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Corridoi europei

3768 Views 9 Replies 3 Participants Last post by  jesinej
CORRIDOIO 5: CTT INDICA I PROSSIMI OBIETTIVI
(ANSA) - ROMA - Il Comitato Tecnico Transpadana (CTT), istituito nell'ambito del progetto del Corridoi 5, e' pronto a riaprire il tavolo dei lavori, ed ha gia' indicato gli obiettivi per i prossimi mesi: un trattato internazionale tra Italia e Slovenia per regolare i futuri rapporti riguardo il Corridoio 5; uno studio per migliorare la linea ferroviaria 'storica' Venezia-Trieste e un convegno a Milano sull' alta capacita' e il trasporto merci. Il Corridoio 5 e' un asse di trasporto multimodale ovest-est che colleghera' l'Italia all'Ucraina attraverso la Croazia, la Slovenia e l'Ungheria, ed interessera' approssimativamente 2.850 km di strade, 3.270 km di ferrovie, 3 porti principali ed altri non direttamente interessati, piu' 5 aeroporti. Tremila chilometri di collegamenti per un investimento globale stimato intorno ai 600 miliardi di euro. Per quanto riguarda l'Italia le tre opere di principale rilevanza sono la linea veloce Torino-Lione, la linea ferroviaria Transpadana Venezia-Trieste-Lubiana ed il potenziamento del porto di Trieste designato a diventare futuro hub per l'Europa. Per quanto riguarda il trattato con la Slovenia per regolare i futuri rapporti riguardo il Corridoio 5, tra gli obiettivi enunciati dal Comitato Tecnico Transpadania, una nota della Provincia di Trieste informa che i soci istituzionali triestini del Comitato invieranno una formale richiesta alla Farnesina e al Ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi, reclamando l'appoggio del governo per dirimere eventuali contrapposizioni con il governo di Lubiana. Successivamente l' iniziativa si andra' a rafforzare con il coinvolgimento dei presidenti delle Regioni interessate dal passaggio del Corridoio, ovvero il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia. Lo studio sulla linea ferroviaria Venezia-Trieste servira' a migliorare un collegamento ''che - ha rilevato il vicepresidente della Provincia di Trieste, Massimo Greco - risulta molto carente e poco vantaggioso dal punto di vista economico ed operativo''. Infine, in merito al convegno di Milano sull' alta capacita' e il trasporto delle merci, ''non serve parlare solo di alta velocita' dei treni - ha osservato Greco - se al discorso non si lega quello relativo all' alta capacita' del trasporto delle merci su rotaia. E proprio in relazione a questi appuntamenti - ha aggiunto - risultera' di fondamentale rilevanza il coinvolgimento delle strutture portuali e infraportuali, con un' esplicita richiesta che verra' rivolta all'Autorita' portuale di Trieste''. Anche sul fronte dei finanziamenti le discussioni riprenderanno al piu' presto. Bruxelles ha infatti rianimato il discorso degli investimenti privati nelle grandi reti di trasporti transeuropee. La Commissione europea ha proposto, per la prima volta, un programma da 1 miliardo di euro targato Ue a garanzia dei finanziamenti dei progetti prioritari transnazionali nelle infrastrutture dell'Unione in questo settore. Si tratta dei progetti prioritari che fanno parte del Trans-European Network (Ten) e che includono, tra gli altri, anche i tratti ferroviari alpini Torino-Lione e Brennero. La garanzia, che sara' gestita dalla Banca europea per gli investimenti, servira' a coprire un debito di 20 miliardi di euro, che comunque costituisce solo una piccola quota (circa il 15%) dei fondi complessivi necessari per la realizzazione di questi progetti. La Commissione, ha affermato il portavoce di Barrot, Stefaan De Rynck, ''stima il costo complessivo dei circa trenta progetti prioritari in 140 miliardi di euro per il periodo 2007-2013''. Bruxelles ''propone 20 miliardi di euro nelle prospettive finanziarie 2007-2013. Il resto dovra' venire dai governi nazionali, in alcuni casi dai governi locali e regionali, e dal settore privato''. La Commissione europea aveva proposto la creazione di uno strumento di garanzia di prestito in due comunicazioni al Consiglio Ue per facilitare ed incoraggiare il finanziamento di questi progetti soprattutto da parte del settore privato attraverso le cosiddette Partnership pubblico-privato (Ppa). All'inizio di quest'anno, l'Europa si era impegnata a sborsare 620 milioni di euro soprattutto per la realizzazione dei progetti prioritari previsti dal pacchetto Ten, in cui figurano appunto anche la Torino-Lione e il Brennero. Il 65% della somma e' stato destinato a progetti ferroviari e il 20% a sistemi di trasporto innovativi come quelli interoperativi nel settore delle ferrovie o della navigazione aerea. Un altro impulso alla realizzazione del Corridoio 5 e' arrivato sempre dalla Commissione europea. Il mese scorso Bruxelles, nella sede dell'europarlamento, ha ribadito la valenza della linea ferroviaria Venezia-Trieste-Lubiana. ''Occorre fare ogni sforzo per realizzare l'intera rete perche' concentrare l'attenzione solo su alcuni progetti non consentirebbe di centrare l'obiettivo'', ha detto il presidente della commissione Trasporti dell'europarlamento nonche' sindaco di Venezia, Paolo Costa, secondo il quale, in questo quadro, assumono un particolare rilievo tutte le tratte transfrontaliere. ''Bisogna rimuovere tutti gli ostacoli diplomatici - ha dichiarato Costa - per un accordo tra gli stati alle frontiere''. Ora per poter fare ulteriori passi in direzione della realizzazione del Corridoio 5 bisognera' aspettare l'avvio dell'iter legislativo sui finanziamenti. A Strasburgo la proposta di decisione della Commissione europea che determina le regole generali di finanziamento comunitario delle Ten, e' arrivata ormai da piu' di un mese e da anche piu' tempo si conoscono le modalita' contenute nella proposta. Infatti gia' lo scorso 2 febbraio l'europarlamentare Mario Mauro (Ppe), vicepresidente del Parlamento europeo, che sara' relatore in commissione bilancio, ha anticipato che ''le modalita' definite nella proposta potranno garantire il proprio valore aggiunto solo se si agisce in un quadro finanziario stabile e certo per i prossimi sette anni''. (ANSA). Y37
18/03/2005 16:07


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E' allo studio il progetto di fatibilità con alcune modifiche di tracciato nella zona tra Trieste e Divaccia.
Il Sindaco di Trieste ha detto che non intende assolutamente tutta quella serie di gallerie e salti di montone sotto la città e tantomeno il passante AV di Roiano sotto il deposito locomotive. Secondo il Sindaco lavori di quel genere farebbero svuotare il rione di Roiano e creare danni alla popolazione che dovrebbe essere messa temporaneamente in albergo (come è successo a Longera durante lo scavo della GVT).
Sperano di aprire i cantieri nel 2013 e che si arrivi ad un accordo con il primo cittadino.
La Trieste-Divaccia è assolutamente inutile...
E' la continuazione del C5. La vogliono i portisti!
Le ragioni per cui si costruisce una nuova ferrovia sono:
1) problemi di sagoma (per far passare RoLa e container su carri normali)
2) problemi di pendenza (per limitare il numero di locomotive necessarie per trainare un treno, e quindi i costi per l'operatore)
3) diminuire i tempi di percorrenza per i passeggeri
4) perché le linee esistenti sono sature

Nel caso della linea di Villa Opicina, queste ragioni non sussistono in quanto:
1) eventuali problemi di sagoma si possono risolvere, specialmente qui che ci sono poche gallerie da ingrandire
2) la linea non supera il 12 per mille, ovvero molto poco (limite europeo ideale per le nuove linee merci), e comunque se i treni sono pochi anche il 25-30 non è un problema
3) il traffico passeggeri è troppo basso per giustificare un'AV
4) la linea attuale non supera i 20 treni al giorno, quando una linea a doppio binario media può arrivare ad almeno 200 (ma anche al doppio, in casi limite)


Per la Trieste-Divaccia vedo solo una quinta ragione: per far contenti i costruttori.
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E perchè tu non sai gli antefatti di questo C5... Il Sindaco Di Piazza è contrario all'AV in quanto a Trieste bisogna costruire tutta una serie di raccordi, rampe, eliche per interconnettere aziende, porti, stazioni ecc... sulla linea AV e in più fare il passante AV di Roiano.

Il Sindaco ha detto: se volete l'AV e il Passante AV dovete calpestare il mio cadavere. Io non sposto tutta Roiano durante i lavori del passante AV.
Al Sindaco gli è bastato spostare 30 famiglie durente i lavori della GVT a Longera.
Cosa c'entra? La proposta linea Trieste-Divaccia è del tutto inutile in se.
Potrebbero, senza fare tanti tunnel passare per Bertocchi. Aquilinia-Noghere galleria breve e, fuori della galleria, sei già a Bertocchi (scalo di Koper-Campodistria)
Trieste-Capodistria via Muggia (o dintorni)? Questo mi piace già di più.
L'idea sarebbe: Trieste Roiano, Quadrivi raccordi, Servola, Aquilinia, Bivio Grandi Motori, Noghere, prima galleria, Muggia, seconda galleria (sul confine), PM Bertocchi per Capodistria, Porto.
PM Bertocchi, galleria ad S, Divaccia. Da Divaccia a Lubiana si seguirebbe il tracciato ipotizzato al tempo di Carlo Ghega, mediante una serie di gallerie con unica fermata a Postummia.
In questo modo, se venisse ripristinata la linea Parenzana i progetti sarebbero fatti anche per interconnetterla a Capodistria, all'AV, a S. Cristofero (Crisklevie Ambra Val Risano) e al Porto.
La seconda ipotesi sarebbe quella di seguire il vecchio progetto fino a Noghere e da qui invece di andare in val Rosandra si andrebbe direttamente verso Capodistria. Sono circa 7 chilometri (contro i 22 della val Rosandra
Questo sare un percorso meno costoso e più utile
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