a me piace molto il primo
"xe beo"
è la regione che caccia il grano? o è privato come investimento?
"xe beo"
è la regione che caccia il grano? o è privato come investimento?
cmq come promesso vi mostro il progetto che secondo me meritava di più! soprattutto perchè si sviluppava in altezzaTIS attuale
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per la cronaca: manifesta è un'importantissima biennale d'arte contemporanea che si svolge ogni volta in un luogo differente: quest'anno in trentino..si è concluso il mese scorso il restauro di un solo padiglione per ospitare "manifesta".. una manifestazione che parla appunto di edilizia da quel che ho capito.. per la data di scadenza di tutto il progetto non ho albaperò i lavori inizieranno nel 2009 mi pare.. mettiamo un ipotetico 2013 ?
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Le imprese bocciano
il polo tecnologico
di Mirco Marchiodi
Una stroncatura: «Il Parco tecnologico così non lo accettiamo». Una minaccia: «Molti imprenditori hanno già detto che se il polo hi-tech nascerà così come è stato presentato, allora trasferiranno i loro centri ricerca a Monaco o Innsbruck». Un avvertimento: «Cento milioni di investimento iniziale più altri 30 di costi di gestione annuali sono troppi, così togliamo risorse all’economia e al resto della comunità». Un invito: «Fermiamo le ruspe, rimettiamoci al tavolo e ridiscutiamo il progetto del polo tecnologico prima di costruire una cattedrale nel deserto senza utilità».
L’associazione degli imprenditori ieri ha convocato una conferenza stampa per dire no all’attuale progetto del polo tecnologico. Un polo troppo pubblico e troppo poco rivolto alle aziende, hanno sostenuto il presidente dell’associazione Stefan Pan, il portavoce del gruppo high-tech Federico Giudiceandrea e il direttore di Assoimprenditori Josef Negri.
Per spiegare le perplessità dell’associazione, Pan ha usato un esempio: «L’economia altoatesina è come una scuola d’elite, specializzata in alcuni settori con insegnanti e studenti eccellenti ma con pochi soldi per pubblicare libri, ovvero per innovare. Invece di investire i soldi per pubblicare testi scientifici, si preferisce costruire un nuovo edificio scolastico, nel quale però studenti e insegnanti locali non possono entrare».
Le critiche alla Provincia sono nel metodo («possibile - sbotta Negri - che al progetto strategico abbiano collaborato Tis, Eurac, università, istituto CasaClima, Bls ma non gli imprenditori?»), ma soprattutto nel merito. Bocciato il megaprogetto da 100 milioni: «Quale impresa - chiede Giudiceandrea - andrebbe a spendere così tanti soldi prima di vedere se il concetto funziona? Bisogna iniziare da quello che abbiamo già, in particolare dall’università che deve formare più ingegneri. E bisogna fare rete e sfruttare le sinergie. Tis, Bls, Eurac e gli altri centri di ricerca devono collaborare, non aumentare i propri organici». Bocciato l’o rientamento quasi esclusivo alla green-economy: «Un settore su cui puntare, ma non può essere l’unico. Vogliamo scommettere sull’e conomia verde? Benissimo, allora rafforziamo le piante esistenti sul territorio invece di cercare di far crescere qui in Alto Adige quelle esotiche», l’invito di Pan per continuare a promuovere le aziende locali, «che hanno i loro punti di forza in tutt’altri campi». Bocciata anche la decisione di concentrarsi sulle piccole imprese, «perché le grandi aziende - così aveva sostenuto Bizzo - la ricerca la fanno già al loro interno». «Ma le nostre grandi aziende - ribatte Assoimprenditori - sono piccole a livello internazionale e rischiano di essere penalizzate rispetto ai loro concorrenti esteri». La grande paura è quella di perdere i contributi per l’innovazione. «La Provincia dove andrà a prendere i 30 milioni per la gestione del polo tecnologico? È facile pensare che toccherà all’economia coprire questa spesa».
Tutto da buttare? «No, ma adesso fermiamoci e ridisegniamo il polo tecnologico. Perché alla fine l’innovazione la fanno le aziende».