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ENERGIA, petrolio ed alternative

2138 Views 204 Replies 27 Participants Last post by  JoNapo
il discorso è partito dal thread dell'economia italiana,ma è così ricco ed interessante che ho pensato meritasse una pagina a se :)

siam partiti dallo sfruttamento delle risorse petrolifere,passando per quelle che sono le alternative oggi disponibili,sui tempi di attuazione e su come si stanno muovendo aziende nostrane e non,fra cui l'ENI
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a questo link trovate una lunga ma esauriente spiegazione sulle aspettative di estrazione massima del petrolio: lo studio è del 2005,e prevede questo picco per il 2010

http://www.aspoitalia.net/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=38
Coff coff ma che tos.. nucleare cough!
ieri da vespa s parlava di energia,e vespone ad un tratto ha urlato "signori,ma ci scordiamo che solo noi in europa non abbiamo il nucleare?",e alla timida reazione di un ometto qualsiasi chiamato Rubbia il quale a voce flebile affermava "il nucleare in europa vede nuovi impianti solo in finlandia,ormai pure la germania sta pensando di chiudere i suoi impianti...." ha ricevuto da vespa un simpatico "ma quanno mai,er nucleare è er meglio..."


scusate se ho colorito un pò le frasi ma il senso è quello :D
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il nucleare attira per l'apparente energia a buon mercato.....solo apparenza,il nucleare ha costi enormi,se consideriamo anche lo smaltimento delle scorie e tutto il resto....credo si tornerà a parlare di nucleare solo quando sarà finito il progetto della fusione
http://digilander.libero.it/ilnucleare/


sito amatoriale che con grandissima approssimazione cerca di minimizzare i contro al nucleare
http://www.ecoage.com/situazione-energia-italia-2004.htm

un bilancio energetico italiano datato 2004,con le percentuali delle fonti energetiche,sprechi e margini di miglioramento
Energia eolica come principale contributo all'obiettivo del 20%


MILANO, May 8 /PRNewswire/ -- L'energia eolica potrebbe generare fino al 16% dell'elettricità europea entro il 2020, questo il messaggio lanciato dalla Conferenza Europea sull'energia eolica inauguratasi oggi a Milano.

"L'energia eolica costituirà il principale contributo al raggiungimento dell'obiettivo generale del 20% di energia proveniente da fonti rinnovabili entro il 2020 stabilito dall'Unione Europea" , ha dichiarato Arthouros Zervos, Presidente della European Wind Energy Association (EWEA).

La politica energetica e la salvaguardia del clima sono stati al vertice dell'agenda del Consiglio di primavera a Brussels lo scorso marzo, dove i capi di stato e di governo hanno fissato l'obiettivo al 20% per risorse rinnovabili al 2020.

La sessione di apertura ha mandato messaggi positivi da parte di un significativo numero di politici europei e figure industriali.

Peter Ahmels, Presidente della Conferenza e della German Wind Energy Association, ha detto: "Se l'obiettivo europeo sarà raggiunto, più di un terzo dell'energia in Europa deriverà da risorse rinnovabili entro la fine del prossimo decennio. E' l'invio di un segnale politico chiaro. Non di meno potrebbe essere l'inizio di una nuova rivoluzione industriale."

Rappresentante della presidenza tedesca all'Unione Europea, Michael Müller, parlamentare, segretario di stato al Ministero tedesco per l'ambiente, ha dichiarato: "Con la minaccia di un cambiamento climatico, abbiamo poco tempo per impedire la distruzione del pianeta. Il necessario incremento delle quote delle fonti di energia rinnovabili sarà possibile a condizione che lo sviluppo dell'energia eolica , sia on-shore che off-shore, venga portato avanti in maniera il più possibile significativa".

Fabrizio Fabbri, capo della segreteria tecnologica al Ministero Italiano per l'ambiente - in rappresentanza del Ministro per l'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio - ha sollevato il problema del consenso pubblico come il maggior ostacolo per l'Italia: "Se vogliamo raggiungere l'obiettivo europeo , è cruciale persuadere la popolazione che abbiamo fortemente bisogno dell'energia eolica".

Mechtild Rothe, Vice Presidente del Parlamento Europeo, ha affermato che il nuovo obiettivo del 20% deve essere trasformato in un piano di azioni nazionali, che forniscano specifici obiettivi legati all'elettricità, trasporti e riscaldamento e raffreddamento. Ha richiamato la Commissione Europea per una negoziazione veloce ed equilibrata da parte di ognuno dei 27 Stati Membri. "La compartecipazione al raggiungimento dell'obiettivo del 20% deve essere realmente Europea. Ogni paese ha un forte potenziale. Non ho mai sentito di un paese al mondo in cui il vento non soffi - il sole non splenda", ha detto. " Non è accettabile che alcuni stati membri sostengano che il rinnovabile è solo per i paesi ricchi."

Fabrizio Barbaso, Vice Direttore Generale della Commissione Europea, ha detto che una nuova struttura legale per le energie rinnovabili dovrebbe essere proposta in autunno, dopo aver negoziato ogni singolo piano nazionale con tutti gli Stati membri. "Vogliamo degli obiettivi nazionali per settore, sforzi e opportunità da condividere tra tutti i 27 paesi. La Commissione monitorerà poi in modo stretto i progressi fatti da ogni paese".

Shi Lishan, Direttore delle Energie Rinnovabili al Chinese Energy Bureau, che accompagna una delegazione di 80 persone alla conferenza, e ha detto che la Cina sta seguendo la condotta Europea con un obiettivo del 10% di energia rinnovabile da raggiungere entro il 2010 e del 16% entro il 2020. "Credo che la Cina diventerà presto il paese a più forte crescita per quanto riguarda l'energia eolica", ha detto.

Presentando dei grafici che dimostrano che circa un terzo delle installazioni per la generazione di energia in Europa tra il 2002 e il 2006 è di tipo eolico, Arthouros Zervos ha fatto sapere che il fattore significativo di tale successo è dato dallo sviluppo in altri paesi, oltre alla Germania, Spagna e Danimarca, dove l'eolico è già stato grandemente sviluppato. "Oggi l'Europa ha una capacità produttiva di 50 000 MW. In un anno di vento medio si producono approssimativamente 100TWh di elettricità, corrispondenti al 3,3% del totale dei consumi elettrici dell'Unione Europea. Se raggiungiamo i 180 GW entro il 2020, questo significa produrre più di 500 TWh di elettricità per anno, che rappresenta un incremento di cinque volte rispetto alla produzione attuale", ha concluso il Professor Zervos.

Quale supporto all'ambizioso progetto per il 2020, EWEA ha lanciato una nuova campagna, "Cogli l'opportunità", che enfatizza i benefici apportati dall'energia eolica sia per la fornitura di energia stessa che per l'ambiente. Un video illustra le opportunità per l'Europa in risposta alla sfida attuale relativa all'energia e al clima, sviluppando ed esportando tecnologia eolica nel resto del mondo. Il video sarà recapitato a tutti i ministri europei per l'energia.

Nei quattro giorni di conferenze organizzate da EWEA, che si svolgono dal 7 al 10 maggio presso il Centro Congressi della Fiera di Milano, sono attesi 3000 visitatori.

Nota per i redattori:

- Per maggiori informazioni sulla European Wind Energy Conference (EWEC), visitare il sito: www.ewec2007.info

- EWEA è portavoce delle istanze dell'industria eolica e promuove attivamente l'uso dell'energia eolica in Europa e nel mondo. Ad oggi, l'associazione conta oltre 300 membri di 40 paesi, che comprendono produttori che detengono una quota del 98% del mercato mondiale dell'energia eolica, fornitori di componenti, istituti di ricerca, associazioni nazionali per l'energia eolica e rinnovabile, sviluppatori, fornitori di energia elettrica, compagnie e consulenti del settore finanziario e assicurativo. L'unione di tutte queste potenzialità rende EWEA la più vasta e potente rete mondiale nel campo dell'energia eolica.
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L'ultima volta che sono stato da Saturn c'era in esposizione un impianto di riscaldamento/produzione di acqua calda a pannelli fotovoltaici. Intorno ai 2800 euro serbatoio compreso.
Sono rimasto molto colpito dal vedere quello che per molti è fantascienza trattato alla stregua di una TV al plasma (e costa anche molto meno)
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sarà che ultimamente l'ambiente è di moda,associato al fatto che finalmente la tv dice che questo tipo di impianti rappresentano un risparmio economico......e se lo dice la tv,allora è finalmente vero :D

qualche tempo fa qui a napoli c'è stato l'enermed,una fiera sull'energia,e anch io son rimasto molto compiaciuto dall'attenzione rivolta da tanta gente per impianti solari da poter mettere sul proprio tetto :)
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dovrebbero far passare una legge del tipo: "ogni condominio quando deve rifar il tetto, deve assolutamente installare i pannelli solari"!

Comunque ho letto un po' in giro, c'è una imprese italiana indirizzata verso il fotovoltaico molto attiva. Non ricordo bene il nome, ma dopo lo posterò. Sembra in forte espansione, sebbene la maggior parte dei ricavi arrivano dai paese oltre confine.

In questo delicato momento, per certi versi di congiuntura, sarebbe necessario prima di tutto creare una solida base industriale. Insomma favorire la nascita di imprese attive nell'installazione/produzione/assistenza di impianti che sfruttano energie rinnovabili.
Abbiamo ancora poco di rilevante, ma ho visto che le cose si stanno muovendo. Certo è fondamentale il supporto dello Stato, perchè il business è ancora troppo poco remunerativo. Lo Stato devi intervenire per incentivare.
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il nucleare attira per l'apparente energia a buon mercato.....solo apparenza,il nucleare ha costi enormi,se consideriamo anche lo smaltimento delle scorie e tutto il resto....credo si tornerà a parlare di nucleare solo quando sarà finito il progetto della fusione
Secondo me, si fara all'italiana.

Quanno nun ce piu er gasorio, e ciavemo freddo, ce famo na bbella centrale nnucleare, ma de corsa, senza sta a vvede a sicurezza.

Direi che se ci mettiamo i petali attorno alla testa e sorridiamo, stile Pecora', con l'eolico e il solare accendiamo i termosifoni solo ad agosto a Trieste.

A proposito: hanno inventato le stufette a pellet (che ovviamente quando fa freddo e' introvabile), ma nessuno pensa a stufette a sacchi di immondizia. A Naples andrebbero a ruba.
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^^
il fotovoltaico grazie al pecora ha degli incentivi enormi al momento che lo fanno apparire conveniente. secondo me per lo stato sono soldi buttati perche è palese che il fotovoltaico non puo essere la fonte di energia principale su cui basare l'economia, mentre quei soldi potrebbero essere investiti nella ricerca di una fonte alternativa seria (che a mio parere puo essere solamente la fusione nucleare: scorie minime, niente CO2, combustibile gratuito e illimitato...)
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guardate che la ricerca sulla fusione fredda viene portata avanti eccome,c'è un programma europeo plurifinanziato molto attivo in questo senso: se non sbaglio l'obiettivo del programma è riuscire ad attivare un primo reattore a fusione entro il 2030; certo,sembra una data lontanissima,pensando poi che si tratterà solo di un prototipo e che ci vorranno altri decenni poi per un uso commerciale: ma se pensate che ancora non hanno trovato il modo di garantire la fusione per più di un millesimo di secondo......è tutto li il problema! con la fusione nucleare,tutto fonde,non esiste lega al mondo capace di resistere a quel calore: c'han provato a farla in sospensione elettromagnetica,ma la sospensione consumava più energia di quanto ne producesse la fusione.....
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dovrebbero far passare una legge del tipo: "ogni condominio quando deve rifar il tetto, deve assolutamente installare i pannelli solari"!

Comunque ho letto un po' in giro, c'è una imprese italiana indirizzata verso il fotovoltaico molto attiva. Non ricordo bene il nome, ma dopo lo posterò. Sembra in forte espansione, sebbene la maggior parte dei ricavi arrivano dai paese oltre confine.

In questo delicato momento, per certi versi di congiuntura, sarebbe necessario prima di tutto creare una solida base industriale. Insomma favorire la nascita di imprese attive nell'installazione/produzione/assistenza di impianti che sfruttano energie rinnovabili.
Abbiamo ancora poco di rilevante, ma ho visto che le cose si stanno muovendo. Certo è fondamentale il supporto dello Stato, perchè il business è ancora troppo poco remunerativo. Lo Stato devi intervenire per incentivare.

industrializzare al massimo la produzione e la commercializzazione di questi sistemi è senz altro la via più felice per la loro massima diffusione :) e credimi, una via che pur se mooooooolto lentamente,finalmente si sta affrontando: son pochi finalmente quei somari (politici in primis) che si oppongono (ma perchè poi?) alla loro diffusione,e anche se di pannelli non ne vedo come a rodi o atene o bolzano o la periferia di monaco,cmq stan cominciando lentamente a diffondersi anche nelle nostre altre città :)
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lo so che la ricerca sulla fusione procede, in particolar modo per quella calda (si sta costrunedo un nuovo reattore "mondiale" in francia) ma è ancora lontana dall'essere realizzata efficacemente. La mia era una critica al fatto che si stanno dando finanziamenti enormi per fonti di energia senza dubbio pulite ma che non hanno un futuro: sarebbe piu saggio concentrare gli sforzi nei pochi progetti realmente validi, tra cui appunto la fusione.
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l'eolico non è senza futuro,anzi! se pensi ai progressi che ha fatto negli ultimi 20 anni,ti rendi conto di quanti può ancora farne nei prossimi 20!

negli anni 80 in california venivano sperimentate le prime centrali ibride,che con decine di mulini non riuscivano a generare più di una decina di MW


qualche mese fa in danimarca è stata inaugurata la più grande wind farm off-shore del mondo,dove ogni mulino ha una potenza di 4,2 MW! e di questi ne hanno installati 80...praticamente una potenza che varia tra i 250 e i 320 MW! risultati del genere dimostrano che l'eolico non è più solo un gregario minore delle centrali termiche,ma un socio alla pari,se non un valido sostituto: proprio in danimarca,che oggi produce se non sbaglio il 20% della propria energia dall'eolico,sperano di arrivare nel 2030 al 75% di produzione energetica da questa fonte: perchè negli anni hanno investito in questa teconologia,ottenendo generatori sempre più potenti,e percorrendo questa strada sanno di poter costruire generatori da 6 MW e oltre....

ora,noi abbiamo quasi 9000 km di coste,di questi impianti potremmo farne almeno una quindicina,e l'enel aveva già individuato una zona pilota a 3o km dalle coste della basilicata: invisibile o quasi dalla terraferma,rumore inesistente,vantaggi per la pesca (tra i pali di fondazione di questi impianti,è stato riscontrato un enorme aumento di vita marina in danimarca),nessuna emissione ecc ecc...praticamente solo vantaggi! ma naturalmente gli autoctoni si sono opposti,sindaco uscente in testa,pk era troppo grande l'impatto ambientale.......eh gia,pk una bella centrale ad oil composite ha un impatto ambientale inferiore,vero caro sindaco intasca soldi?
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ora ditemi se fa più "impatto ambientale" questo a 30 o 4a km dalla vostra costa o 3 o 4 centrali a metano all'interno del vostro comune....
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Bersani in una intervista secondo me ha detto una cosa saggia: è inutile andare adesso a realizzare una centrale nucleare, la tecnologia attualmente disponibile è quella di dieci anni fa, ce ne vogliono altri dieci per costruirne una, morale la centrale nasce già vecchia di venti.
Piuttosto, dice, attendiamo ancora una decina di anni per realizzarne una di ultima generazione (a fissione comunque) e nel frattempo invece realizziamo impianti eolici e solari.

Poi, aggiungo io, rimane sempre il problema dei residui radioattivi, ma siamo in Italia, un posto lo troveremo, magari sotto al mio zerbino cosi rimane sempre pulito.

Nella finanziaria di quest'anno era previsto inizialmente che ogni nuova costruzione dovesse obbligatoriamente installare impianti fotovoltaici e termici per garantire almeno la metà dei consumi, che fine ha fatto questa proposta?

Proposta che, tra l'altro, in Spagna è già stata approvata l'anno scorso ed è a regime.
Però parliamo del paese che stà investendo in venti centrali solari fatte da Rubbia e che ha dato il via al più grande progetto di eolico offshore in europa...
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l'eolico è senz'altro una buona fonte di energia, ma non si puo puntare troppo su di esso: se casualmente il vento smettesse di soffiare, come in effetti ogni tanto avviene, ci si troverebbe con un ammanco di produzione che deve poter essere compensato rapidamente da altre fonti.
Io mi riferivo al fotovoltaico, che ha una bassa efficenza intrinseca e un alto costo di produzione/manutenzione che non potra mai essere competitivo senza incentivi, e questi non possono durare in eterno.
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