#28 ·
Whose Homepage said:
@Sampei: :)
Non ho voluto rompere la sequenza delle belle foto nella sezione Italia rispondendo al tuo gentilissimo saluto e alla tua domanda.
Ma te lo dico qui, dopo una pausa di qualche settimana:
Sì! È bellissima Catania! :cool: Non sono mai andata in Sicilia per ammirarla di persona. :(
La strada dove abito si chiama Etna Street. :cool: :cheers1:
Bene, grazie, sono contento di risentirti! Etna street? Wow... eccoti una piccola foto del mio vulcano a cui è dedicata la tua strada :)
 
#29 ·
San Berillo: si progetta il futuro.

San Berillo è un antico quartiere di Catania, costituito da una fitta rete di viuzze ed edifici bassi. Fu parzialmente sventrato nel XX secolo per fare posto a grandi e moderne strade, ma la realizzazione rimase incompleta. Negli ultimi anni San Berillo vecchio ha sofferto il degrado e l'emarginazione dal resto della città, pur essendo praticamente in centro.

Adesso fervono i lavori. Si stanno realizzando i sottoservizi, si procede alla ripavimentazione delle strade. Ma il futuro del quartiere, noto per essere stato per decenni "a luci rosse", qual è?

Per il futuro del quartiere ci sarà un tavolo per l'Urbanistica partecipata per far sì che le decisioni da prendere nascano nel dibattito e col confronto tra ordini professionali, associazioni, proprietari ed affittuari, ConfCommercio e AssIndustria e quanti ne hanno titolo.

Sono a disposizione 2.580.000 euro provenienti dal PIT (patto integrato territoriale). Tutti gli interventi da concordare saranno valutati alla luce del piano di recupero del quartiere e del piano regolatore generale. Le iniziative culturali e artigianali riverstiranno un ruolo di grande importanza.
 
#30 ·
Finanziaria

Altri fondi sono stati inseriti nella legge finanziaria per la riqualificazione urbana di alcune aree cittadine. Si tratta di 200.000 euro per la riqualificazione di piazza Carlo Alberto (dove si svolge il mercatino quotidiano di Catania detto "fiera"), di 80.000 euro per la risistemazione della piazza antistante la nuova chiesa del quartiere di San Giovanni Galermo e di 70.000 euro per la riqualificazione di p.zza Abramo Lincoln, a completamento del progetto di c.so delle Province. Altri fondi sono destinati alla viabilità: 400.000 euro per l'apertura di via Roberto Giuffrida Castorina, che collegherà la circonvallazione alla zona dell'istituto dei Salesiani di via Vincenzo Giuffrida. Altri 200.000 euro sono stati stanziati per l'ampliamento di via Ota e di via Santa Rosa da Lima.
 
#31 ·
Dal sito del Comune di Catania

Il Direttore dell’Ufficio Speciale rende noto che, a seguito di progettazioni redatte dall’Ufficio Speciale, di progettazioni urbanistico-attuative redatte dall’Amministrazione comunale, dello studio di fattibilità economico-finanziaria redatto dall’Ufficio Speciale, in conformità alle indicazioni del Piano triennale delle OO.PP. e del Piano Commissariale degli interventi, è stata prevista la realizzazione della “Viabilità di scorrimento da via del Rotolo a Piazza Europa,” approvata con provvedimento del Sindaco – Commissario Delegato n.21/Sind/2005, in uno alla costruzione di parcheggi sotterranei, centri commerciali e/o culturali, sistemazioni stradali, da eseguirsi con le procedure previste dagli artt. 37 bis e seguenti e con le modalità di cui all’art. 19 c. 6 della Legge 109/’94 e successive modificazioni ed integrazioni nel testo vigente in Sicilia.

Ubicazione: Catania, viale Alcide de Gasperi;

Oggetto: realizzazione sede stradale fra la piazza Europa e la via del Rotolo; realizzazione di parcheggi sotterranei e centro commerciale, lavori di sistemazione dell’attuale sede stradale di viale Ruggero di Lauria;

Descrizione ed obiettivi dell’intervento: l'obiettivo dell'intervento consiste nel completamento del viale Alcide de Gasperi, al fine dì assicurarne il congiungimento di via del Rotolo con piazza Europa, nella riqualificazione del viale Ruggero di Lauria, nel tratto compreso tra piazza Europa e piazza del Tricolore, con la previsione di una carreggiata a due corsie ed ampie isole pedonali in parallelo alle suddette carreggiate; nella realizzazione di immobili su più livelli da adibire a centri commerciali e/o culturali e parcheggi ai margini delle carreggiate pedonali e sottostanti le carreggiate stradali costituenti viale Alcide de Gasperi.Tali interventi dovranno essere realizzati previa revisione, completamento ed integrazione, a carico del concessionario, degli strumenti progettuali attualmente disponibili e più specificatamente progetto definitivo del viale Alcide de Gasperi e della progettazione preliminare del viale Ruggero di Lauria.

Importo presunto dell’opera: € 25.000.000,00;

Prezzo: a titolo di prezzo e quale contributo al fine di garantire il conseguimento dell'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della connessa gestione in relazione alla qualità del servizio da prestare, il Comune di Catania si riserva la facoltà di cedere all'aggiudicatario il diritto di superficie per l'intera durata della concessione, ovvero la proprietà di parte o di tutti gli immobili, da adibire a centro commerciale, culturale e parcheggio, la cui realizzazione è prevista nel progetto e la cui utilizzazione è connessa all'opera da affidare in concessione.

I soggetti di cui al comma 2 dell'art. 37 bis della Legge n. 109/94 e successive integrazioni e modificazioni, di seguito denominati "promotori" potranno presentare una proposta completa di tutti gli elementi indicati dalla citata legge.

Sono considerati promotori i soggetti indicati nell'art. 37 bis, comma 2, della Legge n. 109.194 e ss.mm.ii., dotati di idonei requisiti tecnici, organizzativi, finanziari e gestionali, specificati dall'art. 99 del D.P.R. 554/99.

Le proposte dovranno essere redatte in conformità a quanto previsto dall'art. 37 bis della Legge 109/94 e dovranno presentare tutti i contenuti ~ atti e documenti ~ nessuno escluso, previsti dalla legge.

La proposta dovrà, inoltre, contenere l'accettazione incondizionata della corresponsione di tutti i costi sostenuti dall’Amministrazione comunale e/o dall’Ufficio speciale, in ordine all'iniziativa in oggetto, tra i quali, in via esemplificativa e non tassativa, il costo delle progettazioni redatte dall’Amministrazione, la nomina e l'attività di commissioni per la valutazione delle proposte, per l'aggiudicazione della concessione (compresa la doppia gara ex art. 37 quater), per le spese di pubblicazione del presente avviso e di tutti i successivi, fino ad un massimo di € 700.000,00. Tale obbligo si intende automaticamente trasferito al concessionario aggiudicatario, se diverso dal promotore.

La proposta dovrà pervenire, a pena di inammissibilità, in plico chiuso, sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura, al Protocollo Generale del Comune con sede a Catania, piazza Duomo 3, entro e non oltre le ore 12.00 dei giorno 28 Febbraio 2006. Sul plico deve essere riportata, oltre all'indicazione del mittente, la seguente dicitura: "Proposta di project -financing relativa a viabilità di scorrimento da via del Rotolo a Piazza Europa”. Il recapito tempestivo del plico rimane ad esclusivo rischio del mittente.

Per quanto attiene agli eventuali atti di espropriazione necessari l’Amministrazione procederà direttamente o indirettamente, nell'eventualità che le soluzioni tecniche proposte dal promotore lo richiedano, fermo restando che i relativi oneri restano a carico del promotore, che dovrà esplicitamente dichiarare l'assunzione dell'obbligazione.

Il Responsabile Unico del Procedimento ai sensi dell'art. 7 della Legge n. 109/94 è il Dott. Ing. Salvatore D’Urso - Direttore dell’Ufficio speciale, eventuali informazioni potranno essere richieste all'Ufficio Speciale via Monte S.Agata 6, Catania.

Periodo massimo di concessione: anni 80;

In caso di presentazione di più proposte da parte di promotori diversi ai fini dell’individuazione del promotore si procederà con il metodo di valutazione ai sensi dell’articolo 91, comma 3 del D.P.R. n. 554/1999, ossia con il "Metodo aggregativo-compensatore" di cui all’Allegato B al D.P.R. n. 554/1999, che sarà articolato secondo un punteggio che terrà conto degli elementi di valutazione di seguito elencati.

Il punteggio da assegnare ai predetti elementi di valutazione sarà globalmente pari a cento come di seguito specificato:

1) minore durata dei tempi di concessione punti 45

2) migliore rapporto fra superfici in concessione e superfici in proprietà punti 45

3) migliore tempo di realizzazione dell’opera punti 10.

Il presente avviso, è stato inviato per l’affissione all'Albo Pretorio di questo Comune e trasmesso per la pubblicazione sulla G.U.C.E. e sulla G.U.R S., ed è inoltre consultabile sul sito internet di questo Comune.

Il Direttore dell’Ufficio Speciale
Ing. Salvatore D’Urso
 
#32 ·
Interramento della stazione centrale delle FF.S.

L'interramento della stazione centrale di Catania, opera prevista e finanziata per i prossimi anni, potrà essere occasione di una grande rivisitazione dell'area in chiave urbanistico-architettonica.



(La citata fermata "Fontanarossa" di RFI non è da confondersi con l'omonima della FCE, che gestisce la metropolitana: quest'ultima sarà direttamente collegata all'aerostazione, mentre quella di RFI sarà nel vicinissimo quartiere di Santa Maria Goretti, e sarà collegata con l'omonima stazione della metropolitana della FCE).
 
#34 · (Edited)
fcom1 said:
Perché la stazione verrà interrata?
La stazione centrale di Catania si trova proprio sul mare.
Di fatto, tutta la scogliera etnea a nord del porto, fino alla zona di piazza Europa, è praticamente inibita a qualsiasi uso per la presenza dei binari e della stazione centrale. Nell'ambito della riqualificazione e del recupero generale del fronte mare della città, era necessario liberare quest'area e l'unico modo possibile è interrando la stazione centrale. Tra l'altro, morfologicamente, è un'area molto bella perché è una scogliera di lava. La speranza è che, una volta interrata la stazione centrale, si attui una riqualificazione seria e non speculativa dell'area. Per avere un'idea di come si presenta questa zona, guardate la galleria d'immagini alla fine dell'articolo presente in questo link: autotreni Firema a Catania.

 
#35 ·
Piano Urbano di Mobilità. Firmata la convenzione.

Firma della Convenzione fra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Provincia Regionale di Catania per la formulazione del Piano Urbano della Mobilità.
Nella sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla presenza dell’architetto Gaetano Fontana, capo del Dipartimento per il coordinamento dello sviluppo del territorio, il personale ed i servizi generali, la Provincia regionale di Catania ha sottoscritto la convenzione in base alla quale le viene assegnato un finanziamento di € 200.000,00 per la formulazione del Piano Urbano della Mobilità in integrazione con il Piano Strategico della città di Catania.

In esecuzione di tale atto, la Provincia di Catania, già individuata dal ministero quale «amministrazione leader, con riferimento ai profili inerenti ala mobilità, del sistema territoriale denominato “Piattaforma multimodale della Sicilia Orientale” che ricomprende, in prima approssimazione, il comune di Catania e i comuni etnei del versante sud/sud-est, fino alla città di Messina», dovrà ora provvedere a definire gli interventi materiali ed immateriali per l’ottimizzazione del sistema della mobilità, con riferimento all’ambito territoriale di cerniera tra la città di Catania e l’area vasta della Sicilia sud-orientale che interessa anche le province di Siracusa, Ragusa ed Enna.

Il finanziamento si inquadra nel programma ministeriale finalizzato a sostenere la «formazione contestuale di piani strategici e di piani della Mobilità da parte di città e di sistemi territoriali che, per il loro posizionamento strategico rispetto all’armatura infrastrutturale nazionale e alla rete dei Corridoi paneuropei e transeuropei, nonché per la loro dinamicità territoriale e per la loro vivacità amministrativa e manageriale, possono efficacemente concorrere al rafforzamento della competitività nazionale».

Si tratta quindi di un’attività di pianificazione complessa ed ambiziosa che afferma la centralità strategica di Catania e della sua Provincia cui confluiscono le maggiori direttrici della mobilità di ben sette province siciliane per ogni modo di trasporto, dal ferro alla gomma, da quello aereo a quello marittimo e che premia gli sforzi posti in essere dall’Amministrazione provinciale guidata dal Presidente On. Raffaele Lombardo ed ispirata dall’assessore Orazio Pellegrino nel campo dei trasporti e della mobilità sia delle persone che delle merci.

Il Piano Urbano della Mobilità, che la Provincia di Catania si accinge a predisporre avvalendosi delle proprie strutture interne coordinate dall’ing. Vanni Calì ed anche di elevate e comprovate professionalità degli atenei siciliani, dovrà definire gli scenari di medio e lungo periodo prevedendo tutti quegli interventi strutturali ed infrastrutturale che potranno contribuire ad affermare un ruolo di primo piano della Sicilia e della sua area sud-orientale nel contesto mediterraneo all’orizzonte temporale che, a partire dal 2010, prevede anche l’istituzione dell’area di libero scambio.

«Per la formulazione di uno strumento, così fortemente innovativo» - ha dichiarato il presidente Lombardo - «grande attenzione ed evidenza verrà attribuita alla fase della concertazione allo scopo di assicurare, fin dall’inizio del procedimento, la massima condivisione sia sugli obiettivi che sulle strategie del Piano. In tal senso verrà istituita ed istituzionalizzata un’apposita conferenza programmatica alla quale verranno chiamati a partecipare tutti gli attori pubblici e privati che, a qualunque titolo, siano coinvolti, nell’ambito territoriale della Sicilia sud-orientale, nella pianificazione strategica ed in quella più specificatamente riferita al settore della mobilità. Le implicazioni strategiche che riguarderanno le relazioni fra la “Piattaforma multimodale della Sicilia Orientale” ed il futuro assetto infrastrutturale derivante dalla ormai imminente realizzazione del Ponte sullo Stretto, verranno dibattute e verificate dalla Conferenza programmatica anche con gli esponenti dell’area di Messina e della sua Provincia».

«L’impegno è di quelli estremamente gravosi ed impegnativi» - ha proseguito l’Assessore Pellegrino - «ma siamo fiduciosi di poter rispettare l’impegno assunto con il Ministero e quindi poter completare il Piano alla scadenza del 30 settembre 2006, data prevista dalla convenzione, così contribuendo a definire concrete e sostenibili ipotesi di sviluppo che sarebbero assolutamente inefficaci senza una coraggiosa opera di pianificazione di infrastrutture e di sistemi di trasporto. L’aeroporto intercontinentale, il suo rapporto funzionale con quello di Comiso, il sistema della portualità della Sicilia sud-orientale (Catania-Augusta-Siracusa-Pozzallo), la prosecuzione dell’anello autostradale in direzione di Ragusa ed in prosecuzione verso Gela, l’ammodernamento del sistema ferroviario a servizio delle aree del Calatino e del Ragusano, la velocizzazione del collegamento ferroviario Catania-Palermo, la centralità logistica della Provincia di Enna, la soluzione delle problematiche della mobilità in ambito metropolitano catanese, ed altro ancora, troveranno spazio ed impegno in questo strumento indispensabile ad assicurare maggiore competitività al nostro territorio per un miglior futuro».
 
#37 ·
I numeri dell'area metropolitana.

Ecco qua i dati sulla popolazione residente nell'area metropolitana di Catania:

popolazione di Catania

:)
 
#38 ·
...ed ecco qui una cartina:
le aree della provincia di Catania.

Il comune di Catania è quello in basso a destra (cioè a sud-est, sul mare) nell'area metropolitana campita in azzurro.
 
#39 ·
Concorso 5 piazze: i progetti ammessi alla seconda fase.

Ecco alcuni rendering e schizzi interessanti di alcuni dei progetti ammessi alla seconda fase del concorso "5 piazze per Catania" (nella commissione guidicatrice anche gli architetti Carlo Aymonino e Luca Zevi)

PIAZZA MICHELANGELO:

Gruppo Cattafi: "Spazi in movimento":





L’idea dominante del progetto si identifica con la volontà di valorizzare l’immagine e la funzione della piazza come luogo di aggregazione in cui riconoscere la tradizione socio-culturale.
La proposta progettuale prevede la completa riprogettazione della piazza, secondo un disegno minimale e non si ferma ad un semplice intervento di ripavimentazione ed arredo urbano.
L’invaso della piazza si presenta come una forma fluida e dinamica tracciata su segni ben precisi che caratterizzano il progetto, sei grandi linee che sfruttano la lieve pendenza esistente della piazza ed eliminano il disegno regolare oggi presente.
Le linee, che affiorano dalla pavimentazione della piazza, diventano delle sedute libere in calcestruzzo colorato. La stessa pavimentazione a volte viene scavata lasciando posto a vasche d’acqua circolari, anche per la mitigazione dell’apporto solare estivo, o ad aiuole dove gli alberi garantiscono un po’ d’ombra per un breve momento di relax.
L’illuminazione è qui garantita da corpi illuminanti con lampade stagne “antivandalo” posti a livello di calpestio, che amplificano così il carattere del luogo e la sua visione notturna.
L’obiettivo principale è stato quello di privilegiare la fruibilità pedonale della piazza eliminando la sosta veicolare e il carattere di piazzetta- rotatoria che fino ad ora ha assunto Piazza Michelangelo, per il recupero di una dimensione più a misura d’uomo.
Proprio per questo motivo la strada viene innalzata fino alla quota del marciapiede e il tratto finale di via Vagliasindi viene adibito a parcheggio .
Al fine di eliminare la discontinuità, dovuta alla presenza dell’edificio sul lato ovest, tra il futuro parcheggio scambiatore e la piazza si è pensato di prolungare quest’ultima fino al portico dell’edificio, che costituisce uno spazio di relazione per la presenza di alcuni esercizi commerciali ma anche l’elemento di continuità o la “porta di accesso” al parcheggio scambiatore.
Oltre al fattore estetico si è tenuto conto anche di quello funzionale. Due chioschi a base circolare con struttura in acciaio e vetro diventano punti di vista privilegiati sulla piazza.
Relativamente alla progettazione del verde, al fine di ottenere un ambiente gradevole e allo stesso tempo fruibile, ed aumentare qualitativamente e quantitativamente la componente naturale nella città, ci si è preoccupati delle forme, dei colori e dello sviluppo futuro di ogni singola pianta. Il verde diventa materiale di costruzione dell’architettura, materiale fondamentale per processi di tipo ecologico, di disinquinamento fisico-chimico ed acustico, di consolidamento e difesa del suolo. Sono state usate diversi tipi di essenze vegetali, tra le piante ornamentali: aloe arborescens (arborea), agave americana marginata, Euforbia candelabrun erythraea, Cordyline australis (dracena australis); tra le palme: Chamaerops humilis (palma nana) e l’esistente Phoenix Canariensis (palma delle Canarie); alberi ornamentali: Magnolia grandiflora “Gallisoniensis”, Melia azedarach (Albero delle Indie, Albero dei rosari); tra gli arbusti ornamentali: Cytisus x paecox “Allgold” (Ginestra), Buddelja davidii, Pittosporum tobira “Nanum” (Pittosporo), Prunus laurocerasus. Inoltre sono stati mantenuti alcuni alberi di ficus microcarpa.

PIAZZA SPIRITO SANTO:

Gruppo Cortesi: "Giardino di pietra":





L’analisi storico urbana della piazza, in sede di progetto, permette di analizzare lo spazio ormai sgretolato nella sua stratificazione architettonica. La scelta progettuale è di ricreare questa suggestione attraverso i volumi del sagrato degradante, quasi a formare un “insulae”, che funge da elemento matrice al disegno della planimetria generale, ove la maglia (di pietra lavica e pietra bianca calcarea) che si dipana e incastra i fornici delle diverse cortine architettoniche frutto delle trasformazioni urbane (talvolta violente), restituisce quella dimensionalità spaziale, quel carattere suburbano dell’antica piazza Spirito Santo, ormai perduta, gerarchizzata infatti dalla giustificata presenza del volume ecclesiale.
La zona del sagrato “evocatrice di un giardino di pietra” o terrazzamento, viene coronato da un apparato verde scenografico dove la Vitis Vinifera trova la sua naturale collocazione, ed assieme al Citrus Limon (limoni a ceppaia) e la Punica Granatum (melograno a ceppaia), completano l’immagine del giardino produttivo di antica memoria.
Contestualmente si è cercato di organizzare lo spazio antistante che precede la piazza Spirito Santo, che è il risultato non felice di uno sventramento urbano adibito, ad oggi, ad un parcheggio e alla sosta di degli autobus urbani. L’organizzazione spaziale prende corpo seguendo la difformità e la spontaneità aggregativa degli spazi, espressione della vitalità commerciale e culturale del sito, tipica della realtà della contaminazione contemporanea.
La muratura perimetrale dell’isolato (prospiciente lo slargo), manifesta largamente la dialettica della spontaneità, che attraverso la trama delle aperture rispondenti a logiche funzionali, diventano motivo di una tessitura altilenante di sedute rivestite di ceramica colorata, che si congiunge e fa da supporto alle strutture libere a telaio (conclusi da leggeri velari). Essi giustificano e propongono possibili edificazioni provvisorie, ormai chiaro segno distintivo dell’estetica del contemporaneo. Le libere strutture danno luogo alla sosta degli autobus e delimitano la pista ciclabile rivestita di cotto siciliano, almeno in quella porzione che si lega alla planimetria della piazza.
Da questo unicum spaziale “difforme” la semplice orditura progettata rintraccia l’area dell’antica chiesa Spirito Santo, ricollocandone la tessitura perimetrale della pianta ad unica navata. All’interno della stessa viene ospitato un Prunus Amygdalus – Mandorlo - ed un gazebo, in memoria di un possibile antico ciborio; l’ impianto planimetrico viene segnalato da ciotoloni, di varia forma, grandezza e colore diventando con le sedute opportunamente disposte, (di pietra bianca calcarea), zona deputata al refrigerio dei catanesi, abitué dello storico chiosco di bevande. La zona antistante al chiosco viene integrata da una folta alberatura, di Pinus Pinea e Giacaranda Mimoseafolia, oltre ad una serie di alberi di Citrus limon.
L’intera area viene pedonalizzata con l’obiettivo di esaltare le caratteristiche attrattive della piazza, valutabili dallo straordinario mutamento che si registra nelle ore notturne, quando tutto sembra illuminato dalla vitalità delle attività di ristoro, oltre ad eccentuare la specificità di un tessuto architettonico all’interno di un centro storico fortemente connotato.
L’esigenza di parcheggio che attualmente rappresenta l’unica funzione diurna dell’intera area, sarà facilmente assorbita dal limitrofo parcheggio multipiano di piazza Carlo Alberto.

PIAZZA SAN LEONE:

Gruppo Vaccarini: "Slittamenti":



Il progetto tenta di mettere in crisi il concetto di piazza come luogo di sosta e di ribaltarlo in luogo delle percorrenze e delle connessioni reinterpretando la “strada”come ambito della socializzazione.
L’idea è quella di provare a reinterpretare il ruolo, anche se periferico, di infrastruttura (della mobilità) che attualmente questo spazio ha (piazza?);
l’intera piazza è stata pensata come la messa in scena della mobilità pedonale tra le principali polarità attualmente presenti ( chiesa San Leone, Istituto Industriale S. Cannizzaro, edifici residenziali a nord ) e quelle future (novo centro sociale, centro commerciale, area di parcheggio su via Pisacane).
La piazza è disegnata dallo slittamento di una serie di piani che raccordano le quote dell’attuale piazza con via Pisacane e l’istituto tecnico Cannizzaro.
La sequenza di piani trova dei punti notevoli nella presenza di due belvedere sovrapposti posti nell’angolo sud della piazza.


Purtroppo, al momento non ho trovato immagini di altri progetti selezionati.
 
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