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MILANO | Bikesharing e micromobilità

596K views 4K replies 319 participants last post by  Higure 
#1 ·
La gara d'asta verrà conclusa entro 3, 4 settimane e entro Luglio saranno presenti 5.000 biciclette da condividere sparse in 250 punti.
5 milioni di euro di investmento.
entro la fine del 2008 verranno aperte altri 15 km di piste ciclabili e realizzati i primi 3 Raggi Verdi dal centro in periferia (Bicocca; Parco Nord; Forlanini), costo 12 milioni di euro.


La nuova mobilità sale in sella
L'assessore Croci ha presentato le nuove piste ciclabili: tra centro città e periferia 16,3 chilometri e dal prossimo anno arriva il "bike sharing" con 250 stazioni e 5.000 biciclette a disposizione di milanesi e pendolari
Presentati i tracciati delle nuove piste ciclabili: si parte nel 2008 con 16,3 km di percorsi distribuiti tra Centro storico e periferia: Duomo-Porta Nuova; Duomo-Porta Manforte; Duomo-Porta Romana; Duomo-Porta Ticinese; Castello-Porta Ticinese; Duomo-Porta Sempione e Castello-Porta Nuova, per un totale di 7.8 km e l’itinerario Triennale-Pero di 8,5 km. Ma dall’anno prossimo, oltre alle pista, arriva anche il bike sharing, il servizio di noleggio delle due ruote con 5mila biciclette e 250 stazioni in tutta la città.
L’annuncio è stato dato oggi dall’assessore alla Mobilità, trasporti e ambiente, Edoardo Croci, in occasione della giornata di inaugurazione del 65° Salone del ciclo e motociclo, alla Fiera di Milano Rho-Pero, “Il Comune vuole favorire l’uso delle bicicletta attraverso una serie di interventi strutturali già programmati con la finalità di contribuire a ridurre e migliorare la qualità dell’ambiente. L’impegno del Comune è forte e per questa ragione abbiamo voluto redigere un piano specifico per la mobilità ciclistica, un lavoro durato mesi e che ha coinvolto l’ Agenzia per la Mobilità e l’ Ambiente del Comune di Milano, il Politecnico di Milano, la Fondazione Cariplo e Ciclobby”.

Il Piano della mobilità ciclabile sarà presentato in modo più approfondito questa settimana, durante la Prima conferenza nazionale della bicicletta, organizzata dalla Provincia di Milano e dal Ministero dell’ Ambiente e patrocinata dal Comune di Milano.

Questi i punti principali del Piano. Il programma di interventi che avrà una durata di tra anni, prevede a partire dal 2008 la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili che porterà i tracciati dagli attuali 67 km a 120 entro il 2011. Come detto si partirà dall’anno prossimo con i primi 16,3 km. Al momento il Comune sta già realizzando 4,6 km di interventi, tra manutenzione delle piste già esistenti e nuovi tracciati programmati in precedenza.
II Piano comprende anche la posa di nuove rastrelliere per la sosta delle biciclette: entro fine anno saranno a disposizione dei ciclisti 2.385 nuovi posti, in 1.174 differenti località.
Infine nel 2008 partirà anche il bike sharing , il servizio di noleggio di biciclette con punti di accesso distribuiti capillarmente su tutto il territorio della città: Saranno messe a disposizione 5mila biciclette in 250 stazioni.
Il servizio, diffuso in molte città europee, permetterà anche ai milanesi e a chi arriverà in città di potersi muovere in modo ecologico e rispettoso dell'ambiente, ma anche pratico, noleggiando una bicicletta per il periodo di tempo di cui ha bisogno.
Secondo un’indagine dell' Agenzia per la Mobilità e l'Ambiente del 2005, sono 132.176 spostamenti ciclistici giornalieri: in 10 anni la percentuale di chi utilizza la bicicletta è aumentata del 150% (il dato del 1995 era di 53.019.
Dall’indagine condotta emerge anche che esiste un ampio potenziale di crescita nell’utilizzo della bicicletta: circa il 43% della popolazione la utilizza saltuariamente, ogni tanto il 22%, raramente il 20% e il13% potrebbe essere interessato a utilizzarla pur non possedendola.


I tracciati

I primi interventi programmati nel 2008 riguardano il centro storico più il
completamento e la realizzazione di altri itinerari:

Itinerari centro storico:

Duomo-Porta Nuova
Duomo-Porta Manforte
Duomo-Porta Romana
Duomo-Porta Ticinese
Castello-Porta Ticinese
Duomo-Porta Sempione
Castello-Porta Nuova
(per un totale di 7.8 km di nuove piste ciclabili con Centro storico)

Altri interventi programmati nel 2008

Itinerario Triennale-Pero 8.5
Itinerario P.ta Nuova-Cologno (della Martesana) completamento -
Passerella ciclopedonale in viale Sarca – viale Fulvio Testi – viale Berbera
(Pirelli Bicocca)

Nuova passerella ciclo-pedonale in affiancamento al cavalcaferrovia di
via Breda

Totale Altri interventi 8.5
Totale Centro storico 7.8
TOTALE 16.3

Gia nel 2007 l’Amministrazione ha proceduto con la realizzazione o il
completamento di alcuni itinerari:

Interventi nel 2007

Marescalchi - Corelli 0,5 IN CORSO
nel tratto Parco Forlanini Vimodrone (SS11) – Cologno Monzese 0,53 IN CORSO
Via Olgettina 0,42 IN CORSO
Collegamento Cologno Monzese (Cascina Gobba) – San Raffaele 1,6 IN CORSO
Largo Marinai d’Italia – Parco Alessandrini 1,2 IN CORSO
Mugello - Carbonera 0,4 IN COLLAUDO

http://www.comune.milano.it/portale...ilit+trasporti+ambiente/mobilita_bike+sharing
 
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#2 ·
Ci stanno prendendo in giro??Entro il 2008 8Km di nuove piste ciclabili???E' da 2 anni che devono realizzare una pista ciclabile Duomo-Porta Nuova.......
Realizziamole queste piste ciclabili!!!!Milano in bicicletta è stupenda da girare!!!
Una richiesta:
Avete una cartina di Milano con le future piste ciclabili??
 
#3 ·
La Repubblica nella sezione su Milano è forse il più sensibile tra i media importanti (Paolo Garimberti scrive "I Diari della Bicicletta" regolarmente) , e ha pubblicato a più riprese mappe delle ciclabili promesse (e mai realizzate) a Milano.
Se nessuno in SSC trova, io cercherei sul loro sito.

Quoto: "porterà i tracciati dagli attuali 67 km a 120 entro il 2011"

Io cmq vorrei vedere la mappa delle ATTUALI piste ciclabili - quei famosi 67km. Ma fammi un piacere!!! Dove sono?:eek:hno:
 
#5 ·
ma a cosa servono le piste ciclabili?a massacrare pedoni distratti e fare slalom tra motorini posteggiati?
basta mettere a posto le strade (per tutti i bicicli..), poi se uno non sa andare in bici non ci va..
IMO


ps:uso la bici tutti i giorni.
 
#6 ·
ma a cosa servono le piste ciclabili?a massacrare pedoni distratti e fare slalom tra motorini posteggiati?
basta mettere a posto le strade (per tutti i bicicli..), poi se uno non sa andare in bici non ci va..
IMO

ps:uso la bici tutti i giorni.
Ci vuole coraggio per andare in bici a milano attualmente, Stebbo, a sapere andare o meno. Tanti sono gli automobilisti a Milano che veramente non sanno guidare, ma chi rischia le penne è il ciclista, e non c'è bravura che tenga.

@wolf: grazie della mappa, una perfetta illustrazione della non-progettazione. Pezzetti di ciclabili sparsi di qua e di la. Una delle più lunghe passa davanti a casa mia, sotto le auto parcheggiate, con segnaletica sbiadita o mancante.
Le ciclabili devono essere separate e protette, altrimenti continueranno ad essere preda del casino generalizzato che è la nostra amata Milano.
 
#7 ·
è necessario che le piste ciclabili siano ben separate e distinte dal resto. Non come ora che ci sono 485730979 versioni di piste ciclabili, con tanto di invito al posteggio abusivo.
è necessario che le piste ciclabili siano ben collegate e che seguano un itinerario unico. Non come ora che ci sono spezzatini qua e là.
 
#11 ·
speriamo di diventare come barcellona:





 
#15 ·
speriamo di diventare come barcellona:

La prova che non saremo mai come Barecellona sta nella pulizia del marciapiedi. Il concetto di "sharing" presuppone un livello di civiltà che riconosce il valore di ciò che è in comune. A Milano si usano marciapiedi, strade, giardini e parchi come pattumiera, figuriamoci come verrà trattata una bici che comunque "non è roba mia".
Chiamatemi cinico, ma sarò sorpreso (e felicissimo) se 1) lo fanno davvero il bike sharing; 2) fanno davvero le piste ciclabili; 3) le bici durano più di un'anno. Speriamo.:cheers:
 
#13 ·
secondo me sono carine

quanto alla praticità, han due ruote, due pedali, un manubrio...
 
#22 ·
La praticità è un problema di secondo livello e siamo d'accordo. Ma la bellezza no: va curato il design, specie in una città come Milano. E che diamine.
Mappoi la questione non è neppure questa: Barcellona non è un esempio virtuoso purtroppo, poiché le biciclette oltre a non funzionare 24h su 24 (sublime cavolata), sono a disposizione esclusivamente dei residenti, e non dei turisti (insensata strunzata). L'esempio virtuoso è, inutile dirlo, Parigi.
 
#27 · (Edited)
Le piste ciclabili secondo me servono solo sugli stradoni di periferia o in generale sui pochi tratti di strada dove le auto raggiungono velocità elevate. In quel caso, con una differenza di velocità anche di 40 Km/h tra auto e bici, è preferibile un percorso protetto per queste ultime.
Ma in centro non servono perchè la bici viaggia più o meno alla stessa velocità delle auto, e per l'automobilista la bici non è molto diversa da un motorino.
La pista ciclabile in centro non consente di andare a più di 12-15 Km/h, cioè va bene per il pensionato o la massaia con la graziella.
Ma chi usa la bici seriamente viaggia anche a 30 Km/h o più, e infatti in centro pereferisce la strada al budello della ciclabile.

Sarebbe auspicabile anche uno sviluppo delle piste ciclabili extraurbane, per muoversi nei sobborghi senza dover prendere sempre l'auto.
In quel contesto la pista ciclabile è indispensabile, perchè spesso la gente rinuncia ad usare la bici proprio per non rischiare la vita sulle statali o le provinciali, anche se deve fare solo pochi Km.

Il problema a Milano per la viabilità extrautomobilistica (bici e pedoni) è il cancro della sosta selvaggia, con auto parcheggiate dovunque possono fisicamente andare. I SUV poi possono salire marciapiedi di oltre 15 cm.
Guardando la foto del parcheggio di Bike sharing a Barcellona la prima cosa che mi è saltata al'occhio non è stata la fila di biciclette, ma l'assenza di automobili parcheggiate sul marciapiede ad occupare ogni cmq disponibile: da noi è fantascienza un ordine ed una serenità estetica simile. Noi dobbiamo sorbirci l'intralcio fisico e visivo delle auto in sosta sempre e dovunque.
A Milano ci vuole un esercito di paletti e dissuasori in pietra per debellare questo cancro; al quartiere QT8 c'è un tratto di strada dove hanno "palettato" tutto il marciapiede, che era regolarmente un parcheggio: sembra un'altra città, ora la gente sul quel marciapiede può addirittura...camminare!!!
 
#35 ·
Uno del mio palazzo fino a qualche anno fa aveva una bici "sospetta".
Sono praticamente certo che fosse una ex giallina del Comune, anche se aveva maldestramente tentato di camuffarla ridipingendola.
Che tristezza...
 
#34 ·
vedendo il piano (se mai verrà realizzato) alla fine segue in parte il pensiero mrbeat. Se poi si riesce ad attuare una ricuciturà seria di tutti i tratti fatti a cazzo, l'alternativa può diventare appetibile.

Quoto tutto quello detto sulle parigine per impedire la sosta, che le macchine se infilino un po' dove si meritano e non rompessero a chi vuole camminare! Quindi sotto a fare migliaia di parcheggi sotterranei e di parigine ovunque!
 
#38 ·
12.3.2008

Bike sharing a Torino




Sarà Torino la prima grande metropoli italiana a mettere a disposizione dei propri cittadini il tipo di trasporto pubblico più ecologico per eccellenza: il bike sharing.
Il bike sharing - traducibile come "condivisione della bicicletta" - è uno strumento di mobilità sostenibile a disposizione delle pubbliche amministrazioni, di solito i Comuni, che intendono ridurre i problemi derivanti dalla congestione del traffico veicolare e il correlato inquinamento.
Consiste nella messa a disposizione dei cittadini di una flotta di biciclette di proprietà comunale, dislocate in diversi punti di parcheggio, che i cittadini, previa sottoscrizione di apposito abbonamento, possono utilizzare durante il giorno con il vincolo di riconsegnarle alla fine dell'utilizzo presso uno dei vari punti di raccolta.
Per il progetto varato definitivamente in consiglio comunale questa settimana è previsto un finanziamento di 2 milioni di euro, di cui 1 milione e 400 mila finanziati dal Governo, 300 mila dalla Regione Piemonte e altri 300 mila dal Comune.
Nella prima fase saranno rese disponibili 1.160 bici, distribuite in 116 posti di scambio dislocati strategicamente: presso le stazioni ferroviarie e della metropolitana, nelle zone a traffico limitato, nelle adiacenze delle facoltà universitarie. L'obiettivo finale è quello di offrire al più presto un totale di 3900 biciclette presso 390 siti della città.
Chi vorrà spostarsi in modo rapido, comodo ed ecologico lungo le strade del capoluogo piemontese, avrà un'opportunità in più e per i primi trenta minuti di utilizzo il noleggio sarà gratis.
In Italia questo strumento sta iniziando lentamente a diffondersi. Tra le esperienze maggiormente significative, c'è quella di Bari, il cui servizio è gestito tramite un sistema elettronico che consente ai cittadini muniti di apposita smart card di prendere in carico le biciclette condivise. Altre esperienze significative si hanno nelle città di Bologna, Milano, Parma, Novara e alcuni comuni della Provincia di Torino e Cuneo.
Anche Roma si sta muovendo su questa strada: il bike sharing partirà in forma sperimentale già da questa primavera con 250 mezzi: i lavori per costruire la prima "stazione di scambio" per le bici, a Piazza di Spagna sono iniziati il mese scorso. A Firenze invece il bike sharing arriverà il prossimo autunno: 800 mezzi in 50 punti di distribuzione mentre a Reggio Emilia dal 25 febbraio è già entrato in funzione "PedalaRE", il nuovo servizio pubblico di noleggio automatizzato di biciclette. Lavori in corso anche per tanti altri comuni: Genova, Prato, Modena, Ravenna, ma anche Cuneo, Savona, Bolzano, Brescia, Terni, Treviso e Udine. In molti centri minori poi la bici condivisa è già realtà.
 
#40 ·
Repubblica

Rinvio a oltranza per il bike sharing






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Il 6 novembre Palazzo Marino l´aveva annunciato ufficialmente: il bike sharing, ovvero l´affitto rapido (e quasi gratuito) di bici comunali in tutta la città, sul modello parigino, sarebbe partito il primo gennaio 2008, praticamente in concomitanza con l´Ecopass. Cifre di tutto rispetto: 5000 bici (a regime) da prendere e riconsegnare in 250 rastrelliere sparse in centro e in periferia, un investimento di 5 milioni di euro, gara con procedura d´urgenza bandita da Atm, aggiudicazione entro due giorni. Il 16, contrordine: l´assessorato all´Arredo urbano era perplesso circa i costi e la pubblicità necessaria a sostenerli. Tutto rinviato «a primavera». Ma ieri l´assessore al Traffico Edoardo Croci ha dichiarato: «Il bike sharing partirà entro l´estate».
 
#43 ·
Speriamo di no, ma come ho espresso sopra, è difficile essere ottimista a Milano, visto che questo è già la terza o quarta ripresa di promesse sulle ciclabili solo da quando c'è la Moratti.

Se siamo ancora all'inizio vuole dire che gli altri tentativi sono finiti come dici tu.:eek:hno:
 
#42 ·
siamo positivi!

ho scorso velocemente il thread... mi sembra che si sia parlato molto di Barcellona...

Io ho in mente anche l'esempio parigino (Velib?) e ne ero rimasto piacevolmente colpito....

http://www.en.velib.paris.fr/
 
#48 ·
nessuna novità?
 
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