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Brutalismo

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http://thevision.com/architettura/cemento-brutalista/

questo articolo che vi linko mi ha fatto ragionare su quanto sia misconosciuto e tutto sommato disprezzato questo stile. stile che non ha neanche una paginetta qui su ssc.

la treccani riporta

brutalismo In architettura, termine applicato a un particolare uso del cemento armato (béton brut) riscontrabile in opere quali l’Unità di abitazione di Marsiglia (1948-54) di Le Corbusier. Una ripresa del termine e della sua peculiarità si diffonde in Gran Bretagna ( new brutalism) nel corso degli anni 1960 e 1970. Precursori e teorici di quest’ultima tendenza sono A. e P. Smithson (scuola superiore di Hunstanton 1951-54), orientati, oltre che a una rivalutazione delle istanze funzionali e strutturali, a conferire nuovi significati formali ai materiali, deliberatamente esibiti.

o anche

termine con cui gli architetti A. e P. Smithson e il critico P. R. Banham, a partire dal 1954, definirono un complesso di esperienze architettoniche che, denunciando la degradazione “manieristica” del razionalismo, traggono una nuova vitalità e nuove potenzialità dall'universo tecnologico. Peculiare del brutalismo è l'intento di mettere in vista tutti i componenti materiali dell'architettura: nel primo edificio del brutalismo (scuola di Hunstanton, 1954) gli Smithson lasciarono deliberatamente in vista anche gli impianti tecnici (tubature, ecc.) della costruzione. Attorno a questo movimento, che non ebbe premesse teoriche formalizzate, si raccolgono sia i modelli urbani elaborati dal gruppo francese Candilis-Josic-Woods, sia il brutalismo lecorbusieriano recuperato invece nell'edificio dell'Istituto Marchiondi di V. Viganò (1957, Milano) e negli edifici di Ham Common a Richmond e di Preston (1955-58) realizzati da J. Stirling e J. Gowan, come anche nelle opere di alcuni esponenti della scuola giapponese. Si ricordano tra questi: Kenzō Tange con il municipio di Kurashiki (1957-60) e lo Yamanashi Broadcasting Building a Kōfu (1966), e Kunio Maekawa con la Metropolitan Festival Hall a Tōkyō (1958-61).

In Italia pare che l'opera brutalista più rilevante sia la Velasca.


qualcuno vuole condividere opere rilevanti di questo stile o aggiungere qualcosa?
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Mah, Istituto Marchiondi, Milano
Fiera, Bologna
Istituto Castiglioni, Busto Arsizio
Villa Perugini, Fregene
Serpentone (INA Casa), Genova
IACP Rozzol Melara, Trieste
Corviale, Roma
Chiesa di Longuelo, Bergamo
un sacco di pompe Agip (300 ca.) di Mario Baciocchi, in tutta Italia
ecc.
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Credo che più brutale di questo non ci sia nulla in Italia: doveva sembrare na torre medievale e sembra na ciminiera che fa quasi capolino su piazza duomo



La casa del portuale di Aldo Loris Rossi è brutale?
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Mah, Istituto Marchiondi, Milano
Fiera, Bologna
Istituto Castiglioni, Busto Arsizio
Villa Perugini, Fregene
Serpentone (INA Casa), Genova
IACP Rozzol Melara, Trieste
Corviale, Roma
Chiesa di Longuelo, Bergamo
un sacco di pompe Agip (300 ca.) di Mario Baciocchi, in tutta Italia
ecc.
le scuole e la chiesa mi piacciono molto.
Mi sembra che il problema maggiore sia la manutenzione ,cosa che lo rende particolarmente incompatibile con le abitazioni,specie quelle popolari.
Basta vedere le foto della chiesa di bergamo prima e dopo il restauro





http://www.santalessandro.org/2016/06/50-anni-longuelo/
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un sacco di pompe Agip (300 ca.) di Mario Baciocchi, in tutta Italia
ecc.
Sono una serie tutta uguale?
Potresti metterne una foto?
Sono una serie tutta uguale?
Potresti metterne una foto?
Pare di no:

https://www.google.com/search?q=agi...hUKEwiO3ZD90pToAhVDr4sKHZRqAX0Q_AUoAXoECBMQAw

Questa è quella di piazzale Accursio (MI), che oggi ospita il ristorante/officina di Lapo:

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PS: il Meazza, nonostante l'anno di costruzione, è brutalista?
Credo che più brutale di questo non ci sia nulla in Italia: doveva sembrare na torre medievale e sembra na ciminiera che fa quasi capolino su piazza duomo



La casa del portuale di Aldo Loris Rossi è brutale?
Scusami, le tue parole non hanno senso, soprattutto perchè fraintendi in pieno il significato di brutalismo, che nulla ha a che fare con il termine "brutale", invece si riferisce al cemento "grezzo", beton brut mi pare. Intanto opinabilissima la tua riflessione sulla torre velasca, continui a basarti sul termine brutale.
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Siracusa

Santuario "Madonna della Lacrime"




by gaetano gioia, su Flickr


by Tinavonhier, su Flickr

Santuario delle Madonna delle Lacrime by Andrea Pravettoni, su Flickr



interni:


by Andrea Pravettoni, su Flickr


by jbdodane, su Flickr
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Bel thread. Bisogna limitarsi agli esempi italiani?
Non dimentichiamo che il brutalismo non è un vero e proprio stile architettonico, ma più che una tecnica costruttiva. Un edificio può quindi essere razionalista e brutalista, internazionale e brutalista, organicista e brutalista, decostruttivista e brutalista, postmoderno e brutalista,
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Non dimentichiamo che il brutalismo non è un vero e proprio stile architettonico, ma più che una tecnica costruttiva. Un edificio può quindi essere razionalista e brutalista, internazionale e brutalista, organicista e brutalista, decostruttivista e brutalista, postmoderno e brutalista,
Appunto, putroppo molti fraintendono e ci vedono una "brutalità" che non esiste.
Appunto, putroppo molti fraintendono e ci vedono una "brutalità" che non esiste.
Esatto, il brutalismo è un linguaggio dell'architettura, ma non certo uno stile architettonico. Anche le prime opere in cls a vista della Hadid come il MAXXI potremmo definirle brutaliste così come molte di Libeskind
Ma per l'appunto, persino l'Unité d'Habitation di Le Corbusier, che porta all'estremo i cinque punti, però è totalmente brutalista
Il brutalismo è forse il genere architettonico più equivocato di sempre.
L'errore classico è quello di ricondurre a brutalismo tutto quello che è in calcestruzzo a vista.
Il brutalismo è quello del movimento inglese degli anni 50-60, o perlomeno quello è il suo epicentro, e presuppone una certa filosofia e una certa poetica.
E' riduttivo definire brutalista tutto quello che, programmaticamente o meno, sfrutta le qualità espressive del calcestruzzo a vista.
Per esempio c'è l'architettura postbellica di Le Corbusier che è precedente al brutalismo, che vede nel calcestruzzo semplicemente il materiale del futuro, in una visione progressista della storia.
C'è l'architettura cosiddetta strutturalista (Kenzo Tange ad esempio), che fa uso del calcestruzzo principalmente per le sue potenzialità tecnologiche, per dare forma a strutture intese sia in senso fisico che metafisico, in cui gli esiti espressivi del materiale sono un aspetto secondario.
C'è la Chiesa sull'Autostrada di Michelucci, che sfrutta le qualità plastiche del materiale in chiave organicista.
C'è il minimalismo di oggi, in cui si dissocia il calcestruzzo dal suo significato strutturale e lo si usa per pavimenti, divisori, arredi in muratura.
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