Per stazione centrale intendi quella di Bari?
In generale. Con lo specifico di alcune discussioni sul forum su Napoli Centrale.Sì ma questa non sarebbe una vera e propria stazione di testa...perchè i binari continuano il loro percorso anche verso sud ma lungo binari che si interrano. Come Milan Porta Nuova appunto.
Ma questa critiche all'idea di una stazione di testa di cui parli, sarebbero riferite al caso di bari o in generale?
Scusa se ti correggo ma non esiste la stazione Milano Porta Nuova... esiste Torino Porta Nuova, che è una classica stazione di testa nonchè la stazione principale della città di TorinoSì ma questa non sarebbe una vera e propria stazione di testa...perchè i binari continuano il loro percorso anche verso sud ma lungo binari che si interrano. Come Milan Porta Nuova appunto.![]()
[...]i binari dall'1 al 12 sono di testa, mentre quelli dal 13 al 20 sono di corsa e si convogliano in un tunnel sotterraneo (denominato 'Passantino') che si ricongiunge alla direttrice Greco-Monza[...]
Come al solito però fanno ottime cose ma mai alla perfezione: nessuno, tranne me, sa niente!!!!19.11.2008
Internet a bordo treno
Al via la sperimentazione per offrire ai passeggeri della Ferrotramviaria SpA la possibilità di connettersi in internet mediante una rete wireless di bordo su una tratta sperimentale che va da Bari a Barletta.
E ancora:Atteso il passaggio in consiglio comunale
Bari mobile: nuova stazione all'Executive e bando di gara per la nuova metro
Una stazione firmata dalla ferrovie del Sud Est per un costo di 5 milioni di euro
di La Redazione
Una nuova stazione ferroviaria, moderna e pulita a servizio dei pendolari che lavorano in uno dei cuori economici della città, l'Executive center di via Amendola. Nel pomeriggio di ieri durante la riunione di giunta comunale gli assessori all’urbanistica Elio Sannicandro e ai trasporti Antonio Decaro hanno chiesto e ottenuto l'approvazione del progetto per la realizzazione della Fermata Metropolitana “Executive Center” della linea ferroviaria delle Ferrovie del Sud Est Bari - Taranto.
Si tratta di un ulteriore, importate tassello nello sviluppo della rete integrata di trasporto pubblico metropolitano, concordato tra l’amministrazione comunale di Bari e l’assessorato regionale ai trasporti.
L’opera mira ad integrare le linee ferroviarie locali e a sviluppare il collegamento rapido di massa, all’interno della città e dell’area metropolitana.
La fermata soddisferà le esigenze del bacino di utenza delle zone di Bari e dei Comuni del sud est barese in relazione anche alla notevole concentrazione di uffici posti principalmente lungo via Amendola.
Il progetto prevede ampi parcheggi alberati a servizio della fermata, accessibili tramite una nuova viabilità che si collega alla strada pubblica esistente, realizzando un nodo di scambio gomma-ferro.
La stazione, su tre livelli uniti tramite scale e ascensori, sarà facilmente accessibile. Al livello dei marciapiedi sono previsti i servizi per accogliere i passeggeri e fornire informazioni e controllo da parte del personale preposto.
Al livello superiore saranno ubicati servizi per rendere confortevole l’attesa, tra l’altro spazi per attività commerciali, ristoro, bar, tv, libreria, edicola, ecc..
Al livello interrato un sottopasso consentirà di raggiungere entrambi i marciapiedi ferroviari.
Tale progetto sarà successivamente integrato con le opere previste dal riassetto del nodo ferroviario che in quella zona prevede la realizzazione di una cerniera fondamentale del trasporto pubblico dell’area metropolitana di Bari con parcheggi di scambio per i bus ed i veicoli privati affiancati alle linee delle Ferrovie dello Stato e delle Ferrovie del sud Est.
Il progetto sarà esaminato nei prossimi giorni dal Consiglio Comunale di Bari per l’adozione della variante allo strumento urbanistico.
Successivamente, l’opera sarà appaltata dalle Ferrovie del Sud Est per un costo complessivo di circa 5,5 milioni euro finanziati dal Ministero dei Trasporti con i fondi della Legge 211/1992.
Tempi lunghi per la Bari-Bitritto: bando pubblicato con tre mesi di ritardo
Dopo tre mesi di attesa altro piccolo passo per rendere realtà la Bari-Bitritto, la linea ferroviaria bloccata da dieci anni per mancanza di fondi e di progettazioni. Ora un appalto integrato permetterà di concludere i lavori, escludendo ricorsi e ritardi, nel 2012. “Con la pubblicazione del Bando di gara per la costruzione della ferrovia Bari-Bitritto - sottolinea l'assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo - prende avvio l’ennesima grande opera strategica nell’area metropolitana di Bari. Con questa opera, si completa la rete ferroviaria che farà di Bari una delle città meglio servite dalle ferrovie, integrate tra loro, interoperabili e perfettamente in grado di collegare l’intera area metropolitana con la rete ferroviaria nazionale. Dal nucleo centrale costituito dallo storico progetto di ristrutturazione del Nodo ferroviario barese, si dipartono nuove reti di collegamento ferroviario che, o ristrutturate come le FSE e le FAL, o ricostruite ex novo, come la Bari-Bitritto, la Bari- San Paolo e la Bari-Aeroporto, faranno del capoluogo pugliese una città moderna e funzionale, nella quale il trasporto di massa sarà paragonabile a quello delle più avanzate città europee. Si completa così la parte fondamentale del duro lavoro avviato dalla Giunta Regionale per modernizzare i trasporti nella nostra Regione: e anche la Bari-Bitritto, come tante altre, esce definitivamente fuori dal libro delle opere incompiute, per diventare una realtà al servizio dei cittadini di Bari e della intera regione Puglia”.
Progetto stupendo!
http://corrieredelmezzogiorno.corri...putignano-bari-40-minuti--1602385291712.shtmlLoizzo: «Opere da completare, sulla linea si risparmierà quasi mezz’ora»
Fse, da Putignano a Bari in 40 minuti
Cantiere aperto a Casamassima: via 3 passaggi a livello. Lunedì il bando da 129 milioni per Triggiano
BARI — «Le Ferrovie del Sud Est, nelle due tratte tra Putignano e Bari (via Casamassima e via Conversano), si stanno trasformando in una metropolitana di superficie. Al termine degli interventi già in esecuzione il tempo di percorrenza massimo per l’intera tratta sarà di 40 minuti, con un risparmio di quasi mezz’ora » . È quanto affermato da Mario Loizzo, assessore regionale ai Trasporti, che ieri ha inaugurato il cantiere per la costruzione della circonvallazione di Casamassima (5,5 chilometri realizzati dal consorzio Ciro Menotti, per una spesa di 6 milioni a carico della Regione) che prevede due ponti e un sottovia. Opera importante anche per rendere più agevole il servizio ferroviario che include anche il rifacimento della stazione locale. «Il sistema ferroviario — ha aggiunto Loizzo — è una risorsa per i pendolari. Nell’ultimo anno gli indici di utilizzo dei mezzi pubblici in Puglia è salito mediamente del venti per cento. Questo significa meno auto in circolazione e abbattimento dell’inquinamento». Il futuro prossimo delle Ferrovie del Sud Est parla di incremento degli standard tecnologici e infrastrutturali. «Da cinque anni a questa parte — ha attaccato Loizzo — la Regione ha sostenuto la mobilità ferroviaria. Già lunedì sarà pubblicato il bando per l’interramento della linea all’altezza di Triggiano. Si tratta di un appalto da 129 milioni che eviterà la divisione della città. A metà febbraio sarà riaperta la linea che passa da Adelfia (lavori per 18 milioni, ndr), mentre
a marzo saranno consegnati tutti i 27 treni Atr che abbiamo acquistato per svecchiare un parco rotabile il cui convoglio più recente era datato 1965». Sul futuro delle Fse, tuttavia, pende la «vertenza» elettrificazione. L’aggiudicazione del bando da 150 milioni è stata impugnata dal Tar che entro febbraio dovrà prendere una decisione. Il primo lotto da attrezzare con i cavi tocca le linee da Martina Franca a Bari. «Una volta realizzata l’infrastruttura— ha concluso l’assessore regionale ai trasporti— si procederà a trasferire i treni a diesel sul versante salentino, mentre sono state avviate le pratiche per acquistare convogli ad alimentazione elettrica». Infine, è in cantiere l’attivazione di un’altra fermata Fse a Bari: in via Amendola, nei pressi dell’Executive center e del Campus universitario. Il costo dell’iniziativa è di 5,5 milioni
Vito Fatiguso
01 febbraio 2010