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NUOVO CENTRO SPORTIVO:
15/05/2012 Quarto inferiore (granarolo)
Bologna, ok al nuovo centro tecnico
Prima parte pronta nel 2014
La struttura sorgerà su un'area di 22 ettari e conterrà 13 campi da calcio, oltre campo in sabbia, palestra, centro medico e alloggi
Il rendering del progettoIl rendering del progetto
BOLOGNA - Presentazione con un inaspettato fuori programma quella che nel primo pomeriggio si è tenuta a Palazzo Malvezzi, sede della Provincia, dove il presidente del Bologna Albano Guaraldi ha firmato il protocollo d’intesa per la costruzione del nuovo centro sportivo del Bologna insieme alla presidente della Provincia Beatrice Draghetti, al vicepresidente Giacomo Venturi e al sindaco di Granarolo (il Comune dove sorgerà il centro) Loretta Lambertini. Un gruppo di tifosi della curva rossoblù ha preso la parola subito prima della proposizione del filmato sul futuro centro sportivo – quando la conferenza era iniziata ormai da quasi un’ora – chiedendo con toni garbati al numero uno rossoblù delucidazioni sulla lettera dell’advisor Tamburi: «Presidente, ringraziandola per lo splendido anno del Bologna, volevamo rivederla perché in un’intervista la scorsa settimana ha detto che vedeva spesso i capi ultras e non ci risultava: siamo contenti se si porterà a termine questo progetto del centro tecnico, ma crediamo che prima ci siano altre priorità da rispettare per le ambizioni che Bologna merita, come le comproprietà e la squadra del prossimo anno. Le siamo grati per quanto ha fatto ma vorremmo molta chiarezza: sapere cosa c’è pubblicamente dietro quella lettera e in base a questo valutarla».
GUARALDI: «IO LA LETTERA NON L'HO RICEVUTA» - Guaraldi però non ha risposto alla domanda dei tifosi, rimanendo in silenzio sulla sua sedia – con un’espressione non certo serena – e spegnendo il microfono, nonostante la mediazione della presidente della Provincia Draghetti. «Ho sempre accolto i tifosi a Casteldebole anche senza preavviso – ha risposto Guaraldi più tardi, quando la delegazione era già andata via – ma si vede che hanno voluto fare qui questa cosa. Comunque sono stati cortesi e hanno ringraziato, quindi è una cosa positiva». Ma l’umore del presidente non era certo dei migliori, anche nel confronto avuto con un paio di tifosi al termine della conferenza. Quanto alla lettera «io l’originale non l’ho ancora ricevuto, ma so già cosa rispondere», ha detto Guaraldi. Anche se a qualche socio la lettera originale è già arrivata.
IL PROGETTO – Il nuovo centro sportivo rossoblù sorgerà a Quarto Inferiore, nel comune di Granarolo, su un’area ampia oltre 22 ettari, terreni del socio Gian Paolo Rimondi che ha curato anche il rendering. Oltre alla sede della società ci saranno tredici campi da calcio – quattro regolamentari, uno dei quali con due tribune da 3.000 posti l’una – più un campo in sabbia, palestra, centro medico, hospitality, alloggi per i giocatori e spazi polivalenti dove potranno esserci anche rappresentazioni teatrali e musicali. «E’ un giorno che entra nella storia del Bologna e della città – rivela Guaraldi – al termine di un percorso con le istituzioni iniziato un anno fa. Il Bologna ha venti squadre giovanili e cinquecento giocatori che alloggiano e giocano sparsi per la provincia, con questo centro vogliamo unire tutto in un unico spazio, che sia vivo di giorno ma anche di sera».
TEMPI E COSTI - Firmato questo protocollo di intesa, l’obiettivo è presentare il progetto definitivo nel giro di due mesi e avere il primo step del centro pronto per la primavera 2014. Il costo? Nessuno si è sbilanciato e cifre ufficiali non ne sono uscite, anche se alla fine Guaraldi ha spiegato che «se non avessimo avuto fuori rosa quest’anno, avremmo pagato il primo stralcio del centro». A spanne, circa 7 milioni che andrebbero più o meno raddoppiati per il secondo step, ma pronosticare cifre è dura. «Ci sono troppe variabili nella costruzione su un’area così ampia», spiega il socio Rimondi. Ma presto, assieme al progetto, il Bologna dovrà presentare anche il business plan per costruire questo centro - il cui nome sarà scelto con un sondaggio - che sarà di proprietà dei rossoblù e che farà abbandonare Casteldebole, che costa circa 250.000 euro all’anno più le spese per gli affitti dei campi in provincia e degli alloggi per le giovanili, quasi altrettanto. All’interno del protocollo d’intesa, tre campi del futuro centro saranno riservati al comune di Granarolo, mentre l’attuale centro sportivo del paese sarà riqualificato dal Bologna Calcio e gli edifici di quella superficie saranno riutilizzati.
Video presentazione progetto:
http://video.corrieredibologna.corriere.it/nuovo-centro-tecnico-il-bologna-presentazione/cb-170473
Rendering:
RISTRUTTURAZIONE STADIO DALL'ARA:
Progetto per lo Stadio Renato Dall'AraUno stadio moderno costruito secondo i canoni UEFA,
un nuovo quartiere urbano per la città
Il Masterplan per la Nuova Città dello Sport a Bologna prevede, su una superficie di intervento complessiva di 15 ettari, la realizzazione di ristoranti, caffé, un hotel, appartamenti, uffici, un Wellness Center, il Museo del Bologna F.C. 1909, parcheggi oltre alla ristrutturazione dello Stadio Dall’Ara comprensiva di una nuova copertura con tensostruttura.
Lo stadio diventerà un centro sportivo aperto 24 ore su 24. Sarà accessibile alle famiglie che potranno trovarsi a varie ore del giorno e durante l'intera settimana come avviene nei più importanti stadi europei e americani: a Stamford Bridge, lo stadio del Chelsea, a Londra; al St. James Park, lo stadio del Newcastle; ad Anfield Road, lo stadio del Liverpool; ma anche al Santiago Bernabeu a Madrid o nei nuovi stadi americani. Al Citi Field dei Mets o allo Yankee Stadium a New York.
Una nuova concezione dello stadio. Non più un'astronave atterrata nel mezzo della campagna, circondata da enormi parcheggi. Non più un generatore di traffico e d'inquinamento, ma un luogo urbano, conviviale, alla scala della città. Un luogo aperto dove si possa fare la spesa, incontrare amici, praticare sport e partecipare a eventi sportivi.
L'intervento consente la realizzazione di circa 90.000 m2 di nuove attività commerciali, residenziali e terziarie che finanzieranno la ristrutturazione del Dall'Ara e genereranno utili per il bilancio dell'Amministrazione Comunale di Bologna.
Sito del studio responsabile del progetto: http://www.avoe.org/index_NEW.html
foto:
15/05/2012 Quarto inferiore (granarolo)
Bologna, ok al nuovo centro tecnico
Prima parte pronta nel 2014
La struttura sorgerà su un'area di 22 ettari e conterrà 13 campi da calcio, oltre campo in sabbia, palestra, centro medico e alloggi
Il rendering del progettoIl rendering del progetto
BOLOGNA - Presentazione con un inaspettato fuori programma quella che nel primo pomeriggio si è tenuta a Palazzo Malvezzi, sede della Provincia, dove il presidente del Bologna Albano Guaraldi ha firmato il protocollo d’intesa per la costruzione del nuovo centro sportivo del Bologna insieme alla presidente della Provincia Beatrice Draghetti, al vicepresidente Giacomo Venturi e al sindaco di Granarolo (il Comune dove sorgerà il centro) Loretta Lambertini. Un gruppo di tifosi della curva rossoblù ha preso la parola subito prima della proposizione del filmato sul futuro centro sportivo – quando la conferenza era iniziata ormai da quasi un’ora – chiedendo con toni garbati al numero uno rossoblù delucidazioni sulla lettera dell’advisor Tamburi: «Presidente, ringraziandola per lo splendido anno del Bologna, volevamo rivederla perché in un’intervista la scorsa settimana ha detto che vedeva spesso i capi ultras e non ci risultava: siamo contenti se si porterà a termine questo progetto del centro tecnico, ma crediamo che prima ci siano altre priorità da rispettare per le ambizioni che Bologna merita, come le comproprietà e la squadra del prossimo anno. Le siamo grati per quanto ha fatto ma vorremmo molta chiarezza: sapere cosa c’è pubblicamente dietro quella lettera e in base a questo valutarla».
GUARALDI: «IO LA LETTERA NON L'HO RICEVUTA» - Guaraldi però non ha risposto alla domanda dei tifosi, rimanendo in silenzio sulla sua sedia – con un’espressione non certo serena – e spegnendo il microfono, nonostante la mediazione della presidente della Provincia Draghetti. «Ho sempre accolto i tifosi a Casteldebole anche senza preavviso – ha risposto Guaraldi più tardi, quando la delegazione era già andata via – ma si vede che hanno voluto fare qui questa cosa. Comunque sono stati cortesi e hanno ringraziato, quindi è una cosa positiva». Ma l’umore del presidente non era certo dei migliori, anche nel confronto avuto con un paio di tifosi al termine della conferenza. Quanto alla lettera «io l’originale non l’ho ancora ricevuto, ma so già cosa rispondere», ha detto Guaraldi. Anche se a qualche socio la lettera originale è già arrivata.
IL PROGETTO – Il nuovo centro sportivo rossoblù sorgerà a Quarto Inferiore, nel comune di Granarolo, su un’area ampia oltre 22 ettari, terreni del socio Gian Paolo Rimondi che ha curato anche il rendering. Oltre alla sede della società ci saranno tredici campi da calcio – quattro regolamentari, uno dei quali con due tribune da 3.000 posti l’una – più un campo in sabbia, palestra, centro medico, hospitality, alloggi per i giocatori e spazi polivalenti dove potranno esserci anche rappresentazioni teatrali e musicali. «E’ un giorno che entra nella storia del Bologna e della città – rivela Guaraldi – al termine di un percorso con le istituzioni iniziato un anno fa. Il Bologna ha venti squadre giovanili e cinquecento giocatori che alloggiano e giocano sparsi per la provincia, con questo centro vogliamo unire tutto in un unico spazio, che sia vivo di giorno ma anche di sera».
TEMPI E COSTI - Firmato questo protocollo di intesa, l’obiettivo è presentare il progetto definitivo nel giro di due mesi e avere il primo step del centro pronto per la primavera 2014. Il costo? Nessuno si è sbilanciato e cifre ufficiali non ne sono uscite, anche se alla fine Guaraldi ha spiegato che «se non avessimo avuto fuori rosa quest’anno, avremmo pagato il primo stralcio del centro». A spanne, circa 7 milioni che andrebbero più o meno raddoppiati per il secondo step, ma pronosticare cifre è dura. «Ci sono troppe variabili nella costruzione su un’area così ampia», spiega il socio Rimondi. Ma presto, assieme al progetto, il Bologna dovrà presentare anche il business plan per costruire questo centro - il cui nome sarà scelto con un sondaggio - che sarà di proprietà dei rossoblù e che farà abbandonare Casteldebole, che costa circa 250.000 euro all’anno più le spese per gli affitti dei campi in provincia e degli alloggi per le giovanili, quasi altrettanto. All’interno del protocollo d’intesa, tre campi del futuro centro saranno riservati al comune di Granarolo, mentre l’attuale centro sportivo del paese sarà riqualificato dal Bologna Calcio e gli edifici di quella superficie saranno riutilizzati.
Video presentazione progetto:
http://video.corrieredibologna.corriere.it/nuovo-centro-tecnico-il-bologna-presentazione/cb-170473
Rendering:

RISTRUTTURAZIONE STADIO DALL'ARA:
Progetto per lo Stadio Renato Dall'AraUno stadio moderno costruito secondo i canoni UEFA,
un nuovo quartiere urbano per la città
Il Masterplan per la Nuova Città dello Sport a Bologna prevede, su una superficie di intervento complessiva di 15 ettari, la realizzazione di ristoranti, caffé, un hotel, appartamenti, uffici, un Wellness Center, il Museo del Bologna F.C. 1909, parcheggi oltre alla ristrutturazione dello Stadio Dall’Ara comprensiva di una nuova copertura con tensostruttura.
Lo stadio diventerà un centro sportivo aperto 24 ore su 24. Sarà accessibile alle famiglie che potranno trovarsi a varie ore del giorno e durante l'intera settimana come avviene nei più importanti stadi europei e americani: a Stamford Bridge, lo stadio del Chelsea, a Londra; al St. James Park, lo stadio del Newcastle; ad Anfield Road, lo stadio del Liverpool; ma anche al Santiago Bernabeu a Madrid o nei nuovi stadi americani. Al Citi Field dei Mets o allo Yankee Stadium a New York.
Una nuova concezione dello stadio. Non più un'astronave atterrata nel mezzo della campagna, circondata da enormi parcheggi. Non più un generatore di traffico e d'inquinamento, ma un luogo urbano, conviviale, alla scala della città. Un luogo aperto dove si possa fare la spesa, incontrare amici, praticare sport e partecipare a eventi sportivi.
L'intervento consente la realizzazione di circa 90.000 m2 di nuove attività commerciali, residenziali e terziarie che finanzieranno la ristrutturazione del Dall'Ara e genereranno utili per il bilancio dell'Amministrazione Comunale di Bologna.
Sito del studio responsabile del progetto: http://www.avoe.org/index_NEW.html
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