Nasce il Laboratorio di città (Misterbianco)
Il progetto e' gia stato appaltato...
Misura 3.2 / E’ l’infrastruttura di punta prevista da Urban 2. Sorgerà in zona Toscano. Entro l’estate il progetto esecutivo
Un centro polifunzionale da realizzare all'interno dell'abitato di Misterbianco nel quartiere "Zona Toscano", su un'area di circa 7200 mq, per una spesa complessiva di 3 milioni e 500 mila euro. Sarà questo il "Laboratorio di città", il futuro polo sociale e culturale della città che rientra all'interno degli obiettivi di priorità assoluta definiti dal Pic Urban 2 Misterbianco "Le città possibili", previsto dalla misura 3.2 nell'ambitro dell'Asse III "Infrastrutture per la coesione sociale e l'occupazione".
Lo stato dei lavori
Il concorso di progettazione, che prevedeva premi per i primi tre classificati, è stato bandito tra maggio e giugno dello scorso anno ed espletato a ottobre. A vincere è stata una cordata di architetti, capofila lo Studio Mimesi62 di Firenze, che ha acquisito anche il diritto per la progettazione definitiva ed esecutiva, così come previsto dal concorso. Entro l'estate sarà completata la progettazione esecutiva e l'amministrazxione conta di appaltare l'opera entro il 2004.
La scelta del luogo
La misura è diretta a consolidare le relazioni sociali fra i cittadini attraverso la promozione di attività culturali, che abbiano anche una ricaduta occupazionale, realizzando, un luogo privilegiato di incontro fra i residenti del nucleo originario e quelli delle periferie recenti della città di Mistebianco. Ecco il perché della scelta di costruire il "Laboratorio di città" in un'area nuova, di cerniera fra il vecchio centro abitato e i quartieri di più recente edificazione, nello spirito di una politica dell'aggregazione, punto fondamentale ed irrinunciabile del programma di sviluppo già da anni avviato dal comune di Mistebianco. Ma la scelta del sito offre anche un'occasione di richiamo per cittadini di altri centri vicini, affidando pertanto a Misterbianco un ruolo centrale all'interno di un vasto bacino territoriale con il richiamo che può esercitare una struttura di alto livello funzionale e sociale come quella che si realizzerà.
Gli obiettivi dell'azione
Al "Laboratorio di città" viene dunque attribuito un grande significato di "centralità a scala urbana" capace di innescare processi di riqualificazione ed aggregazione sociale nell'ambito del territorio e di offrire spazi per la produzione culturale e la comunicazione.
Questa è la strategia per formare e rafforzare l'identità di una collettività.
Il "Laboratorio di città" costruito in prossimità del nucleo urbano originario, con la funzione di coordinamento e di raccordo tra i "poli di aggregazione sociale" nei quartieri periferici, costituirà un unico "sistema" in rete, capace di collegare i cittadini originari di Misterbianco e quelli che si sono insediati di recente. L'opera sarà un segno urbano riconoscibile per una cittadinanza disabituata a identificarsi in edifici dotati di rappresentatività, di appartenenza nei confronti del territorio.
Il laboratorio di città sarà uno strumento necessario per lo sviluppo di una maggiore qualità ambientale complessiva e del miglioramento del rapporto tra le periferie.
Le opportunità e gli spazi
Un edificio polifunzionale da destinare a sala per spettacoli teatrali e attività culturali, che dovrà accogliere e rappresentare una serie di iniziative capaci di coinvolgere fasce di popolazione diverse, per età, per condizione sociale e per quartiere di residenza. La struttura offrirà spazi per l'esposizione, spettacoli ed eventi, laboratori ad hoc come sale prove per complessi musicali, ma anche spazi come sartorie teatrali per manifestazioni ed eventi, sale meeting una mediateca ed una sala di informatica.
Sotto il profilo architettonico il "Laboratorio di città" sarà concepito come un grande contenitore di spazi e funzioni al servizio della collettività, nel senso più ampio del termine, che dovrà costituire un punto di incontro della città, aperto alla fruizione dei diversi gruppi sociali e fasce d'età.
La flessibilità degli ambienti dell'edificio sarà infatti uno dei requisiti principali del "laboratorio di città" all'interno del quale si dovranno svolgere attività molteplici e di diverso segno, basti pensare alle zone principali che funzioneranno nella struttura: un auditorium per ospitare spettacoli teatrali, concerti e convegni, capace di contenere almeno 600 persone a sedere. Una serie di sale per attività culturali tra cui, sale prova per gruppi musicali o teatrali, sale attrezzate e laboratori multimediali. Una sala per una piccola biblioteca specialistica mediateca, un'emeroteca, etc.
Una galleria per mostre, allestimenti ed esposizioni e un grande spazio esterno per feste, incontri esposizioni. Una struttura aperta, dunque, al servizio di tutti i cittadini, come dimostra l'assenza di barriere architettoniche, una delle condizioni imprescindibili del progetto. Rampe, ascensori e altro, saranno le stesse per i cittadini abili e disabili. Da tutti egualmente fruibili.
Per maggiori info visitate
http://www.europaconcorsi.com/db/rec/concorso.php?id=10530