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La politica non capisce la violenza

283 Views 12 Replies 4 Participants Last post by  Shogun
La politica non capisce la violenza

CHIARA SARACENO
Giovinastri che nascondono dietro un’ideologia demenziale la propria voglia di controllare il territorio e di menare le mani hanno picchiato a morte un coetaneo; altri che in nome del diritto a divertirsi (e a occupare lo spazio pubblico come gli pare) tentano il linciaggio dei vigili che danno le multe mentre molti altri guardano e fanno il tifo. Che cosa fanno i politici di fronte a questi segnali di uno stato diffuso d’inciviltà, d’incapacità ad abitare spazi comuni, di non avere con gli altri solo rapporti di sopraffazione, di dimostrazione muscolare su chi è il più forte? Litigano tra di loro sulla gerarchia di gravità in cui collocare i fatti, tra l’altro attribuendo rilevanza (e quindi dignità) politica a azioni che sono semplicemente criminali. Se il neo-presidente della Camera un po’ imprudentemente e superficialmente dichiara che il bruciare bandiere è peggio che picchiare a morte qualcuno, subito dal centrosinistra gli ribattono che no, è peggio la seconda cosa, ma non perché ci sia il morto e perché si è fatta violenza sulle persone, ma perché i colpevoli sono naziskin. Che ideologia politica avranno gli allegri e violenti festaioli di Piazza Vittorio a Torino? Forse perché non gliene si può attribuire con certezza una, non entrano nella graduatoria.

Ciò che è del tutto assente in questo penoso «confronto politico» è anche solo il cenno di una consapevolezza della violenza sotterranea che attraversa gli spazi pubblici e lo stare in pubblico: dai cortili e corridoi scolastici testimoni di quotidiano bullismo che emerge solo quando un fatto grave per una volta lo fa vedere (il ragazzino che brucia i capelli al compagno, ma anche la mamma che aiuta la figlia a picchiare l’insegnante), alle strade e piazze delle città. Qualche volta la miccia che fa scattare la violenza è l’insofferenza verso il diverso, qualche volta solo la voglia di far valere la propria forza, qualche volta il rifiuto di essere disturbati nei propri divertimenti o nelle proprie faccede, anche se quei divertimenti e faccende disturbano altri. Ne esce un’immagine della nostra società fatta di gruppi e individui totalmente autoreferenziali, che contano sugli altri solo per farsi forza nel far valere la propria prepotenza.

Naturalmente non siamo tutti così e si possono citare molti esempi opposti. Ma una politica che si comporta in modo puerilmente reattivo come nell’ultimo episodio non aiuta, al contrario. E non basta certo a (ri-)costruire un ormai fragile tessuto sociale connettivo invitare le scuole a cantare l’inno di Mameli almeno una volta la settimana, come un po’ pateticamente ha suggerito il ministro della Difesa Parisi.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=4482&ID_sezione=&sezione=
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Dedicato al troglodita medio che cerca di politicizzare anche il fondo del sedere.
Ma come?!

Abbiamo assistito ad una campagna elettorale condotta tutta sull'Italia allo sbando, sull'esplosione dei crimini, sull'invasione incontrollata dei clandestini che vengono a rubare e a stuprare le nostre donne, sul governo lassista e buonista che non ha fatto nulla per impedire tutto questo...

... e ora, il giorno dopo che hanno vinto i giusti, no alla politicizzazione?

Seguono dieci pagine di risate.

Le strumentalizzazioni sono tutte penose. Da qualsiasi parte vengano, soprattutto se si pasteggia su qualcuno che ci ha rimesso le penne.

Ma se hanno qualcosa di buono, è che restituiscono indietro tutto. E con gli interessi.
Quel che accadrà ora non ci voleva molto a prevederlo, purché il proprio orizzonte temporale non si fermasse al 13 aprile.

La bomba è stata innescata, e ce la hanno in mano i sedicenti legalizzatori.
Le aspettative degli italiani in fatto di sicurezza sono elevatissime.

Che non osino fiatare il giorno in cui quella bomba gli scoppierà in mano.
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Il clandestino che delinque è comunista

?
Forza Italia è un partito neonazista?
Non sbagli.

Ragion per la quale è penoso strumentalizzare sia i crimini commessi dai rumeni nelle città amministrate dagli altri, sia che gli altri strumentalizzino i crimini commessi da teste rasate nelle città amministrate dai primi.
Entrambi penosi.

Solo che il primo è stato il letimotiv della campagna elettorale, la musica che è stata fatta suonare da tutte le grancasse mediatiche. La sicurezza, l'invasione, gli zingari, i komunisti hanno reso l'Italia un inferno, noi siamo i tutori dell'ordine e della legalità, noi rimanderemo i clandestini a casa loro eccetera eccetera.

Questo a martello per due mesi. A martellare sulle paure e sulle aspettative serissime degli italiani, utilizzando per fini elettoralistici chi ci ha lasciato le penne.

Ora che sta timidamente accadendo lo stesso, ma a parti invertite... subito i piagnistei.

Ma cosa si aspettavano di grazia?

Hanno convinto gli italiani che il loro paese è una specie di Bronx lungo 1000 km, dove si ammazza, picchia, stupra, sgozza, ruba a tutto spiano? Ora saranno loro a dover dare risposte concrete.

Invece ieri Maroni due minuti dopo essere stato nominato Ministro dell'Interno cos'ha dichiarato? Sì, la sicurezza è un problema, ma non così grave e urgente come viene percepito dalla gente.
Ma come, non era quello che si diceva da mesi e mesi, sommersi dalle risate?

Hanno aizzato la belva? Ora la dovranno saper gestire loro. Possono esser certi che, da questo momento in poi, ogni capello torto ad un cittadino italiano, in qualunque parte d'Italia avvenga, gli si ritorcerà impietosamente contro.

Che la strategia avesse le gambe corte mi pareva chiaro sin dall'inizio.
Che le gambe fossero così corte, non me lo aspettavo nemmeno io.
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La "teoria" dei giornali serve solo a coprire il fatto di non sapere affrontare il problema non solo nei fatti ma nemmeno a parole.
A parole almeno a destra sono bravi, per quello vincono, nei fatti lo vedremo presto.
Sono senza dubbio più bravi.
Sono riusciti ad incentrare la campagna elettorale 2008 sull'omicidio di una donna avvenuto nella città amministrata dal loro sfidante dopo che avvenimenti identici avvenuti nelle città amministrate da loro solo pochi giorni prima erano passati sotto silenzio.

Che poi qualcuno si senta appagato e rassicurato da ciò... auguri.
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