Ma Lei, Franz, non può lasciar cadere una bomba come questa e andarsene con un solo post.
Per esempio, quali sono questi dettagli che pensa che abbiano merito?
Non doveva essere realizzato in quel punto o per niente?
Ma proprio la forma deve discuterla.
È un'archittetura o non lo è? Si decida.
Piatta ai lati. Che vuol dire? Perché non va bene il colore bianco e perché lo trova disumano?
Mi piace il vostro commento dove dice che il monumento è una scala che finisce con un muro colonnato. Perchè è vero.
Ma anche a casa sua lei esce allo stesso punto da dove ha entrato.
Perché qui questo non va bene?
Chi lo ha fatto e quale era la loro mentalità - a che cosa si riferisce precisamente?
Perché il Museo del Risorgimento denota la strafottentezza dell'Italia come nazione?
Qual'è questo altro thread del quale mi parla?
Lei deve sollevare questo thread se pensa che sia caduto basso, ha un dovere di illuminare con più dettagli la Sua opinione.
Se apprezza il mio interesse, Lei risponderà.
Gent. Lillian,
Non volevo più intervenire, perché avevo avuto l’impressione (che confermo) che il thread da Lei aperto si potesse trasformare in una vetrina di sorde esaltazioni della ‘torta nuziale’, di lotte tra fazioni di ‘tifosi’ (particolarmente aggressivi molti dei ‘Vittoriosi’), in mezzo alle quali mi sarei sentito solo un inerme bersaglio. Lei, però, ha detto di essere affascinata (uso il genere femminile, perché credo che, visto il nome ‘lillian’, Lei sia una donna) dal Vittoriano, ha dimostrato un desiderio di conoscenza che mi sembra ‘al di sopra delle parti’, e mi ha, inoltre, lanciato una richiesta ‘ufficiale’ di approfondimento su quanto ho precedentemente scritto. Per cui rispondo punto per punto alle Sue domande. 1) Vi sono dei dettagli indubbiamente preziosi: i fregi, i bassorilievi, le sculture, i bronzi, il cavallo (‘così grande che dieci persone vi hanno pranzato dentro etc…etc…’); ma sono fatti ‘scultorei’, che potevano essere messi anche in un altro contesto e che non giustificano ’architettonicamente’ una serie di scaloni sia pure articolati; non ‘nascono’ all’interno dell’immagine che vogliono sostenere; se togliessimo bassorilievi e sculture sarebbe una tristezza infinita. 2) NON doveva essere realizzato in quel punto; vi erano altre proposte, come un arco trionfale a Piazza Esedra, un ponte monumentale e colonnato dove ora è ponte Palatino, una guglia a piazza Venezia (senza demolire il convento dell’Ara Coeli); insomma vi erano molte alternative, ma erano troppo ‘rispettose’: bisognava ‘guardare’ provocatoriamente verso il Vaticano. 3) NON è un’architettura; la sua forma ‘nega’ la spazialità; la nega tal punto da ‘chiudersi’ verso l’Ara Coeli, da volgere le spalle con un terribile altissimo muraglione proprio a sud, da dove viene il sole, tale da renderlo, così, per buona parte dell’anno, un ‘iceberg’ nelle ombre azzurre della banchisa; ‘glaciale’, anti-umano nel suo allucinato biancore del botticino (marmo estraneo alla tradizione romana, ma bisognava fare un favore al bresciano Zanardelli); poteva ‘aprirsi’ al panorama del Colosseo e traforare sapientemente il muro dietro le colonne. Ma, mi si dirà, “c’era la chiesa”: e allora perché farlo in quel punto; perché ‘imporre’ una visione dogmatica e pregiudiziale? Perché con quella forma, ‘piatta’ ai lati, mero muraglione degli scaloni e piatta dietro, come a fingere una collina che non c’è? 4) Ha detto una cosa interessante: “anche a casa sua lei esce dallo stesso punto da cui (è) entrato”; diciamo che tutte le tipologie di case ‘standardizzate’ hanno questo tipo di entrata; l’unica alternativa è la porta di servizio o sul giardino, cosa concessa a chi ha la fortuna di avere una casa autonoma. Ma una casa è una casa. È una nicchia, altrimenti diventa un ‘percorso’ e allora ecco che diventa non più una casa ma uno spazio pubblico; l’aspetto ambiguo del Vittoriano è l’essere una ‘casa’, ma senza tetto; uno spazio pubblico ‘circolare’, senza possibilità di uscita per i frequentatori che, o tornano indietro (“attenzione! fate i bravi sennò il regi carabinieri vi chiudono in trappola”!) oppure trovano l’’uscitina’ da topi a fianco del colonnato (metafora!) 5) Ecco la loro mentalità: il Museo del Risorgimento sotto la scala, il Sacrario delle bandiere nel ripostiglio delle scope. Ma mi si dirà: “il MAS è pesantuccio, meglio che stia in basso”: ma allora le quadrighe in bronzo che stanno a 70 metri? Come sarebbe stato più affascinante portare i cimeli ad una certa altezza, in parti architettoniche appositamente’ pensate’, in alto, per commemorare e valorizzare l’eroismo e il sacrificio, piuttosto che sollevare faticosamente a 70 metri le fattezze della Marchesa di Roccagiovine, celebre bellezza dell’epoca, modello dell’auriga della quadriga? Ma ecco la mentalità ipocrita umbertina (e non solo): in alto meglio una bella donna che dei poveri fessi di eroi che tengono compagnia a quell’altro sfigato del Milite Ignoto! 6) l’altro thread è, ovviamente, quello dei ‘passatisti’ di Romasparita, a cui mi onoro di partecipare. 7) non so se ho ‘illuminato’ questo thread, come Lei ha esortato; senz’altro credo di aver scritto delle cose che dovrebbero far riflettere e che ritengo definitive. Sarò fatto segno di assalti e di ‘emoticons’, ma coloro che mi assalteranno non saranno capaci di altro se non di ripetere le stesse banalità: ‘icona’, ‘ormai c’è’, ‘i turisti lo amano’, ‘che schifo quello che c’era’. Tutte ‘coperture’ dell’ignoranza e della strafottenza! Le giunga un sincero e cordiale saluto e i migliori auguri per il proseguimento di questo thread da Lei inaugurato.
Roeslerfranz