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DATI STATISTICI

336 Views 9 Replies 5 Participants Last post by  Pavlvs
Voglio creare un thread ove postare classifiche, dati, indici, rilevazioni vari sul ns Paese e sulle nostre principali città, che funga in qualche modo d'archivio.

Essendo un archivio inviterei, per quanto mi compete, a pochi e brevi commenti sulle notizie che vi verranno postate.

Gradirei infine che i dati siano quelli futuri, inutile riempire il thread di roba vecchia.

Grazie.
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1 - 10 of 10 Posts
Comincio con questo, fresco di giornata.

AFFITTI: TOKIO PIU' CARA MONDO, ROMA 29/MA, MILANO 42/MA
Tokio, New York e Tianjin sono le citta' piu' care nel Mondo per alloggiare. Londra e Parigi sono le piu' 'salate' in Europa. Nella classifica del 'caro mattone' Roma raggiunge il 29esimo posto, mentre Milano rimane stabile nella classifica mondiale degli affitti. Sono i dati che emergono da una elaborazione della Camera di commercio di Milano, attraverso Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, su dati provenienti dall'Economist Intelligence Unit - Economist su 120 grandi citta' del mondo. Il capoluogo lombardo si conferma infatti al 42* posto nel mondo (e all'11* in Europa) per il costo degli affitti degli appartamenti. Tra le grandi citta' non solo Tokio, New York, Londra e Parigi superano Milano, ma anche, tra le altre, Kiev, Dubai, Jakarta e Honolulu. Se l'affitto per un bi-locale arredato a Milano arriva in media a 920 euro mensili (+20 euro rispetto al 2006), a Tokyo si toccano i 3.117 euro, a New York i 3.040 euro e a Tianjin i 2.280 euro. A Tunisi, la citta' piu' conveniente per gli affitti, si toccano invece i 139 euro.
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Già questi numeri di solito lasciano il tempo che trovano, almeno dovremmo citare la fonte.
Pos. 2005 Province Pil totale (milioni di euro)

1 Milano 137.885,25
2 Roma 117.838,03
3 Torino 61.382,30
4 Napoli 48.510,57
5 Brescia 34.386,30
6 Bologna 30.924,38
7 Firenze 30.073,36
8 Bergamo 28.890,28
9 Bari 26.605,77
10 Verona 24.815,03
11 Padova 23.609,96
12 Genova 23.165,60
13 Vicenza 23.034,38
14 Venezia 22.277,15
15 Treviso 21.881,80
16 Varese 21.267,27
17 Modena 21.151,85
18 Palermo 19.355,00
19 Salerno 18.890,69
20 Bolzano 17.690,30
21 Catania 17.417,49
22 Cuneo 16.549,89
23 Udine 14.910,26
24 Perugia 14.649,00
25 Cagliari 14.603,57
26 Trento 14.097,69
27 Reggio Emilia 13.784,26
28 Caserta 13.782,79
29 Como 13.384,61
30 Latina 13.141,40
31 Parma 13.091,66
32 Pavia 12.192,37
33 Ancona 12.101,53
34 Mantova 11.783,87
35 Lecce 11.768,71
36 Alessandria 11.745,14
37 Messina 11.693,10
38 Frosinone 11.114,32
39 Cosenza 11.030,52
40 Ravenna 10.536,25
41 Taranto 10.432,56
42 Forlì 10.208,50
43 Pisa 10.043,50
44 Novara 9.958,04
45 Foggia 9.834,88
46 Cremona 9.454,99
47 Sassari 9.162,04
48 Lucca 9.063,82
49 Reggio Calabria 8.750,10
50 Livorno 8.746,59
51 Ascoli Piceno 8.600,25
52 Ferrara 8.526,19
53 Lecco 8.255,73
54 Chieti 8.231,10
55 Pesaro e Urbino 8.231,00
56 Trapani 8.010,70
57 Arezzo 7.978,56
58 Pordenone 7.967,40
59 Avellino 7.950,00
60 Rimini 7.930,80
61 Savona 7.916,30
62 Siracusa 7.841,13
63 Macerata 7.280,29
64 Piacenza 7.209,94
65 Potenza 6.782,18
66 Trieste 6.763,79
67 Agrigento 6.594,16
68 Catanzaro 6.581,48
69 Siena 6.470,00
70 Pistoia 6.433,25
71 Brindisi 6.429,00
72 Pescara 6.242,05
73 Prato 6.176,26
74 Viterbo 5.949,10
75 Teramo 5.844,24
76 Imperia 5.786,95
77 Rovigo 5.784,81
78 Belluno 5.692,87
79 L'Aquila 5.690,63
80 La Spezia 5.617,17
81 Asti 5.591,25
82 Ragusa 5.291,18
83 Terni 5.174,99
84 Lodi 5.111,48
85 Biella 5.008,55
86 Vercelli 4.868,23
87 Grosseto 4.646,79
88 Benevento 4.577,90
89 Nuoro 4.489,39
90 Sondrio 4.466,86
91 Caltanissetta 4.282,96
92 Campobasso 4.249,43
93 Massa-Carrara 4.195,80
94 Gorizia 3.827,47
95 Aosta 3.814,00
96 Verbania 3.671,28
97 Matera 3.234,80
98 Rieti 3.215,21
99 Oristano 2.921,99
100 Vibo Valentia 2.603,50
101 Enna 2.543,15
102 Crotone 2.441,39
103 Isernia 1.821,57

Tanto per mettere una classifica dove Milano primeggi.
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"Tanto per mettere una classifica dove Milano primeggi."


:rofl:
CRESCITA 2007 PER PROVINCIA


Se si considera il Pil provinciale totale, Cremona si impone come la provincia che fa segnare, rispetto al 2006, la performance più significativa (+7,0%) in una classifica che vede solamente aree del Centro-Nord tra le tredici province più dinamiche.

Roma è seconda in classifica per dinamiche di crescita con un +6,9%, ma anche Frosinone (terza con il 6,8%) e Rieti (ottava con un +6,0%) vanno bene.

Per il Veneto da segnalare Verona (quarta, +6,8%), Padova (nona, +6,0%) e Belluno (undicesima, +5,7%).

Anche la Lombardia ha una significativa presenza nella top ten delle variazioni del prodotto interno lordo totale, con ben quattro province (Cremona, prima, e Bergamo, Brescia e Sondrio rispettivamente quinta, settima e decima in termini di dinamica) alle quali si aggiungono Pavia e Lodi (dodicesima e tredicesima).

Certamente non brillanti risultano, al confronto tra 2007 e 2006, le dinamiche delle province liguri, che si collocano tutte a partire dalla settantacinquesima posizione di Imperia con Savona, La Spezia e Genova posizionate dal 98esimo al 100esimo posto. Per quanto riguarda il Mezzogiorno, Taranto è la provincia con la maggior crescita del Mezzogiorno (+5,5%,) seguita da Sassari (+5,1%) e Cagliari (+4,8%). Agli ultimi due posti della graduatoria nazionale in termini di crescita si collocano Caltanissetta ed Enna (quest'ultima presenta addirittura una seppur minima recessione in termini monetari).

Prendendo in considerazione, invece, il Pil per abitante, ancora Cremona quindi Lodi risalgono la classifica del maggior numero di posizioni (7 per entrambi), seguite da Sondrio (6 posizioni guadagnate). Sul fronte opposto si incontra Trieste, che perde addirittura 9 posizioni rispetto al 2006 (e registra), quindi Savona (-7 posizioni), Biella e Trento (-5 entrambi).

Ampliando l'intervallo temporale, dal confronto 2007-2004 emerge che la "top ten" delle province italiane si compone sempre delle medesime province. I mutamenti di posizione riguardano al massimo una unità. Milano conferma largamente il suo predominio mentre alle sue spalle si collocano Bologna e Bolzano. Non molto di più accade nella zona delle cosiddette "bottom-ten", in cui nel 2007 entrano Napoli e Reggio Calabria e ne escono Cosenza e Vibo Valentia. Le "scalate" più consistenti appaiono nel periodo quelle di Sondrio e Pisa (10 le posizioni recuperate). Il capo opposto della graduatoria è occupato da Lecco ed Alessandria, scese entrambe di 11 posti, Nuoro (-10 posizioni) e Trento (-9).
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PIL PER PROVINCE 2007 A PREZZI CORRENTI

c'è sia il dato assoluto sia la crescita rispetto al 2006 al quale deve essere TOLTO il tasso d'inflazione (giusto perchè non si gridi a crescita miracolose del 7%)

http://www.unioncamere.it/allegati/com_valoreaggiunto_2007 corr.doc
DATI SULLA CRESCITA DEL PIL NEL 2007 IN ALCUNE REGIONI


Il 2007 per l’economia venetaè stato ancora un anno positivo, con una crescita del 2,1%, nonostante il difficile momento internazionale legato all’instabilità dei mercati finanziari, agli effetti negativi del “supereuro” sull’export, al crescere della bolletta energetica. Il dato è emerso oggi nel corso della presentazione delle ultime rilevazioni statistiche su “L’economia del Veneto 2007 e previsioni 2008” da parte di Unioncamere Veneto. Lo studio, presentato dal Presidente Federico Tessari, ha evidenziato che l’economia regionale, per fatturato, Pil e occupazione, rimane saldamente in testa nelle classifiche nazionali ed europee. Anche per il 2008, nonostante le difficoltà, Unioncamere prevede per il Veneto un incremento (1,2-1,6%) superiore alla media nazionale ed alle previsioni della Commissione Ue, che per l’Italia indica una crescita dello 0,7%, e dell’Ocse, che arriva all’1,1%. “Siamo di fronte a dati – ha detto l’Assessore regionale all’Economia intervenendo alla presentazione – che descrivono un Veneto vitale e decisamente più avanzato dell’Italia il che, se da un lato è motivo di grande soddisfazione, dall’altro è anche fonte di preoccupazione, perché una stagione di riforme come quella che attende il nostro Paese sarebbe ben più agevole se lo sviluppo fosse più omogeneo tra nord, centro e sud. La realtà è invece quella di una Nazione a tre velocità, rispetto alla quale bisognerà anche valutare l’ipotesi di un intervento di diversificazione dei livelli contrattuali, che tenga conto del reale costo della vita nelle diverse aree del territorio”. A questo proposito, l’esponente regionale ha citato l’esempio del metodo adottato da una grande Banca americana che, per i suoi dipendenti, ha previsto uno stipendio base per tutti con delle variazioni in aumento (che possono arrivare anche al 40%) a seconda del livello economico e di costosità dell’area nella quale il lavoratore presta servizio. Il tasso regionale di crescita del Veneto rilevato da Unioncamere (il 2,1% nel 2007) è superiore a quello dell’Emilia Romagna (1,9%) e della Toscana (1,1%), in linea con quello del Piemonte, e leggermente inferiore a quello della Lombardia (2,2%). Complessivamente, le Regioni del Nordest continuano a trainare l’economia italiana con una crescita tra il 2,1 e il 2,2%, contro l’1,5% del centro e l’1,4% del sud.
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PIL PER PROVINCE 2007 A PREZZI CORRENTI

c'è sia il dato assoluto sia la crescita rispetto al 2006 al quale deve essere TOLTO il tasso d'inflazione (giusto perchè non si gridi a crescita miracolose del 7%)

http://www.unioncamere.it/allegati/com_valoreaggiunto_2007 corr.doc



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2
INDEX OF ECONOMIC FREEDOM

http://www.heritage.org/index/countries.cfm

:(


Mi sta bene che la Mongolia sia davanti a noi, evidentemente lì vige il libero scambio del cammello e del montone.

Ma che ci stia la Francia proprio no, non mi sta bene anzi, mi sembra una stronzata.

Quale libertà economica?
In Francia è tutto di Stato, pure le puttane sono di Stato, come da celebre recente libro.

E' tutto un "interesse nazionale" da salvaguardare, una "prerogativa culturale" da tutelare, un "campione nazionale" da sostenere.

Una azienda come la Danone, che fa lo yogurt, è stata dichiarata di interesse nazionale e quindi non scalabile da capitali esteri, pure europei.

E questo sarebbe libero mercato? e de che?
de calciatori?
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