Come al solito si stanno sparando un sacco di cavolate creando molta confusione, causate anche dalle informazioni errate date da una persona in un articolo. Andiamo con ordine:
Nino Germanà: “Faremo ‘l’aeroporto del Ponte’ nella Valle del Mela”
MESSINA. “Quando si parla di ponte sullo Stretto, da oltre trent’anni si dibatte inutilmente e in modo anche offensivo in merito a tecnica dei trasporti, economia, scienza e intelligenza umana. È di questi giorni l’ultimo dibattito sull’uso dell’aeroporto di Reggio Calabria da parte dei...
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Non conosco il soggetto in questione, ma leggendo l'articolo è chiaro che non sa proprio nulla di ciò di cui parla: prima dice che senza il ponte Reggio non funziona perché non lo usano i messinesi ma poi sostiene che con il ponte saranno i reggini ad usare l'aeroporto del Mela. In realtà è vero il contrario, e cioè che il ponte potrà incentivare l'utilizzo dell'aeroporto di Reggio da parte dei residenti della parte tirrenica della provincia di Messina, e oltre che per i voli interni nazionali si può inserire qualche rotta europea. Per tutti gli altri voli ci sono Catania e Lamezia che vanno benissimo. Inoltre il Ponte sarebbe la chiusura definitiva alla costruzione dell'aeroporto del Mela (che comunque già c'è) vista la vicinanza proprio dell'aeroporto dello Stretto.
Continuando, prima sostiene che Messina e Reggio Calabria sono luoghi inadeguati a ospitare aeroporti dato che gli aeroporti hanno ragione di esistere solo in zone centrali e che hanno già i loro aeroporti di riferimento, ma successivamente dice che in realtà a Messina l'aeroporto del Mela va fatto perché sarebbe baricentrico tra Cefalù e Gioia Tauro. Peccato che l'eventuale area di riferimento per questo aeroporto, se davvero venisse realizzato, è molto ma molto più ristretta. Già da Reggio, ponte o non ponte, non ci verrebbero sicuro perché a parità di tempi di percorrenza con Lamezia ci sono comunque i costi di attraversamento, quindi figuriamoci se verrebbero da Gioia Tauro. Dalla parte siciliana poi forse gli unici che possono avere qualche dubbio su dove andare sono i residenti dell'aera di Santo Stefano di Camastra, ma da lì andando verso ovest sceglieranno tutti Palermo ad occhi chiusi. Da Messina in giù poi non ne parliamo, già Roccalumera stessa a momenti è più vicina all'aeroporto di Catania, figuriamoci quindi se chi vuole andare a Taormina sceglie Milazzo. Quindi l'area di riferimento probabile diventa molto più piccola, totalmente ingiustificabile per la costruzione di un aeroporto, soprattutto con la presenza di Catania e Palermo super attivi. Basta realizzare ferrovie veloci e si risolvono tutti i problemi, quando lo capiranno tutti sarà sempre troppo tardi.
Il Sig. Germanà sicuramente saprà fare bene il politico, visto che vuole abbindolare tutti con paroloni e numeri sconclusionati, ma se davvero vuole fare qualcosa si concentri sulla realizzazione del Ponte, vera cosa utile per la zona.
Mi sarà sfuggito qualcosa invece sull'aeroporto del Mela. Ci sono novità concrete? Io sono fermo alle notizie del 2021 che parlavano di interesse di Air Malta su questo scalo, da fare in 2 anni, nell'area ex ASI (valle del Niceto).
Nessuna novità, sia l'aeroporto del Mela che quello di cui parli tu di Air Malta, che tra l'altro era quello che voleva realizzare il famoso imprenditore indiano, sono semplicemente delle idee con solo delle bozze di progetto con disegni di pista e struttura disegnati su un pezzo di carta. Non c'è altro, quindi anche se davvero volessero realizzarne uno dei due, ce ne sarebbero di studi e opere da fare prima di mettere la prima pietra di lavori, senza contare che passeranno anni prima che tutto ciò accada. In ogni caso ENAC si è già espressa, un aeroporto in questa zona non ha senso di esistere e non daranno mai l'autorizzazione a realizzarlo. In questo caso non c'è politica che tenga, le cose vanno fatte con criterio, non perché lo vuole tizio o caio.
Si, con i venti prevalenti da nord occorre una procedura particolare chiamata circle to land.
In pratica l'aereo è costretto ad una curva poco prima dell'atterraggio.
Non è un caso che Ryanair, che atterra OVUNQUE, non sia MAI arrivata a Reggio.
E se non atterrano loro vorrà dire che questo aeroporto ha limiti seri, francamente mi fido più di loro
che di tutti i chiacchieroni che da decenni parlano di rilancio di REG.
In realtà no, il motivo principale per cui Ryanair non atterra a Reggio Calabria è prettamente di natura tecnica, che dipende sia dal tipo di aereo che utilizza (usano solo Boeing 737-800), sia per la mancanza di strumentazione a terra che facilità l'atterraggio degli aerei in maniera strumentale, cosa che Ryanair preferisce. Inoltre c'è anche la politica della compagnia che "obbliga" i propri piloti a dare la disponibilità allo spostamento della loro base, e visto che per atterrare a Reggio ci vuole un'abilitazione particolare, per la manovra di Circle to Land, teoricamente la compagnia dovrebbe addestrare tutti i piloti a questa manovra. Ma siccome non le interessa, anche perché non vuole spendere soldi per l'addestramento dei piloti, l'abilitazione non la fa prendere a nessuno.
Ci tengo a precisare che la manovra di Circle to Land, per quanto possa sembrare difficile, in realtà non è proprio così strana, semplicemente in Italia quello di Reggio è l'unico aeroporto in cui è richiesta. Ma in tutto il mondo ci sono un sacco di aeroporti in cui si esegue tutti i giorni, è una manovra che sembra complicata ma non lo è per nulla, specialmente con gli aerei moderni. Molti anni fa anche per atterrare al vecchio Kai Tak di Honk Kong si doveva usare, quindi i piloti di tutti il mondo dovevano avere l'abilitazione per atterrare lì.
La differenza con una manovra normale sta nel fatto che l'approccio con il Circle to Land è molto più visivo che strumentale, ecco il perché dell'abilitazione: occorre che il pilota abbia la conoscenza dettagliata anche della zona dell'aeroporto oltre che dell'aeromobile. Ma ciò comporta ovviamente costi per l'addestramento dei piloti, e molte compagnie non vogliono spendere soldi per farlo.
“Sugli aeroporti, è proprio il caso di dirlo, stiamo volando. La scorsa settimana la firma del Contr
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Negli ultimi articoli si parla dello stop alla categoria C. C'entra qualcosa con quello di cui state parlando? (licenza speciale piloti, circle to land)
La categoria indica la tipologia di aerei che possono operare in quell'aeroporto, in questo caso la C indica (cito testualmente)
aerei con apertura alare maggiore o uguale a 36 m ma inferiore a 52 m, e con distanza esterna tra i carrelli principali maggiore o uguale a 9 m ma inferiore a 14 m. La rimozione di questa categoria permetterà l'utilizzo di molti più aerei.
continueranno ad usare la pista di go kart come riferimento per alineari 🤣 non capisco perchè non atterrano dall direzione della R15
Perché la pista da utilizzare per le manovre dipende dalla direzione vento, dato che gli aerei decollano e atterrano sempre controvento. Non è che quelli della torre di controllo si alzano la mattina e decidono ogni giorno quale pista usare.