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Governo Spagnolo: in Italia politica xenofoba

8994 Views 504 Replies 60 Participants Last post by  Dalla contea
Come vi dicevo ieri, cominciano a farsi sentire le reazioni per i fatti di Napoli (e non solo), dopo UE ed OCSE si fanno sentire...la Spagna e la Libia.

La linea del nuovo governo per combattere l'immigrazione clandestina
provoca dure reazioni all'estero. E la commissione Ue: "Schengen non si tocca"
Immigrati, la Spagna attacca
"In Italia politica xenofoba"

Da Tripoli Gheddafi accusa: "I paesi europei affondano i barconi di migranti"

ROMA - La Spagna giudica la politica italiana in materia di immigrazione xenofoba. L'attacco arriva per bocca della numero due dell'esecutivo Zapatero, Maria Teresa Fernandez de la Vega, le cui frasi sono riportate da El Mundo. Riferendosi agli arresti di massa, Fernandez de la Vega durante una conferenza stampa dice che "il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia e, pertanto, non può condividere ciò che sta succedendo in Italia. La Spagna lavora a una politica dell'immigrazione legale e ordinata, che permetta il riconoscimento di diritti e doveri". Esistono, ha ricordato ancora, "meccanismi legali per arginare l'immigrazione clandestina. Sono questi i meccanismi da utilizzare, e non altri".

Le proposte del nuovo governo italiano in materia di sicurezza e di lotta ai clandestini all'estero suscitano reazioni dure. Da Bruxelles l'Unione europea dice no a ripristinare i controlli alle frontiere, anche se si prepara a introdurre i ''visti biometrici'', che conterranno le impronte digitali di tutti i cittadini. Lo dice il portavoce della Commissione riferendosi alla proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha chiesto la revisione del trattato di Schengen e il controllo delle frontiere esterne. E l'Osce, da Vienna, ha espresso "preoccupazione per i violenti attacchi" a un campo nomadi a Napoli sollecitando le autorità italiane ad "assicurare la protezione della popolazione rom". In un comunicato, il direttore dell'Odhir, l'ufficio per le istituzioni democratiche dell'organizzazione, basato a Varsavia, Christian Strohal, ha al contempo sollecitato "politici e media ad astenersi dalla retorica anti rom". "Siamo preoccupati per i recenti episodi di violenza contro i rom in Italia", si legge nel testo.

Sulla lotta all'immigrazione clandestina interviene oggi anche il leader libico Gheddafi, che accusa i governi europei di pianificare la morte di centinaia di migranti africani, affondando i barconi che cercano di raggiungere il continente.

Parlando ad un incontro con i capi dei sindacati africani, Gheddafi non fa cenno in modo esplicito all'Italia, ma sottolinea l'esistenza di una "tragedia in pieno svolgimento: nel Mar Mediterraneo una guerra è stata mossa contro gli africani". L'Europa, aggiunge poi il leader libico, "vuole difendersi e impedire ai migranti di raggiungere le coste. Così, colpisce le loro barche e poi annuncia che tutte le persone a bordo sono morte. Talvolta, con il pretesto di soccorrere un barcone lo rovesciano, e ne fanno morire gli occupanti".

(16 maggio 2008)

http://www.repubblica.it/2008/05/se.../sicurezza-politica4/sicurezza-politica4.html

http://www.corriere.it/cronache/08_...ia_c6d41d38-2349-11dd-8746-00144f486ba6.shtml
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1 - 20 of 505 Posts
Certo che però...non era Zapatero che sparava ai marocchini a Ceuta e Melilla?
No,
era la Guardia Civil spagnola, mica Zapatero.

Zapatero è buono e bravo, come puoi pensare che spari a dei simpatici marocchini?
Certo che però...non era Zapatero che sparava ai marocchini a Ceuta e Melilla?
A parte questo (e il fatto che dopo la sanatoria non è affatto stato tenero sulle politiche di immigrazione), l'aspetto ridicolo della vicenda è che il Governo Berlusconi è in carica ufficialmente da ieri pomeriggio

La retata (che è stata furbamente presentata come anti-immigrazione clandestina, mentre non è così) dell'altro giorno è parte di un'operazione che è iniziata un paio di mesi fa, e nella quale non c'entra (quindi) un fico secco nè Berlusconi nè Prodi...

Mi sembra che la ministra spagnola parli in via pregiudiziale e senza conoscere

Poi magari nel merito avrà ragione lei: ma si può dire solo dopo che sarà stato preso qualche provvedimento di legge; non prima
La postilla di Gheddafi che accusa gli europei di affondare le barche degli immigrati (cosa successa veramente per disgrazia nel '99 durante il governo D'Alema... ma una volta sola e per disgrazia, a causa di una manovra sbagliata) poi è il degno cappello a cotanta sterile polemica priva di 'veri' contenuti
Da Il Foglio di oggi:

Il più duro sembra sempre Sarkozy, ma la sorpresa della tolleranza zero è Zapatero. Poi c’è la nuova via inglese

Roma. La sicurezza fa vincere o perdere le elezioni in tutta Europa. I pacchetti legislativi rispondono a esigenze peculiari – la crisi delle banlieues in Francia, la criminalità giovanile in Inghilterra, la violenza domestica in Spagna – e si intrecciano con la legislazione su immigrazione e antiterrorismo. Grandi sono stati i dibattiti sul rispetto dei diritti individuali e sulla necessità di non prendere misure ad hoc per un determinato gruppo etnico: il politicamente corretto ha ogni tanto avuto il sopravvento – tutti ricordano lo scandalo di quel “racaille”, teppa, sibilato dall’ancora ministro dell’Interno francese, Nicolas Sarkozy, nel bel mezzo dei roghi della periferia di Parigi – ma sono stati adottati provvedimenti efficaci. Poi ci sono le iniziative locali, come quella della polizia dell’Essex – che ha deciso di trattare i criminali con i loro stessi metodi: “Frame and shame”, inquadrarli e svergognarli – che sta fornendo un modello per tutto il Regno Unito. In Europa la sicurezza viene trattata più o meno così.

In Inghilterra.
Sabato mattina un ragazzo di sedici anni, Jimmy, è stato ucciso con un pezzo di vetro mentre usciva dal panettiere, a pochi metri da casa sua, a sud della capitale britannica. E’ stato fermato un ragazzo di vent’anni. Jimmy è il tredicesimo minorenne che muore nell’area londinese dall’inizio dell’anno. Il neosindaco conservatore Boris Johnson ha due priorità: “tolleranza zero”, cioè aumentare il numero di poliziotti di quartiere che controllano anche i mezzi di trasporto (sui quali sono stati banditi gli alcolici), installare metal detector, rafforzare la “Operation Trident” di Scotland Yard che monitora il contrabbando di armi; sminare il Londonistan. Sono due progetti diversi: uno ha a che fare con la criminalità e si basa sulla sorveglianza e sui poteri per la polizia; l’altro punta a evitare le derive fondamentaliste che hanno flagellato il Regno Unito e che sono “home grown”, nate in casa. A livello nazionale il modello è lo stesso: ci sono i pacchetti antiterrorismo – è in discussione in questi giorni la durata della detenzione preventiva; ci sono le quote per l’immigrazione (le porte inglesi sono chiuse per i nuovi entrati nell’Ue); ci sono le misure contro la criminalità, soprattutto giovanile: rieducazione, metal detector, incentivi economici. Aspettando le iene dell’Essex.

In Francia. La “guerra senza misericordia” contro la criminalità di Nicolas Sarkozy prevede: quattromila poliziotti di quartieri in più nei prossimi tre anni; la scuola “della seconda possibilità” per rieducare i giovani; centomila giovani “da accompagnare” verso un posto di lavoro nei prossimi tre anni. Ma anche l’introduzione di pene minime di reclusione per i delinquenti recidivi e della “detenzione di sicurezza” che dovrebbe seguire la pena detentiva vera e propria per i detenuti ritenuti pericolosi. Sarkozy è considerato il più duro in Europa contro la criminalità. La polizia, sotto le sue direttive, ha assunto un ruolo sempre più incisivo soprattutto nelle periferie. Il ministero dell’Immigrazione voluto dal presidente e guidato da Brice Hortefeux ha raggiunto le quote di espulsione dei clandestini del 2007 (26 mila, nel 2008 ne sono previste 28 mila), in nome della politica dell’immigrazione “scelta e non subita”.

In Spagna.
Sulla vetrina di un negozio di informatica di Alcudia, sull’isola di Maiorca, è comparso un cartello: “Vietato l’ingresso ai cani e ai romeni”. Il premier socialista, José Luis Rodriguez Zapatero, vuole evitare derive al limite del razzismo e si ispira alla “tolleranza zero”. Un mese fa i bus di linea Eurolines e Atlassib sono stati fermati alla frontiera. Tutti i passeggeri non in regola, tra cui cinque donne incinte, sono stati scortati in un viaggio a ritroso verso Bucarest dalla polizia spagnola, francese, austriaca e poi ungherese. La politica sull’immigrazione prevede il pattugliamento dei confini, l’intervento dell’esercito, il muro hi-tech, Cpt molto accoglienti. Non è più possibile entrare in Spagna dal Sudamerica con visti turistici di tre mesi, si oltrepassa la frontiera soltanto con il biglietto di ritorno già pagato e un minimo di 500 euro in tasca. La prima legge sulla sicurezza di Zapatero risale al 2004 e riguarda la violenza contro le donne: inasprimento delle pene, sospensione della patria potestà per i colpevoli, sostegni economici per le vittime, iter giudiziari brevi. L’ultima battaglia sulla sicurezza è un colpo basso alla “movida”. Non si può più bere alcol nelle strade e nelle piazze. Vietata la vendita nelle ore notturne. E naturalmente niente birra e whisky ai minorenni.

In Germania.
All’inizio dell’anno, a Monaco, due giovani, un greco e un turco, picchiano con ferocia un pensionato tedesco. Roland Koch, governatore cristianodemocratico uscente dell’Assia, invoca la creazione di “campi di rieducazione” per giovani, in particolare per immigrati. “Metà delle aggressioni fisiche vengono compiute da giovani al di sotto dei 21 anni e tra questi oltre il 50 per cento ha origini straniere”, spiega. Gli elettori non gradiscono, Koch non è più governatore. La cancelliera, Angela Merkel, ha insistito sulla questione rieducazione, ma evitando di identificare con un gruppo etnico la radice di un problema. Più del dieci per cento della popolazione non è tedesca, si sono formate società parallele, interi quartieri non parlano una parola di tedesco. Le due valigie esplosive su treni regionali dell’estate 2006, e l’arresto, alla fine dell’anno scorso, di tre islamisti in procinto di preparare un attentato – due erano tedeschi convertiti – hanno posto il problema del terrorismo interno. Più controlli e misure di sorveglianza più capillari hanno dato la percezione di una risposta decisa da parte del governo. A parte qualche tentativo di armonizzazione – come il presupposto di conoscere la lingua per controllare l’immigrazione – gli sforzi maggiori sono stati fatti a livello sociale, con incentivi per l’inserimento sul lavoro (di giovani tedeschi e non).
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GENIUS LOCI; said:
Mi sembra che la ministra spagnola parli in via pregiudiziale e senza conoscere
La ministra spagnola è una gallina sottratta alla nobile arte del lavare mutande e stirare camicie.

Tanto per parlare a mia volta in via pregiudiziale.
La ministra spagnola è una gallina sottratta alla nobile arte del lavare mutande e stirare camicie.

Tanto per parlare a mia volta in via pregiudiziale.
Almeno la Carfagna è figa (a tal proposito avevo delegato a te la replica sull'altro thread, ma mi hai voluto far dispetto non commentando...)
La Spagna sull'immigrazione ha fatto scelte più radicali dell'Italia.

Ad ogni modo sparare a zero sull'Italia è ormai di moda.
Alcuni spagnoli devono pur sempre trovare qualcuno da sfottere per cercare di sentirsi un po' meglio di quello che sono, sopratutto adesso che forse si sono resi conto che non sorpasseranno il Giappone.. (nè l'Italia)

E poi.. in fondo Zapata deve essere pur sempre grato ad un gruppo di immigrati datisi al terrorismo che con una scoppiettante campagna elettorale gli hanno garantito anni di permanenza al governo.

In fondo un debito di riconoscenza con criminali venuti dall'estero i socialisti spagnoli l'avranno sempre.
Beh, che l'apparenza a volte sia più importante della sostanza è risaputo.

Sostanza non ce n'è, anzi la sostanza è che i provvedimenti adottati in Italia sono nei fatti molto più pietosi e clementi di quelli adottati da altri governi europei (compresi quelli che adesso si indignano).

L'apparenza invece è che in tali paesi al governo ci sono politici seri che non si comportano da buffoni populisti, e sono credibili e rispettati quando agiscono con pugno di ferro in guanto di velluto. Non ci sono bifolchi scesi dalle valli che indossano magliette provocatorie o portano i maiali a pascolare sui terreni dove si sta costruendo una moschea.

Cornuti e mazziati, perché oltre a non poter fare quel che fanno loro chiacchierando poco e agendo molto, ci becchiamo i rimbrotti per molto meno.

Piaccia o non piaccia, giusto o sbagliato che sia, sono cose che si pagano prima o poi. Nella fattispecie molto prima che poi. Soprattutto dopo aver condotta una intera campagna elettorale sulla paura per l'altro e il diverso.
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sorprendente l'intervento del governo spagnolo, hanno addirittura usato il termine "xenofobo". non so quali siano i motivi di queste sparate ma dimostrano di essere disinformati. e pensare che l'italia normalmente veniva criticata per motivi opposti, ossia di non controllare con la sufficiente energia le frontiere.
e poi qualche problemino con l'immigrazione ce l'abbiamo visto che persino il presidente della prov. di milano penati(appartenente al PD) ha affermato che i rom senza mezzi di sussistenza vanno espulsi. questo ovviamente non giustifica la violenza (vedi napoli).
L'apparenza invece è che in tali paesi al governo ci sono politici seri che non si comportano da buffoni populisti, e sono credibili e rispettati quando agiscono con pugno di ferro in guanto di velluto.
Hai ragione... però alla prova dei fatti, la ministra 'politica seria' ha dimostrato poca serietà e professionalità sproloquiando su cose che con tutta evidenza non conosceva

p:S.
Volevo preisare una cosa sul fatto della retata 'antiimmigrati'
E' stata presentata così dalla stampa con il 'compiacimento' e lo stimolo del governo neo-eletto, per far apparire che arrivato berlusconi le cose cambiano; ma di fatto era (è) un'operazione 'ordinaria'
La Spagna non accetta e non accetterà gli immigrati irregolari, e metterà in campo ogni mezzo per espellerli

Chi l'ha detto? La simpatica vice premier spagnola
Maria Teresa Fernandez de la Vega, appena due anni fa.
La Spagna non accetta e non accetterà gli immigrati irregolari, e metterà in campo ogni mezzo per espellerli

Chi l'ha detto? La simpatica vice premier spagnola
Maria Teresa Fernandez de la Vega, appena due anni fa.
:lol::lol:
Capitolo riguardante la Spagna sul sito di Amnesty International:

«La situazione di migranti e richiedenti asilo in Spagna ha continuato a essere molto preoccupante. È proseguita l’emanazione di ordini di espulsione per gli immigrati privi di documenti, lasciati senza possibilità di ottenere assistenza o di regolarizzare il proprio status. I dati relativi ai primi sei mesi dell’anno resi noti dalla Commissione spagnola di assistenza ai rifugiati hanno indicato 2.504 richieste di asilo, di cui 2.165 sono state rigettate o dichiarate inammissibili. [...]

Sono state espresse preoccupazioni per il limitato accesso all’assistenza legale e ai servizi di interpretariato e per l’accelerato processo che ha caratterizzato le espulsioni. Nel mese di settembre, la Procura delle Canarie ha iniziato una serie di ispezioni per verificare le condizioni di vita nei centri di detenzione presenti sulle isole, dopo che i sindacati di polizia avevano denunciato che, a causa del sovraffollamento, non erano conformi agli standard igienici minimi. [...]

Le inchieste relative alla morte di almeno 13 migranti tra settembre e ottobre 2005 ai confini di Ceuta e Melilla, non sono state ancora in grado di identificare e punire i responsabili»
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E poi.. in fondo Zapata deve essere pur sempre grato ad un gruppo di immigrati datisi al terrorismo che con una scoppiettante campagna elettorale gli hanno garantito anni di permanenza al governo.


definitivamente sei un bel bastardo...

si possono argomentare mille cose prima di gettare sta merda, cmq io allo stesso livello di te

via libera ai marocchini per uccidere 200 spagnoli??
tra l'altro, qui in brasile dove abito, c'è una polemica contro la spagna che sta bloccando in aeroporto ed espellendo cittadini brasiliani provvisti di biglietto aereo di ritorno, prenotazione in hotel e denaro sufficiente per la permanenza.
celebre il caso di una docente universitaria che, via madrid, si stava recando a lisbona per un congresso.
Sti spagnoli sembra che stiano sempre a guardare cosa succede da noi...mi sento spiato :shifty:
Ma che stiano zitti. Proprio loro parlano che storicamente hanno ucciso più i conquistadores che i campi di concentramento tedeschi... Suvvia
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