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TORINO - progetti approvati

208K views 54 replies 10 participants last post by  JavierPS 
#1 · (Edited)
Questo è il thread - vetrina riguardante i progetti approvati dell'area metropolitana torinese.

Questo non intende essere una replica (inutile) dei thread della sezione "aree metropolitane" ma un thread da lasciare nella sezione principale del forum italiano (magari come sticky..) che abbia la caratteristica di "presentare" i progetti , senza le varie centinaia di post di commenti vari... che rendono la ricerca di info circa i progetti molto dispersiva...

le caratteristiche sono :

1. per ogni progetto un solo post (con renderings , caratteristiche varie , news di aggiornamento)
2. se col passare del tempo ci sono delle novità su un dato progetto si aggiorna il post già presente nel thread
3. solo progetti certi e approvati
4.niente commenti (per quelli utilizzare gli altri threads)

naturalmente questo tipo di thread necessita di grande autodisciplina da parte dei forumers nel non "inquinare" il thread in questione con commenti o progetti "incerti" e un non indifferente lavoro per il mod. (che dovrebbe magari metterci un lucchetto , pulire il thread da eventuali messaggi non coerenti con lo spirito dei thread , eventualmente concorrere all'aggiornamento dei post)

penso che questo genere di thread sarebbe una sorta di "bignami" molto utile per seguire l'evoluzione della città..

Progetti approvati-in fase di realizzazione (gli unici che saranno "trattati" , lista in fase di aggiornamento progressivo):

INFRASTRUTTURE
1.passante ferroviario
2.linea 1 metropolitana
3.nuova stazione ferroviaria porta susa
4.restauro radicale stazione porta nuova
5.centrale teleriscaldamento spina2
6.incenritore gerbido
7.rifacimento corso francia
8.torre per telecomunicazioni unica a pino
9.stazione ferroviaria rebaudengo-fossata
31.stazione zappata
10.riqualificazione piazza statuto
11.parcheggio piazzale aldo moro
12.interramento stazione dora
13.ponte via livorno
14.sottopasso corso vigevano-mortara
15.nuovo corso mortara
15.tav torino-milano

SPORT E TEMPO LIBERO
1.palanuoto
2.centro commerciale mondo juve
3.mediapolis
4.sporting dora
5.polo natatorio Trecate
6.centro polisportivo di San Francesco Al Campo

ARTE E CULTURA
1.museo dello spazio-planetario
2.ampliamento museo auto
3.reggia di venaria
4.opere d’arte sul passante
5.ampliamento museo egizio
6.nuova Galleria Sabauda
7.Science Center
8.ristrutturazione Borgo Medioevale
9.casa del teatro di strada e del circo contemporaneo


UNIVERSITà , RICERCA E FORMAZIONE
1.ampliamento facoltà economia
2.nuova sede facoltà giurisprudenza e scienze politiche
3.raddoppio politecnico
4.nuove sedi facoltà scientifiche grugliasco
5.clinica della memoria
6.isolato piazzale aldo moro
7.centro del design

VERDE PUBBLICO
1.parco la clessidra
2.parco d'arte vivente (PAV)
3.parco dora
4.parco urbano spina 4
5.ristrutturazione Valentino

GRATTACIELI
1.grattacielo san paolo
2.sede provincia
3.grattacielo regione Piemonte

RIQUALIFICAZIONE AREE E NUOVE URBANIZZAZIONI
1.area Campidonico – Spina 3
2.area Vitali 2
3.quartiere Fuksas - Nichelino
4.riqualificazione area Officine Grandi Motori (OGM)
5.nuovo quartiere circoscrizione 3
6.Mirafiori TNE
7.area campo volo
8.area Lancia
9.riqualificazione via Artom
9.isolato spina 2
10. Cineporto

COMMERCIO , IMPRESA E RICETTIVITA'
1.hotel piazza carlina
2.snos
3.vitalipark
4.eatitaly
5.snos settimo
6.ampliamento polo aeronautico di Caselle Torinese

VARIE
1.chiesa del Sacro Volto


progetti previsti ma non ancora sicuri o non ancora approvati (saranno "trattati" se e quando saranno ufficializzati):

INFRASTRUTTURE
1.linea 2 metropolitana
2.passante corso marche
3.tangenziale est
4.parcheggio piazza arbarello
5.parcheggio Galileo ferraris
6.sottopasso gran madre
7.parcheggio piazza solferino
8.rifacimento piazzale valdo fusi
9.secondo inceneritore
10.sottopasso spina 3
11.sottopasso piazza rebaudengo
12.prolungamento sottopasso corso spezia
13.tunnel sotto po
14.linee ferroviarie RER
15.tav torino-lione
16.nuova stazione lingotto fs
17.people mover m1-lingotto fs

SPORT E TEMPO LIBERO
1.ristrutturazione delle alpi
2.ampliamento stadio olimpico
3.ricostruzione stadio Filadelfia
4.centro commerciale aeroporto caselle
5.parco acquatico

ARTE E CULTURA
1.biblioteca bellini
2.restauro cavallerizza
3.restauro officine OGR (GAM)

UNIVERSITà , RICERCA E FORMAZIONE
1.città della salute
2.campus ex manifattura tabacchi
3.cittadella delle architetture

VERDE PUBBLICO
parco basse di stura

GRATTACIELI
1.grattacielo ferrovie
2.grattacielo sai
3.grattacielo spina 1
4.grattacielo finmeccanica
5.torre Isvor

COMMERCIO , IMPRESA E RICETTIVITAì
1.ristrutturazione palazzo del lavoro
2.hotel 4 stelle stadio olimpico
3.hotel 4 stelle aeroporto
4.centro direzionale alenia caselle
5.ristrutturazione "le nuove”
6.nuovo impianto pirelli a settimo
7.palazzo carpano
8.edificio terziario porta susa
9.padiglione esposizioni Lingotto


RIQUALIFICAZIONE AREE DISMESSE E NUOVE URBANIZZAZIONI
1.riqualificazione area fiat avio
2.riqualificazione area campo volo
3.riqualifcazione basse di stura
4.nuova spina stazioni lingotto-porta nuova
5.centro direzionale "bivio pronda"
6.ex pirelli settimo
7.area borsetto
8.riqualificazione area alenia
9.quartiere fuksas

Ripeto , NIENTE COMMENTI! , grazie.

(per discussioni "tecniche" sul thread , usate questo : http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=10833029#post10833029 )

...e un grazie particolare ai forumers che vorranno aiutarmi!
 
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#53 ·
Nuovo ponte sulla Dora in via Livorno

Inizio lavori previsto: settembre 2008






L’AMBITO DI INTERVENTO

Il nuovo ponte sul fiume Dora Riparia costituisce il "nuovo collegamento viabile" tra le vie Livorno e Orvieto in sostituzione dell’attuale ponte che sarà, con separato progetto, recuperato e riqualificato per una destinazione ciclabile - pedonale.

L’attuale ponte, intitolato ad Amedeo IX di Savoia, il Beato, fu commissionato dalla Città e ultimato nel 1912, venne realizzato in risposta alla accresciuta domanda di mobilità generata dagli insediamenti industriali presenti nell’area e promosso anche da un comitato di industriali con un contributo di L. 40.000 a fronte del costo totale stimato in L. 80.000, come risulta dal bilancio previsionale della Città del 1911.

Il ponte fu costruito in cemento armato ad una unica campata ad arco ribassato, sul modello del ponte del Risorgimento di Roma, dall'impresa Porcheddu, concessionaria per l'Italia dei brevetti "Hennebique", la nuova tecnica costruttiva nata in Francia nella seconda metà dell'ottocento che prevedeva una struttura di lastre collaboranti (intradosso, timpani, costole, sdetta stradale).


Il ponte esistente da monte

Con l'avvento dell'industrializzazione più recente degli anni cinquanta e sessanta, principalmente con gli stabilimenti della Michelin Italiana e della F.I.A.T., al fine di risolvere le problematiche legate ad una accresciuta domanda di mobilità e per scavalcare i binari provenienti dallo scalo ferroviario Valdocco per l'approvvigionamento delle materie prime, nei primi anni settanta la rete viabile dell’area venne implementata con la realizzazione di una sopraelevata veicolare in corrispondenza dell’attuale corso Mortara.

Con l’approvazione del Piano Regolatore Generale del 1995 vennero definite molte Zone Urbane di Trasformazione tra cui quella denominata 4.13 – Spina 3, ora in corso di attuazione tramite un Programma di Riqualificazione Urbana ex. Legge 179/92 e D.M. 21/12/94 approvato con apposito Accordo di Programma.

Detto P.Ri.U. comprende una superficie territoriale di circa 1.000.000 di mq, su cui sono previsti notevoli interventi edificatori, con destinazione mista residenziale e terziaria, aree a servizi, nuove infrastrutture viabili e nuove urbanizzazioni.

Al momento sono stati già realizzati il complesso del parco tecnologico d’avanguardia denominato Environment Park, alcuni centri commerciale, con relativi parcheggi interrati pubblici e privati, nel comprensorio Michelin, costituito da ipermercato, gallerie commerciali, uffici e complesso multisala. Sono in fase di ultimazione gli insediamenti residenziali relativi al comparto Ingest e Valdocco Sud ed è già stato inaugurato il complesso della nuova chiesa del Santo Volto progettato dall’architetto Mario Botta.

È in corso di progettazione il Parco della Dora, di circa 430.000 mq di superficie, posto a cavallo delle due sponde del fiume.
Il P.Ri.U. ha inoltre previsto l’adeguamento della rete viabile tramite l’allargamento delle vie Borgaro, Livorno e Orvieto e la modifica di corso Mortara, ridisegnato con un nuovo tracciato.

Inoltre Via Livorno e via Orvieto, prima a due corsie per senso di marcia, sono state allargate introducendo un canale centrale riservato al trasporto pubblico. Con la recente demolizione della sopraelevata è stato introdotto il collegamento a raso con rotatoria tra corso Mortara, via Livorno e via Orvieto.
Il futuro interramento del Passante ferroviario sotto l’alveo della Dora, permetterà, a lavori finiti, di accedere a corso Mortara direttamente da piazza Baldissera che verrà riorganizzata tramite una grande rotatoria.

Il progetto urbanistico di riqualificazione dell’ambito della Spina 3, comporta il ridisegno complessivo della viabilità e la realizzazione di un nuovo ponte di collegamento tra le vie Livorno ed Orvieto, recentemente ampliate, finalizzato a garantire la continuità dei flussi.

Il vecchio ponte Amedeo IX, che ha una lunghezza complessiva di 45,20 metri e una larghezza di 14,70 metri, risulta infatti del tutto insufficiente per smaltire il traffico indotto dalle nuove realtà residenziali, commerciali e produttive insediate sulla Spina.


Il ponte esistente da valle

A parte l’interesse storico – artistico del ponte consistente nell’eleganza della soluzione formale ma anche dal valore di testimonianza della maturazione tecnica raggiunta nei primi anni del novecento, un eventuale ampliamento del ponte esistente risulterebbe peraltro di difficile soluzione, sia per ragioni statiche, sia per i vincoli idraulici, essendo la quota dell’intradosso del ponte non più compatibile con il livello di massima piena duecentennale stabilito dalle norme.


L’INSERIMENTO AMBIENTALE DEL NUOVO PONTE

Considerata l’esigenza di ridurre al minimo lo spessore dell’impalcato, in funzione del livello di massima piena stabilito in m. 231,95 slm. e delle quote della viabilità di contorno, si è adottata la soluzione del ponte strallato in struttura di acciaio tipo “corten”.


Inoltre, la soluzione del ponte strallato si configura come quella più convincente, non solo per quanto esso simbolicamente rappresenta, ossia il “passaggio” attraverso il quale dalla città bassa dell’Envipark e del centro commerciale, andando verso nord, si giunge alla città alta, forma urbana peraltro inedita per una città come Torino, quanto per la sua “congruità” geometrica, per il suo linguaggio, per l’immagine evocata che meglio si confronta con il nuovo skyline: La grande struttura a “V” di ancoraggio degli stralli, giocata sulle assialità smarrite del vecchio ponte e ri-trovate su quelle della nuova viabilità della via Livorno - via Orvieto, è probabilmente la soluzione che sia sotto il profilo ingegneristico ed architettonico, quanto sotto il profilo storico e paesaggistico, meglio risponde all’esigenza di inserire un segnale costruttivo importante, all’interno di un contesto in grande trasformazione.


I REQUISITI TECNOLOGICI

Come già evidenziato, emerge che la tipologia del ponte in acciaio strallato, per le sue caratteristiche costruttive rappresenta la soluzione più coerente con l’ambito di trasformazione.
La struttura portante degli stralli è costituita da due antenne asimmetriche a forma di “V” posizionate sulle banchine centrali della carreggiata.

Gli stralli di contrasto saranno pertanto contenuti nel piano longitudinale del ponte al fine evitare qualsiasi interferenza con il transito dei veicoli.
Il ponte in progetto risulterà quindi principalmente caratterizzato da queste due grandi strutture asimmetriche in acciaio “Corten” (Corrosion Tensile Strength) ancorate ai basamenti mediante una cerniera posta nel punto di congiunzione delle antenne. La struttura portante, priva di qualsiasi forma di rivestimento, come richiesto dalla competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte, sarà montata in opera mediante elettrosaldatura dei singoli elementi. Sulle facce interessate dal passaggio degli stralli, saranno fissati, mediante bullonatura una serie di pannelli di tamponamento appositamente adattati per supportare i globi di illuminazione stradale ed i faretti per l’illuminazione scenografica.
Le due antenne sono collocate all’interno delle banchine che suddividono le due carreggiate formate da due corsie esterne per senso di marcia per il traffico privato e da due corsie centrali per il servizio pubblico.
Le due antenne sono disposte secondo l’asse longitudinale del ponte a disegnare l’idea di “varco” o “passaggio” mentre trasversalmente sono allineate con l’andamento diagonale delle sponde del fiume.



Il nuovo ponte e le preesistenze industriali dell’ambito Vitali risparmiate dalle demolizioni


Le parti metalliche che costituiscono la trama strutturale della soletta del ponte e le ringhiere laterali sono caratterizzate dalla colorazione naturale dell’acciaio ed hanno un esplicito riferimento formale alla memoria industriale che per un secolo ha caratterizzato l’area e rappresentano un richiamo alle grandi strutture legate alle produzioni siderurgiche che hanno caratterizzato il recente passato industriale della zona ancora ben percepibili nella fitta trama di colonne risparmiate dalle demolizioni nell’ambito Vitali.

Gli stralli di sostegno dell’impalcato sono costituiti da funi in acciaio ad alta resistenza e sono ancorati in 3 punti alle antenne asimmetriche ed al blocco di ormeggio. Le grandi antenne a forma di “V” lambiscono, con il loro vertice, il piano stradale e sono sostenute da una cerniera in acciaio ancorata al basamento. Per garantire una configurazione più snella e lineare, rispetto alla soluzione del progetto definitivo, si sono prolungati gli stralli sino all’intradosso della struttura, eliminando gli ancoraggi superficiali che emergevano dalle banchine centrali.
Le banchine verdi centrali saranno piantumate con specie tappezzanti ed è previsto l’impianto di irrigazione che si estende sino alle rotonde di Via Livorno e Via Orvieto.


CRITERI TECNICI DI PROGETTAZIONE PER IL NUOVO PONTE

Il nuovo ponte è previsto senza pile in alveo. È collocato a monte del ponte storico, parallelamente allo stesso, da cui è separato da uno spazio libero di circa 7 m. Risulta raccordato tramite tratti curvilinei alle rotatorie poste alle estremità delle vie Livorno ed Orvieto. Considerati i vincoli di natura idraulica si è assunto l’obiettivo di limitare al massimo la dimensione dell’impalcato.

Tale obiettivo è stato perseguito, come precedentemente esposto, con l'adozione della tipologia a ponte strallato, con due file di stralli. Detti stralli, tre per ogni fila, sono vincolati alle banchine verdi di suddivisione delle tre carreggiate in cui è stato organizzato l'impalcato. (2 per traffico ordinario, 1 per sede riservata al mezzo pubblico).
Lo spessore dell'impalcato è stato progettato in modo che possa autonomamente resistere al peso proprio, in modo da poter vararlo in modo semplice, mentre il contributo degli stralli è finalizzato a resistere alle maggiori sollecitazioni dei carichi variabili.
L'impalcato è costituito quindi da travi metalliche di altezza 140 cm e soletta superiore da 25 cm.
In considerazione del rispetto del franco idraulico, tale spessore dell'impalcato comporta l'adozione di un profilo curvilineo (R=800 m) per raccordarsi con la viabilità esistente.
La sezione del ponte comprende un marciapiede di emergenza lungo i due lati più esterni del ponte, una banchina da 0.50 m al margine destro, 2 corsie da 3.00 m per il traffico privato, una banchina da 0.50 m centrale, 2 corsie da 3.50 m riservata al trasporto pubblico, una banchina da 0.50 m centrale, 2 corsie da 3.00 m per il traffico privato, una banchina da 0.50 al margine sinistro della carreggiata.
 
#54 ·
http://www.lastampa.it/2013/07/06/c...o-a-rivoli-fBOuZxFt1crcvWBBEEcITM/pagina.html

Letta: sì al passante ferroviario
Via libera al metrò fino a Rivoli

ANSA
Il governo ha confermato lo stanziamento di 25 milioni di euro destinati alla copertura del passante ferroviario

L’incontro con Cota e Fassino:
il prolungamento della linea
sarà finanziato dal Cipe
ANDREA ROSSI MAURIZIO TROPEANO
L’assegno non è stato staccato ma il gioco di squadra tra il presidente del Piemonte, Roberto Cota, e il sindaco di Torino, Piero Fassino, con il sostegno parlamentare di una nutrita delegazione bipartisan che va oltre le larghe intese, è servito a smuovere il governo. Il premier, Enrico Letta e il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, non hanno preso impegni su tutta la linea ma hanno fornito sostanziali rassicurazioni. Una su tutte: il Piemonte è una delle locomotive del Paese, e il governo non prenderà provvedimenti strategici senza aver prima consultato i rappresentanti locali.
Un riconoscimento «politico» che supera la penalizzazione del Piemonte nella composizione del governo dove non c’è un ministro, un vice o un sottosegretario legato al territorio. E poi ci sono i fatti: soldi per il passante ferroviario che arriveranno dal «decreto Fare», fondi per il Terzo valico ripristinati, Pedemontana e prolungamento della linea 1 della metropolitana che saranno finanziati dal Cipe nella prossima seduta.

Sì al passante
Fassino e Cota hanno posto all’esecutivo due questioni di fondo: la prima riguarda le infrastrutture, la seconda il comparto dell’edilizia scolastica. Il governo ha confermato i 25 milioni di euro stanziati per completare la copertura del passante ferroviario. Il Comune aveva previsto un intervento in quattro fasi per sistemare il tratto tra corso Inghilterra e corso Grosseto (quattro chilometri) entro il 2016-2017. Ogni anno si dovrebbe avanzare di uno step fino a completare i lavori. Il progetto è stato rivisto: il piano originario sarebbe costato 52 milioni, poi ridotti a 35.

C’è anche il metrò
Durante il vertice il governo ha anche dato il via libera al completamento della linea 1 della metropolitana da Collegno a Rivoli. Il progetto giace al Cipe, il comitato per la programmazione economica, in attesa di essere finanziato. Letta si è impegnato a riconoscere una sorta di corsia preferenziale, quanto meno ribadire l’importanza dell’opera: quattro stazioni per 3,4 chilometri di tracciato, fino a Cascine Vica. Costo previsto: 304 milioni, di cui 182,5 stanziati dallo Stato, il resto dagli enti locali, in particolare Regione e Comune di Torino, ma anche Collegno, Rivoli e la Provincia.

Il Terzo Valico ferroviario
Cota sottolinea anche come nel corso dell’incontro siano «stati chiariti altri punti: innanzitutto il rifinanziamento completo del Terzo Valico che deve partire senza indugi». La scelta è dettata anche dalla volontà del «governo di farlo diventare un modello per le grandi opere da realizzare in futuro evitando di ripetere gli errori iniziali che hanno determinato l’opposizione in Valsusa».

Il traino dell’Expo
Il vertice a Palazzo Chigi è servito anche per sbloccare le opere immediatamente cantierabili come la Pedemontana e il collegamento ferroviario Novara-Malpensa «anche in vista di Expo 2015», spiega Cota. La prima sarà finanziata con una delibera del Cipe la seconda «partirà il prima possibile».

Le scuole
Ultimo capitolo, i fondi per rimettere in sesto le scuole: i dieci milioni che abbiamo non sono sufficienti per tutti gli edifici da mettere in sicurezza, hanno spiegato Fassino e Cota, chiedendo di aumentare le risorse. Sul punto, però, il governo non ha fornito né cifre né rassicurazioni specifiche.
 
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