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Metrò di Milano, veto al marocchino "Non può lavorare, rischio attentati"

1426 Views 80 Replies 17 Participants Last post by  vittorio tauber
Metrò di Milano, veto al marocchino
"Non può lavorare, rischio attentati"

La risposta dei legali della società al ricorso dello straniero, in base al Regio decreto del 1931.
Il vice sindaco De Corato: legge rispettata, assurde le accuse di razzismo.

MILANO - Non solo non poteva partecipare, in quanto privo di cittadinanza italiana, al bando Atm per fare l'operaio al reparto manutenzione. Essendo anche marocchino, i rischi erano anche altri e molto gravi. E dunque è un bene che il Regio Decreto del 1931, contestato dalla difesa di Mohamed Hailoua e messo pubblicamente in dubbio dallo stesso presidente dell'azienda Elio Catania, abbia messo certi paletti. Lo sostiene la memoria difensiva di Atm depositata dagli avvocati Alberto Rho e Claudia Muro al Tribunale del lavoro contro il ricorso presentato un mese fa dai legali del diciottenne Hailoua. Un ricorso marchiato come "sensazionalistico", un "processo alle intenzioni".

Il passaggio chiave è a pagina 41 del documento: "Il servizio di pubblico trasporto involge delicati aspetti di sicurezza pubblica, ed è particolarmente esposto, ad esempio, a rischi di attentati. È proprio di questi giorni la notizia, apparsa sulle maggiori testate giornalistiche, che cinque terroristi magrebini avrebbero organizzato un attentato nella metropolitana milanese che avrebbe dovuto realizzarsi prima delle elezioni del 2006". E ancora: "Il legame personale del cittadino allo Stato dà maggiori garanzie in relazione alla sicurezza e incolumità pubblica". Potenziale terrorista, dunque. E non conta che il posto di lavoro in questione non sia quello, delicato, del conducente. "Un'analoga delicatezza - si legge ancora - deve rinvenirsi, altresì, nell'attività di chi opera manutenzione dei mezzi, o di chi svolge, su di essi, comunque attività di tipo tecnico". Potenziale sabotatore, infine.

Una tesi destinata a sollevare ulteriori polemiche, anche se Atm, ieri sera, provava a smorzare i toni con una nota. La memoria è solo "un documento tecnico che ha come obiettivo quello di dimostrare l'azione temeraria contro l'azienda", che peraltro si dichiara "disponibile ad una revisione costruttiva del Regio Decreto che possa aprire il mercato del lavoro anche a soggetti extracomunitari per dare la possibilità, ad esempio, ad un cittadino giapponese di lavorare in un Atm Point per dare supporto" durante l'Expo.
In difesa dell'azienda si schiera il vicesindaco De Corato: "Le accuse di razzismo sono assurde, è un'operazione studiata a tavolino per farsi un po' di pubblicità. Atm rispetta una legge dello Stato dettata da ragioni di sicurezza. E che gli ultimi inquietanti episodi su progetti di attentati islamici nella metropolitana inviterebbero a non modificare", sempre in ottica Expo. Ma quanto al terrorismo, è lo stesso procuratore aggiunto Armando Spataro a puntualizzare: "La metropolitana milanese non ha corso alcun rischio nel 2006 poiché, più che un piano per un attentato, l'inchiesta della Procura di Milano ha posto in luce solo l'esistenza di un vago progetto, mai entrato neppure nella fase preparatoria".

(10 giugno 2009)

Repubblica

Proprio un bel paese.
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Elio Catania aveva definito il regio decreto del '31 «superato e antistorico»
Atm, no all'assunzione di immigrati
«C'è pericolo di attentati sulla metro»
L'azienda si oppone al ricorso di un elettricista marocchino: «No discriminazione, ma rischi sicurezza: magrebini progettarono attacchi nel 2006»




Nel 2008 Ka Djiby, autista senegalese in Italia da 20 anni, venne licenziato a causa del decreto regio del ’31, ma poi fu riassunto dall’Atm

MILANO - L'Atm si difende: nessuna discriminazione verso gli extracomunitari, ma una comprensibile limitazione per motivi di sicurezza. Questo in sintesi, come riferisce l'agenzia Omnimilano, il contenuto della memoria stilata dai legali dell'azienda, gli avvocati Alberto Rho e Claudia Muro, in vista dell'udienza di mercoledì davanti al Tribunale del lavoro. Si discute del ricorso presentato da un marocchino 18enne, elettricista diplomato, che vorrebbe presentare il proprio curriculum all'azienda ma sa che è inutile perché il Regio decreto 148 del 1931, articolo 10, limita le assunzioni a chi ha la cittadinanza italiana o di altro paese dell'Unione europea. Un decreto contro il quale a fine marzo si era espresso con chiarezza lo stesso presidente e ad di Atm, Elio Catania: «Potrebbe valer la pena di rivederlo, visto che ha più di settant'anni. È superato, antistorico e totalmente inadatto a gestire aziende moderne orientate all'efficienza per erogare servizi ai cittadini».

«RISCHIO ATTENTATI» - Marcia indietro, invece, nella corposa memoria stilata dai legali di Atm, che argomentano: «Non v'è chi non veda che il servizio di pubblico trasporto involga delicati aspetti di sicurezza pubblica, ed è particolarmente esposto, ad esempio, a rischi di attentati. E' proprio di questi giorni (del 5 giugno 2009) la notizia, apparsa sulle maggiori testate giornalistiche, che cinque terroristi maghrebini avrebbero organizzato un attentato nella metropolitana milanese che avrebbe dovuto realizzarsi prima delle elezioni del 2006». Secondo loro, «si può comprendere, dunque, se il Legislatore italiano ha ritenuto di limitare l'accesso all'impiego nel settore dettando determinati requisiti, tra i quali quello della cittadinanza, ritenendo - forse - che il legame personale del cittadino allo Stato dia maggiori garanzie in relazione alla sicurezza e incolumità pubblica».

LE ASSOCIAZIONI - Il giovane marocchino, nel suo ricorso, chiede che venga dichiarato il carattere discriminatorio del comportamento della società e che venga ordinato all'Atm di esaminare le domande di assunzione presentate da extracomunitari legalmente residenti in Italia. Accanto all'operaio si sono schierate l'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi) e Avvocati per niente onlus (Apn), che parlano di «comportamento illegittimo e discriminatorio ai sensi del Testo unico sull'immigrazione». I legali di Atm ribattono che l'azienda non ha negato l’assunzione al lavoratore, il quale non ha mai neanche presentato la domanda, e chiedono quindi al giudice di rigettare tutte le richieste e di imporre la pubblicazione della notizia di smentita del carattere discriminatorio del comportamento di Atm.

SPATARO: NESSUN RISCHIO NEL 2006 - Il procuratore aggiunto Armando Spataro, interpellato da Omnimilano, commenta: «Non intendo entrare nel merito delle argomentazioni oggetto della controversia, anche se personalmente trovo discriminatorio che una legge neghi possibilità di lavoro a chicchessia solo in ragione della sua cittadinanza, ma intendo comunque ricordare che la metropolitana milanese non ha corso alcun rischio nel 2006 poiché, più che un piano per un attentato, l'inchiesta della Procura di Milano ha posto in luce solo l'esistenza di un vago progetto, mai entrato neppure nella fase preparatoria».

ATM: FAVOREVOLI A REVISIONE COSTRUTTIVA - Atm in una nota precisa che la sua posizione «rimane sempre la stessa: disponibili ad una revisione costruttiva del Regio Decreto che possa aprire il mercato del lavoro anche a soggetti extracomunitari per dare la possibilità, ad esempio, ad un cittadino giapponese di lavorare in un Atm Point per dare supporto madrelingua agli ospiti nel periodo dell'Expo. Atm ribadisce il pieno e totale rispetto di tutte le leggi vigenti. Il ricorso e l'anticipazione sono solo strumentalizzazioni ad uso mediatico che producono pericolose distorsioni della realtà». A proposito della memoria preparata dai legali, Atm precisa: «E' un documento tecnico che ha come obiettivo quello di dimostrare l'azione temeraria contro l'azienda, rea secondo l'accusa di non aver assunto una persona senza che questa ne abbia mai fatto domanda. La memoria contiene alcuni riferimenti alla sicurezza del servizio di trasporto e cita esempi giurisprudenziali (...). Non a caso il Regio Decreto prevede che i dipendenti possano svolgere funzioni di pubblico ufficiale, strettamente legate alla cittadinanza. È il caso limite degli operatori delle sale operative delle metropolitane, chiamati a funzioni delicatissime e in siti ad alto rischio terrorismo, per i quali Atm applica criteri di selezione e controllo severissimi. A supporto della citazione giurisprudenziale, la memoria legale ha richiamato alcuni articoli di quotidiani nei quali si faceva riferimento alle metropolitane come obiettivi di attacchi».
http://milano.corriere.it/milano/no..._decreto_difesa_attentati-1601447241462.shtml
Metrò di Milano, veto al marocchino
"Non può lavorare, rischio attentati"

La risposta dei legali della società al ricorso dello straniero, in base al Regio decreto del 1931.
Il vice sindaco De Corato: legge rispettata, assurde le accuse di razzismo.

MILANO - Non solo non poteva partecipare, in quanto privo di cittadinanza italiana, al bando Atm per fare l'operaio al reparto manutenzione. Essendo anche marocchino, i rischi erano anche altri e molto gravi. E dunque è un bene che il Regio Decreto del 1931, contestato dalla difesa di Mohamed Hailoua e messo pubblicamente in dubbio dallo stesso presidente dell'azienda Elio Catania, abbia messo certi paletti. Lo sostiene la memoria difensiva di Atm depositata dagli avvocati Alberto Rho e Claudia Muro al Tribunale del lavoro contro il ricorso presentato un mese fa dai legali del diciottenne Hailoua. Un ricorso marchiato come "sensazionalistico", un "processo alle intenzioni".

Il passaggio chiave è a pagina 41 del documento: "Il servizio di pubblico trasporto involge delicati aspetti di sicurezza pubblica, ed è particolarmente esposto, ad esempio, a rischi di attentati. È proprio di questi giorni la notizia, apparsa sulle maggiori testate giornalistiche, che cinque terroristi magrebini avrebbero organizzato un attentato nella metropolitana milanese che avrebbe dovuto realizzarsi prima delle elezioni del 2006". E ancora: "Il legame personale del cittadino allo Stato dà maggiori garanzie in relazione alla sicurezza e incolumità pubblica". Potenziale terrorista, dunque. E non conta che il posto di lavoro in questione non sia quello, delicato, del conducente. "Un'analoga delicatezza - si legge ancora - deve rinvenirsi, altresì, nell'attività di chi opera manutenzione dei mezzi, o di chi svolge, su di essi, comunque attività di tipo tecnico". Potenziale sabotatore, infine.

Una tesi destinata a sollevare ulteriori polemiche, anche se Atm, ieri sera, provava a smorzare i toni con una nota. La memoria è solo "un documento tecnico che ha come obiettivo quello di dimostrare l'azione temeraria contro l'azienda", che peraltro si dichiara "disponibile ad una revisione costruttiva del Regio Decreto che possa aprire il mercato del lavoro anche a soggetti extracomunitari per dare la possibilità, ad esempio, ad un cittadino giapponese di lavorare in un Atm Point per dare supporto" durante l'Expo.
In difesa dell'azienda si schiera il vicesindaco De Corato: "Le accuse di razzismo sono assurde, è un'operazione studiata a tavolino per farsi un po' di pubblicità. Atm rispetta una legge dello Stato dettata da ragioni di sicurezza. E che gli ultimi inquietanti episodi su progetti di attentati islamici nella metropolitana inviterebbero a non modificare", sempre in ottica Expo. Ma quanto al terrorismo, è lo stesso procuratore aggiunto Armando Spataro a puntualizzare: "La metropolitana milanese non ha corso alcun rischio nel 2006 poiché, più che un piano per un attentato, l'inchiesta della Procura di Milano ha posto in luce solo l'esistenza di un vago progetto, mai entrato neppure nella fase preparatoria".

(10 giugno 2009)

Repubblica

Proprio un bel paese.
Non c'e' male grassie.... :) Tra le tante cazzate che Bush ha detto c'e' anche qualche verita'... The rules of engagement have changed... non si puo' far finta di niente e prendersi dei rischi. Gente a rischio (e mi riferisco per esempio a mussulmani che frequentano moschee sospette o gente col passato non chiarissimo) devono essere passate al setaccio o respinte. Scusami ma preferisco essere un po' "razzista" che morto. C'e' un rischio attentati islamici? Si, e' ovvio. Quindi bisogna prenedere le adeguate contro misure...
Meno male.

Non vedo la polemica, ci sono concorsi in determinati settori a cui per partecipare bisogna avere la cittadinanza italiana, è la cosa più normale del mondo.

Non vedo perché si debba cambiare la legge a causa di un elettricista marocchino.
Il suo caso è sicuramente stato usato e portato avanti strumentalmente da "qualcuno"per le solite ritrite polemiche...

Tanto i risultati elettorali sono già la risposta, "qualcuno" ha perso le elezioni... :D
Tra parentesi a leggere bene l'articolo il marocchino non ha neanche presentato domanda di assunzione, mentre il senegalese che l'ha presentata ora fa l'autista.
Quanto agli attentati, che stronzata, in GB erano britannici gli attentatori del 07/07/07.
Quanto agli attentati, che stronzata, in GB erano britannici gli attentatori del 07/07/07.
Britannici tra due belle virgolette grosse come una casa.
Britannici tra due belle virgolette grosse come una casa.
No, uno che nasce in GB di genitori con la cittadinanza GB è britannico. Punto.
No, uno che nasce in GB di genitori con la cittadinanza GB è britannico. Punto.
e poi vedi i risultati...
e poi vedi i risultati...
ti prego, astieniti dal dire queste cose nauseabonde, grazie.
Tra parentesi a leggere bene l'articolo il marocchino non ha neanche presentato domanda di assunzione, mentre il senegalese che l'ha presentata ora fa l'autista.
Quanto agli attentati, che stronzata, in GB erano britannici gli attentatori del 07/07/07.
Lo stavo per scrivere anche io.....
E quelli che buttarono il gas nervino nella metropolitana di Tokyo?
e poi vedi i risultati...
I risultati sono dovuti ad uno Stato che è mancato e ha costruito ghetti.
ti prego, astieniti dal dire queste cose nauseabonde, grazie.
e' nausobondo credere che non sia sufficente dare la cittadinanza a qualcuno per ritenerlo perfettamente integrato ?
La cittadinanza puo essere solo un inzio. Se rimane l'unica cosa e' solo un pezzo di carta con cui ti ci puoi pulire.
Tra parentesi a leggere bene l'articolo il marocchino non ha neanche presentato domanda di assunzione, mentre il senegalese che l'ha presentata ora fa l'autista.
Quanto agli attentati, che stronzata, in GB erano britannici gli attentatori del 07/07/07.
Quello è il risultato di dare la cittadinanza a cani e porci senza criterio.
Quello è il risultato di dare la cittadinanza a cani e porci senza criterio.
Ovvero i figli nati sul territorio di gente che già aveva la cittadinanza?
Ovvero i figli nati sul territorio di gente che già aveva la cittadinanza?
Il danno è a monte.

Nonni e genitori non erano nemmeno immigrati illegali..

Volevano la manodopera a basso costo.. ecco.. è arrivata.
Il danno è a monte.

Nonni e genitori non erano nemmeno immigrati illegali..

Volevano la manodopera a basso costo.. ecco.. è arrivata.
Infatti "I risultati sono dovuti ad uno Stato che è mancato e ha costruito ghetti".
Tra l'altro Catania, uno che aveva ridotto l'IBM Italia da capofila sudeuropea a filiale di IBM Spagna per incapacità manageriale, ha superato il regio decreto del 31 perchè essere assunti a 800 euro al mese per il primo biennio non ne trovi più di italiani.
Cosa fai, firmi un accordo con i rappresentanti di categoria per promuovere incentivi all'assunzione in ATM? Giammai.
Fai come qualsiasi "imprenditore" bauscia: "due sghei, se non ti va bene mi prendo el negher".
Inutile lamentarsi che "Milano sembra una città africana" (e dove cazzo è stato quello lì negli ultimi 20 anni a parte scopare minorenni e creare fondi off-shore, cose che si possono fare anche dalla foresteria di via XX Settembre?) se poi il mercato del lavoro è tanto mal regolmentato e malpagato che anzichè dare incentivi all'ingresso dà incentivi alla disoccupazione. Come se fosse colpa degli stranieri.
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Infatti "I risultati sono dovuti ad uno Stato che è mancato e ha costruito ghetti".
Sono dell'idea che sia impossibile integrare popolazioni con un'identità musulmana a non essere di distruggergli appunto l'identità.

Per riuscirci devi usare la violenza, se non ci riesci avrai violenza.
In entrambi i casi, succede un casino.

Perché tirarsi le martellate sui coglioni ed andarsi a cercare i problemi col lanternino?
Per arricchire qualche imprenditore che non paga le tasse e ha bisogno di schiavi?

Almeno che li prendano da altri paesi...
Tra l'altro Catania, uno che aveva ridotto l'IBM Italia da capofila sudeuropea a filiale di IBM Spagna per incapacità manageriale, ha superato il regio decreto del 31 perchè essere assunti a 800 euro al mese per il primo biennio non ne trovi più di italiani.
Cosa fai, firmi un accordo con i rappresentanti di categoria per promuovere incentivi all'assunzione in ATM? Giammai.
Fai come qualsiasi "imprenditore" bauscia: "due sghei, se non ti va bene mi prendo el negher".

Inutile lamentarsi che "Milano sembra una città africana" (e dove cazzo è stato quello lì negli ultimi 20 anni a parte scopare minorenni e creare fondi off-shore, cose che si possono fare anche dalla foresteria di via XX Settembre?) se poi il mercato del lavoro è tanto mal regolmentato e malpagato che anzichè dare incentivi all'ingresso dà incentivi alla disoccupazione. Come se fosse colpa degli stranieri.
Parole sante!

Io metterei in galera i nostri imprenditori.
Io metterei in galera i nostri imprenditori.
Io peggio. Li costringerei addirittura a mettersi in regola.
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