Panebianco è il più bravo commentatore politico che abbiamo in Italia. Analisi acuta e lacerante.
Straquoto.Panebianco è il più bravo commentatore politico che abbiamo in Italia. Analisi acuta e lacerante.
Quote and Superquote.Mai lette analisi sulla superiorità antropologica in effetti. Ogni tanto ci vuole una ventata di aria fresca.
La verità è che l'Italia, oltre ad essere un paese dalle soglie di indignazione morale molto lasche, è anche un paese poco aduso al pragmatismo, al pensiero diretto e conciso anglosassone, alla morale luterana in cui il vero è vero e il falso è falso. Qui il principale problema è il giustizialismo più che la mancanza di giustizia, e se Filo Sganga si candida a primo ministro e qualcuno riporta la sua odissea giudiziaria, viene tacciato di essere 'antifilosganga'.
Solo in un paese così si potrebbe costruire tutta questa prosopopea sul cosiddetto 'antiberlusconismo'. L'unica cosa totalmente irrazionale è questa, caro Panebigio.
Veltroni ha provato a far finta che Berlusconi fosse semplicemente lo sfidante dell'altra coalizione, e non una anomalia democratica cui sarebbe impedito di candidarsi in un qualsiasi altro paese occidentale. Per legge o per sollevazione popolare.
Si è rifugiato, consigliato non si sa da chi, in un inspiegabile irenismo, ha rinunciato in sostanza a fare campagna elettorale. Financo di nominare il suo avversario.
Tutto ciò mentre il principale esponente della coalizione avversaria dava fuoco a tutte le artiglierie, con le solite scariche di populismo e scorrettezze.
Risultato: Veltroni non ce le ha prese, ce le ha stra-prese.
Di Pietro, che è l'unico, sfascisti a parte, che non ha rinunciato a fare opposizione attaccando come si deve il Grande Puffo... è decollato.
Sartori ripeteva da mesi prima delle elezioni che tutto ciò era suicida, vox clamantis in deserto.
http://www.corriere.it/editoriali/0...ni_e7c6f9c0-0071-11dd-aec1-00144f486ba6.shtml
Ma no, ma che, ma gli italiani sono stufi della contrapposizione ideologica. Si è visto.
Vediamo se dopo la batosta capiranno, anche se tutto suggerirebbe che no, non hanno capito.
Straquoto ma di questo ne abbiamo già parlato altrove. Storicamente però questo atteggiamento la sinistra l'ha sempre avuto. Veltroni mi ha ricordato il parlamento all'indomani del delitto Matteotti. Ma che, ma no, certo è che, ma dobbiamo tenerci dentro certi binari, che sdegno, l'Aventino etc etc. Nel frattempo il Duce , incredulo davanti alla mollezza degli oppositori, lo mise in quel posto a loro ed all'Italia tutta.Mai lette analisi sulla superiorità antropologica in effetti. Ogni tanto ci vuole una ventata di aria fresca.
La verità è che l'Italia, oltre ad essere un paese dalle soglie di indignazione morale molto lasche, è anche un paese poco aduso al pragmatismo, al pensiero diretto e conciso anglosassone, alla morale luterana in cui il vero è vero e il falso è falso. Qui il principale problema è il giustizialismo più che la mancanza di giustizia, e se Filo Sganga si candida a primo ministro e qualcuno riporta la sua odissea giudiziaria, viene tacciato di essere 'antifilosganga'.
Solo in un paese così si potrebbe costruire tutta questa prosopopea sul cosiddetto 'antiberlusconismo'. L'unica cosa totalmente irrazionale è questa, caro Panebigio.
Veltroni ha provato a far finta che Berlusconi fosse semplicemente lo sfidante dell'altra coalizione, e non una anomalia democratica cui sarebbe impedito di candidarsi in un qualsiasi altro paese occidentale. Per legge o per sollevazione popolare.
Si è rifugiato, consigliato non si sa da chi, in un inspiegabile irenismo, ha rinunciato in sostanza a fare campagna elettorale. Financo di nominare il suo avversario.
Tutto ciò mentre il principale esponente della coalizione avversaria dava fuoco a tutte le artiglierie, con le solite scariche di populismo e scorrettezze.
Risultato: Veltroni non ce le ha prese, ce le ha stra-prese.
Di Pietro, che è l'unico, sfascisti a parte, che non ha rinunciato a fare opposizione attaccando come si deve il Grande Puffo... è decollato.
Sartori ripeteva da mesi prima delle elezioni che tutto ciò era suicida, vox clamantis in deserto.
http://www.corriere.it/editoriali/0...ni_e7c6f9c0-0071-11dd-aec1-00144f486ba6.shtml
Ma no, ma che, ma gli italiani sono stufi della contrapposizione ideologica. Si è visto.
Vediamo se dopo la batosta capiranno, anche se tutto suggerirebbe che no, non hanno capito.
Mai lette analisi sulla superiorità antropologica in effetti. Ogni tanto ci vuole una ventata di aria fresca.
La verità è che l'Italia, oltre ad essere un paese dalle soglie di indignazione morale molto lasche, è anche un paese poco aduso al pragmatismo, al pensiero diretto e conciso anglosassone, alla morale luterana in cui il vero è vero e il falso è falso. Qui il principale problema è il giustizialismo più che la mancanza di giustizia, e se Filo Sganga si candida a primo ministro e qualcuno riporta la sua odissea giudiziaria, viene tacciato di essere 'antifilosganga'.
Solo in un paese così si potrebbe costruire tutta questa prosopopea sul cosiddetto 'antiberlusconismo'. L'unica cosa totalmente irrazionale è questa, caro Panebigio.
Veltroni ha provato a far finta che Berlusconi fosse semplicemente lo sfidante dell'altra coalizione, e non una anomalia democratica cui sarebbe impedito di candidarsi in un qualsiasi altro paese occidentale. Per legge o per sollevazione popolare.
Si è rifugiato, consigliato non si sa da chi, in un inspiegabile irenismo, ha rinunciato in sostanza a fare campagna elettorale. Financo di nominare il suo avversario.
Tutto ciò mentre il principale esponente della coalizione avversaria dava fuoco a tutte le artiglierie, con le solite scariche di populismo e scorrettezze.
Risultato: Veltroni non ce le ha prese, ce le ha stra-prese.
Di Pietro, che è l'unico, sfascisti a parte, che non ha rinunciato a fare opposizione attaccando come si deve il Grande Puffo... è decollato.
Sartori ripeteva da mesi prima delle elezioni che tutto ciò era suicida, vox clamantis in deserto.
http://www.corriere.it/editoriali/0...ni_e7c6f9c0-0071-11dd-aec1-00144f486ba6.shtml
Ma no, ma che, ma gli italiani sono stufi della contrapposizione ideologica. Si è visto.
Vediamo se dopo la batosta capiranno, anche se tutto suggerirebbe che no, non hanno capito.
STRAQUOTOMai lette analisi sulla superiorità antropologica in effetti. Ogni tanto ci vuole una ventata di aria fresca.
La verità è che l'Italia, oltre ad essere un paese dalle soglie di indignazione morale molto lasche, è anche un paese poco aduso al pragmatismo, al pensiero diretto e conciso anglosassone, alla morale luterana in cui il vero è vero e il falso è falso. Qui il principale problema è il giustizialismo più che la mancanza di giustizia, e se Filo Sganga si candida a primo ministro e qualcuno riporta la sua odissea giudiziaria, viene tacciato di essere 'antifilosganga'.
Solo in un paese così si potrebbe costruire tutta questa prosopopea sul cosiddetto 'antiberlusconismo'. L'unica cosa totalmente irrazionale è questa, caro Panebigio.
Veltroni ha provato a far finta che Berlusconi fosse semplicemente lo sfidante dell'altra coalizione, e non una anomalia democratica cui sarebbe impedito di candidarsi in un qualsiasi altro paese occidentale. Per legge o per sollevazione popolare.
Si è rifugiato, consigliato non si sa da chi, in un inspiegabile irenismo, ha rinunciato in sostanza a fare campagna elettorale. Financo di nominare il suo avversario.
Tutto ciò mentre il principale esponente della coalizione avversaria dava fuoco a tutte le artiglierie, con le solite scariche di populismo e scorrettezze.
Risultato: Veltroni non ce le ha prese, ce le ha stra-prese.
Di Pietro, che è l'unico, sfascisti a parte, che non ha rinunciato a fare opposizione attaccando come si deve il Grande Puffo... è decollato.
Sartori ripeteva da mesi prima delle elezioni che tutto ciò era suicida, vox clamantis in deserto.
http://www.corriere.it/editoriali/0...ni_e7c6f9c0-0071-11dd-aec1-00144f486ba6.shtml
Ma no, ma che, ma gli italiani sono stufi della contrapposizione ideologica. Si è visto.
Vediamo se dopo la batosta capiranno, anche se tutto suggerirebbe che no, non hanno capito.
non ti è passata per la testa l'ipotesi che magari Veltroni abbia deciso di abbandonare l'antiberlusconismo come unico fondamento, unico comandamento della sinistra, per il solo semplice motivo che non pagava più in termini elettorali (come in effetti non ha mai pagato)? Ha voluto, tanto perdere per perdere, provare ad intraprendere una strada nuova.. abbandonare i vecchi compagni massimalisti e cercare di traghettare la sinistra moderata ad essere una sinistra socialdemocratica vera dove il collante sia il riformismo e non l'antiberlusconismo. Questo forse perchè ha capito che il vero antiberlusconismo potrebbe essere il tentare di batterlo sul campo e non a parole. A parole è da 15 anni che la sinistra tenta di abbatterlo con il solo semplice risultato di avere oggi Berlusconi più forte che mai.Straquoto ma di questo ne abbiamo già parlato altrove. Storicamente però questo atteggiamento la sinistra l'ha sempre avuto. Veltroni mi ha ricordato il parlamento all'indomani del delitto Matteotti. Ma che, ma no, certo è che, ma dobbiamo tenerci dentro certi binari, che sdegno, l'Aventino etc etc. Nel frattempo il Duce , incredulo davanti alla mollezza degli oppositori, lo mise in quel posto a loro ed all'Italia tutta.
Passano 70 anni, arriva un altro nano che se ne fotte delle istituzioni, ci caca sopra senza nemmeno far finta di rispettarle (come almeno Craxi e la DC avevano il buon gusto di fare), e la sinistra, invece di reagire come ha reagito? Ma si, ma no, non demonizziamolo più, si può fare etc etc. Dove l'ha preso? Nello stesso posto di allora.
E vedrai che continuerà così. Silvio mette lì il piattino con due ossi da succhiare (il dialogo, le riforme), e la sinistra arriverà cheta cheta a lasciare che lui si faccia gli affari suoi.
È scritto nelle trippe.
Ma che dici? Una sinistra moderata presume una controparte a destra moderata in un paese che capisce ed accetta un dialogo moderato. La cazzata madornale di Veltroni è proprio aver pensato questo, di avere a che fare con una avversario democratico in un paese normale. Questo mentre Berlusconi stracciava il programma della controparte, urlava a destra ed a manca, prometteva mari e fiumi, Napoli come la Svizzera, zingari e rumeni a mare ( in un gesto di suprema ironia, visto che fu proprio il governo Berlusconi a volere fortissimamente l'entrata della Romania nell'EU) e continuava a dare dell'antidemocratico comunista, mangiatore di bambini all'avversario.non ti è passata per la testa l'ipotesi che magari Veltroni abbia deciso di abbandonare l'antiberlusconismo come unico fondamento, unico comandamento della sinistra, per il solo semplice motivo che non pagava più in termini elettorali (come in effetti non ha mai pagato)? Ha voluto, tanto perdere per perdere, provare ad intraprendere una strada nuova.. abbandonare i vecchi compagni massimalisti e cercare di traghettare la sinistra moderata ad essere una sinistra socialdemocratica vera dove il collante sia il riformismo e non l'antiberlusconismo. Questo forse perchè ha capito che il vero antiberlusconismo potrebbe essere il tentare di batterlo sul campo e non a parole. A parole è da 15 anni che la sinistra tenta di abbatterlo con il solo semplice risultato di avere oggi Berlusconi più forte che mai.
Direi un po semplicistico pensare che veltroni abbia perso solamente perchè non abbia voluto gridare quanto fosse cattivo il lupo.Mai lette analisi sulla superiorità antropologica in effetti. Ogni tanto ci vuole una ventata di aria fresca.
La verità è che l'Italia, oltre ad essere un paese dalle soglie di indignazione morale molto lasche, è anche un paese poco aduso al pragmatismo, al pensiero diretto e conciso anglosassone, alla morale luterana in cui il vero è vero e il falso è falso. Qui il principale problema è il giustizialismo più che la mancanza di giustizia, e se Filo Sganga si candida a primo ministro e qualcuno riporta la sua odissea giudiziaria, viene tacciato di essere 'antifilosganga'.
Solo in un paese così si potrebbe costruire tutta questa prosopopea sul cosiddetto 'antiberlusconismo'. L'unica cosa totalmente irrazionale è questa, caro Panebigio.
Veltroni ha provato a far finta che Berlusconi fosse semplicemente lo sfidante dell'altra coalizione, e non una anomalia democratica cui sarebbe impedito di candidarsi in un qualsiasi altro paese occidentale. Per legge o per sollevazione popolare.
Si è rifugiato, consigliato non si sa da chi, in un inspiegabile irenismo, ha rinunciato in sostanza a fare campagna elettorale. Financo di nominare il suo avversario.
Tutto ciò mentre il principale esponente della coalizione avversaria dava fuoco a tutte le artiglierie, con le solite scariche di populismo e scorrettezze.
Risultato: Veltroni non ce le ha prese, ce le ha stra-prese.
Di Pietro, che è l'unico, sfascisti a parte, che non ha rinunciato a fare opposizione attaccando come si deve il Grande Puffo... è decollato.
Sartori ripeteva da mesi prima delle elezioni che tutto ciò era suicida, vox clamantis in deserto.
http://www.corriere.it/editoriali/0...ni_e7c6f9c0-0071-11dd-aec1-00144f486ba6.shtml
Ma no, ma che, ma gli italiani sono stufi della contrapposizione ideologica. Si è visto.
Vediamo se dopo la batosta capiranno, anche se tutto suggerirebbe che no, non hanno capito.
nella politica italiana questo si potrebbe tradurre nell' "anglosassone" berlusconi cattivo, palesemente alla guida di un sistema d'interessi e di illegalità e nell' "italica" sinistra in cui il vero non è vero e il falso non è falso, che dietro una facciata benevola nasconde interessi anche maggiori.Federicoft said:è anche un paese poco aduso al pragmatismo, al pensiero diretto e conciso anglosassone, alla morale luterana in cui il vero è vero e il falso è falso.
Ma che dici? Una sinistra moderata presume una controparte a destra moderata in un paese che capisce ed accetta un dialogo moderato. La cazzata madornale di Veltroni è proprio aver pensato questo, di avere a che fare con una avversario democratico in un paese normale. Questo mentre Berlusconi stracciava il programma della controparte, urlava a destra ed a manca, prometteva mari e fiumi, Napoli come la Svizzera, zingari e rumeni a mare ( in un gesto di suprema ironia, visto che fu proprio il governo Berlusconi a volere fortissimamente l'entrata della Romania nell'EU) e continuava a dare dell'antidemocratico comunista, mangiatore di bambini all'avversario.
Risultato? Disfatta di Veltroni, trionfo degli estremismi populisti di destra (Lega e Silvio).
concordo perfettamente! a differenza di quanto sostiene federicoft io credo che perlomeno tra berlusconismo e antiberlusconismo, alla fine gli italiani siano sempre stati pragmatici non rivotando mai nelle ultime elezioni chi era al governo e così è stato anche alle ultime. Il governo Prodi è stato disastroso e loro hanno punito la sinistra.Direi un po semplicistico pensare che veltroni abbia perso solamente perchè non abbia voluto gridare quanto fosse cattivo il lupo.
nella politica italiana questo si potrebbe tradurre nell' "anglosassone" berlusconi cattivo, palesemente alla guida di un sistema d'interessi e di illegalità e nell' "italica" sinistra in cui il vero non è vero e il falso non è falso, che dietro una facciata benevola nasconde interessi anche maggiori.
Forse veltroni ha capito che in un paese dove il più pulito c'ha la rogna, lui compreso, fare a gare a chi c'è l'ha più lungo non ha senso ( e magari ha pure stufato ), le elezioni, tanto per tornare al pragmatismo, le ha perse per i due anni di governo prodi non non per altro, cambiare strategia svelenire i toni l'ho trovata una piacevole novità, in fondo la demonizzazione non aveva impedito a berlusconi di vincere già due volte e poi alla storia dei buoni contri i cattivi non ci credeva più nessuno.
Il prezzo da pagare (i.e. la maggioranza schiacciante di questo governo, gli Schifani, i Bondi, i Calderoli, etc) mi sembra un attimo alto. Alla normalizzazione politica del paese ho smesso di credere da quando fecero secco Moro; il paese ha una deriva populista dai tempi dei Cesari, illudersi di stare in un'altra reltà vuol dire far la fine del veltroniano agnello sacrificale.quindi secondo te solo con una destra moderata può esistere una sinistra moderata? ..secondo me così non porti niente alla causa della normalizzazione politica del paese. Io da elettore di centrodestra speravo che la mia parte politica arrivasse al superamento del berlusconismo prima della fine dell'antiberlusconismo della sinistra. Il passo l'ha fatto per primo Veltroni e di questo devo dagliene atto. Speriamo ora che anche il centro destra faccia il passo
Con che faccia Veltroni poteva fare l'ennesima campagna elettorale della sinistra (la5°) gridando al conflitto d'interessi berlusconiano quando in 7 anni di gorverno(5+2) non hanno fatto una mezza legge per risorvelo, io li avrei mandati a cagare........Mai lette analisi sulla superiorità antropologica in effetti. Ogni tanto ci vuole una ventata di aria fresca.
La verità è che l'Italia, oltre ad essere un paese dalle soglie di indignazione morale molto lasche, è anche un paese poco aduso al pragmatismo, al pensiero diretto e conciso anglosassone, alla morale luterana in cui il vero è vero e il falso è falso. Qui il principale problema è il giustizialismo più che la mancanza di giustizia, e se Filo Sganga si candida a primo ministro e qualcuno riporta la sua odissea giudiziaria, viene tacciato di essere 'antifilosganga'.
Solo in un paese così si potrebbe costruire tutta questa prosopopea sul cosiddetto 'antiberlusconismo'. L'unica cosa totalmente irrazionale è questa, caro Panebigio.
Veltroni ha provato a far finta che Berlusconi fosse semplicemente lo sfidante dell'altra coalizione, e non una anomalia democratica cui sarebbe impedito di candidarsi in un qualsiasi altro paese occidentale. Per legge o per sollevazione popolare.
Si è rifugiato, consigliato non si sa da chi, in un inspiegabile irenismo, ha rinunciato in sostanza a fare campagna elettorale. Financo di nominare il suo avversario.
Tutto ciò mentre il principale esponente della coalizione avversaria dava fuoco a tutte le artiglierie, con le solite scariche di populismo e scorrettezze.
Risultato: Veltroni non ce le ha prese, ce le ha stra-prese.
Di Pietro, che è l'unico, sfascisti a parte, che non ha rinunciato a fare opposizione attaccando come si deve il Grande Puffo... è decollato.
Sartori ripeteva da mesi prima delle elezioni che tutto ciò era suicida, vox clamantis in deserto.
http://www.corriere.it/editoriali/0...ni_e7c6f9c0-0071-11dd-aec1-00144f486ba6.shtml
Ma no, ma che, ma gli italiani sono stufi della contrapposizione ideologica. Si è visto.
Vediamo se dopo la batosta capiranno, anche se tutto suggerirebbe che no, non hanno capito.
Quello che da tifoso ti sfugge totalmente è che il resto del mondo non è fatto solo di biechi comunisti massimalisti che vorrebbero portare in Italia il sacro verbo di Carlo Marx, ma più banalmente di persone che si ritengono moderate e liberali, persino conservatrici o di destra, che hanno studiato o vissuto in altri paesi, che hanno una qualche dimestichezza di come funziona la democrazia altrove, il cui pensiero non è in vendita e che semplicemente vorrebbero che la politica italiana fosse leggermente più simile a quella di non dico Gran Bretagna, paesi scandinavi o Stati Uniti, ma almeno Francia o Spagna.Heheh, a leggere alcuni commenti si capisce che batosta dopo batosta non si va oltre al "Berlusconi anomalia democratica".
E l'errore sarebbe di Vetroni che ha provato a cambiare il disco...
Qualcuno cercando il demonio di turno continuerà a perdere per i prossimi 20 anni gridando al lupo, al lupo tutta la vita, anche quando Berlusconi sarà morto, non riuscendo a fare una campagna politica con proposte normali e agitando fantasmi golpisti. Indovinate chi?
Come è possibile che chi si può vantare di aver avuto Gramsci nelle proprie file sia caduto così in basso?
Panebianco ha proprio ragione.