Gara d'appalto per la Villa Bellini
La gara d'appalto ha avuto inizio il 17 gennaio scorso e proseguirà domani mercoledì. E non è scontato che si concluda in quella data. L'aggiudicazione dei lavori per il restauro del Giardino Bellini non è cosa semplice. Si tratta di un appalto di notevole importo, circa 20 milioni di euro, e la responsabile dell'ufficio tecnico del Comune ha posto delle condizioni rigorose per garantire la massima trasparenza nella scelta della ditta appaltatrice così da evitare successivi ricorsi a causa dei quali si rischierebbe di perdere il finanziamento comunitario. Le condizioni poste dall'Unione europea sono ultimative: i lavori devono durare non oltre 18 mesi e si devono concludere entro luglio 2008. E di mesi, a quella data, ne mancano esattamente 18.
A complicare le cose è la nuova normativa che ha affidato l'espletamento delle gare d'appalto ad un apposito ente, l'Urega (ufficio regionale espletamento gare d'appalto), costituito il 21 settembre 2005. Un modo per centralizzare questo compito delicato sottraendolo agli appositi uffici degli enti pubblici, del Genio Civile e dei vari consorzi. Un ente per il buon funzionamento del quale c'è ancora molto da fare, a partire dalla definizione del personale addetto. Basti pensare che l'Urega di Catania, ospitato nella sede del Genio Civile - in via Lago di Nicito 89 - oggi può contare su 12 dipendenti, compreso il responsabile, contro i 22 di Caltanissetta. Di più. La gestione delle gare d'appalto è stata affidata ad una commissione composta da un presidente che viene da altra città, da un vicepresidente, da un rappresentante del Comune, dal dirigente in carica dell'Urega e da un verbalizzatore.
In questo caso il presidente della commissione, il dottor Marcellino, è di Palermo. E' stato lui a chiedere lo slittamento della data fissato in un primo momento il 22 dicembre scorso poiché, in quel giorno, aveva già espletato un'altra gara e non se la sentiva di affrontarne al massimo della forma un'altra particolarmente complessa. Di qui lo slittamento al 17 gennaio, data in cui la gara d'appalto ha avuto inizio, anche se, come abbiamo detto, non si è conclusa. Il presidente ha fissato la prosecuzione alla settimana successiva, a mercoledì 24, e non è detto che non ci sia un ulteriore proseguo.
Nulla è dato sapere sul numero delle ditte che hanno avanzato la loro proposta e sullo stato dell'iter della gara. Nulla dicono all'Urega, diretto dalla dott. Agata Catania, e nulla dice l'assessore ai Lavori Pubblici Filippo Drago che attende la comunicazione ufficiale dell'ente deputato. E' importante, comunque, che si faccia di tutto per arrivare all'aggiudicazione della gara prima, e dei lavori dopo, al più presto possibile, proprio per non rischiare di perdere il finanziamento.
Tutta la vicenda del restauro del giardino storico di città, del resto, è stata complessa e, proprio per questo, ha subito vari, e in qualche caso benefici, rallentamenti. Il primo progetto proposto dall'amministrazione a firma dell'arch. Marina Galeazzi è stato duramente contestato dai cittadini e da 27 associazioni che, riunite nel «Coordinamento in difesa della Villa Bellini», hanno racconto oltre 15.000 firme a sostegno di una petizione che chiedeva il restauro conservativo di questo monumento verde. L'amministrazione, prendendo atto dell'assoluta contrarietà dei cittadini, ne ha recepito le richieste e ha modificato il progetto. Il grande piazzale delle carrozze resterà come è, in terra battuta, e non sarà pavimentato in pietra lavica, né utilizzato anche come lago e come spazio per i giochi d'acqua, I grandi viali non saranno a prato, ma in una «terra» speciale che consentirà la corsa, le passeggiate e i giri in bicicletta. La pavimentazione in ciotoli di fiume sarà riscostituita nella versione originale e sarà ricreato, con quinte di cipressi, l'antico labirinto Biscari. Saranno rifatti gli impianti di illuminazione e i sottoservizi di luce e gas, ma non il «canale» che avrebbe dovuto attraversare il giardino da nord a sud. La casina cinese sarà ricostruita, ma in un secondo momento e con altri fondi perché l'attuale finanziamento esclude questo uso.
Fonte:
La Sicilia
@GENIUS LOCI: Ma sticky no? Questa è dicriminazione!