aperto finalmente il parcheggio dell'ospedale .... 1,20€ / h
era ora.. !! era pronto da luglio...
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sull'alto Adige di oggi invece si dicono cose ancora più interessanti...Si avvicina sempre di più il Centro Sportivo dell’FC Südtirol
21.10.2008 - Continua a grande ritmo il lavoro dell’FC Südtirol-Alto Adige per lo sviluppo di un proprio centro sportivo. Recentemente si è svolto un incontro con il Comune di Laives, durante il quale sono stati discussi i prossimi interventi per la realizzazione del progetto. Nelle prossime settimane verrà fatta una perizia geologica ed elaborato un piano di finanziamento dettagliato. Inoltre verrà formato un gruppo di lavoro composta da tecnici, che programmerà e seguirà il progetto.
Nel frattempo il Comune di Laives ha approvato uno studio di fattibilità. È noto, che la Giunta Provinciale ha deliberato il 27 novembre 2007 un contributo di 11 milioni di euro per la costruzione dello Stadio e del Centro d’Allenamento. Il via definitivo al progetto è stato dato dal Consiglio Provinciale il 30 maggio 2008. „Per il movimento calcistico altoatesino, la realizzazione del Centro d’Allenamento per la società guida della nostra provincia, l’FC Südtirol, è di grandissima importanza” afferma il capogruppo della SVP in Consiglio Provinciale Walter Baumgartner. „Da anni l’FCS svolge un ottimo lavoro nel settore giovanile e con questa struttura potrà lavorare ancora più professionalmente. Molti giovani, che provengono da altre società altoatesine, i tecnici e gli accompagnatori potranno poi portare queste esperienze ai loro colleghi nelle società d’origine“, conclude Baumgartner.
Anche il Presidente Werner Seeber è entusiasta delle future prospettive offerte dalla nuova struttura dell’FC Südtirol. “Con la realizzazione del nuovo Centro inizia per la nostra società una nuova era. Lo Stadio ed il Centro d’Allenamento risolvono i nostri problemi logistici e finalmente si potrà lavorare in modo molto più professionale. Ringrazio il Presidente della Giunta Provinciale Luis Durnwalder e gli Assessori, per averci dato questa possibilità. Un grazie particolare va a Walter Baumgartner, nostro tifoso, che ci ha sempre sostenuto e si è sempre impegnato per questo progetto.“
Anche il Vice-Presidente e Socio di Maggioranza Hans Krapf si é detto felice, di avere a disposizione un proprio stadio e propri campi. „Il nostro obiettivo è quello di creare una struttura, dove possiamo allenare i nostri giovani talenti. Inoltre vogliamo offrire ai nostri tifosi la possibilità di vedere partite ad altissimo livello. Se tutto fila liscio, l’FC Südtirol potrebbe già inaugurare la nuova sede alla fine del 2010“, spera Krapf.
dal sito www.fc-suedtirol.com
Carcere di Bolzano
Che il carcere di Bolzano sia tra i peggiori d'Italia, è risaputo. Che i detenuti e gli operatori carcerari, siano costretti a vivere o lavorare in un ambiente obsoleto, indecente e malsano, è vergognoso.Lo asserisce il presidente dell'Associazione Cculturale Atesina GianfrancoPonte .Da decenni si parla della costruzione di un nuovo carcere, senza mai giungere ad una soluzione soddisfacente, accampando le più svariate motivazioni e riserve.
Ora che, finalmente, le Istituzioni preposte hanno individuato un sito, di loro proprietà, per edificare il nuovo carcere, arriva puntuale il NIET del presidente della giunta provinciale, e ci lascia perplessi. In tutte le parti d'Italia e del mondo, le carceri, si costruiscono in periferia, od almeno in zone poco frequentate, per ragioni di sicurezza e non si capisce perché solo a Bolzano si debbano costruire in siti nelle vicinanze del tribunale, guarda caso, nel centro cittadino. Boh!
La ragione, a nostro avviso c'è, e viene identificata sui progetti che il comune d'Appiano aveva su quell'area, che tra qualche tempo sarebbe diventata proprietà provinciale.
Seconda motivazione, a nostro avviso, è che nessuno vuole un carcere nelle vicinanze della propria abitazione, e giustamente anche i cittadini d'Appiano. Allora non si capisce perché, solo Bolzano debba accettarlo, e debba essere i luogo d'accentramento di tutti i disagi vedi:incenerimento rifiuti solidi urbani di tutta la provincia con tutto l'inquinamento che ne consegue, e non è poco. (Il promesso inceneritore di Brunico non si fa più, e sappiamo anche il perché);l'accentramento di tutti gli uffici nella città con traffico ed inquinamento dovuto al traffico pendolare; l'assorbimento dei rifiuti pendolari con aggravio sui costi dei residenti, ecc., ecc., ecc.
Ci si chiede anche perché, solo i comuni di Bolzano, Laives e Vadena, sono obbligati ad assorbire tutte le cose negative che gli altri comuni della provincia rifiutano di ospitare.
I maligni dicono; perché la maggioranza degli abitanti è di lingua italiana, sarà vero?
Peccato che il 90% dell'idrogeno prodotto venga fatto grazie al petrolio......:bash:Ricordo che con l'austria e la germania c'è un accordo per "idrogenizzare" tutta l'A22 .. da modena a monaco di baviera
ciao ciao
:nono: energia solare ed eolico ad ogni stazione :yes: almeno così avevo capito...Peccato che il 90% dell'idrogeno prodotto venga fatto grazie al petrolio......:bash:
La proposta alla lega, che ha un eletto, non è del tutto folle per tre motivi:Durni propone il patto a tre
Svp-Pd-Lega. Bressa (PD) dice no
Nel giorno della vittoria di Dellai a Trento, Durnwalder propone al Pd un accordo a tre per la prossima giunta altoatesina. Ospite indesiderato per i democratici è la Lega Nord. Il presidente vede Bressa e Tommasini e lancia la proposta: «Facciamo un accordo programmatico Svp-Pd-Carroccio, che riguardi anche la presidenza del consiglio, ma con Artioli in giunta». Apriti cielo. Il deputato ed il segretario altoatesino del partito di Veltroni non ci stanno.
Da un po’ di tempo Durnwalder voleva incontrare Gianclaudio Bressa. Un colloquio breve tra l’onorevole del Pd, il segretario Tommasini e il Landeshauptmann. Pochi minuti, quanto basta per rimescolare tutte le carte e mandare in fibrillazione la delegazione di piazza Domenicani. Il presidente altoatesino avanza la proposta di imbarcare anche la Lega Nord nella maggioranza di governo della prossima legislatura. Un accordo a tre che comprenda per la parte italiana i due assessorati e la presidenza del consiglio a rotazione con un esponente della Stella alpina. Vorrebbe la Artioli nell’esecutivo, non solo nel posto che è stato di Dello Sbarba.
La Svp vuole ancorare all’autonomia almeno un partito del governo nazionale. La scelta è caduta sul Carroccio. Durnwalder intende evitare 5 anni di guerra con Palazzo Chigi. Non può stringere accordi con il Pdl, ma con il partito di Bossi sì. Da Roma hanno già fatto sapere che Bolzano può scordarsi qualsiasi collaborazione nel caso la Svp non si apra in qualche modo al centrodestra. E così il presidente ha sondato il terreno, ricevendo però da Bressa e Tommasini un no secco a qualsiasi ipotesi di patto programmatico con la Lega Nord. «C’è anche un ragionamento di livello nazionale», ha spiegato Bressa a Durnwalder. Pd e Carroccio sono «incompatibili», ancora Bressa. Di fronte a loro la proposta di una collaborazione politico-programmatica con il partito di Bossi.
I tre politici si lasciano in questo modo. Il Landeshauptmann va in via Brennero, dov’è in programma una riunione della direzione. Il partito di raccolta è soddisfatto per il risultato di Dellai. Ma, ad esempio, l’onorevole Brugger ammonisce: «Non date troppo peso alla vittoria del centrosinistra in Trentino per quanto riguarda le trattative di giunta in Alto Adige». È comunque Durnwalder che tiene il timone delle trattative. Nel tardo pomeriggio, invece, la seduta dell’assemblea provinciale del Pd. Si ribadisce la disponibilità a proseguire il confronto con la Svp per la formazione della nuova giunta provinciale. «Questo percorso dovrà vedere al centro un modello di sviluppo per il futuro dell’Alto Adige, con particolare attenzione ai temi del sociale, dello sviluppo sostenibile, dell’innovazione e del plurilinguismo», si legge nel documento approvato all’unanimità.
Poi la netta chiusura al dialogo con il Carroccio. «Il Pd intende essere coerente con il mandato ricevuto dai cittadini e per questo ritiene impossibile qualsiasi ipotesi di collaborazione politica con il Popolo della libertà e con la Lega Nord», ancora nel documento. «La Svp dovrà dunque scegliere se rafforzare il percorso autonomista con le forze che hanno dimostrato senso di responsabilità di fronte alle istituzioni ed alla nostra autonomia o se aprire un percorso diverso che vada a destra, rincorrendo pericolosamente le pulsioni più estremiste e storicamente nemiche dell’autonomia», è il passaggio conclusivo. Si spera anche nel voto trentino e nelle capacità persuasive di Dellai. Il governatore trentino si vedrà questa mattina a Bolzano con Durnwalder.
La Svp non scarica il Pd - alleato storico - ma vuole la Lega in giunta. I democratici non ci stanno. I due consiglieri provinciali escludono di volersi «mangiare» a vicenda. «Non entrerò mai in giunta da solo, senza la presenza della collega Repetto», dice Tommasini. Ques’ultimo sostiene di essere sicuro anche del contrario. Insomma, un esecutivo che veda la presenza di Elena Artioli e di Barbara Repetto è da escludere, a meno che quest’u ltima non esca dal Pd. Ieri sera, l’assemblea provinciale si è espressa in modo compatto, Polonioli e Stenico compresi.
Sarà la Stella alpina a dover scegliere. Questa settimana dovrebbero proseguire le consultazioni con Pd, Lega e Pdl. «Vorrei concludere questa fase entro novembre, per arrivare alla nuova giunta prima della fine dell’anno», così Durnwalder, che però aggiunge: «Forse sono troppo ottimista». Intanto ieri, sia la Svp che il Partito democratico hanno scelto la composizione delle rispettive delegazioni per le trattative di giunta. Entrambe piuttosto corpose. E la Lega? «Credo che Durnwalder abbia bisogno di noi a Roma», dice Elena Artioli. Semplice, no?
sarà alimentata grazie all'energia solare ed eolica
Alpi: una navicella spaziale per hotel
La capsula-albergo creata dal designer Ross Lovegrove verrà posta in Alta Badia in cima alla Gran Risa
VAL BADIA (BOLZANO) - La montagna diventa high-tech: dalle case in stile tirolese si passa direttamente alla navicella (quasi) sospesa nell'aria in stile "Star Trek". L'idea è quella di piazzare un letto sotto le stelle, una stanza senza pareti né soffitto, nel mezzo delle Dolomiti a 2100 metri di altezza: si chiama semplicemente "Capsula", il futuristico rifugio del designer industriale Ross Lovegrove.
GRAN RISA - A vederla così ricorda una goccia di mercurio, spiega il suo ideatore, Moritz Craffonara, 64enne gestore di uno dei rifugi più conosciuti dell'Alto Adige, il "Moritzino" a La Villa. La bolla sospesa nell'aria (a pochi centimetri da terra grazie a campi elettromagnetici) verrà posizionata in cima alla celebre pista Gran Risa, quella del gigante di Coppa del mondo dell'Alta Badia. A realizzare la curiosa opera è stato chiamato il londinese Ross Lovegrove, designer industriale di fama mondiale conosciuto soprattutto per le sue creazioni ecocompatibili dalle linee sinuose, come gli "alberi solari" ma anche per l'iMac Apple; il walkman Sony; le poltrone d'aereo British Airways o le fotocamere Olympus.
STANZA SINGOLA - La capsula supertecnologica dal diametro di 8 metri è rivestita in doppio vetro con uno speciale materiale riflettente il cui involucro esterno diffonde l'ambiente circostante e smaterializza la sua presenza, permettendo così agli occupanti di vedere all'esterno in qualsiasi condizione ambientale, ha spiegato Lovegrove. La stanza singola ha un letto dalla forma irregolare nel mezzo con linee essenziali e colore bianco. Inoltre, è completamente indipendente dal punto di vista energetico poichè alimentata con energia solare ed eolica.
PRIVACY - Insomma, una sensazione del tutto nuova per chi desidera addormentarsi circondati da una parte dal ghiacchiaio della Marmolada, dall'altra, dal massiccio del Fanes. La sensazione è quella stare all'esterno, magari in mezzo alla neve e sotto le stelle, ma contemporaneamente in un esclusivo rifugio in perfetta intimità all'interno. "Un'incredibile spazio etereo. Distesi in questa capsula, magari ascoltando musica classica che stimola i sensi, si può godere del fantatsico panorama dolomitico a 360 gradi. Non posso immaginare un modo migliore per svegliarsi la mattina", ha detto Lovegrove.
BIENNALE - Il progetto dell' "Alpine Capsule", che già avuto una grande eco sui media di mezzo mondo, è terminato. Nel 2010 sarà pronto per svolgere la sua funzione di rifugio esclusivo. Prima però passerà a Venezia. Già, perchè l'opera sarà ospitata alla prossima Biennale, la prima volta per una struttura turistica.
Elmar Burchia
è già in costruzioneL'autostrada del Brennero all'idrogeno
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Avevamo parlato dei progetti della Norvegia, per realizzare un corridoio tra Oslo e Stavanger, adesso parte un progetto per quello tra Mantova e Monaco. L’Autobrennero Spa e la IIT S.c.a.r.l. di Bolzano, con un investimento di 10 milioni di euro, hanno deciso di realizzare un impianto pilota per la produzione e distribuzione di idrogeno a Bolzano sud. Il progetto consiste in un impianto pilota di produzione e distribuzione d’idrogeno a servizio dell’A22 e del territorio circostante. All’Autobrennero spetta il compito di realizzarne strutture ed impiantistica, mentre all’istituto partecipato I.I.T. quello di approntare i necessari impianti di produzione, distribuzione e stoccaggio dell’idrogeno.
L’idrogeno verrà utilizzato come combustibile per l’autotrasporto, sia allo stato puro, sia miscelato con metano (anche per il rifornimento degli autobus pubblici). In via sperimentale, l’idrogeno prodotto verrà adottato come vettore energetico per la produzione di energia in sistemi celle a combustibile per l’alimentazione di pannelli a messaggio variabile posti lungo l’asta autostradale.
L’impianto di produzione è dimensionato per produrre 240 metri cubi di idrogeno l’ora per un totale annuo di oltre 2 milioni di metri cubi, mentre la potenza elettrica necessaria per la produzione oraria è stata calcolata in 1000 kwh di corrente verde idroelettrica. Il risparmio in termini ambientali sarà pari a 700mila litri di benzina, corrispondenti ad oltre 1 milione e 600mila kg di anidride carbonica non emessa in atmosfera. I lavori dovrebbero durare poco più di un anno.
Ricerca: accordo Provincia Bolzano - Eurac
Al centro energia, ambiente, minoranze e genetica
(ANSA) - BOLZANO, 18 DIC - Patto Provincia autonoma - Eurac per la ricerca. L'assessore Otto Saurer e il presidente dell'Eurac Werner Stuflesser hanno firmato un accordo quinquennale con il quale l'Eurac si impegna ad intensificare entro il 2013 la ricerca nei settori chiave per l'Alto Adige: energie rinnovabili, diritti delle minoranze, genetica e ambiente alpino. La Provincia garantisce al centro di ricerca un progressivo aumento dei finanziamenti - si passa dagli 8.4 mln previsti per il 2009 ai 10.6 in programma per il 2013. (ANSA).