sts said:
Roma,a parer mio,ha un sistema di bus che fa paura e che NESSUNA altra città ha:il servizio è capillare,economico e i bus comodi e moderni.Poi,facile dire che non ha metrò.voglio vedere quante città hanno il sottosuolo di Roma!!!Nella capitale scavi 2000 anni di storia.Poi le ferrovie metropolitane sono bellissime e il nuov tram è veramente efficiente.A mio avviso non si può giudicare il sistema di trasporto di una metropoli semplicemente basandosi sulla estensione delle sue linee metropolitane,perchè,all'infuori di quelle,Roma ha tutto!
Il sistema autobus di Roma è trai più vasti d'Europa.
Ovvio: non avendo metro adeguati nè tram, in qualche modo si deve supplire!!
Gli autobus di Roma sono economici, anche troppo.
Infatti se vuoi pagare paghi, altrimenti nessuno ti dice nulla ed il servizio diventa gratis (i controllori sono come le mosche bianche).
Questo, ovviamente, comporta problemi di sovraffollamento.
Negli orari di punta sugli autobus di Roma si sta come le sardine nelle scatole: uno sull'altro.
Spesso, in prossimità delle scuole, si vedono intere comitive di ragazzetti prendere d'assalto il mezzo.
Se qualcuno si prendesse la briga di chiedere loro il biglietto, certi assalti di ragazzetti probabilmente non li vedremmo e forse gli autobus sarebbero molto meno affollati.
I tram sono validi.
Ciononostante il nuovo jumbo-tram, del tipo in uso anche a Milano, soffre di una difettosità impressionante.
Alla fine sia a Roma che a Milano benediciamo tutti i tram vecchio modello, scomodi, antiquati, ma robusti come trattori diesel, sempre in corsa e che non si sfasciano mai.
Alcune linee di FM sono valide, altre sono una schifezza, alcune sono una vera merda, scusate il francesismo.
Anche qui, ci vorrebbero più controlli.
Sulla FM2, quella che dall'Abruzzo, passando per Guidonia e Tivoli, porta a Roma Tiburtina, alla Stazione Salone salgono in carrozza gli zingari del vicino campo nomadi, uno dei più grossi d'Italia.
Anche loro, come i più perfetti pendolari, tutte le mattine vanno a "lavorare" al centro, cioè a chiedere l'elemosina, a rubare nelle cassette dell'elemosina delle chiese, a fare piccoli furtarelli nei supermercati ed a taccheggiare i turisti stranieri.
Immaginate voi la scena: un treno di pendolari già pieno, dove ad un certo punto entrano tutti insieme 150/200 tra zingari, zingaroni, zingarelle con il "pupo" in braccio, zingarone ciccione con 7 gonne per nascondere meglio la refurtiva e via dicendo...
Tutti notoriamente lindi e puliti come sanno essere i nomadi, e soprattutto assolutamente restii a "frugare" nelle tasche altrui in cerca di portafogli.
E guai a sostenere il contrario.
Il pendolare che, insudiciato e derubato, osasse sostenere il contrario, verrebbe come minimo tacciato di razzismo.
Ovviamente la situazione in breve tempo è diventata incandescente.
Operai che potevano essere di Rifondazione Comunista, intervistati sul problema, rilasciavano dichiarazioni degne del Ku Klux Klan.
Oneste madri di famiglia devotissime alla Madonna del Carmine, intervistate sul problema, auspicavano "soluzioni finali" e "deportazioni di massa".
Invece la soluzione è lì, semplice semplice: un cazzo di controllore, magari affiancato da un paio di agenti della Polfer.
E chi paga dentro, chi non paga resta fuori.
Ma forse la soluzione è troppo facile per essere anche presa in considerazione.