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BARI | Rinasce il Teatro Petruzzelli

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In questo thread invito tutti i miei concittadini, e non, a scrivere ogni aggiornamento riguardo la prossima riapertura dell'importante teatro di Bari.

Ieri 27 ottobre 2007 era il 16 anniversario del rogo e solo ora é nota una data per l'inaugurazione: 8 Dicembre 2008.





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Nel frattempo mi son divertito a fare una cosa... un po' esagerato forse, ma...

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^^OMG! Ma è davvero pacchiano così!:lol:

Bisognerebbe usare colori meno contrastanti.
Bianco era meglio, IMHO. Comunque fa piacere lo stiano terminando.
^^ all'inizio della sua storia no, è rosso dagli anni trenta.


Decisamente d'accordo con Paxromana
Ma tu guarda un po quanto era più bello (tutto, non solo il teatro) in passato!
Certo che, esclusa qualche zona, il boom del Dopoguerra ha """"cambiato"""" il volto di Bari e di tutte le città Italiane...
Mah...
Nel frattempo mi son divertito a fare una cosa... un po' esagerato forse, ma...

Manca solo il galletto del Bari sul finestrone centrale e stiamo a posto
Ma tu guarda un po quanto era più bello (tutto, non solo il teatro) in passato!
Certo che, esclusa qualche zona, il boom del Dopoguerra ha """"cambiato"""" il volto di Bari e di tutte le città Italiane...
Mah...

Fantastico il Tram in corso Cavour!!!Non sapevo Bari avesse avuto anche linee tramviarie!!!E qualcuno sa fin dove si estendeva???:nuts:
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^^ [OT]
A Bari i tram hanno circolato per 40 anni.

Un articolo della Gazzetta:
1948 - Addio, vecchio tram!
La filovia sostituisce il tram

Pochi ricorderanno la prima parte di questo amarcord del Capo cronista della Gazzetta, Paolo Magrone. Ma sicuramente molti ricordano ancora, la seconda parte. Quanti di noi sono andati al lido attaccati alle bobine che avvolgevano i fili dietro le filovie? E quanti di noi, in due, in tre, su biciclette sgangherate, sono finiti nei solchi delle rotaie tramviarie, non ancora rimosse, con spettacolari capitomboli? Tempi duri o spensierati che fossero, rappresentano la nostra giovinezza e vale la pena ricordarli. Il 30 settembre 1909, fra il Comune di Bari e la Società Elettrica Barese, veniva stipulata la convenzione in virtù della quale la Società si impegnava di impiantare un servizio tramviario elettrificato con tre linee iniziali: la Piazza Roma-Porto, la Piazza Roma-Tramvia Bari Barletta e la Bari-Carbonara. Erano tempi aurei della rinascita cittadina; si avvicinava il primo Centenario della costruzione del borgo Murattiano, per quella circostanza la città preparava solenni celebrazioni e quindi voleva presentarsi degnosamente ai forestieri che sarebbero convenuti a Bari. Il volto delle principali arterie si andava a mano a mano trasformando. I vecchi fanali a gas che irradiavano la loro fioca luce giallognola nelle ore serali, furono sostituiti tutti da lampioni che proiettavano nella via la bianca ed intensa luce elettrica. I gassisti accenditori, che dopo il tramonto correvano da un isolato all’altro con la pertica a fiaccola sulle spalle e si soffermavano ad ogni lampione per accenderlo, scomparvero da via Sparano, da Corso Vittorio Emanuele e da Corso Cavour, perchè una bella sera, abbassando una manetta, la popolazione estatica si era trovata come per incanto di fronte al miracolo della illuminazione elettrica. Le vie avevano avuto quasi tutte la loro pavimentazione in lastre vulcaniche e la costruzione del giardino Umberto, realizzata qualche anno prima, aveva esteso la ‘passeggiata’ serale di via Sparano fino all’imbocco di Piazza Roma.
Erano i tempi felici quando il più piccolo avvenimento cittadino faceva le spese della cronaca per molti e molti giorni, spesso per settimane e per mesi. Chi non ricorda, per esempio, le polemiche, anzi le ‘chiacchiere’ da caffè che suscitò l’erezione del monumento ad Umberto I? E nei caffè, nei cenacoli, non si mancò di rilevare, spesso con argute perifrasi, che Bari, avviatasi a divenire una grande città, ora che disponeva di una centrale elettrica vedeva ancora le sue vie principali attraversate dalle diligenze a cavalli, primordiali vetture dalle grigie tendine al vento, in funzione di servizio tramviario. Si vollero i trams elettrici; qualche mordace vignetta caricaturale - se mal non ricordiamo - comparve nelle vetrine di via Sparano. E i tram elettrici vennero. Il Centenario del Borgo nuovo doveva essere solenne e gli anziani si ricordano con quanta passione, con quanto interesse i cittadini seguivano i lavori di via Sparano, tutta trasformata in cantiere per la posa dei binari.
L’impresa fu coraggiosa, degna della tenacia e della volontà di pochi cittadini di quei tempi; e se qualcuno di essi oggi sopravvive, certamente proverà una stretta al cuore nel vedere che da qualche giorno il selciato di Piazza Roma è stato divelto per rimuovere i binari del vecchio tram. Caro vecchio tram elettrico, che quarant’anni addietro, al tempo dell’Acqua del Serino e delle bibite colorate ai chioschi di Corso Vittorio passavi come un bolide, oggi anche tu scompari dalle vie cittadine!

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_finestra_storia_1948_addio.asp?IDCategoria=772&IDCatSW=
e qualche foto:





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Qualcu no ha postato nella pagina scorsa "bella la pietra così pulita"
Intanto credo che di pietra non ci sia nemmeno un concio. E' tutto intonaco e malta decorativa (almeno così a guardare le foto...)
Poi nel restauro non vale la stessa regola che vale per il Dixan "così bianco che più bianco non si può!). la pulitura di una superficie storicaè un po' più complessa di così
In ogni caso qui non si tratta di pulitura ma di ritinteggiatura. e sicuramente è stato usato un colore troppo bianco e un rosso troppo omogeneo imho
i colori possono essere velati con varie tecniche, qui invece si è scelto di stendere una tinta molto omogenea.
e il risultato non è buono
sempre imho
comunque sia son contento che lo abbiano finito o quasi
Fascia da sindaco, taglio del nastro e flash
così i baresi possono inaugurare il Petruzzelli




BARI - Da oggi sino al 5 dicembre prossimo, in tutti i giorni feriali, dalle 10 alle 19, ogni cittadino barese potrà tagliare il nastro inaugurale del Teatro Petruzzelli indossando una fascia tricolore da sindaco. L'iniziativa si chiama «Taglia il nastro», è stata ideata da una agenzia in collaborazione della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari.

Tutti coloro che lo vorranno potranno recarsi dinanzi al Petruzzelli, indossare una fascia tricolore, impugnare grosse forbici colorate e tagliare il nastro rosso dell’inaugurazione. Il gesto, immortalato da un fotografo, stampato e incorniciato in un cartoncino-ricordo, verrà consegnato gratuitamente ai fotografati.

18/11/2008
http://www.lagazzettadelmezzogiorno..._PROV_01.php?IDNotizia=215745&IDCategoria=292
Io rimango pro bicromia anche se la si poteva bilanciare meglio. Se sceglievano un panna anzichè il bianco estremo magari era meglio ma per il resto va bene così.
^^OMG! Ma è davvero pacchiano così!:lol:

Bisognerebbe usare colori meno contrastanti.
potrebbe essere il Teatro di Saratov!

Sky? :nono:

;)
^^ Intanto rischia di slittare l'inaugurazione

da repubblica.it
"Petruzzelli, di più non posso fare"

Emiliano "rammaricato e addolorato"

Dopo l'ultimo stop alla riapertura da parte del ministro Bondi, il sindaco Emiliano è sfiduciato. "Non riesco a pensare a una festa in questa situazione" ha detto, "non è il momento per organizzare concerti". E questo anche se l'orchestra del Maggio fiorentino ha confermato la sua presenza gratis per il 6 dicembre.

di Raffaele Lorusso

«Non è questo il momento di pensare ai concerti e alle iniziative». Neppure la lettera con cui il coro del Maggio Musicale Fiorentino gli annuncia di essere pronto a venire a Bari il 6 dicembre per inaugurare il Teatro Petruzzelli, insieme con l´orchestra e con Zubin Mehta, mette di buon umore il sindaco Michele Emiliano.

All´indomani dello stop imposto dal ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, il primo cittadino sembra aver perso ogni speranza. «Sono rammaricato e addolorato per le parole del ministro», dice.

A chi, visto che è ormai certo che il Teatro Petruzzelli non riaprirà il 6 dicembre, suggerisce di tenere all´aperto i due concerti, quello di Placido Domingo e quello dell´orchestra del Maggio Fiorentino, Emiliano risponde in modo perentorio.

«Non è il momento di pensare a queste cose - osserva - Bisogna parlare di riapertura. Prendiamo atto delle parole del ministro e non vedo che altro si possa fare». Il ministro ha detto chiaramente che la chiusura del cantiere non avverrà entro il 6 dicembre. I tempi saranno più lunghi. Del resto, ragionano al ministero, il contratto con l´impresa scade il 9 gennaio 2009.

Quanto alle autorizzazioni dei vigili del fuoco, il comandante provinciale Giovanni Micunco ha fatto sapere che il nuovo sopralluogo per il rilascio delle autorizzazioni avverrà soltanto quando tutti i lavori saranno finiti. A questo punto la priorità è capire quando e come potrà riaprire il Teatro Petruzzelli. Se i tempi si allungheranno, la fondazione lirico-sinfonica dovrà ridimensionare il cartellone 2009.

È infatti impensabile rappresentare al Teatro Piccinni o in un altro contenitore cittadino i titoli scelti per un grande teatro d´opera come il Petruzzelli ricostruito. Resta poi da vedere che cosa ne sarà dei concerti annunciati per il 5 dicembre, con Placido Domingo e l´orchestra della Provincia di Bari, e per il 6 dicembre, con l´orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Zubin Mehta.

È possibile che l´appuntamento con il tenore spagnolo venga rinviato alla riapertura del Teatro. Il concerto dell´orchestra del Maggio Musicale Fiorentino potrebbe tenersi il 6 dicembre, per mera testimonianza, nel Teatro Piccinni o nella Basilica di San Nicola. Quella del sodalizio artistico della fondazione lirica di Firenze, del resto, è una vera e propria mobilitazione. Come già l´orchestra, anche il coro, nella lettera a Emiliano, ha espresso «stupore e dispiacere nell´apprendere che, malgrado l´impegno e l´attesa di un´intera città e di tanti che si sono adoperati per la riapertura del Teatro Petruzzelli, non vi sia ancora la certezza che si possa svolgere la sua inaugurazione».

Di qui, la «piena solidarietà verso tutti coloro che sono impegnati affinché lo storico Teatro possa riaprire, come previsto, il 6 dicembre prossimo». Per questa ragione, anche il coro si schiera al fianco dei baresi e del sindaco Michele Emiliano. Al quale conferma che, «insieme all´orchestra e al direttore principale, Zubin Metha, intende garantire comunque la propria presenza a Bari il 6 dicembre».
ma quali sono le motivazioni del Minsitro Bondi?
Ho sentito dire che anche Fitto avrebbe un ruolo in questa situazione.
^^ Causa maltempo (credo) stamattina era impossibile effettuare il taglio del nastro.Comunque credo proprio che ci andrò sabato prossimo
Petruzzelli, concerto notturno per non arrendersi

Dai canti di Natale al tango. La veglia di spettacolo, organizzata dal comitato 6 dicembre per sollecitare la riapertura del Politeama, ha richiamato qualche centinaio di persone. Sul palco si sono avvicendati il coro di voci bianche del conservatorio "Niccolò Piccinni", il quartetto del violinista Francesco D´Orazio, il sassofonista Roberto Ottaviano, i Jubilee gospel singers e il quartetto di Felice Mezzina. A presentare la serata, Michele Mirabella e Tiziana Schiavarelli. (Immagini A.G.photo)







http://bari.repubblica.it/multimedia/home/3792779/1/1
La storia del Teatro Petruzzelli

La storia del teatro Petruzzelli raccontata dallo scrittore barese Vito Maurogiovanni.


http://ilgraffio.telenorba.it/home/archivio_servizi_det.php?sri=9
Wasca quasi quasi vedendo quel video mi scendeva una lacrima... ma quanto bisogna essere scellerati per dare alle fiamme una simile meraviglia????
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