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Fazio chiede scusa in Tv a Schifani: "Nessuna congiura o complotto"

6449 Views 342 Replies 27 Participants Last post by  DanCork
Fonte: repubblica.it

ROMA - Scatenano un putiferio politico gli attacchi di Marco Travaglio al presidente del Senato, Renato Schifani. Ieri sera il giornalista, intervistato da Fabio Fazio durante "Che tempo che fa", aveva citato un brano di un proprio libro in cui si diceva che Schifani aveva avuto rapporti con persone condannate per mafia. Una frase che ha provocato una bufera. "Si tratta di fatti inconsistenti o manipolati che non hanno nemmeno la dignità per generare sospetto", ha replicato oggi in serata Schifani, intervistato dal Tg2. Forti critiche sia da parte del Pdl, che chiede anche un intervento sanzionatorio da parte della Rai, che da qualche esponente del Pd, mentre Di Pietro si schiera con Travaglio. Venendo per questo a propria volta attaccato da diversi esponenti della destra.

Anche per il direttore generale della Rai, Claudio Cappon il comportamento di Travaglio è "inescusabile". Lo ha ribadito in apertura di trasmissione stasera Fabio Fazio, che si è scusato anche a titolo personale con Schifani. Fazio ha letto una nota ufficiale della direzione generale di viale Mazzini, che esprime "profondo rincrescimento" per l'accaduto e sottolinea che la libertà di espressione non può essere una scusa per offendere o insultare qualcuno senza che questi abbia opportunità di contraddittorio. Della vicenda si potrebbe inoltre occupare il prossimo Cda di viale Mazzini.

E poi, a titolo personale, ha aggiunto: "Che tempo che fa ha sempre cercato di rispettare due principi. Il primo: consentire la totale libertà di espressione a tutti i propri ospiti. Il secondo è quello di non offendere nessuno. Tanto più se assente e dunque impossibilitato a difendersi. L'offesa non mi appartiene. Quindi, quando ciò accade, non posso che scusarmi. A maggior ragione in questo caso per il rispetto che è dovuto alla istituzione che il presidente Schifani rappresenta". Fazio ha però fermamente respinto le accuse secondo le quali ci sarebbe stato "una congiura" o "un complotto", e ha rivendicato il proprio diritto di "correre dei rischi" nel proprio ruolo di conduttore televisivo.

"L'attacco di ieri sera, utilizzando senza contraddittorio il mezzo televisivo pubblico, è una vergognosa imboscata. Mi auguro che vi si possa porre riparo evitando almeno che episodi del genere si possano ripetere", ha detto senza mezzi termini il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli.

Ma anche Anna Finocchiaro del Pd ha criticato la condotta di Travaglio: "Trovo inaccettabile che possano essere lanciate accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del presidente del Senato, in diretta tv su una rete pubblica, senza possibilità di contraddittorio". Al contrario Mario Adinolfi, membro del coordinamento nazionale del Pd, ha criticato invece la presa di posizione di Anna Finocchiaro: "Alla senatrice Finocchiaro dico che non è proprio necessario correre in soccorso della maggioranza in ogni occasione. Noi difendiamo il diritto anche di Travaglio, per il quale non provo un'istintiva simpatia, a far ascoltare le proprie riflessioni attorno ad un figura delle istituzioni".

Di diverso avviso rispetto ad Anna Finocchiaro anche Antonio Di Pietro che ha rilanciato le frasi di Travaglio, pubblicando sul suo sito la "carta d'identità" di Schifani tratta dal libro del giornalista "Se li conosci li eviti". "Travaglio ha fatto semplicemente il suo dovere raccontando quel che sono i fatti - ha detto l'ex pm - Non si cancella con un colpo di spugna la sua storia ed il suo passato". E l'accusa di mancato contraddittorio? "Non ha senso. Vorrebbe dire che ogni qualvolta si scrive di una rapina, si dovrebbe ascoltare anche la versione del rapinatore".

Ma non la pensano così diversi esponenti del Pdl: "Di Pietro difende Travaglio e dice a sua volta parole in libertà perché non gradisce che fra le forze politiche di maggioranza e di opposizione si è stabilito un clima normale, nel quale ci si confronta e anche si dissente senza insulti e senza demonizzazioni", ha dichiarato Fabrizio Cicchitto, presidente del gruppo del Pdl alla Camera.

Nel frattempo il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri ha invocato "conseguenze politiche", e parla addirittura di 'mandanti': "Travaglio, in un momento di sereno avvio di una nuova fase politica per il paese, getta benzina sul fuoco delle polemiche. Verrebbe voglia di sapere se per spinta di qualcuno". Mentre Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, portato in Parlamento dall'Idv di Di Pietro, da una parte ha chiesto che a Schifani sia concesso "il diritto di replica", dall'altro ha attaccato chi "si scaglia contro le solite trasmissioni e le solite reti crocifiggendo i soliti giornalisti mentre si legittimano i peggiori prodotti della tv spazzatura".

Personalmente sono INDIGNATO con la Finocchiaro (ho fatto bene a non votarla) e con Fazio. Fazio è il classico giornalista che con la scusa dell'educazione ha trovato il giusto equilibrio "vespiano" per restare attaccato alla poltrona. Penso che sia ridicolo voler fare il figo e invitare Travaglio a raccontare fatti se poi come uno squallido lecchino debba ritornare sui suoi passi chiedendo scusa in modo a dir poco patetico. Come al solito è seguito un attacco indiscriminato nei confronti dell'unico giornalista italiano (Travaglio) senza che nessuno smentisca o spieghi il perchè delle sue accuse. Evviva la repubblica delle banane!
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Qualche simpatico aneddotto sul nostro presidente del senato...

Fonte: xantology.com

Ora. A parte la società di recupero crediti GMS in cui era socio di Antonino Garofalo, arrestato e rinviato a giudizio per usura ed estorsione. A parte l’aver fondato la Sicula Brokers insieme a Benny D’Agostino, Giuseppe Lombardo e Nino Mandalà, tre personaggi ben noti alla cronache mafiose. A parte l’aver assistito imprenditori incappati nelle confische per mafia per poi presentare un progetto di legge che modifica la legge su confische e sequestri. A parte le consulenze milionarie prestate, non è chiaro a che titolo, a Comuni poi sciolti per mafia. A parte il lodo Schifani, cioè l’immunità totale per le prime cinque cariche dello Stato proposto quando Berlusconi, quarta carica dello Stato, era sotto processo. (Lodo Schifani per fortuna dichiarato incostituzionale dalla Consulta. Cioè: l’unica attività di rilievo svolta in dieci anni di Parlamento era incostituzionale, ottimo biglietto da visita per la seconda carica della Repubblica).

A parte questi dettagli, Schifani è un ottimo presidente del Senato e gli piace pure il cinema.

Il 5 maggio del 2002, arriva al cinema Aurora di Palermo con moglie, figlio e scorta e pretende di entrare gratis con una tessera AGIS scaduta. Film in programmazione: “Amen”. La sala uno è piena. Nella due danno “Casomai”. Si accomodi lì, gli dicono. Non sia mai, io sono il senatore Schifani ed entro dove voglio. Al rifiuto delle maschere, la scorta fa intervenire gli agenti di una volante che identificano due dipendenti del cinema. Cinema che in seguito, con una penosa lettera al giornale, si scuserà pure inviando una tessera gratuita al senatore.

Magistrale il commento di Simone Lucido su Repubblica dell’epoca: “Ero presente al cinema Aurora quando il senatore Schifani ha tentato di entrare nonostante la sala fosse piena e lui fosse senza titolo d’ingresso. Ho visto l’arroganza dei suoi accompagnatori, l’arrivo della polizia, la rabbia impotente degli addetti all’ingresso e del gestore. Assistere a queste forme primitive di sopruso e di esercizio del potere fa stare male e mi ero sentito sollevato quando ho visto che il caso, anche se piuttosto edulcorato, era finito sui giornali. Ora, di fronte alle scuse presentate da chi ha subito l’offesa provo un forte senso di pena e di rabbia per un paese in mano a una classe dirigente di così basso profilo“.

Il cinema, una fissazione. Rita Calapso, su Repubblica del 16 maggio 2002: “Cinema Tiffany, ore 19 di un giorno durante le feste di Natale. In fila per lo spettacolo delle 20. Si proietta il film «Il Signore degli anelli». Una bolgia infernale. Fuori piove. Una signora accusa un malore a causa del caldo e della confusione, chiede di sedersi su una poltrona antistante la sala cinematografica. Ma è vietato entrare nella suddetta sala prima del tempo: le viene offerto dalla maschera un gradino della scalinata. La ressa è quasi incontenibile. Da un ingresso laterale del cinema vengono introdotti nell’antisala alcuni portatori di handicap, con carrozzelle e con accompagnatori. Tra loro un volto noto, con signora, senza handicap apparenti: i due occupano le comode poltrone, ad altri negate. Scatta finalmente l’ ora X, il pubblico si precipita nella sala vuota. Chi c’è al centro, lato corridoio, comodamente seduto? Il presidente dei senatori forzisti Renato Schifani, con signora (e senza scorta). Un rappresentante del popolo, ma un «diverso», che, oltre a entrare gratis grazie a una tessera parlamentare (ma la moglie è anche lei deputata?), in barba alle regole, surrettiziamente e con la complicità del proprietario del cinema, scavalca la fila, si confonde tra i portatori di handicap e si accaparra una poltroncina“.

Almeno, per sedersi sulla poltroncina che si è accaparrato oggi, coda non ce ne dovrebbe essere.

Mi concedo una piccola nota personale, indipendente dall'articolo:
Ti è piaciuto il film? Ridi ridi che ne hai motivo furbone!
Il PD è già stato debitamente massacrato con questa sua inspiegabile linea morbida verso l'avversario, pure se mafioso o lestofante conclamato.

Vediamo quanto ci metteranno a capire che devono almeno cominciare a fare opposizione.
Per adesso Emilio Fede si e' lamentato con il Pd proprio perche' secondo lui con questo atteggiamento del Pd nei confronti di Silvio, lui a confronto sembra quasi un oppositore...
Il PD è stato già debitamente bastonato a causa dell'abitudine di chi non perde un attimo per insultare l'avversario, basandosi su conclamate falsità.
Speriamo che almeno l'opposizione sia seria.

A me Simona Ventura è antipaticissima. Reputo che sia prepotente e arrogante. Tra chi la conosce, c'è chi dice che dietro le quinte sia una donna maleducata e cattiva. Per inciso, queste mie opinioni personali restano tali e non mi danno il diritto di apostrofarla come raccomandata o altro.

Questo, però, non toglie che un bel giorno il Ministro Gasparri, intervenendo in trasmissione in diretta, si espresse in modo scorretto nei confronti della conduttrice, parlando su basi riportate.
La Ventura, giustamente, rispose per le rime.
La settimana successiva (o la stessa settiman, non ricordo) il Ministro Gasparri chiamo ancora in diretta e si scusò per il suo intervento.

Una persone civile si comporta in questo modo. Nessuna persona civile può ritenere che il Ministro Gasparri sia sia prostrato a chissà quale potere, abbia calato le braghe o chissà cosa. Semplicemente fa una cosa che gli uomini veri fanno quando sbagliano. Chiedono scusa per il semplice e solo fatto di aver commesso un errore.
Fazio, in questo caso, ha fatto bene. E' necessario che il popolo si faccia un'idea molto chiara del fatto che non è accettabile, in alcun modo, che si continui ad insultare pretestuosamente chiunque il popolo decide essere immeritevole.
Questo popolo non ha alcun diritto per esprimere pubblicamente offese nei confronti di altri. Né ha metro di giudizio per potersi ergere a moralista. Il popolo può avere le sue opinioni, giuste o sbagliate, come chiunque, ma il rispetto interpersonale non deve mancare. Mai. Altrimenti si arriva, ad un certo punto, alla guerra civile, alla lotta armata.
Non è accettabile che chi ritiene che un altro sia indegno, lo insulti pubblicamente. Non è accettabile che chi, per sua idea suffragata da nulla, ritiene che un altro abbia delle colpe, si esprima in modo volgare nei confronti altrui.
Il suo diritto di ritenere altri indegni è pari al mio di fare altrettanto. E a quel punto, si va davvero alla guerra civile.
MichaelII ubi es?
Il PD è stato già debitamente bastonato a causa dell'abitudine di chi non perde un attimo per insultare l'avversario, basandosi su conclamate falsità.
Speriamo che almeno l'opposizione sia seria.

A me Simona Ventura è antipaticissima. Reputo che sia prepotente e arrogante. Tra chi la conosce, c'è chi dice che dietro le quinte sia una donna maleducata e cattiva. Per inciso, queste mie opinioni personali restano tali e non mi danno il diritto di apostrofarla come raccomandata o altro.

Questo, però, non toglie che un bel giorno il Ministro Gasparri, intervenendo in trasmissione in diretta, si espresse in modo scorretto nei confronti della conduttrice, parlando su basi riportate.
La Ventura, giustamente, rispose per le rime.
La settimana successiva (o la stessa settiman, non ricordo) il Ministro Gasparri chiamo ancora in diretta e si scusò per il suo intervento.

Una persone civile si comporta in questo modo. Nessuna persona civile può ritenere che il Ministro Gasparri sia sia prostrato a chissà quale potere, abbia calato le braghe o chissà cosa. Semplicemente fa una cosa che gli uomini veri fanno quando sbagliano. Chiedono scusa per il semplice e solo fatto di aver commesso un errore.
Fazio, in questo caso, ha fatto bene. E' necessario che il popolo si faccia un'idea molto chiara del fatto che non è accettabile, in alcun modo, che si continui ad insultare pretestuosamente chiunque il popolo decide essere immeritevole.
Questo popolo non ha alcun diritto per esprimere pubblicamente offese nei confronti di altri. Né ha metro di giudizio per potersi ergere a moralista. Il popolo può avere le sue opinioni, giuste o sbagliate, come chiunque, ma il rispetto interpersonale non deve mancare. Mai. Altrimenti si arriva, ad un certo punto, alla guerra civile, alla lotta armata.
Non è accettabile che chi ritiene che un altro sia indegno, lo insulti pubblicamente. Non è accettabile che chi, per sua idea suffragata da nulla, ritiene che un altro abbia delle colpe, si esprima in modo volgare nei confronti altrui.
Il suo diritto di ritenere altri indegni è pari al mio di fare altrettanto. E a quel punto, si va davvero alla guerra civile.
Ti risparmio le mie considerazioni su Gasparri e la sua vergognosa legge salva Rete 4 per la quale dovremo pagare milioni di multa alla comunità europea. Fazio ha chiesto scusa perchè sa bene che col nuovo governo lo possono tranquillamente mandare via a calci in culo visto che Berlusconi non è nuovo a questo genere di cose. L'unico errore di Travaglio è stato quello di dire che peggio di Schifani c'è solo la muffa (senza offesa per la muffa), ma per il resto ha raccontato FATTI. Non c'è nulla di non vero, quindi non confondiamo le offese (giustamente criticabili) con i FATTI. Schifani ha avuto legami con la mafia, questo è un FATTO. Dire invece che peggio di Schifani c'è solo la muffa, è vero, ma sulla carta risulta un'offesa, e su questo ti do ragione. Ma quando hai a che fare con elementi di questo calibro, è difficile trattenersi dal descriverli per quello che sono...
Ti risparmio le mie considerazioni su Gasparri e la sua vergognosa legge salva Rete 4 per la quale dovremo pagare milioni di multa alla comunità europea. Fazio ha chiesto scusa perchè sa bene che col nuovo governo lo possono tranquillamente mandare via a calci in culo visto che Berlusconi non è nuovo a questo genere di cose. L'unico errore di Travaglio è stato quello di dire che peggio di Schifani c'è solo la muffa (senza offesa per la muffa), ma per il resto ha raccontato FATTI. Non c'è nulla di non vero, quindi non confondiamo le offese (giustamente criticabili) con i FATTI. Schifani ha avuto legami con la mafia, questo è un FATTO. Dire invece che peggio di Schifani c'è solo la muffa, è vero, ma sulla carta risulta un'offesa, e su questo ti do ragione. Ma quando hai a che fare con elementi di questo calibro, è difficile trattenersi dal descriverli per quello che sono...
Ciao peppa...
genius fai il mega thread pro/contro berlusconi?
genius fai il mega thread pro/contro berlusconi?
Ce ne sono già abbastanza direi.......:nuts:
Una voce fuori dal coro:

Ritengo moralmente vergognosi e politicamente insostenibili gli attacchi “bipartisan” a Marco Travaglio, scagliati contro il giornalista dopo la sua citazione di fatti (non di opinioni) riguardanti l’attuale Presidente del Senato. Altrettanto grave fu la reazione del presidente “bipartisan” della RAI Petruccioli, dopo le polemiche suscitate dalla famosa puntata di Anno Zero.
Come membro dell’Assemblea costituente nazionale del PD, voglio dissociarmi pubblicamente dalla posizione espressa dal capogruppo PD in Senato Finocchiaro, reduce da una gravissima sconfitta elettorale in Sicilia e approdata in Parlamento solo grazie al vizio italico delle pluricandidature “blindate”. Quel che è davvero “inaccettabile”, infatti, non è la critica documentata di Travaglio, bensì la ostinazione di alcuni nel voler considerare normale quello che la stragrande maggioranza degli elettori del PD considera preoccupante: il fatto che la seconda carica dello Stato sia oggi ricoperta da un fedelissimo servitore di Berlusconi, anziché da un imparziale servitore dello Stato. Dopo aver difeso l’indifendibile indulto ed aver riportato in Parlamento personaggi di dubbia moralità come Vladimiro Crisafulli, sarebbe bene che il PD imparasse la severa lezione del 13-14 aprile: per essere credibili, bisogna essere coerenti. Travaglio ha citato le fonti delle sue dichiarazioni, come fece anche nella famosa e “incriminata” trasmissione di Luttazzi. Ben altre sono le cose inaccettabili: dai fucili di Bossi all’apologia del fascismo del pluricondannato Ciarrapico.

Riccardo Lenzi
(membro Assemblea costituente nazionale PD)
Mi ha telefonato Cosa Nostra e mi ha detto che è un'organizzazione seria, mai accetterebbe quaquaraquà come Schifani nel proprio organigramma.
Mi ha telefonato Cosa Nostra e mi ha detto che è un'organizzazione seria, mai accetterebbe quaquaraquà come Schifani nel proprio organigramma.
E soprattutto, mai lascerebbe in vita giornalisti come Travaglio se essi pestassero effettivamente loro i piedi con inchieste giornalistiche scottanti sui rapporti mafia/politica...
Ce ne sono già abbastanza direi.......:nuts:
Sarebbe un thread sintesi di questo spam Berluscocentrico... comunque ora non ho tempo nè voglia (che forse non avrei comunque :D )
E soprattutto, mai lascerebbe in vita giornalisti come Travaglio se essi pestassero effettivamente loro i piedi con inchieste giornalistiche scottanti sui rapporti mafia/politica...
Genius son cambiati i tempi, adesso non si ammazza piu'...per liberarsi di un magistrato basta ad esempio prima diffamarlo tramite i media e poi trasferirlo. Ormai anche la mafia e' diventata furba imparando dalla politica.
senza voler scatenare polemiche, premettendo che anche negli altri schieramenti ci sono personaggi indegni, bisogna dire che le frequentazioni di schifani sono quantomeno equivoche. i dubbi sono legittimi, il signor schifani francamente io non lo considero una persona degna di stima e dovrebbe spiegare perchè aveva (ha?) certe amicizie.
Personalmente sono INDIGNATO con la Finocchiaro (ho fatto bene a non votarla).
Premesso che in linea di massima, su questa vicenda, la penso come te, per quanto riguarda la Finocchiario c'è una frase fondamentale nel suo pensiero, che riporto in grassetto:

Ma anche Anna Finocchiaro del Pd ha criticato la condotta di Travaglio: "Trovo inaccettabile che possano essere lanciate accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del presidente del Senato, in diretta tv su una rete pubblica, senza possibilità di contraddittorio".
E soprattutto, mai lascerebbe in vita giornalisti come Travaglio se essi pestassero effettivamente loro i piedi con inchieste giornalistiche scottanti sui rapporti mafia/politica...
Ormai non si ammazzano più neanche i magistrati, figurati i giornalisti........
GENIUS LOCI; said:
E soprattutto, mai lascerebbe in vita giornalisti come Travaglio se essi pestassero effettivamente loro i piedi con inchieste giornalistiche scottanti sui rapporti mafia/politica...

Per eliminare un giornalista ci vuole altro che un piccolo traffichino di provincia dalle oscure amicizie.

Oscure ed imbarazzanti per la seconda carica di qualsiasi Stato fuorchè dell'Italia, ove si prende atto che è considerato normale e non suscita nè sdegno nè la minima perplessità il fatto che la seconda carica dello Stato una ventina d'anni orsono fosse in affari con personaggi in seguito condannati per mafia, uno dei quali con l'accusa di essere il reggente del mandamento di Villabate, mica un picciottello qualsiasi.

Il figlio di questo qua, il figlio del socio del Presidente del Senato, era il manutengolo di Provenzano, quello che lo nascondeva, gli portava le ricottine e distribuiva in giro i pizzini che il boss dei boss tanto amava (il che mi fa pure intuire da chi possa essere arrivata la soffiata.....che abbiano sacrificato Provenzano sull'altare della Real Politik?).

Immaginare che nel piccolo mondo antico di Villabate, 20mila anime, non si sappia chi sia il "capo" locale è opera di tale ingenuità politica e sociologica che la lascio volentieri a quei Candido di difensori a tutti i costi della Banda Berlusconi.

Oh, loro cianno le sentenze dalla loro.... io solo le chiacchiere.


Comunque sia una cosa è certa: Schifani è un quaraquaqua.
I suoi amici no, da Mandalà a Berlusconi sono tutti uomini.
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