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Mestre scomparsa

62K views 43 replies 11 participants last post by  davide84 
#1 · (Edited)
da mestre.it

riviera XX settembre. irriconoscibile.


nello sfondo l'attuale via poerio.
Riviera XX Settembre e Galleria Vittorio Emanuele (attuale Galleria Matteotti)


La Chiesa della Madonna della Misericordia (distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e sostituita dall'odierna Chiesa di Santa Maria di Lourdes) in Via Piave


Il fiume sulla destra ora è interrato. c'erano progetti per riportarlo alla "luce". se non sbaglio si parlò anche di colorare l'asfalto di azzurro


l'attuale piazza ferretto, ora completamete pedonale senza tram.





Guardate piazza ferretto piena di traffico e di bus!



Ora è così:


e questo potrebbe essere un bel banner:


una delle bellissime case di via piave che tutt'ora esistono anche se non capisco quale è questa. ora via piave però viene definito come il bronx di Mestre. Espressione eccessiva ma cmq frutto di un quartiere che negli ultimi anni è diventato "troppo" cosmopolita...


Queste foto non riesco a localizzarle:



Aiutatemi!


E voi avete foto storiche?

Saluti saluti
 
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#4 ·
Personalmente, Mestre non mi é mai piaciuta, anzi, mi fa abbastanza schifo.
però questo é dovuto alla smania anni 60 di costruire porcate in pieno centro storico.

effettivamente a Mestre, oltre a piazza Ferretto e alla galleria, a qualche villa qua e la e a qualche vicolo nascosto, cosa cè rimasto veramente di storico?
credo niente.
tutto raso al suolo per fare condomini, palazzi orrendi e quartieri dormitorio.
la vicinanza a Marghera poi la svaluta moltissimo.

negli ultimi anni però Mestre é migliorata notevolmente, rispetto ovviamente agli anni 80 quando il centro di Venezia era considerato il vero centro della città.
la pedonalizzazione di piazza Ferretto ha attirato molte persone e ha cambiato il modo di vedere la città.
 
#10 ·

Questa è sicuramente una via di Marghera, che quando è stata costruita era all'avanguardia in Italia come quartiere operaio: rotonde invece degli incroci, villini, viali alberati. Si cercò di rendere confortevole la residenza agli operai chiamati a lavorare nella nascente area industriale di Porto Marghera.

Mestre viene considerata un po' da tutti una città brutta, l'antitesi di Venezia. In realtà è molto meglio di quanto non si possa pensare, e i progetti in corso di attuazione (una panoramica qui) fanno sperare per il meglio.

A partire dal secondo dopoguerra la città è cresciuta vorticosamente, riempendosi di palazzoni e schifezze, alcune delle quali sono ben visibili durante la breve sosta dei treni che proseguono per Venezia. Questa vista di per sè, credo, è responsabile di gran parte del pregiudizio sulla città.

In realtà ci sono poche città in Italia che si sforzino quanto Mestre per rimettersi in gioco.
 
#12 ·
Secondo me la parte storica di Mestre non è male (Piazza Ferretto con la Torre e i palazzetti porticati), rimanda a cittadine/paesoni come Noale o Piove di Sacco. Certo, troppo poco rispetto all'aspetto urbano dei centri storici delle altre città venete, non necessariamente capoluogo (e qui mi viene in mente in primis Bassano del Grappa, ma anche Chioggia oppure Conegliano).
Come città vera e propria Mestre è nata nel '900, e sconta i difetti dello sviluppo urbano impetuoso e il continuo paragone con la madre (per alcuni matrigna) Venezia. Per come la vedo io, Mestre, non essendo un comune autonomo, difetta di identità propria, e pur accogliendo la maggior parte della popolazione del Comune di Venezia, continua ad esserne la periferia, pur essendone fisicamente ben distinta. A Mestre non risiedono Sindaco e Patriarca, non c'è la sede del Comune, non c'è la sede dell'Università, e penso che nemmeno vi abitino le classi "alte" veneziane, le quali, immagino, non avendo problemi economici, continuino a stare in laguna.
Penso che la situazione anomala di Venezia e Mestre, di essere due città unite amministrativamente ma separate fisicamente, con una delle due parti, Venezia, città di caratura mondiale per fama, tradizione cosmopolita, arte e storia, sia difficilmente risolvibile.
Separandosi, Venezia acquisterebbe demograficamente la consistenza di un piccolo capoluogo di provincia, al livello di Rovigo; Mestre, sarebbe una città di 200.000 abitanti ma senza la storia e il ruolo che nella regione hanno Padova e Verona, per citare due città della stessa importanza in quanto a numero di abitanti.
 
#14 · (Edited)
Mestre, insieme a Marghera, rappresenta l'espansione naturale di Venezia, posto che a Venezia lo spazio è saturo (e per fortuna era già saturo cinquant'anni fa, altrimenti i palazzoni ce li saremmo ritrovati a San Marco). Sebbene completamente diverse, le due città sono i due lati della stessa medaglia, un'entità unica e indivisibile: difficile immaginare Mestre senza Venezia nè, anche se può sembrar strano, Venezia senza Mestre.

La mancanza di collegamenti adeguati tra il "centro storico" e la periferia, comunque, ha sempre contribuito a mantenere viva la dicotomia tra le due città: un problema che ad oggi non è ancora stato risolto.

Fra una decina d'anni (siamo ottimisti) la zona industriale intorno al porto sarà completamente stravolta: svanite nel vento le ultime note del de profundis alla chimica, dopo una lunga e costosa bonifica si aprirà la strada all'alta tecnologia, trainata da quello che già ora è il più grande parco scientifico-tecnologico italiano, un posto in cui le imprese hi-tech possono fare "sistema": il Venice Gateway.

L'area è di quelle che faranno gola a molti, vista la collocazione: a due passi da Venezia e dal mare, servita dal secondo porto italiano, dal terzo aeroporto, fra pochi anni da collegamenti ferroviari e stradali efficienti con tutto il nord Italia (Passante, SFMR, TAV), in un clima culturale unico (Biennale, Cinema, musei, università).

Prima ancora di Venezia, sarà Mestre a trarne i maggiori benefici. Disponendo di un centro storico piccolo ma curato, il resto della città sarà aperto alla sperimentazione urbanistica e architettonica più d'avanguardia: proprio perché al di fuori del centro fa grosso modo un po' tutto schifo, la gentrification si papperà in santa pace i vecchi palazzoni operai e rigurgiterà loft nei vecchi edifici industriali, rivoluzionando città e tessuto sociale. Dio volendo, senza troppi comitati No-tutto (ma sia chiaro, mi illudo con la consapevolezza di illudermi).

A ben vedere, i segnali di questa rivoluzione nell'aria ci sono tutti, e viene spontaneo chiedersi perché non sia ancora successo niente. I motivi stanno nell'ottusità degli amministratori che non sono in grado di pensare oltre il loro naso, nella mancanza di un piano preciso a lungo termine, nell'incapacità di liberarsi dall'impasse "niente soldi senza riconversione -> niente riconversione senza bonifica -> niente bonifica senza soldi"

Ripeto.. non sottovalutiamo Mestre :)
 
#15 · (Edited)
Ringrazio Massimo Massarenti per le seguenti foto, gentilmente concesse dal suo sito, www.mes3.org :

Gli anni '50 e il boom economico

L'attuale Piazza Ferretto












I filobus sostituiscono i tram:


Coperto dai palazzi sulla destra, in fondo c'è la Torre dell'Orologio


Via Palazzo. Si vede la Torre di Piazza Ferretto


L'attuale Piazza Barche. Ora il canale è completamente interrato


I nuovi palazzi nascono. Palazzo San Lorenzo appena completato



Le vie attorno al centro

Via Olivi e sulla sinistra via Poerio. Sullo sfondo il palazzo San Lorenzo


Via Olivi e sulla destra via Poerio


Il filobus sta per entrare in Piazza Ferretto. La via è chiamata Ponte della Campana (l'attuale via Poerio), perchè in passato sulla destra il fiume non era interrato


L'attuale via Poerio



Alle spalle abbiamo lasciato via Poerio. Continuando si arriva in Riviera XX Settembre, ancora chiamata così. Era nel passato una riviera per il solito fiume interrato


Dove si vede il fiume ora c'è tutta una zona pedonale


Sulla sinistra la galleria e sullo sfondo via Poerio


Via Rosa. Sullo sfondo la galleria





La galleria Matteotti





Piazzale Sicilia (si collega a via Rosa): l'Hotel Centrale







Piazzale Sicilia: le Poste Centrali, tutt'ora presenti






Veduta panoramica. Si vede il Duomo



Veduta panoramica. Si vede l'Hotel Centrale


La Biblioteca Civica all'angolo tra Via Palazzo e l'attuale via Torre Belfredo



Viale Garibaldi. Sulla sinistra il Palazzo della Provveditoria


Viale Garibaldi


Viale Garibaldi: a metà viale la "rotonda"


Quadrivia: a destra via Piave, sullo sfondo via Carducci (collegata a Piazzale Sicilia)



Viale San Marco: il Policlinico San Marco (ora completamente coperto dai palazzi)


Alle spalle abbiamo la stazione. Sullo sfondo via Piave


Via Piave


Sulla destra via Piave


Corso del Popolo. Mancano tantissimi palazzi



Ricordo che tutte le immagini sono coperte da copyright. Per utilizzarle è necessria l'autorizzazione del gentilissimo Massimo Massirenti e del suo sito
 
#23 ·
L'area Venezia Padova,viene chiamata citta difusa,praticamente tutto il veneto centrale è una grande citta difusa policentrica l'area Padova Venezia è una delle aree maggiormente costruita e se si percorre la riviera tra Padova e Venezia ci si rende conto del continuo tra queste due citta.
La citta diffusa ha il problema di una difficile gestione a livello infrastrutture e comunicazione,quando è nata la legge sulle aree metropolitane,PAdova e Venezia dovevano essere insieme,poi è stata scelta solo Venezia,errore madornale...anche se il progetto citta metropolitane è una grande stronzata,visto che alla fine sono 10 anni forse di piu che c'è questa legge pero mai andata in funzione..
 
#26 · (Edited)
La Storia della Piazza Ferretto:​

Negli ultimi anni vi sono state molte iniziative per riqualificare il tessuto urbano di Mestre e del territorio circostante.
Tra di esse la più importante è stata la completa ristrutturazione di Piazza Ferretto ad opera dell'architetto Zordan.
Era chiamata un tempo Piazza Grande o Maggiore, quando era ancora la sede del mercato di Mestre, che si teneva due volte la settimana, come avviene ancora oggi seppure in un'altra area.
Nel 1900 essa fu intitolata alla memoria di Re Umberto I di Savoia, assassinato in quell'anno a Monza.
A quell'epoca aveva già perso la sua antica funzione per diventare, come è oggi, il cuore elegante della città, con bar, alberghi, cinema e teatri.
Dopo la II guerra mondiale e l'esilio dei Savoia, venne dedicata alla memoria del partigiano Erminio Ferretto, trucidato dai fascisti nel 1944.
Il progetto di risistemazione e arredo urbano della piazza fu sottoposto al vaglio del Ministero dei Beni Culturali perchè "zona ad alto rischio archeologico".

Infatti, duranti gli scavi sono venuti alla luce vari reperti relativi ai lavori per la creazione della rete fognaria dell'800, i livelli stradali in ciottoli di epoca recente ed anche tratti murari di costruzioni medievali.
Nel 1995, durante la prima fase dei lavori, di fronte al Duomo di S. Lorenzo vennero scoperti degli scheletri umani.
Si tratta, probabilmente, di mestrini uccisi nel 1513, durante l'assedio al Castello di Mestre ad opera delle truppe imperiali e spagnole che, tentando di sconfiggere Venezia, riuscirono solo a conquistare e distruggere il borgo di Mestre.
Durante i lavori è stato possibile anche risistemare e ammodernare le reti elettriche, telefoniche, fognarie, dell'acquedotto e del gas.
La piazza è stata poi ricoperta da 8.000 mq. di lastre e masegni in tranchite-zovonite, dalla non facile messa in posa.
A metà della piazza è stata collocata una grande fontana, al centro della quale è stata posta un opera in bronzo dorato di Alberto Viani (1906 - 1989), mestrino, uno dei grandi scultori di questo secolo.
Altre opere d'arte, come ad esempio il monumento alla Resistenza di Murer in Piazza Barche e la fontana di Aricò in via Piave, hanno contribuito a riqualificare l'aspetto della città.

L'opera di Viani:




La fontana di Aricò in via Piave
tratto da comune di venezia
 
#27 ·
Bellissimo thread.

Mestre mi ha sempre incuriosito: appare davvero brutta dal treno. Pero` e` anche vero che ha una suo centro storico interessante (sebbene piccolissimo per una citta` delle sue dimensioni). Quindi mi sorge la domanda: ma e` cosi piccolo perche` la citta` si e` ingrandita solo nel XX secolo o perche` e` stato in gran parte abbattuto ?

Mi incuriosisce pure Marghera, creata come citta` giardino per gli operai del porto. In effetti da Windows Live sembra ci sia molto verde e tanto spazio, anche se gli edifici sembrano alquanto scialbi.

Cmq. penso che Mestre sia un luogo ideale per la sperimentazione architettonica, a differenza di Venezia dove c'e` un patrimonio da salvaguardare.

A ogni modo
 
#28 ·
Bellissimo thread.

Mestre mi ha sempre incuriosito: appare davvero brutta dal treno. Pero` e` anche vero che ha una suo centro storico interessante (sebbene piccolissimo per una citta` delle sue dimensioni). Quindi mi sorge la domanda: ma e` cosi piccolo perche` la citta` si e` ingrandita solo nel XX secolo o perche` e` stato in gran parte abbattuto ?

Mi incuriosisce pure Marghera, creata come citta` giardino per gli operai del porto. In effetti da Windows Live sembra ci sia molto verde e tanto spazio, anche se gli edifici sembrano alquanto scialbi.

Cmq. penso che Mestre sia un luogo ideale per la sperimentazione architettonica, a differenza di Venezia dove c'e` un patrimonio da salvaguardare.
Mestre è una città di crescita recente, costituisce l'espansione fisica di Venezia in terraferma, laddove fino agli inizi del '900 c'era un borgo, nato nel Medioevo come castello fortificato dai Trevigiani sul sito che sicuramente aveva accolto un oppidum romano.
Con l'Unità d'Italia del 1866 Mestre rimase comune indipendente e nel 1923 le venne attribuito da un decreto di Vittorio Emanuele III il titolo di città;
nel 1926 cessò l'autonomia amministrativa e Mestre divenne parte integrante del Comune di Venezia.

La sua fortissima espansione ediliza e demografica avvenne a partire dagli anni Sessanta, uno sviluppo incontrollato che ha prodotto la città attuale che tutti vediamo.

Direi che il motivo per cui Mestre non presenta un centro storico esteso, e comunque senza quella monumentalità che caratterizza le maggiori città venete, vada rintracciato proprio nel suo essere stato un borgo fortificato, che si è sviluppato e trasformato in città solo negli ultimi 100 anni, e questo sia per essere il luogo in cui si sono trasferiti i Veneziani, a causa dell'esodo inarrestabile che ha colpito il centro storico lagunare, sia per i fenomeni di crescita urbana che hanno caratterizzato la maggior parte delle città in quel periodo, compresa quindi l'area urbana di Venezia.
 
#29 ·
Immaginavo: ma avevo letto in questo thread che durante la seconda guerra mondiale c'erano stati dei bombardamenti, che pero` suppongo abbiano danneggiato impianti portuali o industriali piu` che il centro storico.
 
#30 · (Edited)
Primo periodo: 1888-1918 PARTE I
Lo sviluppo industriale ed edilizio di Mestre viene incrementato da due scelte nazionali: la costruzione del Campo trincerato con due caserme per 2000 soldati, ed il potenziamento del nodo ferroviario con l'insediamento di un quartiere di 643 alloggi per i ferrovieri.
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Soggetto: 1905. Mestre, allagamenti
Fotografo:
Data ripresa: 1905
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: 1903. Mestre, località Barche, gregge al pascolo
Fotografo:
Data ripresa: 1903
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: Mestre, veduta aerea del forte Tron costruito nel 1887. In primo piano il ponte sul fossato, la caponiera di gola e il frontone d’ingresso
Fotografo:
Data ripresa:
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: 1908. Mestre, la stazione
Fotografo:
Data ripresa: 1908
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: Mestre, garage San Giuliano. Sulla destra la stazione della tramvia
Fotografo:
Data ripresa:
Luogo ripresa: Venezia, Mestre

 
#31 ·
Primo periodo: 1888-1918 PARTE II
Lo sviluppo industriale ed edilizio di Mestre viene incrementato da due scelte nazionali: la costruzione del Campo trincerato con due caserme per 2000 soldati, ed il potenziamento del nodo ferroviario con l'insediamento di un quartiere di 643 alloggi per i ferrovieri.
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Soggetto: 1910. Ferrovie dello Stato, Case dei ferrovieri, planimetria generale e particolari
Fotografo:
Data ripresa: 1910
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: Primi Novecento. Mestre, località Marocco, il Terraglio. Sulla destra il tram della linea San Giuliano - Treviso
Fotografo:
Data ripresa: 1900/ ca
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: 1915. L. Alzona, E. Coen-Cagli, G. Fantoli, Sistemazione e ampliamento del bacino sussidiario del Porto di Venezia a Marghera, planimetria generale
Fotografo:
Data ripresa: 1915
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: Anni ’30. Mestre, lo stabilimento della Società Carbonifera Industriale Italiana
Fotografo:
Data ripresa: 1930/ ca
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: Mestre, la fornace Da Re sul canal Salso
Fotografo:
Data ripresa:
Luogo ripresa: Venezia, Mestre

 
#32 · (Edited)
Primo periodo: 1888-1918 PARTE III [Ultima parte]
Lo sviluppo industriale ed edilizio di Mestre viene incrementato da due scelte nazionali: la costruzione del Campo trincerato con due caserme per 2000 soldati, ed il potenziamento del nodo ferroviario con l'insediamento di un quartiere di 643 alloggi per i ferrovieri.
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Soggetto: Mestre, piazza Barche, La fabbrica Krull, veduta aerea
Fotografo:
Data ripresa:
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: 1904-1905. Mestre, piazza Umberto I
Fotografo:
Data ripresa: 1904-1905
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: 1910. F. Marsich, Progetto della fabbrica di confetture in via Cappuccina
Fotografo:
Data ripresa: 1910
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: 1912. Acquedotto di Mestre, planimetria della condotta maestra
Fotografo:
Data ripresa: 1912
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: Mestre, via Alessandro Poerio
Fotografo:
Data ripresa:
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: 1912. Mestre inaugura il suo acquedotto
Fotografo:
Data ripresa: 1912
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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oggetto: Mestre, tram lungo il percorso cittadino
Fotografo:
Data ripresa:
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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Soggetto: 1916. Favaro Veneto, Campalto, hangar per dirigibili. Sede della Sezione aerostatica da fortezza della piazza di Venezia
Fotografo:
Data ripresa: 1916
Luogo ripresa: Venezia, Mestre - Favaro Veneto



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Soggetto: Mestre, viale Garibaldi, la caserma di fanteria
Fotografo:
Data ripresa:
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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oggetto: 1916-1917. Stazione ferroviaria di Mestre, posto conforto soldati
Fotografo:
Data ripresa: 1916-1917
Luogo ripresa: Venezia, Mestre



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