La nouvelle vague contro l'immigrazione clandestina spiegata ai francesi...e a Bruxelles.

Si può provare a negarlo con tutta la veemenza che si vuole, in realtà non c'è un solo valido motivo per ritenere la Lega Nord qualcosa di diverso dai partiti di Haider o Le Pen, o dal Blocco Fiammingo in Belgio, o da altri simili partiti in altri paesi europei, tutti unanimamente considerati partiti xenofobi della destra populista più o meno estrema. E la Lega, per i toni che usa, non sarebbe nemmeno dei meno estremi.

Né diversi sono i fenomeni sociologici alla base del loro successo elettorale.

Probabilmente il suo totale sdoganamento dipende dalla concezione tutta loro che hanno gli italiani della politica.

Altrove, quei partiti vengono chiamati con il loro nome perché i principali schieramenti hanno ogni interesse a prenderne le distanze e a marginalizzare la loro influenza nella vita democratica, ben consci che altrimenti verrebbero puniti dall'elettorato moderato.

In questo paese dove l'elettorato moderato non esiste, in cui sono tutti stra-tifosi del loro partito e si risponde alla chiamata al voto come se fosse una chiamata alle armi, il problema manco si pone.

Con i partiti xenofobi di estrema destra ci si può benissimo fare una coalizione di governo, e mettersi a cavillare con chi li chiama tali.
Il loro elettorato invece, fatto di gente pragmatica che bada poco alle chiacchiere da leguleio, che siano partiti xenofobi ed estremisti lo sa già benissimo. Sennò col cavolo che li votava.