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TORINO - progetti approvati

208K views 54 replies 10 participants last post by  JavierPS 
#1 · (Edited)
Questo è il thread - vetrina riguardante i progetti approvati dell'area metropolitana torinese.

Questo non intende essere una replica (inutile) dei thread della sezione "aree metropolitane" ma un thread da lasciare nella sezione principale del forum italiano (magari come sticky..) che abbia la caratteristica di "presentare" i progetti , senza le varie centinaia di post di commenti vari... che rendono la ricerca di info circa i progetti molto dispersiva...

le caratteristiche sono :

1. per ogni progetto un solo post (con renderings , caratteristiche varie , news di aggiornamento)
2. se col passare del tempo ci sono delle novità su un dato progetto si aggiorna il post già presente nel thread
3. solo progetti certi e approvati
4.niente commenti (per quelli utilizzare gli altri threads)

naturalmente questo tipo di thread necessita di grande autodisciplina da parte dei forumers nel non "inquinare" il thread in questione con commenti o progetti "incerti" e un non indifferente lavoro per il mod. (che dovrebbe magari metterci un lucchetto , pulire il thread da eventuali messaggi non coerenti con lo spirito dei thread , eventualmente concorrere all'aggiornamento dei post)

penso che questo genere di thread sarebbe una sorta di "bignami" molto utile per seguire l'evoluzione della città..

Progetti approvati-in fase di realizzazione (gli unici che saranno "trattati" , lista in fase di aggiornamento progressivo):

INFRASTRUTTURE
1.passante ferroviario
2.linea 1 metropolitana
3.nuova stazione ferroviaria porta susa
4.restauro radicale stazione porta nuova
5.centrale teleriscaldamento spina2
6.incenritore gerbido
7.rifacimento corso francia
8.torre per telecomunicazioni unica a pino
9.stazione ferroviaria rebaudengo-fossata
31.stazione zappata
10.riqualificazione piazza statuto
11.parcheggio piazzale aldo moro
12.interramento stazione dora
13.ponte via livorno
14.sottopasso corso vigevano-mortara
15.nuovo corso mortara
15.tav torino-milano

SPORT E TEMPO LIBERO
1.palanuoto
2.centro commerciale mondo juve
3.mediapolis
4.sporting dora
5.polo natatorio Trecate
6.centro polisportivo di San Francesco Al Campo

ARTE E CULTURA
1.museo dello spazio-planetario
2.ampliamento museo auto
3.reggia di venaria
4.opere d’arte sul passante
5.ampliamento museo egizio
6.nuova Galleria Sabauda
7.Science Center
8.ristrutturazione Borgo Medioevale
9.casa del teatro di strada e del circo contemporaneo


UNIVERSITà , RICERCA E FORMAZIONE
1.ampliamento facoltà economia
2.nuova sede facoltà giurisprudenza e scienze politiche
3.raddoppio politecnico
4.nuove sedi facoltà scientifiche grugliasco
5.clinica della memoria
6.isolato piazzale aldo moro
7.centro del design

VERDE PUBBLICO
1.parco la clessidra
2.parco d'arte vivente (PAV)
3.parco dora
4.parco urbano spina 4
5.ristrutturazione Valentino

GRATTACIELI
1.grattacielo san paolo
2.sede provincia
3.grattacielo regione Piemonte

RIQUALIFICAZIONE AREE E NUOVE URBANIZZAZIONI
1.area Campidonico – Spina 3
2.area Vitali 2
3.quartiere Fuksas - Nichelino
4.riqualificazione area Officine Grandi Motori (OGM)
5.nuovo quartiere circoscrizione 3
6.Mirafiori TNE
7.area campo volo
8.area Lancia
9.riqualificazione via Artom
9.isolato spina 2
10. Cineporto

COMMERCIO , IMPRESA E RICETTIVITA'
1.hotel piazza carlina
2.snos
3.vitalipark
4.eatitaly
5.snos settimo
6.ampliamento polo aeronautico di Caselle Torinese

VARIE
1.chiesa del Sacro Volto


progetti previsti ma non ancora sicuri o non ancora approvati (saranno "trattati" se e quando saranno ufficializzati):

INFRASTRUTTURE
1.linea 2 metropolitana
2.passante corso marche
3.tangenziale est
4.parcheggio piazza arbarello
5.parcheggio Galileo ferraris
6.sottopasso gran madre
7.parcheggio piazza solferino
8.rifacimento piazzale valdo fusi
9.secondo inceneritore
10.sottopasso spina 3
11.sottopasso piazza rebaudengo
12.prolungamento sottopasso corso spezia
13.tunnel sotto po
14.linee ferroviarie RER
15.tav torino-lione
16.nuova stazione lingotto fs
17.people mover m1-lingotto fs

SPORT E TEMPO LIBERO
1.ristrutturazione delle alpi
2.ampliamento stadio olimpico
3.ricostruzione stadio Filadelfia
4.centro commerciale aeroporto caselle
5.parco acquatico

ARTE E CULTURA
1.biblioteca bellini
2.restauro cavallerizza
3.restauro officine OGR (GAM)

UNIVERSITà , RICERCA E FORMAZIONE
1.città della salute
2.campus ex manifattura tabacchi
3.cittadella delle architetture

VERDE PUBBLICO
parco basse di stura

GRATTACIELI
1.grattacielo ferrovie
2.grattacielo sai
3.grattacielo spina 1
4.grattacielo finmeccanica
5.torre Isvor

COMMERCIO , IMPRESA E RICETTIVITAì
1.ristrutturazione palazzo del lavoro
2.hotel 4 stelle stadio olimpico
3.hotel 4 stelle aeroporto
4.centro direzionale alenia caselle
5.ristrutturazione "le nuove”
6.nuovo impianto pirelli a settimo
7.palazzo carpano
8.edificio terziario porta susa
9.padiglione esposizioni Lingotto


RIQUALIFICAZIONE AREE DISMESSE E NUOVE URBANIZZAZIONI
1.riqualificazione area fiat avio
2.riqualificazione area campo volo
3.riqualifcazione basse di stura
4.nuova spina stazioni lingotto-porta nuova
5.centro direzionale "bivio pronda"
6.ex pirelli settimo
7.area borsetto
8.riqualificazione area alenia
9.quartiere fuksas

Ripeto , NIENTE COMMENTI! , grazie.

(per discussioni "tecniche" sul thread , usate questo : http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=10833029#post10833029 )

...e un grazie particolare ai forumers che vorranno aiutarmi!
 
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#28 · (Edited)
SNOS Torino

Da Società Nazionale Officine Savigliano,
a Spazi per Nuove Opportunità di Sviluppo.


Stato: in costruzione ma in parte già fruibile

Localizzazione:
Snos si trova nel cuore del distretto tecnologico di Torino, in prossimità di altri importanti poli tecnologici quali l’Environment Park, il Virtual Reality and Multimedia Park, la Facoltà di Informatica del Complesso Piero della Francesca, il Centro Ricerche Europeo Motorola, il Vitali Park, la Scuola di Formazione Telecom e altri poli attivi nei settori della ricerca e della formazione. Inoltre le persone del centro potranno usufruire delle molteplici strutture già presenti nell'area, quali una multisala cinematografica all’avanguardia, un ipermercato e numerose altre attività commerciali, di servizio e di relax.


Snos, società nata dalla collaborazione tra Finpiemonte e Impresa Rosso, guarda al futuro con un’importante iniziativa di recupero industriale nel Comune di Torino, all’interno del comprensorio delle ex Officine Savigliano, in uno degli ambiti di riqualificazione urbana denominato “Spina 3”.
Tecnologia di eccellenza, alti standard costruttivi, servizi centralizzati, attività commerciali e grandi aree verdi per un progetto che è già futuro.


Il complesso SNOS è:

Importante
perché nell’ambito di progetti di ristrutturazione e trasformazione di aree industriali dismesse si colloca tra i maggiori a livello europeo. Un tassello importante per la trasformazione di Torino, perché nella zona definita “Spina 3” ritornerà a vivere uno dei più eleganti e austeri opifici dell’ottocento: quello delle ex Officine Savigliano, caratterizzato da una gloriosa storia di eccellenza produttiva nell’ambito delle strutture metalliche (qui venne realizzata la punta della Mole Antonelliana) e delle costruzioni ferroviarie. Una tradizione che, aggiornata alle esigenze del nuovo millennio, continuerà anche oggi.

Diverso
perché è molto più di un classico business center: è un vero e proprio sistema integrato e flessibile di strutture e servizi nato per rispondere alle esigenze di aziende dinamiche e innovative che si muovono nel mercato globale. Diverso per il contributo di PININFARINA EXTRA nella progettazione di innovativi elementi di design.

Completo
perché ospiterà spazi per uffici, centri di ricerca e produzione, spazi commerciali, residenze, aree dedicate allo svago e al tempo libero. Realtà diverse che convivranno in un unico, immenso spazio, grazie al quale sarà possibile sfruttare reciprocamente vantaggi e servizi.

Tecnologico
perché tutti i locali destinati alle aziende saranno caratterizzati da alti requisiti tecnologici: predisposizione per collegamenti immediati ed efficienti con il network locale e globale, ampi spazi per l’ottimizzazione di impianti informatici.

Su misura
all’interno del complesso saranno disponibili spazi dai 500 mq ai 6.000 mq, personalizzabili in base alle specifiche esigenze di ogni azienda. Definito il capitolato, già basato su alti standard costruttivi, sarà possibile personalizzare ulteriormente lo spazio richiedendo materiali e rifiniture particolari in base alla tipologia di utilizzo, alle esigenze e al gusto.

24 ore 24
il centro Snos garantirà un’operatività non stop anche grazie a una serie di facility quali un servizio assistenza costante e un’attività di sorveglianza 24 ore su 24, in modo tale da garantire giorno e notte la massima efficienza a tutte le aziende, in particolare a quelle che fanno parte di network internazionali o che hanno legami di lavoro con l’estero.

Un cuore IMMOBILIARE
all’interno dell’area 12.000 mq verranno dedicati a centri commerciali, attività di servizi, negozi, bar, ristoranti.

Una Gallery
l’area IMMOBILIARE si svilupperà lungo una innovativa galleria pubblica pedonale. Una sorta di grande vetrina, uno spazio dedicato al relax e allo shopping al quale avranno accesso ogni giorno centinaia di persone.

Multispazio
22.000 mq di spazi per aziende in 6 nuovi edifici
12.000 mq di spazi per attività commerciali
5.000 mq di spazi per aziende in edificio storico
3.000 mq di loft
33.500 mq di spazi per parcheggi (oltre 1.500 posti auto)

Un nuovo habitat
Snos avrà un’area residenziale all’interno della quale i privati potranno scegliere abitazioni di ampie metrature, loft architettonicamente alternativi dotati di tutti i comfort, vicini al centro di Torino, con mille comodità sotto casa, affacciati su una suggestiva area verde.

Verde
il nodo centrale dell’area sarà rappresentato da uno spettacolare parco urbano di circa 450.000 mq che si estenderà sulle sponde del fiume Dora. Un’enorme area verde, spazio ideale per rilassarsi con una passeggiata in riva al fiume, leggendo un libro sulla panchina, facendo un giro in bicicletta...


Vista della nuova piazza dall'attuale Stazione Dora


Vista dall'alto dei sei nuovi fabbricati


Percorsi interni e parcheggi


Dall'alto


I collegamenti interni


La palazzina storica sul nuovo corso Mortara


Il progetto Snos ha visto l’avvio dei lavori già dal 2003 e verrà terminato entro il 2007. Oggi i lavori continuano senza sosta affinché Snos possa diventare presto il nuovo cuore tecnologico e produttivo del quale ha bisogno una città come Torino, ormai inserita in un contesto europeo di grande rilancio economico.
Un disegno importante legato al progetto “Mi-To” che punta a fare del territorio tra Milano e Torino un’unica area: la scommessa è unire la competenza finanziaria milanese e quella industriale e tecnologica torinese, al fine di aumentare la competitività delle rispettive regioni. E questo grazie alla realizzazione di infrastrutture come linee ferroviarie ad alta velocità (Torino-Milano in 40 minuti) o la combinazione di centri di ricerca, poli finanziari, industriali, culturali.


Le mutazioni della zona

Com'era


Come sarà


Piazza Baldissera dopo completo abbattimento sopraelevata corso Mortara
e conclusione lavori di raddoppio e interramento del passante ferroviario e di stazione Dora





Nuovo sottopasso corso Mortara e Parco Dora sulla destra



Fonte: www.snos.it

...............:::::::::::: Seguono foto personali ::::::::::::...............









 
#29 · (Edited)
Vitalipark

Stato: lavori completati

Localizzazione: Torino, via Orvieto


Vitalipark è una Galleria Multipiano d’avanguardia realizzata dalla società Sinatec Spa del gruppo Finpiemonte a seguito di un’apposita convenzione con la Città di Torino.

Il nuovo complesso per attività produttive, artigianali e di servizio alle piccole e medie imprese è situato tra via Orvieto e corso Mortara a ridosso del fiume Dora.

Vitali Park è un insediamento d’eccellenza, facilmente accessibile dalle stazioni ferroviarie Torino Dora, Porta Susa e dalla tangenziale.
Il complesso si articola in due edifici, ognuno composto da due corpi di fabbrica paralleli a pianta rettangolare con uno spazio centrale, coperto da una struttura in acciaio con lastre di policarbonato trasparente.
Entrambi i blocchi si sviluppano su quattro livelli funzionali fuori terra ed uno interrato, con un accesso veicolare, sia dal piano fuori terra, direttamente da via Orvieto, sia al piano secondo fuori terra attraverso una rampa d’accesso posta sul lato ovest dalla strada di collegamento che circonda il complesso.

Il livello interrato ospita l’autorimessa interrata con 90 posti auto a disposizione e i locali tecnici. L’accesso all’autorimessa avviene con due rampe circolari posizionate sul lato ovest del complesso, l’accesso pedonale invece attraverso le scale e gli ascensori.

Vitali Park si estende su di una superficie di 15 mila metri quadri con unità immobiliari di superficie variabile da 400 a 550 mq.
Fonte


Non trovando in rete rendering della struttura, quelle che seguono sono foto personali che ritraggono l'avanzamento lavori.


2/9/2003
L'area dove sorgerà il Vitalipark è proprio dove c'è il fabbricato in mattoni che -non so se voluto- ne prenderà le sembianze



12/9/2003
Via Orvieto ancora priva di cantieri, con linea tramviaria e sopraelevata corso Mortara sul fondo



23/7/2005
Via Orvieto con cantieri in corso della prima impresa (due gru)



19/11/2005
Cantieri in corso con la seconda impresa (una gru)
Scomparsa la sopraelevata sul fondo



19/11/2005
Via Orvieto



22/11/2006
Rimossi i ponteggi



La facciata bianca del Vitalipark visto dalla residenza GiardiniVitali



--- Lavori praticamente terminati ---












 
#30 ·
SNOS Settimo Torinese

Spazi per attività artigianali


Stato: lavori completati

Localizzazione: Ex Acciaierie Ferrero - Via Moglia 19, Settimo Torinese


Il recupero e la trasformazione funzionale del laminatoio delle Ex Acciaierie Ferrero

L'iniziativa del Comune di Settimo Torinese è parte del più ampio progetto di riqualificazione urbana dell'intero complesso industriale delle Ex Acciaierie Ferrero.

La trasformazione complessiva dell'area è articolata su più interventi: una nuova viabilità quale asse di penetrazione sia verso la direttrice Torino-tangenziale che verso l'area centrale urbana; la realizzazione di un nuovo quartiere residenziale; la creazione di un ampio parco urbano e di una piazza baricentrica all'intero insediamento, quale punto focale di socializzazione e di incontro del nuovo quartiere; una piastra per attività commerciali.

Il progetto di recupero del laminatotio, consente di ottenere circa 14.000 mq di superficie destinata ad attività artigianali-produttive, compatibili con gli insediamenti residenziali.

L'intervento ha come obiettivo la conservazione della struttura originaria al fine di recuperare un opificio che, oltre al suo passato storico, conserva alcune caratteristiche architettoniche molto interessanti, tra le quali la copertura con capriate in cemento armato e metallo. Per caratteristiche e connotazioni dimensionali, l'edificio si presta pertanto ad un riuso finalizzato ad attività economiche complementari con l'insieme delle funzioni urbane del nuovo quartiere, ed è organizzato al fine di rispondere alle più diverse richieste non solo tipologiche, ma anche dimensionali.


Edifici artigianali. Fronte ovest


Piazza commerciale


Area carico e scarico edifici artigianali


Vista sul complesso


Manica artigianale e locali commerciali


Percorsi pedonali




Percorsi esterni e parcheggi


Fronte nord


Edifici artigianali, fronte ovest



Fonte: www.snos-settimo.it
 
#31 · (Edited)
Ex OGM

Riqualificazione area Officine Grandi Motori (OGM)

Indirizzo: Corso Vigevano, Corso Vercelli, Via Carmagnola, Via Luigi Damiano. Torino.
Superficie: 8 ha circa
Committenza: Promotore privato e, per l?area del mercato dei fiori, Città di Torino
Progettisti: Nonis Maggiore, Milano (masterplan); Studio Rosental, Studio Mellano Associati, Torino; Massimo e Gabriella Carmassi, Pisa.
Committenza UCM: Città di Torino
Ruolo UCM: Dal novembre 2004, accompagnamento alla definizione del Masterplan.
________________________________________________________________________________________________________________________________________________​

Il caso delle Officine Grandi Motori, complesso industriale dismesso compreso in una compatta Zona Urbana di Trasformazione (la “9.33 Damiano”) a nord del centro storico della città, ha visto intervenire la struttura dell’Urban Center Metropolitano in più fasi e con diversi obiettivi.

Già nel 2003/2004, quando un promotore avviò uno strumento urbanistico per la trasformazione dell’area a centro commerciale e residenze (con il coinvolgimento di Studio Rosental, Studio Mellano Associati, Torino; Massimo e Gabriella Carmassi, Pisa), Carlo Olmo intervenne nel dibattito pubblico, mettendo in luce le potenzialità dell’area in termini di spazio pubblico, nonché il valore di alcune singole architetture.

In particolare, rispetto a un Piano Regolatore Generale che non fornisce indicazioni di tutela per un’area che annovera peraltro edifici di Pietro Fenoglio, Giacomo Mattè-Trucco e dell’impresa Porcheddu, pareva fondamentale tutelare particolarmente i caratteri del tessuto urbano, per non smarrire la chiara impostazione del complesso industriale (originato a cavallo tra XIX e XX secolo) e favorirne al contempo le connessioni con il quartiere circostante.

L’intervento nel dibattito portò i promotori privati alla scelta di abbandonare il piano di trasformazione proposto, impostato su un’idea di demolizione complessiva del complesso, per promuovere nel corso del 2005 l’elaborazione di un nuovo e più articolato progetto, sviluppato dallo studio milanese Nonis-Maggiore in stretto dialogo con Urban Center Metropolitano.

Nei mesi a cavallo tra il 2005 e 2006, il dialogo tra Urban Center Metropolitano e i diversi soggetti – progettisti, Amministrazione Comunale (Assessorato all’Urbanistica – settore trasformazioni convenzionate), Comitato Tutela OGM, committenti- è proseguito fino all’approvazione del progetto in variante al Piano Regolatore. Urban Center Metropolitano continuerà la sua azione, sviluppando gli strumenti necessari a un accompagnamento del progetto anche nella sua fase di definizione architettonica.

Foto:



Veduta interna dell'edificio realizzato da Giacomo Mattè-Trucco nei
primi anni Dieci del Novecento, più tardi soprannominato la "basilica" dagli operai Fiat (foto di Massimo Carmassi)



Veduta aerea del complesso "Grandi Motori", stato di fatto



Veduta della facciata dell'edificio di Pietro Fenoglio, 1898-99, prospettante su Via Damiano (foto di Max Tomasinelli)



Studio Nonis-Maggiore, inquadramento dell'area di "Grandi Motori" nel sistema della Spina centrale



Studio Nonis-Maggiore, piano generale per la ZUT "9.33 Damiano" in cui si inseriscono le Officine Grandi Motori​




Fonte: http://www.urbancenter.to.it/progetto.php?id=3&area=1
 
#32 ·
MIRAFIORI TNE

Mirafiori, area dismessa degli stabilimenti Fiat

Indirizzo: area compresa tra via Settembrini, corso Tazzoli e corso Orbassano, Torino
Superficie: 350.000 mq.

Su mandato dell’Assessorato all’Urbanistica della Città di Torino, l’Urban Center Metropolitano ha intrapreso a partire dal giugno 2006 una prima esplorazione progettuale –quasi una sorta di tematizzazione e gerarchizzazione dei problemi morfologici– in merito alla trasformazione della porzione dello stabilimento automobilistico torinese oggi dismessa e ceduta alla città, per la quale è stata recentemente costituita una società a maggioranza pubblica, la TNE (Torino Nuova Economia).

i temi posti dalla trasformazione delle aree dismesse di Mirafiori –i circa 300 mila metri quadri sul lato occidentale dello stabilimento- risultano essere particolarmente delicati sotto il profilo architettonico e urbano: un enorme recinto monofunzionale intorno al quale insistono segni e sistemi territoriali molto diversi fra loro (il tessuto edilizio discontinuo e di bassa qualità lungo corso Orbassano, la tangenziale e lo svincolo di Beinasco, gli spazi aperti della fascia fluviale del Sangone e del parco agricolo di Grugliasco, ecc.), e a cui si affiancano progettualità importanti per l’assetto futuro della città e più in generale dell’area metropolitana (corso Marche, il termovalorizzatore, la linea 2 della metropolitana).

Le questioni centrali emerse nel corso del dialogo costante fra Urban Center Metropolitano e i diversi uffici e settori della Città coinvolti sono sostanzialmente di doppia natura.
Da un lato il tema della costruzione di un nuovo rapporto con il contesto circostante, tramite la realizzazione di un fronte e un nuovo affaccio lungo il lato occidentale -verso corso Orbassano e il futuro corso Marche– al fine di innescare un più generale processo di riqualificazione dell’ambiente urbano e territoriale.
Dall’altro, sul versante degli spazi all’interno dello stabilimento, il tema invece del disegno di un sistema continuo ma articolato di spazialità aperte, capace di dare una figurazione unitaria, ma al contempo flessibile e sempre modificabile, all’insieme delle trasformazioni.
Entrambi questi temi rappresentano nodi fondamentali nella logica della messa a punto di un progetto di infrastrutturazione morfologica che configuri l’esito complessivo della trasformazione come un risultato coerente –nonostante l’elevato grado di incertezza che accompagna operazioni di questo genere e dimensione- e non come una banale sommatoria di interventi isolati.

Dopo una prima fase, durante la quale obiettivo principale del lavoro è stato quello di elaborare uno scenario morfologico di massima, che mettesse in luce quelle che erano potenzialità e criticità del progetto di trasformazione, si è aperto a partire dal settembre 2006 un momento di ulteriore ripensamento e verifica che coinvolge, oltre all’Urban Center Metropolitano, gli uffici della Città, SiTI e i progettisti incaricati per il Centro del Design. Un lavoro che, muovendo dall’occasione del ridisegno e rifunzionalizzazione dell’edificio dell’ex-Dai e dei servizi e spazi aperti ad esso connessi, ponga le basi e fornisca elementi utili alla definizione dei contenuti della variante generale di Piano Regolatore per le aree dismesse di Mirafiori.

Committenza: Società per Azioni di nuova costituzione ( tne)
Progettisti: non ancora incaricati











LINK :

http://www.urbancenter.to.it/progetto.php?id=1&area=2
 
#33 ·
Programma Integrato per 450 alloggi + ASPI in corso Marche a Torino

Il Programma ha come obiettivo la realizzazione di un progetto integrato con la presenza di un mix funzionale che oltre alla destinazione residenziale, prevede la localizzazione di attività terziarie e commerciali.
L’area di intervento è situata all’estrema periferia ovest del territorio comunale, lungo le direttrici storiche minori di collegamento tra Torino e Grugliasco costituite dalle vie Monginevro, Strada della Pronda e viale Radich, e a est e ad ovest del tracciato storico di Corso Marche compreso tra strada della Pronda ed il confine comunale a sud con esclusione dei tratti di sedime ferroviario.

Detto programma caratterizzato da un attento studio sugli spazi urbani di relazione, del tessuto connettivo e della viabilità , consentendo una trasformazione sostenibile (Protocollo ITACA) , prevede la realizzazione di 450 alloggi di cui 107 per edilizia sovvenzionata per il godimento dei dipendenti dello Stato impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata, 107 per l’edilizia agevolata all’affitto e 236 per edilizia Libera.
Le destinazioni accessorie (ASPI) sono consentite per un massimo di 94.130 mc
La superficie territoriale del PRIN è di 86.550 mq
La Sup. lorda di pavimento complessiva ammonta a 65.000 mq
Le aree destinate ai servizi e viabilità ammontano a 63.371 mq di cui 11.868 private assoggettate ad uso pubblico
Il programma prevede inoltre la costruzione di attrezzature sportive pubbliche quali una palestra polifunzionale a norma CONI ed un campo di calcio.
Il programma impegnerà risorse per circa 130.000.000 di Euro di cui 13.000.000 da finanziamenti pubblici .
Tempo di ultimazione programmato entro 2016

Il nuovo insediamento si caratterizzerà come un brano urbano in continuità con il tessuto esistente, ma anche capace di definire nuove spazialità e luoghi.
Avrà caratteri di unitarietà e organicità che vedranno il costruito e gli spazi aperti come unico materiale di progetto.

Percorsi e assialità strutturanti

I percorsi nord-sud ed est-ovest dovranno rappresentare l’elemento strutturante il nuovo insediamento definendo una maglia che organizza e configura sia gli spazi costruiti che quelli aperti in un disegno insediativo di matrice organica e unitaria.

Percorsi strutturanti nord-sud

1. Percorso pedonale e ciclabile alberato che riprende l’andamento dell’asse storico di accesso alla Cascina Teghillo
2. Percorso pedonale interno al nuovo insediamento che darà vita a partire dall’isolato a cortina posto a nord fino alla cascina Teghillo a sud a un sistema sequenziale di spazi dalla morfologia articolata e molteplice, sul quale porre gli accessi e gli affacci delle attività commerciali e terziarie.
3. Percorso veicolare e pedonale alberato che dovrà qualificare l’affaccio del nuovo insediamento sul lato ovest (dove sarà prevista una vasta area a verde pubblico).
La nuova viabilità servirà la distribuzione al nuovo insediamento e ai parcheggi interrati

Percorsi trasversali est-ovest

1. Essi avranno una connotazione gerarchica inferiore rispetto a quelli nord-sud e si configureranno essenzialmente come percorsi pedonali e ciclabili o come strade veicolari locali per il collegamento ai piani interrati a parcheggio.
Dovranno porsi in continuità con quelli situati a est di Corso Marche e organizzare e qualificare le aree verdi e i parcheggi posti a levante del nuovo insediamento, quindi attraverso rampe pedonali e ciclabili, raggiungere la quota del viale storico e incrociare l’asse nord sud interno all’insediamento, infine scendere all’interno dell’area verde a occidente sfruttando l’impianto planimetrico di tale spazio.

Caratteri tipologici del costruito

Il costruito si configurerà come un insieme di isolati posti sui due lati del percorso pedonale centrale nord-sud, e delimitato dal viale storico a est e dalla nuova strada di bordo ad ovest.
Nella parte nord vi sarà invece un solo grande isolato a cortina che segna l’affacciarsi del nuovo insediamento sull’ambiente urbano preesistente.
Sul lato ovest della cortina si apre una piazza pedonale allungata che permette l’ingresso alla piastra delle attività commerciali e terziarie mediante una sequenza di spazi assoggettati ad uso pubblico.
Gli isolati a cavallo del percorso pedonale Nord-sud sono invece caratterizzati da una piastra che contiene le attività terziarie e commerciali sulla quale si innalzano i corpi di fabbrica per la residenza a forma di “C “o di “L”. con la corte o l patio aperti verso lo spazio centrale e la cortina continua disposta verso l’esterno.

Gli edifici con maggior altezza verranno posti nell’isolato a cortina a nord, in modo da contrassegnare l’ambiente urbano e viario esistente e il punto iniziale e d’entrata dell’insediamento.
Negli altri isolati le altezze maggiori saranno posizionate verso l’esterno e quelle minori verso l’interno adibito a percorso in modo da configurare una sorta di effetto “vallivo”.
La parte di insediamento a est di Corso Marche costituirà una sorta di nuovo affaccio edificato del tessuto posto a levante.
I corpi edilizi in linea si disporranno lungo la direttrice nord sud articolandosi in planimetria per spezzate e in alzato per corpi degradanti.
La composizione delle facciate , per le forme ed i materiali da utilizzare, pur in un contesto di unitarietà, dovranno oltre che dare conto dell’articolazione complessa dell’insediamento evitare effetti di uniformità architettonica.

CARATTERISTICHE DI FLESSIBILITA’ IN RAPPORTO ALLA SOLUZIONE INFRASTRUTTURALE DI CORSO MARCHE

Il progetto insediativo ha tenuto conto delle varie possibilità di completamento dell’infrastruttura viabile di Corso Marche che allo stato attuale delle previsioni non trova una collocazione altimetrica certa .
Attualmente classificata come strada urbana di attraversamento di tipologia “D” dal vigente PUT potrebbe interessare il soprasuolo , il sottosuolo o entrambi per un collegamento delle parti nord e sud della città.
L’impianto urbanistico proposto si caratterizza per la formazione di due bretelle a senso unico esterne alla futura via di attraversamento.
Tali bretelle dimensionate per il traffico locale indotto dall’insediamento potranno trovare più traverse di congiunzione (nel caso che il corso sia interamente sotterraneo) o comunque in numero sufficiente per la circolazione locale ( nel caso che sia previsto uno scavalcamento della ferrovia con viadotti).

ALTA CAPACITA’ E ALTA VELOCITA’ FERROVIARIA

Su specifica richiesta degli assessorati all’Urbanistica e ai Trasporti della Regione Piemonte il primo progetto presentato è stato nei primi mesi del 2006 modificato sulla base di un’indicazione di realizzare un franco libero tra le costruzioni in fregio al sedime di corso Marche di 130 m .
Tale considerevole fascia è intesa come garanzia ad una massima flessibilità infrastrutturale per la realizzazione dei collegamenti interrati tra la gronda dell’alta velocità/capacità ferroviaria e gli scali passeggeri ( scalo San Paolo) e merci ( scalo di Orbassano)






 
#34 ·
Parco Urbano SPINA 4

Le superfici lasciate libere dalle concentrazioni edificatorie hanno permesso di valutare l'opportunità di mantenere vivi degli elementi a memoria del passato industriale, ricontestualizzandoli all'interno di un parco urbano.
Un primo elemento risparmiato alla totale demolizione è costituito da un magazzino automatizzato, pluripiano, in struttura metallica che serviva per lo stoccaggio dei telai dei veicoli.
Esso infatti spogliato dei tamponamenti che lo occultavano durante la normale funzione si è rivelato per la sua affascinante maestosità di macchina industriale, moderna.
A causa delle grandi dimensioni in pianta che andavano a sovrapporsi sulle aree di concentrazione edificatoria, valutati i costi di una possibile ricollocazione, è stato deciso di mantenerne in sito solo una porzione modulare, sufficiente alla lettura del suo precedente funzionamento.
Il telaio blu che ne è derivato è pensato come supporto per elementi illuminotecnici a beneficio del parco sottostante, e inserito in uno specchio d'acqua che oltre a moltiplicare l'immagine con giochi di riflessione ne garantisce la messa in sicurezza contro eventuali tentativi di arrampicamento.
Un secondo elemento è costituito da alcune campate dei forni per la produzione di acciai speciali che oltre a testimoniare la tipologia costruttiva delle capriate Porcheddu tipiche dell'architettura industriale del primi anni del '900 viene legato ai segni presenti a terra che servivano per la movimentazione e catene di montaggio .
I segni costituiti in origine da profonde trincee di notevole estensione lineare vengono trasformati come lunghi segni di pavimentazione generatrici di una geometria complessiva del parco.
I portali come ossature su un'ampia porzione pavimentata serviranno come punto di aggregazione per attività culturali e spettacoli all'interno del parco.
Il terzo elemento è costituito da una torre piezometrica in calcestruzzo che verrà restaurata e riutilizzata per l'accumulo dell'acqua di sub irrigazione del parco, e verrà trattata sulla superficie muraria con un intervento pittorico a mano di un'artista torinese contemporaneo di livello internazionale.
L'opera di “beautification” della torre piezometrica visibile dal grande boulevard di ingresso alla città (corso Venezia) segnalerà la presenza di una re interpretazione di un ex sito industriale ed eleverà l'interesse di utenti, anche non direttamente legati al quartiere, a visitare il parco.
Saranno inoltre disposte alcune sculture nei punti focali dei percorsi del parco ad arredamento e costituzione di segnali di riferimento delle direttrici.
Il progetto del verde è stato finalizzato ad avere ampie porzioni inerbite, e differenti tipologie di piantumazione classificabili sinteticamente nelle seguenti categorie:

· Verde dei principali percorsi pedonali e della struttura principale di fruizione del parco.
· Verde con valenza di mascheramento e ombreggiamento delle zone a parcheggio.
· Verde geometrizzante (a paradigma dei segni sopra descritti dei sistemi delle officine dimesse)
· Verde di arredamento delle porzioni su soletta del parcheggio interrato.
· Verde per aiuole a prato e arbusti.

In generale i criteri di progetto, si basano sulla integrazione tra i volumi costruiti, le memorie industriali, la movimentazione del terreno, al fine di ottenere un risultato complessivo equilibrato dal punto di vista delle masse verdi e ricco di biodiversità colturale.


Committente: ACLI Casa
Progettista capogruppo: Marco Garosi
Superficie : 95.000 mq






 
#35 ·
CLINICA DELLA MEMORIA

localizzazione : Collegno
Stoto lavori : quasi completati

Il progetto, redatto dall'ing. Loris Dadam (sito internet : www.dadam.it) con la collaborazione della Divisione Universitaria di Geriatria del Prof. Fabrizio Fabris, prevede un edificio di 6000 metri quadrati coperti, articolato su un terreno di circa 13,000 mq trattato a giardino, per un costo stimato di 21 miliardi.

E’ una struttura interdisciplinare che ha lo scopo di coordinare le varie competenze mediche (la geriatria, la psichiatria e la neurologia ) in stretto rapporto con le unità terapeutiche con degenza (40 posti) e quelle diurne (30 posti), che, sul modello anglosassone, abbiamo chiamato “Clinica della Memoria”.

La Memory Clinic, struttura “disease oriented” nasce a scopo di ricerca: i disturbi della memoria dell'anziano nell'ambito del cosiddetto invecchiamento fisiologico e patologico sono l'obiettivo iniziale. Negli ultimi venti anni questa ricerca si sviluppa negli Stati Uniti, in Europa ed in altri paesi tra loro assai diversi come organizzazione sanitaria (Ungheria, Australia,…) nell’ambito di strutture, in alcuni casi ospedaliere, in altri universitarie, ed estendendo il suo campo di interesse alla totalità della patologia cognitiva dell’adulto e dell’anziano, demenza compresa.
Queste strutture sono, nella quasi totalità, a caratterizzazione geriatrica o neurologica o psichiatrica.


In termini generali, le caratteristiche della Memory Clinic sono:


Interdisciplinarità dei servizi di diagnosi, terapia (farmacologica e non), appoggio e informazione al carer, specie in un contesto di osservazione longitudinale;

Insegnamento al personale (medico, tecnico sanitario ma non solo);
Collegamento con le autorità sanitarie locali e con altri centri (per studi epidemiologici, analisi dei costi, definizione delle procedure,..);

Ricerca finalizzata ai disturbi cognitivi e comportamentali del paziente demente o non demente, in particolare anziano.
La struttura sanitaria in progetto è costituita dalla stretta integrazione fra un polo scientifico, un polo riabilitativo ed uno sanitario-assistenziale mediante la compresenza di n.2 Day Care Centre, n.2 Nuclei Alzheimer con degenza, ambulatori, spazi dedicati alle attività riabilitative, laboratori, centro documentazione e spazi didattici.







LINK:
http://www.fondazionesansecondo.org/htm/clinica.htm
www.dadam.it
 
#37 ·
Valutazioni di Progetto

Stabilimento Lancia


Indirizzo: via Monginevro 99/101, Torino
Superficie: 60.000 mq.

Su mandato dell’Assessorato all’Urbanistica della Città di Torino e attraverso un lavoro congiunto con la Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata Settore Progetti di Riassetto Urbano (Progetto Speciale Spina Centrale), diretto dall0architetto Angelica Ciocchetti, l’Urban Center Metropolitano sta svolgendo un’attività di accompagnamento progettuale nell’ambito del processo di trasformazione dell’area degli stabilimenti Lancia di via Monginevro a Torino.
A partire dal novembre del 2005 sono state condotte ripetute esplorazioni progettuali che hanno avuto come fine sia quello di mettere a fuoco gli obiettivi di qualità perseguiti dalla Città, sia di indirizzare il lavoro dei progettisti.

Nel valutare una trasformazione radicale dell’area si è voluto prendere in considerazione una prospettiva non tanto di conservazione sistematica dei manufatti edilizi, i quali presi singolarmente non rappresentano sempre delle presenze significative sotto il profilo architettonico, ma di esplorazione delle opportunità qualitative offerte dal mantenimento della matrice e del tessuto dell’insediamento industriale nei suoi tratti generali.
Proprio la rottura del recinto consentirebbe infatti di convertire l’occupazione invasiva della fabbrica all’interno del quartiere in una configurazione disponibile per la città, per nuovi spazi di relazione già presenti in potenza, caratterizzati da un articolato mix funzionale.

Nel corso di un dialogo che ha finora coinvolto i progettisti dello Studio Mellano Associati, i committenti della Torino Zerocinque Trading S.p.A. e gli amministratori, sono state elaborate proposte successive che hanno messo in luce la possibilità di conservare parte del tessuto esistente, ibridandolo con interventi di nuova edificazione.
Allo stato attuale la discussione sta delineando le possibili configurazioni per la parte nord dell’area, dove dovrebbe concentrarsi la parte più consistente di sviluppo edilizio ex novo, e che meno è caratterizzata dall’insediamento precedente.


Committenza:
Torino Zerocinque Trading s.p.a.
Progettisti: Studio Mellano Associati
Soggetti pubblici coinvolti: Settore Urbanistica del Comune di Torino, Divisione urbanistica ed edilizia privata Settore progetti di Riassetto Urbano - Progetto Speciale Spina Centrale
Committenza UCM: Città di Torino
Ruolo UCM: accompagnamento del progetto dal Novembre 2005


Galleria del Progetto:

Prima proposta di intervento da parte dei progettisti



Modello dello stato di fatto



Prime proposte di trasformazione con l'integrazione di parte del tessuto esistente



Ipotesi di destinazioni d'uso e studi per un recupero parziale dell'edificio della carrozzeria,
con la previsione di demolizioni e sopraelevazioni per consentire l'uso residenziale.




Planimetria sintetica dei criteri generali
individuati come valori morfologici da rispettare nella trasformazione




Nuove ipotesi di trasformazione dell'area nord
con destinazione residenziale




Due ulteriori proposte per la discussione dell'area nord:
configurazioni ad isolato chiuso




Ultima ipotesi in discussione per l'intervento nella parte nord
e per la parziale demolizione e ricostruzione dell'edificio trasversale (magazzini generali),
con la previsione di una torre di residenza


Link:http://www.urbancenter.to.it/progetto.php?id=11&area=1
 
#38 ·
Piazzale Aldo Moro a Torino

Progettista : De Rossi associati

Il programma, a cui ci siamo scrupolosamente attenuti, prevede la realizzazione di un parcheggio interrato multipiano, di nuovi uffici e servizi universitari, spazi commerciali e di supporto all’attività universitaria, residenze per studenti e professori, un asilo nido.

Il progetto per l’insediamento universitario nel Piazzale Aldo Moro può essere, per esigenze descrittive, suddiviso in quattro parti:
a) L’edificio principale sito nei fili stradali di Via S. Ottavio e Via Verdi.
b) L’edificio interno collocato in aderenza al Palazzo Accorsi.
c) La Piazza interna.
d) Il parcheggio interrato.

L’edificio principale che ospita le residenze, gli uffici amministrativi, la mensa ed alcune attività commerciali riprendere i fili storici della Caserma Carlo Emanuele II° che corrispondono ai fili delle vie urbane S. Ottavio e Verdi.
L’edificio interno è invece “costretto” a dialogare con gli edifici limitrofi che lo separano dalla via Po, ed in particolare con le due ali (parzialmente interrotte) del palazzo Accorsi ora sede del Museo della Fondazione. E’ da queste ali che si estendeva il Maneggio di Cavalleria sino alla caserma Carlo Emanuele II°. I due nuovi edifici definiscono un cortile interno che per la sua dimensione, per il suo ruolo di connessione, può essere assunto a ruolo di Piazza. Il grande spazio centrale raccoglie diverse “tensioni urbane” connettendole attraverso un sistema di percorsi interni. Al di sotto della Piazza è situato un parcheggio per tre piani interrati. Gli ingressi e le uscite al parcheggio sono collocati al limite dell’area pedonale. Il parcheggio tiene conto nel suo sviluppo della presenza degli antichi Bastioni interrati che attraversano l’area da Ovest ad Est.

Lo spazio interno al nuovo complesso è pensato come una Piazza dove gli studenti possono studiare, sostare, ed eventualmente allestire piccoli spettacoli o manifestazioni collettive.
Grandi e lunghe sedute in legno di iroko potranno ospitare gli studenti per lo studio all’aperto, aree verdi alberate e sistemate a prato contribuiranno a raffrescare la piazza.

Il grande spazio è organizzato intorno a due percorsi principali alberati:
uno connette direttamente l’Università alla Sede di Rappresentanza collocata all’interno, l’altro collega via Sant’Ottavio alla Biblioteca universitaria collocata nelle antiche Vetrerie.

Gli edifici principali sono protetti da grandi pareti metalliche leggere ideate per ospitare il verde, proteggere dal sole e formare un percorso protetto di distribuzione lungo tutto l’edificio. Tutti gli edifici sono disposti in modo da partecipare attivamente alla vita della piazza che potrà essere utilizzata anche la sera per eventi o manifestazioni legate alla vita universitaria.

Sul lato est della piazza è situato una caffetteria a due livelli con una terrazza superiore che amplia lo spazio dedicato al dehor. Le pareti della caffetteria verso la piazza avranno vetrate a tutta altezza.

Tutta la piazza segue la pendenza naturale del terreno ad esclusione dello spazio dedicato al dehor del ristorante-mensa, che è riportano in piano per garantire una continuità con l’interno.
L’intera piazza sarà pavimentata con blocchetti ed inserti in pietra di luserna.
Verso le antiche vetrerie sono situate fontanelle per bere e giochi d’acqua.
Appositi spazi saranno dedicati al deposito delle biciclette ed al collocamento dei contenitori di rifiuti.
















 
#39 · (Edited)
Area Campidonico

L'area Basso San Donato (tra corso Regina Margherita e il torrente Dora Riparia) e' una zona in cui si sono concentrate per anni diverse aziende di commercio idrocarburi.
L'area Campidonico, che per molti anni ha ospitato proprio un deposito carburanti, con enormi taniche a cielo aperto, ora sta per essere riconvertita ad utilizzo residenziale, edilizia scolastica e sociale, verde pubblico.

"In Basso San Donato area in Turin (north of corso Regina Margherita up to Dora Riparia River) a many oil trade companies took place. The Campidonico Area hosted many years along huge outdoor oil tanks: the area has been now transformed and residencies, a school and a garten have been built






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Molti anni fa qui c'era la Cartiera San Cesareo, una parte dei cui resti sono di valore storico artistico e il cui restauro e' stato recentemente completato ottenendo locali di uso pubblico:

La Cartiera prima della ristrutturazione:




Le cisterne dell'azienda Campidonico in disuso:










Una parte dell'area ad Ottobre 2007, con scuola materna e giardino terminato e in funzione, palestra in costruzione, (costruzione di parco e case ancora ferma)





Area in Giugno 2008: hanno chiuso via Avellino per il cantiere:



Area in Luglio 2008: scavo su Via Avellino



Area in Settembre 2008:



Area in Febbraio 2009:



Area ad Agosto 2009:



Area in Giugno 2010:



trasformazioni della futura zona verde, il cui terreno e' molto inquinato, in Luglio 2010:









situazione a fine ottobre 2010:



situazione in febbraio 2011:



situazione in aprile 2011:



situazione in novembre 2011:





situazione in luglio 2012:



situazione in dicembre 2012:



situazione in Luglio 2013:



situazione ad inizio Dicembre 2013, si inizia ad abbozzare la situazione finale:



situazione a fine Gennaio 2014:



situazione a fine Marzo 2014, e' quasi finita:



situazione a fine Maggio 2014:



situazione finale in Giugno 2014:



situazione in Marzo 2015:



 
#41 ·
CENTRO DEL DESIGN

PROGETTISTA : Isola Architetti
INIZIO LAVORI : 2008

Lo stabilimento Mirafiori cambia nuovamente volto. L'ex reparto gommatura che si trova su corso Settembrini, tra un paio di anni ospiterà il nuovo Centro del design. La porzione di 142mila metri quadri è stata acquistata dai tre enti istituzionali e diventerà il primo nucleo del Politecnico per attività formative che interessano la mobilità sostenibile.
Il progetto ha puntato sulla conservazione della struttura portante e della copertura, formata da travi e carriponte evidenziati in arancio, per ricordare l'industria. Nell'ex fabbrica sono stati identificati sei blocchi di 2200 metri quadri l'uno, separati da ortus conclusus (giardino chiostro) e allestiti con materiali diversi, quali acciaio renzing, legno, pietra artificiale, rame, vetro, che offriranno la massima flessibilità. In pratica, potranno essere indipendenti o al tempo stesso comunicare tra loro. Tutte le unità saranno distribuite su due piani. Al pian terreno troveranno posto i laboratori, dedicati anche alle ditte esterne, le aule centrali e un blocco con aula master e caffetteria. Una struttura circolare sarà il biglietto d'ingresso del nuovo Centro design, all'interno sarà realizzato un bar-ristorante. Il cantiere aprirà intorno ad ottobre e i tempi sono stretti. Una parte dei finanziamenti arriverà dall'Unione Europea (circa il 30%) e dovranno essere utilizzati entro il 2008. Ci vorranno due anni per la realizzazione e il costo totale dell'opera è di 16milioni di euro.









LINK:
http://www.isolarchitetti.it/
http://www.tne.to.it/
 
#42 ·
SPORTLING DORA

SPINA 3: SPORT NEGLI SPAZI DELL’EX DOPOLAVORO MICHELIN


Nell’area dell’ex dopolavoro Michelin, uno spazio di circa 35.000 mq. in prossimità del ponte sul fiume Dora che collega i corsi Umbria e Svizzera, nascerà lo Sporting Dora, un nuovo complesso con piscine, palestre, bar e sale per attività ricreative.
Comune di Torino e Bramante 03 srl, la società del gruppo Rosso di Torino proprietaria degli immobili che hanno ospitato per decenni il gruppo sportivo Michelin, hanno infatti siglato in questi giorni una convenzione che prevede la riqualificazione del complesso e la sua destinazione ad attività sportive, sociali e culturali.
"L’intervento – sottolinea l’assessore allo Sport del Comune di Torino, Renato Montabone - restituirà ai torinesi un altro pezzo della Spina 3 completamente recuperato ma, soprattutto, garantirà nuovi spazi cittadini per le attività ricreative, lo sport e le sue funzione sociali. L’accordo – spiega l’assessore Montabone – prevede ad esempio l’utilizzo gratuito della piscina per le scuole tutte le mattine dei giorni feriali e l’apertura al pubblico a prezzi convenzionati, poi la disponibilità delle palestre per organizzare corsi di ballo destinati ai meno giovani e ancora la realizzazione di un Centro Anziani con bar interno e aperto agli abitanti del quartiere".
La convenzione tra Comune di Torino e Bramante 03 (atto indispensabile per la realizzazione del progetto perché l’area nel 2001 era stata destinata dal PRIU della Spina 3 a Servizi Pubblici Parco, quindi con proprietà pubblica dell’area e privata degli edifici, con vincolo di fruibilità pubblica da definire con convenzione d’uso) prevede che quest’ultima gestisca per sessant’anni gli immobili dello Sporting Dora e che dopo tale periodo diventino di proprietà comunale.
"Il progetto – spiega Cristiano Picco della “Picco Architetti”, che lo ha curato con la collaborazione di Ingeborg Weichart, Luca Luddeni e Pier Giuseppe Caula – prevede, nello specifico, il recupero funzionale e il restauro dell’edificio storico destinato ad attività di ristorazione, bar, attività socio-culturali, conferenze, spettacoli musicali, attività commerciali connesse all’attività sportiva e socio-culturale; la ristrutturazione della palestra per attività di corpo libero e danza, fitness con attrezzi, spinning, thermarium e trattamenti per il fisico, locali spogliatoi e servizi separati per adulti e bambini; la costruzione di una nuova piscina per il nuoto tradizionale e attività di acquagym, oltre a piscina con idromassaggio; la realizzazione di un nuovo centro anziani con sala per attività conviviali, bar interno e servizi annessi; la costruzione di un nuovo chiosco sulle sponde della Dora con veranda sul fiume lungo il percorso ciclo-pedonale".
I lavori avranno inizio a metà febbraio 2007, l’apertura del centro sportivo avverrà entro settembre 2008.

Il complesso sportivo Michelin: breve nota storica

Il complesso fu realizzato dalla Michelin a partire dal 1937 per ospitare il proprio dopolavoro ed offrire quindi ai numerosi dipendenti dell’Azienda un servizio per il tempo libero e lo sport.
Nel febbraio di quell’anno l’architetto Giuseppe Canestri presenta all’Amministrazione Comunale una “…domanda per eseguire un dopolavoro aziendale in via Ferraria” (l’attuale corso Umbria”). Lo stesso architetto aveva completato da pochi mesi l’edificio del VI Gruppo Rionale “Amos Marmotti” in corso Peschiera angolo via Caraglio, oggi sede dell’Istituto Santorre di Santarosa.
Negli anni cinquanta il complesso si amplia con la realizzazione della palestra, a sud, che ospiterà per molti anni gli allenamenti delle rinomate squadre di pallacanestro e pallavolo del Gruppo Sportivo Michelin.
Nel 1998 il complesso viene acquistato da una società che mantiene un’attività di circolo sportivo intervenendo sulla struttura degli edifici con una serie di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Oggi l’impianto è di proprietà della Bramante 03 srl, società controllata dal gruppo Rosso di Torino con alcuni operatori torinese già impegnati nella gestione di impianti sportivi. (mge)

Torino, 2 Gennaio 2007

URL:http://www.comune.torino.it/ucstampa/2007/article_1.shtml
 
#43 ·
RIQUALIFICAZIONE VIA ARTOM

Il nuovo edificio sarà un complesso a forma di ferro di cavallo a uso residenziale e commerciale.
Elemento unificante della costruzione è una piastra alta due piani destinata a negozi. Al di sopra due edifici che dalle estremità degradano verso il centro scendendo di due piani per tre volte e sui tetti originali giardini pensili.
Le scelte progettuali hanno posto grande attenzione al rispetto per l’ambiente, alle tecnologie per il risparmio energetico, all’energia solare e ai materiali ecocompatibili, facendo della nuova costruzione un laboratorio di bioedilizia e architettura sostenibile




http://www.loveartom.it/edificio.html
 
#44 ·
NUOVO ISOLATO SPINA 2

progettista : Alberto Rolle

Due palazzi cambieranno il volto di una parte importante della Circoscrizione 3. A lavori ultimati, lì dove convergono i corsi Ferrucci, Mediterraneo e Peschiera, si fronteggeranno due palazzi di dieci e sette piani. Saranno utilizzati come residence e per uso uffici.
Siamo nel triangolo di città che comprende L'albero Giardino di Giuseppe Penone, una delle opere d'arte fatte installare dal Comune per caratterizzare insieme all'Igloo di Mario Merz e all'Opera per Torino di Per Kirkeby la Spina Centrale.
La società milanese Express Holding SpA, proprietaria dell'area, dopo aver ottenuto con una delibera approvata in Consiglio comunale il permesso di costruire convenzionato, ha commissionato allo studio dell'architetto Alberto Rolla il progetto dei due edifici. Già presentato in Commissione consiliare, il progetto prevede la demolizione di un fabbricato di otto piani, vecchia sede di uffici delle Ferrovie dello Stato ma inutilizzato da tempo, sull'asse di corso Peschiera. Seguiranno i lavori per la realizzazione delle due nuove costruzioni: il palazzo di dieci piani sul lato di corso Mediterraneo, quello di sette su corso Ferrucci.
Il provvedimento approvato, prevede anche la cessione alla Città da parte di Express Holding dell'area verde su cui è installato "L'Albero Giardino" e la realizzazione, a cura della stessa società, di un parcheggio pubblico situato nell'area compresa tra le vie Braccini e D'Annunzio



LINK:
www.gefim.it
 
#45 ·
POLO NATATORIO DI VIA TRECATE

STATO : lavori in corso

Una vasca per il nuoto agonistico completamente rifatta, nuove piscine per acquaticità, fitness e attività di tipo terapeutico, giochi per bambini e un centro benessere con palestre, idromassaggi, saune e sale relax. Così si presenterà la nuova piscina Trecate di via Vasile dopo la ristrutturazione.
Investiti circa 10 milioni e mezzo di euro per trasformare l'impianto in uno dei più moderni dove poter praticare sport d'acqua a tutti i livelli.
I lavori sono iniziati nel mese di gennaio e si concluderanno nell'arco di due anni. Il progetto, curato dall'architetto Paolo Pettene in collaborazione con i tecnici del Comune di Torino, doterà l'impianto delle più avanzate tecnologie. Tra queste, un sistema di permetterà di monitorare con costanza i livelli di qualità dell' aria e dell' acqua. Grande attenzione è stata riservata soprattutto alle questioni connesse alla sicurezza e all'igiene.
E, in particolare, all'accessibilità dei diversamente abili. Gli spazi per le attività, infatti, sono stati pensati con arredi e attrezzature dotate di accessori adeguati al superamento delle barriere architettoniche. Inoltre, ascensori e servo scala consentiranno a chiunque di muoversi da un livello all'altro della struttura.



 
#46 ·
OPERE D'ARTE CONTEMPORANEA SUL PASSANTE FERROVIARIO

STATO : in corso di realizzazione

Walter Pichler (parco clessidra)

porta monumentale che segna l'ingresso al parco
Giovanni Anselmo (parco clessidra)

senza titolo
Luigi Mainolfi (parco clessidra)

scarabocchio
Giulio Paolini (parco clessidra)

dilemma
Ulrich Ruckriem (parco clessidra)

scultura orizzontale
Gilberto Zorio (parco clessidra)

senza titolo
Per Kirkeby (largo orbassano)

senza titolo
Mario Merz (spina1)

senza titolo
Giuseppe Penone (spina1)

senza titolo
Jannis Kounellis (spina2 , OGR)

senza titolo
Michelangelo Pistoletto (spina2)

i passanti

LINK :
http://www.oct.torino.it/11imprevisti/ita/index.htm
 
#47 · (Edited)
AMPLIAMENTO DEL POLO AERONAUTICO DI CASELLE

LAVORI : 2008-2010
SUPERFICIE TOTALE : 700.000MQ
LAVORATORI : 3.500

L'ampliamento riguarda la ristrutturazione di alcuni fabbricati , la costruzione di alcuni nuovi e la riorganizzazione degli spazi esterni , parcheggi e viabilità.

L'intervento principale riguarda la costruzione del "Polo Gestionale" comprendente uffici direzionali , operativi e una sala conferenze da 230 posti.

è inoltre prevista la realizzazione di un fabbricato destinato alla gestione dell'information technology , di una unità logistica all'avanguardia , oltre alle facilities di supporto al complesso.

Per quanto riguarda Caselle sud è prevista la creazione di un "polo tecnologico" che integrerà le fasi di sviluppo del prodotto aeronautico , l'intervento prevede la realizzazione di un moderno edificio che ospiterà le attività di progettazione e ingegneria , di un'area destinata ad accogliere i simulatori di volo , nonchè le relative strutture di supporto.



LINK :
www.studioamati.it
 
#48 ·
CENTRO POLISPORTIVO DI SAN FRANCESCO AL CAMPO

PROGETTISTA : Arch. Francesco Baratta
FINE LAVORI : 2010
INVESTIMENTO : €.24.487.500,00. (project financing)

L’ intervento da realizzare consiste nella realizzazione di un impianto sportivo composto da un velodromo all’ aperto esistente, un nuovo velodromo coperto con annesse tribune e servizi di cui al progetto definitivo del Comune ed un nuovo complesso sportivo di rilevanza nazionale ed internazionale, racchiuso in due nuovi corpi da realizzarsi su due livelli, con :
- palestre varie
- area fitness
- centro di riabilitazione
- centro di estetica
- piscine a carattere polifunzionale
- tre campi da tennis di cui uno coperto
- 5 campi da calcetto a 5 giocatori di cui due coperti
- campo da calcetto ad 8 giocatori
- bocce sia al chiuso che al coperto
- campo di minigolf
- area baby-sitting
- oltre servizi vari con centro commerciale, bar, self service, ristorante
- aree per federazioni sportive,
- aree verdi attrezzate


LINK :
http://www.europaconcorsi.com/db/pub/scheda.php?id=18547
 
#49 · (Edited)
restyling via lagrange

n asse centrale della città cambierà volto. La via Lagrange, dal prossimo 15 maggio, sarà protagonista di un lavoro di restyling che realizzerà un itinerario di collegamento tra i percorsi culturali che vanno da piazza Castello e Palazzo Madama, dall’area Musei intorno a piazza Carignano e piazza Carlo Alberto a Palazzo Bricherasio e Palazzo Cavour (nella foto, da Torinoclick, una simulazione di ciò che sarà).

Alla fine dell’intervento, che durerà 150 giorni e costerà circa un milione e 450 mila euro, l'area sarà una via commerciale attrezzata e pronta per una eventuale pedonalizzazione. Nel frattempo toccherà proprio ai commercianti della zona pazientare ed essere fiduciosi sulla durata dei lavori.

Leggiamo sul sito del Comune di Torino che l’intervento si svilupperà per tutta l’estensione della via a partire da via Maria Vittoria a piazza Lagrange, e prevede il rifacimento della pavimentazione portandone la superficie su un unico piano: trattamenti particolari dei settori vicini agli incroci permetteranno la lettura “podotattile” agli ipovedenti.

Oltre all’asse della via saranno riqualificati gli spazi collegati come via Teofilo Rossi, l’area tra via Soleri e via Lovera di Maria e l’allargamento di via Andrea Doria.

Le fasi di sviluppo del cantiere saranno due: durante la prima, fino a metà luglio, la via sarà chiusa al traffico da via Maria Vittoria a via Cavour, mentre la seconda fase comporterà la chiusura del tratto da via Cavour a piazza Lagrange. In questo caso non è sato sapere quanto durerà.

Le strade che attraversano via Lagrange saranno sempre percorribili così come, compatibilmente con i lavori in esecuzione, saranno sempre accessibili i passi carrai.

Nel corso della prima fase di cantiere sarà chiuso l’accesso di via Teofilo Rossi al parcheggio sotterraneo “San Carlo”, che sarà comunque raggiungibile dagli ingressi che in piazza Castello e piazza Carlo Felice consentono di entrare nel sistema di parcheggi realizzati nel sottosuolo lungo via Roma.

Saranno anche ricavate lungo via Lagrange aree provvisorie per il carico e scarico merci.

 
#50 ·
MAT (museo dell'auto di torino)- ristrutturazione

Aperti in questi giorni per costruire questa bellezza:
ucchi firma il Museo dell’Auto a Torino
Entro il 2007 attesa l’ultimazione del nuovo complesso museale

14/06/2005 – Prosegue l’ascesa dei giovani studi di architettura nelle competizioni internazionali di progettazione. Sarà infatti Cino Zucchi a firmare il nuovo museo dell’automobile di Torino “Carlo Biscaretti di Ruffia”. L’architetto milanese, a capo del raggruppamento composto da Cino Zucchi-CZA, Recchi Engineering e Proger, è vincitore del concorso di progettazione indetto lo scorso novembre per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’edificio progettato negli anni ’50 dall’architetto Amedeo Alberini.

Il bando richiedeva l’aggiunta di una nuova ala su via Richelmy e la riorganizzazione del sistema degli accessi carrabili e pedonali per adeguarli alle più recenti evoluzioni dei musei in Europa.

Il progetto dello studio milanese propone un nuovo basamento che modifica la simmetria dell’attuale complesso al fine di creare un equilibrio tra l’ambito pedonale su via Richelmy e la “percezione veloce” da corso Unità d’Italia, che viene enfatizzata dalla nuova soluzione.
La continuità tra i due prospetti urbani è assicurata dal movimento della nuova ala che sembra abbracciare il fianco del corpo esistente.

Il progetto prevede un nuovo attacco a terra con una serie di spazi che accolgono i diversi ambiti pubblici del museo e delle attività connesse: bookshop, vendita di merchandising e bar-cafeteria.
In armonia con le tendenze architettoniche contemporanee che contraddistinguono la maggior parte dei musei europei, le funzioni espositive sono integrate da una serie di attività complementari che consentono di vivere il Museo sia durante il giorno che di sera.

Su via Richelmy la struttura museale è rinnovata da una nuova facciata di vetro i cui diversi gradi di trasparenza rivelano la particolare attenzione volta a valorizzare il complesso e a conferirgli una sostanziale continuità.
I percorsi museali si affacciano sulla nuova corte vetrata diventando passerelle di collegamento tra i due corpi che assicurano ai visitatori un orientamento del tutto naturale.

L’ultimazione dell’opera, il cui costo è stato stimato pari a circa 28 milioni di euro, è attesa per la fine del 2007.:eek:hno::eek:hno::eek:hno: (data errata di ultimazione e di apertura cantieri)

apertura cantieri maggio 2008





 
#51 ·
CINEPORTO

Stato : lavori in corso

Ben prima di Cinecittà, ben prima di Hollywood, le rive del Sangone furono spiagge tropicali, la brughiera di Madonna di Campagna fu campo di battaglia per Solferino e San Martino, le ville liberty della Crocetta e della collina torinese furono set per i film, anzi, le films storiche. Le pizze da proiettare attraversavano la città sulle biciclette di lesti giovanotti, per comparire in tempo in quei primi capannoni con il tetto a vetrate costruiti da Ambrosio, sotto i quali le righe solcavano la pellicola con una magia continua. Dire ‘E' una film fatta a Torino' bastava ai più per garantire la qualità della pellicola. Se i corsi e i decorsi della storia hanno portato altrove lo sviluppo dell'industria cinematografica italiana, questa Hollywood sul Po sembra aver ritrovato l'antica vocazione. A conferma dello sviluppo di questo settore strategico che incrocia la new economy, in corso Verona, nei locali dell'ex fabbrica Calongo, sono infatti in dirittura d'arrivo i lavori per la realizzazione del primo Cineporto italiano: una cittadella del cinema di 9.400 metri quadrati che doterà la nostra corteggiata Film Commission Torino Piemonte di una struttura polivalente, capace di offrire servizi sempre più completi e tecnologicamente avanzati alle case di produzione che in città approdano sempre più numerose. L'unica in Europa in grado di accogliere contemporaneamente cinque - sei produzioni. La conclusione dei lavori, in questo Piemonte che sempre di più si dimostra capace di offrire soluzioni all'avanguardia, dalla tecnologia spaziale agli effetti virtuali 3D di ultima generazione - alla Matrix per intenderci - è prevista per la primavera del 2008.

CHI:
Film Commission Torino Piemonte è un'organizzazione senza fini di lucro, la cui natura giuridica è quella della Fondazione, voluta e sostenuta finanziariamente dal Comune di Torino e dalla Regione Piemonte che ne sono i soci fondatori. Il suo scopo è la promozione della Regione Piemonte e del suo capoluogo al fine di attirare sul territorio produzioni cinematografiche e televisive italiane ed estere e - nello stesso tempo - sostenere indirettamente l'industria cinematografica locale, creando nuove opportunità di lavoro per chi, in Piemonte, opera nel campo cinematografico e televisivo.

DOVE:
Tra corso Verona e via Buscalioni, a ridosso della Dora nel complesso industriale ex – Colongo, su un'area di 9.400 mq, di cui 8.000 coperti.

INFRASTRUTTURE E SERVIZI:
Il Cineporto è pensato come una vera e propria Casa dei Produttori, un sicuro punto di
riferimento presso il quale le società cinematografiche e televisive ospiti potranno trovare
accoglienza, infrastrutture e servizi quali:

uffici di produzione dotati ognuno di spazi per sartoria e costumi e deposito di piccole
scenografie;
un'attrezzeria per realizzare interventi di supporto ai reparti scenografici;
sala casting attrezzate per selezione attori e generici;
ricovero materiale pregiato come cine-telecamere, obiettivi, pellicola;
sale riunioni;
sala di proiezione da 100 posti per visionare i "giornalieri" utilizzabile anche perproiezioni ad inviti o per convegni e formazione;
piccolo spazio per riprese di appoggio, disponibile anche per corsi di formazione pratica;
spazi a disposizione per attività specialistiche di settore;
parcheggi protetti per cinemobili e vetture;
caffetteria




LINK :

http://www.fctp.it/
 
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La Casa del Teatro di Strada e del Circo Contemporaneo

Stato : lavori in corso

Stanno per partire i lavori di ristrutturazione che porteranno nell'estate 2008 all'apertura della nuova Casa del Teatro di Strada e del Circo Contemporaneo: una progettualità all'avanguardia sul territorio nazionale, la sua, che - guardando all'Europa - si concretizzerà in un vero e proprio centro dedicato, auspicabile crocevia di incontri internazionali tra artisti ai primi passi e maestri dello spettacolo popolare, nonché luogo di residenza per giovani compagnie. Il progetto dell'architetto Paolo Data- Blin (architetto e danzatore) restituisce alla città le ultime due strutture in rovina all'interno del Parco - reminescenze architettoniche della casa cinematografica Photodrama Producing Company di inizio secolo - e coglie al massimo le istanze degli artisti, riportando attraverso l'uso di grandi vetrate, quell'idea di "serra", di incubatrice di idee, spettacoli e creazioni che ne rappresenta al meglio la specificità. Con il progetto della Casa un cerchio si chiude, avvalorando il lavoro svolto fino ad oggi dalla Città di Grugliasco e dalla Scuola di Cirko di Paolo Stratta in direzione della salvaguardia e della promozione delle arti circensi, e del recupero delle radici di questo patrimonio popolare, risalenti al teatro di strada e alla commedia dell'arte, ma anche alla cultura greca e a quella di corte.

CHI:
La Città di Grugliasco in collaborazione con la Scuola di Cirko di Paolo Stratta. Per la ristrutturazione lo studio Sanprogetto e l'architetto Paolo Data-Blin.

DOVE:
Alle porte di Torino, più precisamente a Grugliasco, in via Tiziano Lanza, all'interno del Parco Culturale Le Serre, nei 35.000 mq di pertinenza alla settecentesca residenza di villeggiatura Villa Boriglione - Moribondo. Sede dei primi studi cinematografici italiani (Villa Boriglione, Chalet e La Nave sono le testimonianze dell'impresa produttiva di George Kleine e della sua Photodrama), il parco oggi - attraverso la società Le Serre e tutti i partners interni al Parco - intende diventare il punto di riferimento culturale per la Città di Grugliasco e non solo.

INFRASTRUTTURE E SERVIZI:
Il progetto di ristrutturazione del basso fabbricato e della tettoia posti di fianco e alle spalle dello Chalet Allemand comprende:

sale di lavoro in grado di ospitare anche chi si allena nelle discipline aeree,
uffici direzionali,
spazi riservati alla documentazione,
un'area ristorazione
 
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