Servivano la «volontà politica», quella che tante volte manca ma che stavolta c'è stata, due milioni di euro e un mese di lavori per non lasciare incompiuta una grande opera essenziale per la viabilità urbana ed extraurbana a sud di Catania. L'impegno assunto dalla Regione sull'Asse attrezzato dopo l'intervento del nostro giornale con la rubrica «Contrappunti» è stato rispettato, con lo stanziamento dei quasi due milioni che servono per avviare gli interventi di recupero dei due lotti dell'infrastruttura (3 km su 6 dell'intero Asse) da anni completati ma poi danneggiati da atti vandalici e furti mentre si procedeva alla realizzazione dei tratti esterni. La somma approvata dalla Giunta regionale è di un milione e 980 mila euro, e sarà impiegata per ripristinare le linee elettriche e la cabina di trasformazione, completare le segnaletiche, i guardrail e le barriere di protezione. Si dovrà inoltre ripristinare una parte del manto stradale usurato. La somma stanziata è un'integrazione di quella a suo tempo finanziata per la realizzazione del primo e del secondo lotto.
Secondo le previsioni dei tecnici comunali, gli interventi ai quali la giunta regionale ha dato via libera potranno dunque essere completati in un mese, dalla stessa impresa che intanto ha quasi ultimato i due «bracci» esterni dell'Asse, dove servono solo gli ultimi interventi di rifinitura.
Non sarà necessaria una nuova gara d'appalto, in quanto la perizia approvata ha un importo di spesa inferiore al cinque per cento dell'intera opera. La parte danneggiata dagli atti di vandalismo è soprattutto quella che attraversa Fossa Creta e Librino nel tratto del muraglione della "Porta della bellezza". Una ferita da sanare proprio laddove è rinata la speranza di dare identità e futuro a Librino. L'amministrazione di Palazzo degli Elefanti già nel novembre del 2008 aveva inoltrato alla Regione la richiesta dei fondi necessari per riparare i danni arrecati da vandali e ladri nei due lotti «interni» dell'infrastruttura, completati già nel 2001 e da allora chiusi e purtroppo depredati mentre si procedeva alla realizzazione dei due stralci esterni.
L'Asse attrezzato è un'opera pubblica attesa da oltre quarant'anni per collegare la città al «satellite» di Librino, al Pigno e a Fossa Creta, e per adeguare l'intero sistema della viabilità all'innesto della A19 Catania-Palermo, alla tangenziale e al nuovo ospedale San Marco.
L'infrastruttura è ormai giunta alle ultime rifiniture su corso Indipendenza e via Fossa Creta, dopo un iter caratterizzato da numerosi e lunghi stop, tra i quali la crisi finanziaria dell'impresa che si era aggiudicata l'appalto, la Ferrari Costruzioni, poi sostituita dal Consorzio Stabile Infrastrutture.
«Grazie a questo intervento - ha detto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo - si può sbloccare la fruibilità di una infrastruttura di grande interesse viario per Catania e per il suo hinterland. Ricordo - ha aggiunto Lombardo - che la rimodulazione per il completamento dell'opera che mette in collegamento il centro cittadino coi quartieri di Pigno, Zia Lisa e Librino col costruendo ospedale e i grandi assi viari autostradali, avvenne nel 2001 quando ero assessore comunale ai Lavori pubblici grazie a un finanziamento regionale e dunque senza gravare sui fondi comunali».