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Che parti d'Italia conoscete?

2160 Views 13 Replies 6 Participants Last post by  Lorenzo Dorato
Un piccolo sondaggio per sapere, qui in un forum di appassionati di architettura, arte e cultura, che luoghi del nostro paese conoscete, avete visitato, avete scoperto, amato o non amato.

Non vuole essere una richiesta di recensione dei luoghi visitati (!!!sarebbe ovviamente impossibile!!), ma solo un piccolo elenco sintetico corredato magari da qualche impressione-aggettivo essenziale, solo per la curiosità di condividere e scambiare sensazioni immediate.

Non vuole neanche essere (sia chiaro) una richiesta di classifica dei luoghi più belli. Se qualcuno vuole anche condividere anche un ordine di apprezzamento di massima (il luogo che più ha amato in assoluto etc etc) ben venga, ma l'intento non è quello di fare gare o roba simile.

Insomma, soltanto, una sorta di elenco corredato da semplicissimi e brevissimi commenti dei luoghi che avete visitato in Italia nella vostra vita (o magari soltanto di quelli che vi sono rimasti più impressi).

Penso che sarà una discussione lunga!!! Per ora ho gettato l'amo e mi riprometto di intervenire con il mio elenchino nelle prossime ore-giorni.
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C'era già un thread da qualche parte "che città italiane avete visitato", mi pare
Ah, scusate, me l'ero perso allora. Poi allora lo cerco e mi inserisco lì! :)
Non trovo l'argomento vecchio!
Buongiorno a tutti a buona Pasqua!!

Purtroppo non riesco a trovare il vecchio argomento (come scritto ieri). Mi scoccerebbe crearne un doppione. Se qualcuna per caso riuscisse a recuperarlo...:), io non l'ho mai letto.
Ho dato un'occhiata a quella vecchia discussione.

A parte il fatto che è di una confusione bestiale (con centinaia di fuori tema e digressioni che la rendono praticamente illeggibile), è anche un po' limitata come impostazione rispetto a quella che io volevo dare. In pratica è un sondaggio su alcune città italiane (se visitate o non visitate). Poi si è ampliata includendo qualche considerazione sparsa qua e là anche su altre zone viste del nostro paese.

A me piacerebbe, invece, un elenco completo di tutte le zone (comprensive di paesaggistica e borghi, non solo città) viste in Italia.
So che è una domanda che richiede una risposta assai articolata, ma pensavo ad una sorta di elenco estremamente sintetico per zone.

A questo punto, sarei per impostare la discussione (appena ce la faccio scriverò il mio elenco).

Premessa: non indicate città o luoghi visti esclsivamente di passaggio oppure per spostamenti di lavoro che poi non si sono accompagnati a nessuna visita-esplorazione. Quindi solo luoghi minimamente visitati con cognizione di causa (ovviamente anche poche ore, ma non per forza visite accurate!!).
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tutte
e mediamente pure bene.

30/40/50mila km solo in moto all'anno da 20 anni a questa parte a qualcosa son serviti...oltre a far ricco il mio benzinaio.

Adesso voglio cominciare a farmi le valli lombarde come si deve, una per una, con metodo scientifico, da sinistra a destra.

Sono già stato in tutte le principali, mi mancano alcune valline...quelle in cui non son mai stati manco i milanesi....beh...è l'ora di porre rimedio.

Conoscere l'Italia è un imperativo categorico.

Trovo ridicoli, e cialtroneschi, quanti vantano o millantano di conoscere l'estero e non conoscono il proprio Paese.

Per non dire di quelli che si definiscono cittadini del mondo....e poi non sanno cosa c'è dietro la montagna che vedono ogni mattina quando si svegliano.

Manco cittadini de casa vostra siete...figuriamoci del mondo.
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Concordo totalmente con l'importanza di una visita approfondita dell'Italia. In generale sono dell'idea che per conoscere, amare ed apprezzare la bellezza si debba iniziare da casa propria. L'esotismo e l'esterofilia maniacale spesso fanno dimenticare la bellezza di ciò che più ci sta vicino.
Detto questo, ovviamente, mi auguro di poter visitare, nella mia vita, quanti più luoghi possibili anche in altre parti del mondo. E comunque da diversi anni sto seguendo il criterio del "partire dai luoghi più prossimi per poi ampliare lo sguardo a raggiera sul resto".

E torniamo dunque alla nostra Italia, terra di inestimabile ricchezza artistica, architettonica e paesaggistica che anno dopo anno imparo ad amare sempre di più esplorandone anche gli angoli più nascosti, meno noti e spesso più autentici.

Ecco qui il mio sintetico (nei limiti del possibile) elenco di luoghi visitati da quando sono bambino ad oggi.

Partirò da sud (dalla Sicilia) per poi risalire la penisola verso nord (passando dapprima per l'altra isola maggiore) fino ad arrivare in ultimo ai confini alpini.
Dividerò l'elenco per territori (non per forza amministrativi, ma storico-geografici). Mi riferirò alle città, ai paesi e alle zone naturalistiche.
Visto che il viaggio virtuale si preannuncia lungo, inizierò per piccole porzioni, per poi completarlo poco a poco (così sarà anche più leggibile e per me meno faticoso da riportare).
Questo lungo elenco serve anche a me come archiviazione sintetica di tutti i miei viaggi (quindi è uno sforzo che faccio molto volentieri per riordinare i miei appunti presi separatamente di viaggio in viaggio nel corso della mia vita).


Sicilia: sono stato in Sicilia due volte (nel 1998 e nel 2011). Nel 2011 (in viaggio di nozze) ho girato in maniera assai approfondita buona parte del territorio.

Palermitano

Palermo: città semplicemente meravigliosa, sarebbe impossibile decriverne la bellezza in poche righe. Vista due volte sia nel 1998 che nel 2011. Città monumentale, carica di fascino, di storia, di stratificazioni stilistiche. Connotata dal suo tipico colore ocra che segna tanto la pietra, quanto molte facciate intonacate. Dominata dall’indelebile e unico stile arabo-normanno e allo stesso tempo così classica e profondamente italiana nelle sue vie ottocentesche. Relativamente sobrio e misurato il suo bel barocco. Struggente la bellezza di alcuni suoi scorci, di molti palazzi antichi e del golfo.
Lungomare molto bello con preservazione di un buon rapporto tra mare e città (seppur assai alterato nel tempo). Devastazione non ricucita e incuria umana lasciano purtroppo il segno in molte zone della città. Pertanto direi: potenzialità inespresse.
Senza alcun dubbio la metto in un’ipotetica (quanto difficilissima) lista delle prime 10 città più belle d’Italia (e probabilmente anche tra le prime 5).
Monreale: Duomo tra i luoghi sacri più rilevanti d'Italia, vista mozzafiato sulla Conca
Mondello: chiara spiaggia, mare limpido, eleganza di un tempo.
Cefalù: Duomo fantastico, posizione sul mare superba, centro raccolto e caratteristico. Cittadina, tuttavia, a mio parere massacrata dal turismo di massa. Negozi, bancarelle di souvenir assurdi, caos, prezzi altissimi. Probabilmente è sopravvalutata rispetto ad altre zone assai meno note della Sicilia. In ogni caso posto da visitare assolutamente.

Trapanese

Trapani : centro storico di grande eleganza, armonia e nobiltà. Palazzi sei-settecenteschi di notevolissima eleganza. Posizione pregevole tra due mari. Città che mi ha davvero stupito favorevolmente...non avevo grandi aspettative alla vigilia. Parte orientale (quartiere popolare di San Pietro) devastata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruita con criteri spesso assai dozzinali. Molto bello il giardino ottocentesco che, da est, funge da ingresso del centro storico.
Alcamo: cittadina che conserva una propria grazia ed eleganza misurata.
Erice borgo splendido e intatto nel suo aspetto austero medioevale. Posizione fantastica con vista superba. Peccato l'eccesso di “turisticizzazione” con qualche effetto estetico collaterale.
Calatafimi: città un po’ arabeggiante, caotica nelle sue viuzze strette. Abbastanza impressionante la sua vista da lontano e dall’alto per via del tessuto urbano di case bianche ed ocra nelle viuzze. Visita assai poco accurata e frettolosa, quindi mi limito ad un’impressione dell’insieme.
Area archeologica di Segesta: templi fantastici, luogo assoluto
Mazara del Vallo: cittadina arabeggiante e barocca insieme. Molto bella e caratteristica con belle chiese. Troppe aree trascurate e mal tenute.
Castel Vetrano: silenziosa cittadina un po’ dimessa, visitata nella canicola estiva nelle ore del mezzogiorno. Belle le sue piazze incrociate e allungate l’una nell’altra. Belle chiese. Aria ferma, luogo solitario e troppo abbandonato e decadente.
Area naturale riserva dello Zingaro (paesaggio e mare incantevole)
Area naturale riserva delle saline (posto molto suggestivo).
Area archeologica di Selinunte: posto incantato, di gigantesca potenza e maestosa bellezza. Templi greci, alcuni dei quali ottimamente conservati, sul mare in uno scenario paesaggistico idilliaco.
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proseguiamo nel mio viaggio in Italia...tra i luoghi che ho visitato nella mia vita.


Agrigentino

Il territorio dell’agrigentino, approcciato da ovest appare fin da subito nei suoi spaventosi contrasti. Bellezze maestose alternate a scempi edilizi. Paesaggi incantati alternati a secchi e bruciati campi incolti. Luogo sospeso tra l’assoluto dell’antichità greca e la devastazione moderna ostile, tra gli antichi respiri barocchi di Naro e le oscene periferie di Sciacca e di Agrigento, passando per la meraviglia naturale della Scala dei Turchi.

Sciacca: città con contrasti impressionanti. Periferia spaventosa, direi quasi crudele per chi giunge dalla città da ovest. Palazzoni informi che soffocano l’antico porto e l’antica città. Luogo che appare desolato, depresso, vinto dalla speculazione…ma poi....inserendosi con enorme pazienza tra le vie antiche della città, si respirano scampoli notevoli di autenticità: la piazza centrale, belle chiese antiche, scorci di mare cristallino.

Heracela Minoa e la Riserva naturale del fiume Platani: oasi di bellezza, pace e rigoglio. Bello il parco archeologico (peccato per le orrende coperture moderne di protezione del teatro). Notevole l’adiacente riserva naturale del Platani. Mare cristallino nei pressi.

Scala dei Turchi: La banchisa polare sul mare. Un vero paradiso naturale che appare d’improvviso, come costa di in un territorio interno secco, brullo e desolato, oggetto di pesanti speculazioni edilizie (con cattedrali nel deserto, edifici incompiuti e desolazione, ho il ricordo del passaggio per il paese di Siculiana, espressione del nulla edilizio).

Agrigento e la Valle dei Templi: la città non l’ho visitato da dentro (peccato perché sono certo che il suo centro medioevale stramerita). Vista da fuori è il noto scempio edilizio che sovrasta la valle dei templi (di cui poco, purtroppo c’è da dire, più di quanto già se ne sappia).
La Valle dei Templi sorge nella sua solitaria e assoluta bellezza tra i mandorli e la vegetazione mediterranea. Luogo ovviamente imperdibile. La canicola estiva del mezzogiorno anziché impedirne la visione, l’ha resa ancora più affascinante, sebbene faticosa.

Favara: nell’immediato entroterra di Agrigento sorge Favara; cittadina con bellissimo centro storico, fatto di vicoletti impenetrabili dove c’è il serio rischio di perdersi. Bella Piazza principale. Periferia orribile che sovrasta la città soffocandone il suo bell’aspetto.

Il paesaggio dei dintorni incredibilmente brullo e desolato, almeno nella stagione estiva. Verso Naro si passa per non luoghi surreali come Villaggio Mosé. Ovunque campi bruciati.

Naro: piccola perla poco nota del barocco siciliano. Cittadina arrampicata su un colle, ben conservata nella sua dimensione storica. Dominata dal bianco e l’ocra, come molte città siciliane. Viuzze, chiese barocche, cortiletti, strade arrampicate. Bel ricordo!


Da Naro a Piazza Armerina, per Caltanissetta.
Luoghi remoti, lande arse dal sole, vegetazione scarsa, quasi desertica che d’improvviso diviene boscosa e rigogliosa in prossimità di Piazza Armerina!!
In questo paesaggio estremo e solitario, la strada che da Naro per Canicattì e poi Caltanissetta conduce verso la provincia di Enna, porta infine a Piazza Armerina.


Piazza Armerina

Città compatta nel suo centro arrampicato tra i boschi e le colline. Anche qui, come in gran parte della Sicilia, dominano l’ocra, il bianco, il giallino, il color tufo.
Chiese e palazzi maestosi, strade eleganti, piazze areose.
Qui, in questo angolo d’Italia vi è un ottavo delle mie origini.
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@ Lorenzo.

Condivido le tue considerazioni su Agrigentino - Nisseno - Ennese.
Faccio solo una precisazione sul paesaggio brullo e bruciato. Sicuramente hai visitato quelle aree in piena estate (periodo di solito molto siccitoso in Sicilia) e dopo la mietitura del grano. C'è l'abitudine da quelle parti di bruciare i campi di grano dopo la mietitura. Il fuoco ovviamente non è facilmente controllabile e spesso finisce per distruggere gli scampoli di vegetazione nei dintorni. Più volte ha rischiato di bruciarsi anche la mia campagna (che si trova in prossimità di un campo di grano nel nisseno).
Se visitassi quelle aree in altre stagioni avresti una percezione totalmente diversa. Nelle aree prive di vegetazione arborea si ha un effetto isola del nord Europa: colline verdi, brughiere, ecc., e in primavera la fioritura è veramente straordinaria.
Nelle aree coltivate e coltivabili si assiste negli ultimi anni a una maggiore differenziazione delle colture. Sono state impiantati nuovi frutteti e questo sta rendendo il paesaggio un po' più vario e piacevole, specialmente in occasione della fioritura.
Tuttavia credo che sarebbe davvero indispensabile una massiccia opera di rimboschimento, soprattutto in quelle aree collinari abbondonate ormai da tempo dall'agricoltura, nei pendii rinsecchiti e franosi, ecc.
Condivido tutto sui contrasti e l'accozzaglia edilizia, ma per il momento non aggiungo altro per evitare di fami ancora più del male....
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Anche io condivido quasi tutto quanto detto da Lorenzo. Però una cosa non mi torna , ma sicuro ne sei che a Favara vi sia sto bellissimo centro storico? Non è che lo confondi con un altro paese?:nuts:
In risposta a Giovanni. Forse "bellissimo" è un aggettivo un po' eccessivo per il centro storico di Favara, ma a me l'area attorno alla Piazza centrale e vie limitrofe è piaciuta. Anche le viuzze arrampicate potrebbero avere una loro bellezza potenziale spenta dalle pessime condizioni di manutenzione.
Poi la periferia della cittadina, se ben ricordo, soffoca completamente il centro e la visione da fuori ne resta del tutto alterata.
Rettifico, comunque, l'aggettivo bellissimo con "interessante e sobriamente elegante". Per restare nei dintorni Naro è decisamente superiore!

Per Tanus: sono certo, come dici, che nelle altre stagioni il paesaggio cambi completamente. Purtroppo le terre senza alberi coltivate a colture basse o a grano, oppure le terre incolte, nella stagione estiva presentano sempre un aspetto desolato. In quelle zone, come del resto nel ragusano interno, mi ha colpito la vastità delle aree secche e prive di alberi!
In molte altre parti della Sicilia la siccità estiva ha un diverso impatto grazie alla coltivazione della vite (trapanese ad esempio), dell'olivo (diffusissimo) e di altre colture arboree che animano il paesaggio.
Tornerò a visitare quelle zone in stagioni diverse dall'estate (che in linea di massima è quasi per tutti i luoghi la peggior stagione in cui viaggiare)! :)
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Devo assolutamente continuare il mio elenco...sono ancora fermo a metà Sicilia :lol::lol:..

Nel frattempo, in merito alla Sicilia, sono stato nuovamente a Trapani, con l'occasione di una breve vacanza di quattro giorni alle isole egadi (Marettimo).

Trapani mi ha confermato l'ottima impressione che ne avevo già ricavato. Città davvero elegante, in posizione splendida....questa volta, data forse la mia maggior sensibilità maturata, ho avuto anche più l'occasione di vedere le parti di città mal tenute, come il povero quartiere San Pietro devastato dai bombardamenti alleati nella seconda guerra mondiale...e ricostruito a tratti in modo allucinante!!! In ogni caso ho avuto il piacere di notare che è in corso un ampio recupero anche delle aree soggette a maggior degrado (come il suddetto quartiere).

Le Egadi si presentano da sole (almeno Marettimo, unica delle tre che ho visitato). Luogo fantastico, mare, montagne, escursionismo con visioni dolomitiche e insieme mediterranee (ci ho lasciato il cuore!)
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