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#1 ·
In rivolta contro il Civis «Serve il referendum»
I comitati: «Bisogna declassarlo a filobus»
di LORENZO PRIVIATO - SAN LAZZARO -
UN REFERENDUM. Se non per cancellare il Civis, almeno per «declassarlo a filobus».
La proposta di Giorgio Giatti, presidente del comitato soci fondatori del 'Metrò che vorrei', viene accolta da un'ovazione.
La sala di città del municipio di San Lazzaro è gremita come non lo era mai stata. Trecento persone o forse più, accalcate persino fuori dal portone o costrette ad assistere attraverso le vetrate, al freddo e sotto la pioggia.
E' il popolo 'no Civis', che fa sentire la propria voce e si ribella.
Contesta duramente Atc, per i disagi e la partenza al rallentatore dei cantieri, e chiede al sindaco Marco Macciantelli di «ripensarci» e a tornare indietro.
«Se lo farà - assicura Giovanni Farina, commerciante di via Caselle - sarà ricordato come un grande sindaco. Altrimenti il Civis è destinato a diventare un cavallo di troia, anche per la sua immagine. Un'impresa fallimentare, che noi speriamo diventi un Titanic».
Fischi, invece, per l'ingegner Fabio Monzali, di Atc, responsabile dei cantieri, accusato di aver presentato i progetti a cose fatte, «mancando di rispetto ai cittadini».
Giatti, imprenditore e sanlazzarese, non le manda a dire: «Questo progetto è una follia. I mezzi, con cadenza ogni minuto e mezzo e quindi destinati a incrociarsi ogni 45 secondi, finiranno per paralizzare il traffico, che le preferenziali strozzeranno ulteriormente».
DA QUI LA PROPOSTA di estendere anche a San Lazzaro il 'referendum day' bolognese, autogestito e autofinanziato, da fare in febbraio.
Non per dire sì o no, ma per «declassare il Civis a filobus e abolire le prefenziali».
Bruno Giovannini, portavoce del comitato delle vie Fornace-Minarini-Gramsci che ha chiesto l'incontro, è preoccupato «soprattutto per quello che diventerà San Lazzaro a cantieri finiti».
Quindi dall'ipotesi di senso unico sulla via Emilia, già congelata dalla giunta, dai parcheggi che spariranno e dallee ricadute negative sul traffico che anche il nuovo polo scolastico nel Parco Europa è destinato a provocare.
«Stiamo diventando una periferia dormitorio» avverte Giovannini, che accusa pubblicamente la giunta «di amministrare con i palazzinari, dopo essersi riempita la bocca con le intenzioni di partecipazione dal basso».
Nel mirino finiscono l'informazione tardiva, la mancata realizzazione dei parcheggi compensativi e di un collegamento a nord alternativo alla via Emilia, «che andavano fatti prima e non dopo i lavori».
Di nuovo applausi scroscianti quando Giovannmi definisce il Civis «un rottame tecnologico».
E CHE, È CERTO Carlo De Maria, «oltre che dai cittadini non era condivisa neppure dal Comune, che l'ha subita per non perdere 182 milione di euro. Ma questo Civis ci è costato quattro volte il necessario: sono state comprate il doppio delle vetture che servivano, e al doppio del costo. Così San Lazzaro sperimenterà e farà da cavia a un progetto scartato da tutte le città del mondo».
 
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#2 ·
«Via le corsie riservate Civis in mezzo alle auto»

La proposta del comitato 'Metrò che vorrei'
- SAN LAZZARO -
LIMITATE il danno, abolendo le corsie riservate».
Il Civis è ormai una bomba a orologeria, innescata a San Lazzaro ma destinata ad esplodere a Bologna.
I cittadini sono sul piede di guerra e il malessere che serpeggiava da giorni è letteralmente deflagrato durante l'ultimo incontro pubblico in municipio, con Comune e Atc duramente contestati.
II referendum proposto da Giorgio Giatti, portavoce del 'Metrò che vorrei', ha come obiettivo quello di «salvare il salvabile».
Giatti ha definito una «follia» l'idea della corsie riservate, destinata a strozzare ulteriormente il traffico.
Da qui la proposta di abolirle.
«Il traffico sottratto dalle preferenziali - spiega Giatti - finirà per ingolfare altre strade a fronte di un guadagno impercettibile di tempo. Facendo girare i filobus in sede promiscua, invece, non sarà più necessario realizzare massicciate e pedane rinforzate. Se non a San Lazzaro, dove i lavori sono già partiti, almeno a Bologna si possono evitare gli sprechi».
Anche perché, secondo Giatti «il compito di Atc è quello di risolvere un problema di mobilità e trasporto, non di rifare l'arredo urbano di una città. Non è possibile che di 180 milioni di euro, un terzo venga speso per rifare i marciapiedi».
Intanto l'argomento Civis sta prendendo piede anche sul forum degli amici di Beppe Grillo, dove i contestatori hanno scatenato un vero e proprio tam tam virtuale.
L'ipotesi del referendum trova concorde Giampiero Bagni della Lega, mentre il sindaco Marco Macciantelli, da sempre pro Civis, per ora si esprime con prudenza: «E' un'idea che rispetto e che va valutata».
Il tema che si intreccia è quello del come cambierà la viabilità. C'è grande preoccupazione nell'area nord, dove sta nascendo un quartiere (Caselle) che pure finirà per riversare il traffico sulla tangenziale ma soprattutto sulla via Emilia. Vista anche la mancata previsione, almeno in tempi brevi, di un collegamento alternativo con la città.
Senza contare che anche il nuovo polo scolastico, che sarà costruito nel parco Europa, è osteggiato da un comitato che teme impatti devastanti sulle strade residenziali.
Per affrontare tutti questi temi - corsie protette, polo scolastico e viabilità - il sindaco ha preparato un programma di incontri ad hoc nei prossimi mesi con l'impegno, alla fine, di «tirare le somme e dare risposte definitive».
Lorenzo Priviato
 
#7 ·
Ovviamente non sono concorde ai 2 articoli,
ma siccome sono iscritto alla newsletter del metrochevorrei di Corticelli, spesso mi arrivano questi articoli.

Ecco, chi abita a Bologna, potrebbe postarmi il percorso del CIVIS, please.

Thank you

Eccolo qui

http://www.atc.bo.it/CMS/uploads/Rete_Civis_1.pdf

Il progetto non mi convince, anche se sarebbe una manna dal cielo per il (disastroso) trasporto pubblico bolognese.

Le principali arterie che partono dal centro ed escono verso le mura (la cerchia periferica) sono talmente strette che si possono percorrere solo a senso unico.
Gli autobus che servono il percorso Autostazione/Stazione Centrale-Via Rizzoli-Via Mazzini, per attraversare quest'ultima devono passare all'andata per via San Vitale, e al ritorno per Strada Maggiore. In poche parole, sono entrambi sensi unici, uno verso il centro, uno verso la periferia.

E qui si parla di bloccare il passaggio per chissà quanti mesi,
deviando il traffico nella già satura cerchia delle mura..

Quest'altra mappa è utile per capire la tragedia quotidiana mia
e di buona parte dei bolognesi :banana:

http://www.atc.bo.it/orari_percorsi/mappe/mappabologna/mappa_bologna.asp

A San Lazzaro sono iniziati da alcuni giorni i lavori, con conseguenti variazioni della circolazione, ma il divertimento arriverà quando bisognerà chiudere (almeno parzialmente) il lungo viale che va da Porta Maggiore a Via Emilia.

Questo è invece il progetto della metrotramvia che collegherà in galleria il Fiera District alla Stazione Centrale, per poi sbucare in superficie e proseguire verso la zona ovest della città.

http://urp.comune.bologna.it/Mobilita/Mobilita.nsf/3b5a117046b7c6e7c1256e3c0056b9e2/ded1dbaa5f642f37c125714f002e4280/$FILE/metrotranvia_11_04_06.pdf

A questo punto mi chiedo: ma invece di paralizzare mezza città per mesi con questo pseudo-tram, perchè non costruire una linea di metropolitana leggera Fiera-Stazione Centrale-Via Rizzoli-Porta Mazzini, e alla fine del quartiere piu' trafficato di Bologna farla continuare in superficie fino a San Lazzaro?

Mi scuso se sono stato troppo pedante, è il mio primo post :lol:
 
#4 ·
ma perchè in italia sono tutti così contrari a mezzi moderni come tram e metro, che migliorerebbero la viabilità e toglierebbero un pò di inquinamento?

diciamoci la verità...il filobus??? roba da anni 50!!! che non toglie traffico!!!

tsk! ignoranti!
 
#25 ·
ma perchè in italia sono tutti così contrari a mezzi moderni come tram e metro, che migliorerebbero la viabilità e toglierebbero un pò di inquinamento?
Perchè ostacolano il traffico delle auto private, che per l'italiano medio è come se ostacolassero il flusso di sangue arterioso.
Certe decisioni anche se impopolari vanno prese e calate dall'alto, non puoi dialogare con cittadini che usano l'auto anche per fare 300m e poco propensi a cambiare abitudini.
 
#6 ·
si ma una cosa è proporre una metro al posto di un tram, un'altra è declassarlo a filobus? checc'azzecca????
 
#8 ·
Ieri parlando con una persona è saltato fuori il discorso CIVIS.
Bisogna premettere che i commercianti di via Mazzini/via Emilia Levante sono contrari al progetto, e infatti espongono tutti il cartello NO AL CIVIS, e questo per il fatto che verrebbero eliminati molti parcheggi. Tra i commercianti girano voci, anzi, viene dato per certo che:
1. il CIVIS non può curvare (e questo mi sono sentito di smentirlo categoricamente, vedendo il tracciato mi sembra impossibile);
2. per il motivo di cui sopra la rotonda decorati al Valor Militare (la c.d. "rotonda di S.Lazzaro") verrà superata con un tunnel;
3. il CIVIS avrà semafori dedicati che gli permetteranno di avere sempre la precedenza;
4. le corsie preferenziali del CIVIS saranno al centro della strada e per le fermate verranno costruite delle strutture particolari, non si sa bene fatte come.
La cosa che mi fa arrabbiare è che di questi progetti non si sa mai niente, non vengono mai date notizie precise, e poi girano queste voci incontrollate che alimentano poi lo scontento degli interessati.
Qualcuno ne sa qualcosa di più?
 
#14 ·
Ieri parlando con una persona è saltato fuori il discorso CIVIS.
Bisogna premettere che i commercianti di via Mazzini/via Emilia Levante sono contrari al progetto, e infatti espongono tutti il cartello NO AL CIVIS, e questo per il fatto che verrebbero eliminati molti parcheggi. Tra i commercianti girano voci, anzi, viene dato per certo che:
1. il CIVIS non può curvare (e questo mi sono sentito di smentirlo categoricamente, vedendo il tracciato mi sembra impossibile);
Ne dubito, a Lione utilizzano lo stesso mezzo chiamato però CRISTALIS sprovvisto di guida ottica come semplice e suggestivo FILOBUS

2. per il motivo di cui sopra la rotonda decorati al Valor Militare (la c.d. "rotonda di S.Lazzaro") verrà superata con un tunnel;
3. il CIVIS avrà semafori dedicati che gli permetteranno di avere sempre la precedenza;
4. le corsie preferenziali del CIVIS saranno al centro della strada e per le fermate verranno costruite delle strutture particolari, non si sa bene fatte come.
Mi sono fatto un'opinione personale, se verrà costruito il tunnel presso la rotonda di S.L. e realizzate fermate in mezzo alla strada in "stile tranviario" permetterà al Civis di essere facilmente rimpiazzato con poche spese essendo il "grosso" già realizzato (tunnel esclusi), in un lontano futuro chiaramente, in una linea metrotranviaria, utilizzando i CIVIS magari sulle circolari 33/32 senza quella aberrante guida ottica ;)

La cosa che mi fa arrabbiare è che di questi progetti non si sa mai niente, non vengono mai date notizie precise, e poi girano queste voci incontrollate che alimentano poi lo scontento degli interessati.
Qualcuno ne sa qualcosa di più?
http://www.comune.bologna.it/comune/docs/psc-programma_def.pdf è un calendario d'incontri che interesserà anche il progetto CIVIS, io conto di andarci.
 
#11 ·
ce ne sono di città "piccole" che hanno avuto il coraggio di fare un metro'. Guardate ad esempio Rennes (250.000 ab). Ha una bellissima linea automatica e stanno lanciando la gara per la linea 2.

Per quanto riguarda il civis è vero che parlare di filobus fa vecchio ma ho delle difficoltà a vedere i veri vantaggi della guida ottica. E' una tecnologia sicuramente interessante ma fino al giorno in cui le normative non la equiparranno ad una normale guida vincolata permettendo la circolazione di mezzi lunghi secondo me porterà solo vantaggi risicati. Costerà più di un filobus ma che vantaggi porterà? (a parte il nome più moderno, s'intende:) )
 
#12 ·
Ve lo dico da cittadino di una città che non avendo il coraggio di costruire un tram serio voleva scegliere il civis e alla fine ha optato per il Translohr: una volta che ce lo avete, dovete tenervelo!!

Meglio battersi per un progetto ambizioso che spendere la metà per avere solo problemi, e perdere la possibilità di cambiare per altri vent'anni.
 
#13 ·
Il Translohr è un sistema pericoloso perché proprietario, il Civis è un filobus. Nella peggiore di ipotesi si potranno comprare filobus di altri costruttori (se prevedono le corsie abbastanza larghe da poter essere percorse anche da mezzi senza guida ottica).
 
#16 ·
Una curiosità: i Civis funzionerebbero/funzioneranno a 750 V cc, gli altri filobus a 600 V cc. I Bussotto mi pare siano convertibili a 750, i più vecchi da 12 metri no. Quindi Bologna si ritroverebbe con due reti filoviarie incompatibili.
 
#19 ·
Un po' di informazioni sul CIVIS dal sito dell'ATC. Niente di nuovo, ma così chi è interessato può leggere tutto qui senza dover andare sul link.

Il progetto
Civis è il sistema innovativo di trasporto che collegherà San Lazzaro di Savena al centro storico di Bologna. L'obiettivo è rendere più disponibile, semplice e rapido questo collegamento.
Il progetto non si limita al nuovo sistema e alle sue prestazioni. Ha ripensato e realizzerà tutto il contesto del trasporto: l'eliminazione delle barriere architettoniche, il miglioramento della pavimentazione stradale, la sincronizzazione dei semafori, il miglioramento del sistema elettrico delle linee filoviarie.
Civis è stato progettato come punto di una rete più complessa che, nel tempo, vedrà l'interscambio con il Servizio ferroviario metropolitano, l'Alta velocità, la Metrotranvia e gli autobus tradizionali.
Anche le linee esistenti del sistema filoviario sono oggetto di miglioramento e servizi ulteriori: i capolinea corrispondenti ai parcheggi scambiatori, la protezione delle corsie riservate, l'abbattimento dell'inquinamento acustico, un maggiore comfort per i passeggeri.

I veicoli
I veicoli Civis hanno motori elettrici che traggono alimentazione dai cavi tramite trolley (come i normali filobus).
I veicoli hanno, quindi, emissioni zero, e sono caratterizzati da una notevole silenziosità. Il voltaggio della linea aerea sarà portato a 750 Volts dagli attuali 600, consentendo maggiori potenze e miglioramento delle condizioni di viaggio, ad esempio consentendo l'installazione a bordo dei veicoli a trazione elettrica di impianti di climatizzazione dell'aria.
Il controllo della traiettoria di marcia è affidato a dispositivi di tipo elettronico/ottico (telecamere), che supportano il conducente e "guidano" il mezzo sul tracciato previsto per le diverse linee. Questo tipo di tecnologia aumenta la flessibilità di impiego: l'autista può, infatti, deviare dal perscorso in caso di necessità.
Facilita, inoltre, l'accessibilità al servizio perché il sistema automatico allinea il veicolo alla fermata eliminando il dislivello tra il marciapiede ed il piano di carico del Civis. In questo modo l'entrata viene agevolata, in particolar modo per le persone con ridotte capacità motorie.



I lavori
I lavori hanno avuto inizio il 16 settembre 2007. La prima tratta interessata dai lavori è il tracciato compreso tra le vie Caselle e Pertini (circa 3,2 km), per una durata di 240 giorni (180 per il solo canale stradale).
La durata complessiva prevista dei lavori (intera tratta San Lazzaro-Bologna, di 18,9 km) è di 1000 giorni.
Per ridurre al minimo i disagi e salvaguardare al meglio la viabilità, i cantieri per la realizzazione delle opere stradali sono di tipo “mobile” e prevedono:
- l'impegno della strada per tempi e tratti limitati (circa 300 metri di estensione e un mese di tempo per ciascun intervento);
- il mantenimento degli accessi privati;
- il mantenimento dei collegamenti ciclo-pedonali.
 
#24 ·
L'Atc smonta le accuse al Civis
Il presidente dell'azienda di via Saliceto, Francesco Sutti, spiega: "E' elettrico e non inquina, sara' grande esattamente quanto un autobus di 18 metri (2,55 metri), ma di sei centimetri piu' basso rispetto a un attuale filobus. E' meglio dei mezzi attuali delle stesse dimensioni in termini di rumore e vibrazioni"


Non inquinera' e non sara' un mezzo elefanticato spedito nelle delicate vie storiche di Bologna: il tram su gomma Civis e', infatti, elettrico sara' grande esattamente quanto un autobus di 18 metri (2,55 metri), ma di sei centimetri piu' basso rispetto a un attuale filobus. E soprattutto: "Il passaggio del Civis avra' un effetto sicuramente migliorativo rispetto ai mezzi attuali delle stesse dimensioni in termini di rumore e vibrazioni, in quanto le pavimentazioni previste per la circolazione nel centro storico verranno realizzate con uno strato di asfalto ad alta resistenza che consentira' una migliore scorrevolezza dei veicoli".

A spiegarlo e' il presidente dell'Atc di Bologna, Francesco Sutti, dopo l'attacco mosso da l'Altrainformazione al tram su gomma con tanto di richiesta di spostarlo altrove. Ma il numero uno dell'azienda di via Saliceto, impegnata ora a realizzare tutte le opere necessarie per far circolare il Civis a guida nel 2010, smonta le accuse al tram su gomma, dicendo: Bisogna riportare al vero alcune valutazioni". Cioe' dire la verita'.

Perche', appunto, elenca Sutti in una nota, il Civis non inquinera' e non assordera', non e' cosi' enorme e non fara' tremare la terra. Inoltre, "non andra' a sommarsi all'attuale rete di autobus, ma a sostituire rami di linee oggi esistenti (non solo i tratti-est dell'attuale linea 19, ma anche i rami della 27 verso i capilinea di via Genova e piazzale Atleti Azzurri d'Italia)" realizzando cosi' "una migliore compatibilita' ambientale, grazie a mezzi ad emissioni-zero in area urbana ed in particolare nel centro storico". E il taglio dello smog, sottolinea Suti, non e' di poco conto, specie in centro "che, per la sua conformazione urbanistica e la presenza dei portici, e' la zona piu' sensibile" all'accumulo degli inquinanti e al rumore.
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/
 
#30 ·
Lungimiranza una metro a Bologna dove il tratto più carico, nel centro di Bologna è di 12.000 pax/h (dati di Corticelli e, quindi, in realtà potrebbero benissimo essere 10.000 pax/h). Un tram in sede completamente riservata basta e avanza.

Se il carico è di 12.000 pax/h/direz. (nell'ora di punta) e tu vorresti una metro? Questa è lungimiranza. Sarai uno di quegli ingegneri meccanici che vogliono rubare il lavoro agli ingegneri civili trasportisti sparando metro da tutte le parti perchè fa figo. Scusa la durezza, ma a certe portate non si abbinano metro. Non credo, poi, che la domanda indotta, una volta realizzata l'opera sia tale da aumentare la richiesta di trasporto in modo sensibile. Parliamo pur sempre di Bologna, il cui servizio è al massimo servito da filobus.
 
#33 ·
Lungimiranza una metro a Bologna dove il tratto più carico, nel centro di Bologna è di 12.000 pax/h (dati di Corticelli e, quindi, in realtà potrebbero benissimo essere 10.000 pax/h). Un tram in sede completamente riservata basta e avanza.
Lascia stare Corticelli, non è una fonte attendibile, per niente.

Se il carico è di 12.000 pax/h/direz. (nell'ora di punta) e tu vorresti una metro? Questa è lungimiranza. Sarai uno di quegli ingegneri meccanici che vogliono rubare il lavoro agli ingegneri civili trasportisti sparando metro da tutte le parti perchè fa figo. Scusa la durezza, ma a certe portate non si abbinano metro. Non credo, poi, che la domanda indotta, una volta realizzata l'opera sia tale da aumentare la richiesta di trasporto in modo sensibile. Parliamo pur sempre di Bologna, il cui servizio è al massimo servito da filobus.
Una metro completamente sotterranea a Bologna attualmente sarebbe sproporzionata, ma la mia idea non è dettata dalla ricerca del "figo" per la mia città, bensì da una questione pratica: nel tratto della via Emilia Levate (quella che va dal centro al centro di San Lazzaro per intendersi) fisicamente una via completamente riservata non è possibile realizzarla, senza congestionare in maniera sensibile la viabilità locale. Non è possibile infatti dirottare il traffico privato su altre strade a grande scorrimento, un po' perché a Bologna la tangenziale è semicircolare e un po' per colpa della sua struttura radiale della rete viaria.

Per questo proponevo una rete metropolitana sotterranea o segregata ove possibile. Costruire un'opera utile alla città soltanto per una ventina d'anni mi sembra uno spreco di soldi. Attualmente a Bologna entrano 240.000 auto al giorno ed utilizzano quasi tutte la tangenziale dopo 40 anni di onorato servizio risulta ormai obsoleta per tale traffico, mi chiedo "era superflua negli anni '60 una rete del genere per Bologna e il suo traffico?"


Spero di essermi riuscito a spiegare...


ah! non so un ingegnere, dio me ne scampi, sono architetto o pseudotale ;)

comunque se siete interessati all'argomento proseguirei qui http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=480547 per non andare troppo OT
 
#31 ·
anche io credo che una metro propriamente detta per bologna sarebbe decisamente troppo. ma quelle che ora chiamano metro leggere, ovvero delle metrotramvie, potrebbero essere una validissima soluzione per città di medie dimensioni come BO appunto.
 
#34 ·
semi OT:

^^ cmq in questi giorni ho parlato con gente di firenze che dice che da studi effetuati si sarebbe potuto costruire la metro sotterranea in centro, sotto il livello archeologico, con solo il 10% in più di spesa. così non deturpando la via adiacente al duomo con un tram.

non so quanto ciò sia vero o verosimile. ma il discorso fatto mi ha messo alcuni dubbi in testa sulla situazione di FI.
 
#36 ·
^^

Un Km di metropolitana leggera automatica costa 60M€ (Rennes, Tolouse A e B, Torino).

Comunque che Bologna non sia New York lo sappiamo tutti ma questo non vuol dire che una linea di metro sarebbe superflua. Guardate Rennes (200.000 ab.): hanno fatto la linea 1 nel 2002. Il VAL scoppia di salute e di utenti e adesso stanno partendo le prime fasi della progettazione della linea 2.

Secondo me un sistema di trasporto pubblico efficiente non è superfluo in una città come Bologna in cui il 95% degli spostamenti fatti per motivi di lavoro (quelli, per intenderci, in cui non puoi arrivare tardi) sono su mezzo privato. evidentemente la politica del bus/filobus non ha dato risposte sufficienti, è ora di provare nuove strade.

Il civis da solo secondo me non puo' risolvere la situazione. io lo vedo meglio come struttura di supporto ad un sistema forte. sulle direttrici principali c'è bisogno di un mezzo a frequenze competitive completamente separato dal traffico ordinario (quindi sotterraneo).
 
#37 ·
Tornando al CIVIS, a questo link ci sono tutte le mappe dettagliate tratta per tratta sul percorso del "tram su gomma".
Lo dico subito, si tratta del sito dell'associazione il metrò che vorrei, ma le mappe sono attendibili, sono quelle ufficiali.
Piuttosto viene da chiedersi perchè tutte queste informazioni vengono pubblicate su questo sito ma non sui siti ufficiali tipo comune o ATC.
 
#39 ·
Viene da chiedersi perchè tutte queste informazioni vengono pubblicate su questo sito ma non sui siti ufficiali tipo comune o ATC.
Rispondo da solo alla mia domanda. Visto il vuoto di informazione sul CIVIS Corticelli ha chiesto e ottenuto dall'ATC di poter mettere online sul suo sito tutte le mappe il progetto. Questo almeno è quanto si evince dall'articolo sul Carlino di oggi.

Rita difenderà il Civis a suon di multe

Bologna, 26 novembre 2007 - E’ PESANTISSIMO il bagaglio di ‘vigili elettronici’ che il Civis porterà in dote alla città. E non solo perché altri occhi delle telecamere Rita saranno accesi nel centro storico, ma perché inizieranno a vigilare pure sulla via Emilia. Per difendere dagli automobilisti indisciplinati, a suon di multe, i diversi tratti stradali riservati al passaggio del nuovo tram su gomma che collegherà San Lazzaro al centro storico. I varchi di Rita saranno ben cinque tra via Mazzini e via Emilia, ai quali se ne aggiungono altri tre all’interno delle mura. Sono evidenziati in uno dei documenti che costituiscono l’ossatura del corposissimo progetto del tram, pubblicato sabato online dall’associazione il ‘Metrò che vorrei’, presieduta da Daniele Corticelli, sul proprio sito internet, www.ilmetrochevorrei.it.

E COSÌ, nella ‘Relazione tecnica sul controllo delle corsie riservate’, viene messo in evidenza l’uso delle telecamere ‘blocca automobilisti’ — e anche motorini e altre ‘due ruote’ — che sono ben marcate pure nella rete dei percorsi, con relative fermate, del futuro Civis. Una guida dettagliata, insomma, di come sarà presidiato il percorso sul quale viaggerà il tram. «Questa nuova rete di vigili elettronici — sottolinea Daniele Corticelli — fa da cornice a quella che è la filosofia del Civis: ‘sfrattare’ dalle strade le automobili. Non solo, infatti, la viabilità delle laterali che si immettono sul percorso del mezzo sarà quasi sempre bloccata, appunto per lasciare spazio al veicolo, ma saranno anche ‘vietate’ alle automobili nuovi tratti di strada, col rischio di essere multati». Il consigliere comunale della Tua Bologna, inoltre, fa notare che il tram su gomma funzionerà «come una vera e propria metropolitana di superficie, prendendo possesso di tutte le vie dove passerà e quindi obbligando gli altri veicoli a circolare altrove. Questo è il modello di città disegnato dall’assessore Maurizio Zamboni — fa notare — che prevede di cancellare il traffico da automobili. Non a caso ha modificato tutto il progetto originale del Civis, intervenendo pure sui percorsi, proposto dalla giunta Guazzaloca che lo considerava un’ottima alternativa, non inquinante e meno ingombrante, ai classici autobus. Si può essere più o meno d’accordo con questa visione di Zamboni, peccato che la cerchi di attuare in una realtà come Bologna che non ha strade adatte, come larghezza, ad accogliere insieme il tram su gomma, le auto e i parcheggi».

SARANNO decine, non a caso, i posti auto che lungo le diverse strade saranno sacrificati sull’altare del nuovo mezzo di trasporto, compensati da altri spazi per le macchine lungo il percorso (tra cui i 550 posti dell’ex Manifattura). «Emerge anche questo — riprende Corticelli — da tutte le mappe che abbiamo messo a disposizione dei cittadini sul nostro sito. Qualche esempio? Le decine che andranno in fumo nella zona di via Riva Reno».

La ‘operazione trasparenza’ sul Civis è partita sabato con la decisione di mettere online sul sito del ’Metrò che vorrei’ l’intero progetto del tram — in larga parte sconosciuto ai cittadini — ottenuto dal consigliere comunale da Atc.
Rimane comunque singolare il fatto che tutto questo sia divulgato tramite il sito di Corticelli e non dai siti ufficiali, ma tant'è...
 
#40 ·
In effetti é strano che i disegni del civis vengano pubblicati solo da chi il civis lo osteggia. Sembra che ATC tema di mostrare il progetto.

Ho guardato velocemente il disegno di via riva reno e S. Felice; sapete se e dove sono previsti i nuovi parcheggi che compensano quelli soppressi? E' davvero impossibile potenziare il servizio pubblico senza cancellare i già pochissimi parcheggi esistenti?
 
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