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Bologna | Museo della città di Palazzo Pepoli

6406 Views 13 Replies 7 Participants Last post by  hordak1975


Museo della Città, la prima 'ala' sarà pronta entro il 2011

Il progetto assolutamente innovativo e del quale si parla da qualche anno, usa le strade di Bologna come corridoi, i palazzi come sale, le osterie come caffè dei musei e le librerie come bookshop. Oltre ad approfittare della storia, la cultura e le trasformazioni della città, come ‘opere’ da mettere in mostra


Bologna, 13 gennaio 2010 - Una prima ‘ala’, cioè Palazzo Pepoli vecchio, sarà pronta nella primavera del 2011. Il Museo di città della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna prende forma pian piano e raggiungerà un ulteriore gradino con la fine del restauro del palazzo di via Castiglione.

Il progetto assolutamente innovativo e del quale si parla da qualche anno, usa le strade di Bologna come corridoi, i palazzi come sale, le osterie come caffè dei musei e le librerie come bookshop. Oltre ad approfittare della storia, la cultura e le trasformazioni della città, come ‘opere’ da mettere in mostra.

Philippe Daverio, il critico d’arte consulente della Fondazione è convintissimo che il Museo di città di Bologna sia uno dei progetti più all’avanguardia al mondo: prima c’erano i musei fatti con muri e oggetti, poi l’archeologia industriale da restaurare, spiega, il presente è invece l’uso della città e della sua ricchezza, per farne un grande spazio espositivo. E così, negli ultimi anni la Fondazione ha speso circa 70 milioni di euro per acquisire e restaurare palazzi, come spiega il suo presidente Fabio Roversi Monaco.

“Ci siamo ‘arricchiti’ grazie a questi investimenti, anche se abbiamo costi di gestione che si aggirano sui due milioni di euro” che porranno anche la questione della gratuità o meno degli ingressi, “ma di questo parleremo con le istituzioni”. Nell’attesa, un primo assaggio del museo arriva con la “microconvenzione” con l’Osteria del Sole (la più antica di Bologna) che da 500 anni trova spazio all’interno di un palazzo di vicolo Ranocchi oggi di proprietà della Fondazione. Il locale storico farà da ‘caffè del museo’ e si potrà andare a bere un bicchiere di vino tra una passeggiata e l’altra, racconta Daverio.


Intanto i lavori proseguono, spiega il presidente della Fondazione, e tra quattro mesi saranno conclusi gli allestimenti di palazzo Fava, tra un anno circa Palazzo Pepoli vecchio. Mentre sono già visibili le altre ‘ali’ del ‘museo aperto’ voluto dalla Fondazione città, con la biblioteca d’Arte e di Storia di san Giorgio in Poggiale, san Colombano, casa Saraceni, la chiesa di santa Cristina. “Si tratta di un progetto di interesse pubblico- afferma Roversi Monaco - un’operazione nuova, un modo di esibire in maniera dinamica che vuole far scoprire nuovi luoghi ai bolognesi e attirare turisti stranieri".
Il RestodelCarlino.it




Progetto: http://europaconcorsi.com/projects/3591
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bello...mi piace...ottima idea...Purtroppo Bologna non ha un monumento o un'opera d'arte che possa attrarre i turisti in massa,ma ha bellissime piazze e vicoli che possono attirare diversi turisti....
Non l'ho capito molto questo progetto, dall'immagine mi sembra una cosa moderna, il che è cosa buona.
^^
In verità manco a me è chiaro il percorso museale.

Per quanto riguarda l'intervento a Palazzo Pepoli in pratica si tratta di costruire una torre (rivestita da una pelle di vetro) all'interno della corte che con un sistema di rampe comunichi con i vari piani del palazzo.

Un'operazione simile a quella che stanno facendo all'Arengario di Milano per il museo del 900.

Vari rendering: http://europaconcorsi.com/projects/...-Di-Bologna-Nel-Palazzo-Pepoli-Vecchio/images
^^
Ma di che museo si tratta, cioè, quali opere conserverà?
Cultura | 20/06/2010

Bologna: Genius Bononiae restituisce alla citta' straordinario percorso museale

(Adnkronos) -
..Palazzo Pepoli diventera' un museo con oltre seimila metri quadrati dedicati alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni.

Il progetto di restauro e di allestimento e' dell'architetto Mario Bellini, designer di fama internazionale e vincitore di otto Compasso d'Oro e di prestigiosi altri premi di architettura. L'inaugurazione e' prevista a meta' 2011. Orari e modalita' di accesso per il pubblico ancora da definire.
Bologna: inaugura il percorso "Genius Bononiae"
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17 giugno 2010

Si è concluso dopo sei anni di lavori di restauro il progetto "Genus Bononiae - Musei nella Città", promosso dalla Fondazione Carisbo di Bologna nell'intento di creare un nuovo percorso museale all'interno del centro storico di Bologna. Questo percorso, che mette in rete 8 poli artistici restaurati per essere resi all'uso pubblico sarà inaugurato con tre giorni di appuntamenti in programma dal 20 al 23 giugno prossimo. Una festa che avrà al centro la musica e che coinvolgerà il regista Giorgio Diritti, il critico d'arte Philippe Daverio, l'attore Giorgio Albertazzi, il violoncellista Mario Brunello e anche il cantante Vasco Rossi. La rockstar di Zocca farà, infatti, un saluto alla città dal maxi schermo in hd e audio sorround che lunedì prossimo alle 21.30 sarà allestito in piazza Maggiore per proiettare il concerto di Vasco registrato il 19 e 20 settembre 2008 allo stadio Dall'Ara di Bologna. Quanto al percorso museale, invece, gli 8 poli tornati a nuova vita sono la Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, che conserva un patrimonio librario dal 1500 ad oggi; il complesso di San Colombano che ospiterà la collezione di una settantina di strumenti musicali antichi donati da Luigi Ferdinando Tagliavini; la Chiesa di Santa Cristina, ormai collaudata sede di concerti; Santa Maria della Vita, ove è collocato il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell'Arca; Palazzo Pepoli Vecchio, museo innovativo dedicato alla storia della città; Palazzo Fava, affrescato dai Carracci e Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo. Il tour si conclude sui colli della città con l'apertura al pubblico di San Michele in Bosco.

Culturaitalia.it
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A fine lavori il museo al Pepoli sarà dunque interattivo e destinato per lo più ad allestimenti temporanei, il che lo renderà sicuramente appetibile al pubblico.
Ad uno dei piani tra le altre cose dovrebbe trovare spazio una riproduzione gigante della Bologna medievale.

Sarebbe bello avere qualche scatto dai lavori..
Questo è il percorso museale che si sviluppa nel centro storico. Palazzo Pepoli ne sarà il fulcro.



GENUS BONONIAE. MUSEI NELLA CITTÀ
Genus Bononiae. Musei nella Città è un percorso culturale, artistico e museale articolato in edifici nel centro storico di Bologna, restaurati e recuperati all’uso pubblico: la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, con un ricco patrimonio librario a partire dal 1500; San Colombano, con la collezione degli strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini; la Chiesa di Santa Cristina, sede di concerti; Santa Maria della Vita, ove è collocato il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca; Palazzo Pepoli, museo innovativo dedicato alla storia della città; Palazzo Fava, affrescato dai Carracci e centro interamente destinato ad eventi ed esposizioni; Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo; San Michele in Bosco, grande belvedere affacciato su Bologna, ricco di opere d’arte.
Per meglio descrivere e comprendere il genus, la stirpe dei bolognesi di ieri e di oggi, Genus Bononiae. Musei nella Città si sviluppa attraverso un percorso urbano che ne racconta la storia, la vita, le arti e i sogni; utilizza le strade di Bologna come corridoi e i palazzi e le chiese come sale, inserendosi nella struttura istituzionale già esistente, così da prevedere un pieno collegamento con altri musei, pinacoteche, realtà culturali, economiche e sociali che animano la comunità locale.


Palazzo Pepoli. Museo della Città
via Castiglione 8, Bologna




Cuore di Genus Bononiae. Musei nella Città, Palazzo Pepoli diverrà sede di un museo dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni.

Il progetto di restauro e di allestimento dell’architetto Mario Bellini, trasformerà Palazzo Pepoli in un museo globale e interattivo di nuova concezione, in rapporto con la città nel collegarsi e interagire con le altre realtà museali. Per vocazione, è destinato a raccontare la storia di Bologna nel suo sviluppo architettonico, artistico e scientifico, con l’uso di tecniche espositive scenografiche e multimediali.


Palazzo Pepoli verrà inaugurato nell’autunno del 2011.



geniusbononiae.it
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i lavori procedono, a fine anno sarà visitabile, insieme alla riqualificazione di piazza minghetti.
bologna si sta dando una mossa. contribuirò personalmente, invitando qualche amico forestiero a visitare questo posto. ma prima voglio vederlo di persona..
Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna
Conferenza stampa di presentazione del Museo della Storia di Bologna

Giovedì 19 gennaio 2012 alle ore 11.30, presso la Sala Assemblee di Casa Saraceni (via Farini 15, Bologna), si terrà la conferenza stampa di presentazione di Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna.
A conclusione della fase di realizzazione del progetto Genus Bononiae, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fabio Roversi-Monaco, presenta Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna, un percorso culturale, artistico e museale dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni.
il resto della cartella stampa qui...
APA, UN CORTO ANIMATO ( O CARTONE ANIMATO) 3D PER IL MUSEO DELLA CITTÀ

Antonella Guidazzoli, Giosuè Boetto Cohen

Il grande progetto museale della città di Bologna, Genus Bononiae – Musei nella Città, che inaugurerà nell’autunno del 2011 la sede di Palazzo Pepoli, potrà sfoggiare una sala attrezzata per la visione di film in 3D stereoscopico, progettata ad hoc dal Cineca. In questo nuovo spazio immersivo, posto a metà della visita, il pubblico vivrà un’esperienza unica: un viaggio nel tempo, una specie di Big Bang della storia bolognese, 2700 anni raccontati in 12 minuti. La visita sarà guidata dal protagonista del film,: l’etrusco Apa il cui nome significa “padre”. Lucio Dalla, noto cantante, attore e regista bolognese, gli presterà la voce. Il film è stato scritto e diretto da Giosuè Boetto Cohen, giornalista, regista ed autore di molti programmi culturali della RAI. Apa sarà il mezzo perfetto per interessare il visitatore, senza nulla togliere all’accuratezza storico-scientifica del cortometraggio e dei suoi suoi diversi scenari storici. Il cartoon rappresenta, per molti versi, una vera e propria “prima”: per la prima volta, un museo di questa tipologia pone al centro delle sue sale una presentazione cartoon in 3D. Tecnicamente, si tratta del primo film 3D stereoscopico realizzato in Blender con elevati standard storici applicati a un’intera città, con quattro diversi scenari geo-referenziati in quattro periodi storici: l’epoca Etrusca, quella Romana, il Rinascimento e il presente. Il metodo sviluppato per la realizzazione, basata su piattaforma interdisciplinare open source, è stato di grande aiuto per questa impresa. Inoltre, Apa è il primo cartoon prodotto dal Cineca, che per l’occasione ha coordinato un team multidisciplinare consorziatosi ad hoc.
Il primo passo verso la creazione del cortometraggio era definirne la concezione visiva, in parte ispirata alla Parigi di Rataouille, prestando particolare attenzione ai colori e alle luci dei set. Il secondo passo è stato delineare un personaggio principale che fosse capace di accompagnare il pubblico attraverso più di 2000 anni di storia, in breve tempo, combinando simpatia e attendibilità storica.
Da un bassorilievo su un vaso bronzeo del periodo etrusco del VII secolo a.C., si è scelto il profilo di un musicista, per dar vita al personaggio di Apa. Nelle mani del character designer, la silhouette è diventata un personaggio in 2D, preludio agli studi per la versione in 3D.
La forte natura interdisciplinare del progetto ha richiesto la collaborazione di diversi gruppi di professionisti con competenze tecniche specifiche e complementari. Cineca ha deciso di utilizzare un deposito per l’archiviazione versioni della maggior parte dei dati di lavorazione. Il motore del deposito (SVN) è stato istallato in un cluster per il calcolo ad alte prestazioni così da permettere che i rendering fossero dipendenti dai dati elaborati sulla base del contenuto in evoluzione. La maggior parte degli strumenti interattivi (Blender, Meshlab, Cityengine) è stata istallata su nodi di visualizzazione remota per consentire il trattamento interattivo remoto di grandi data model che richiedono un’ampia memoria e CPU veloci.
La fase di produzione tradizionale del Blender 3D è stata migliorata con caratteristiche specifiche che permettessero un approccio filologico in grado di integrarne i limiti all’interno del processo creativo.
Gli scenari che accompagnano i visitatori attraverso le diverse epoche sono stati modellati sulla base di precisi studi storici ed archeologici tratti da una molteplicità di dati scientifici: per esempio i dati GIS, i dati scansionati al laser, la ricostruzione dei paesaggi e i modelli tridimensionali provenienti da precedenti progetti di ricerca. Tutti questi dati, così eterogenei, sono stati integrati in Blender e sono stati utilizzati nella fase produttiva sotto un continuo controllo incrociato da parte della commissione scientifica del Genus Bononiae Initiative.






Waiting for Apa
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cosa ne pensate della ricostruzione delle Torri Medievali di Bologna ?
magari non tutte , solo le più belle...una settantina direi

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cosa ne pensate della ricostruzione delle Torri Medievali di Bologna ?
magari non tutte , solo le più belle...una settantina direi

Ma tu sei fissato con le ricostruzioni ;)

Certo, Bologna doveva essere spettacolare all'epoca: una Manhattan del Medioevo/Rinascimento...
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