Una piazza smart al capolinea del metrò: la cura Cucinella per Bisceglie
(...) Tutto è partito con un appello che Palazzo Marino ha lanciato alla città: inviateci proposte per la Milano del 2030. Un modo per anticipare - ancora prima dei bandi - la visione di alcuni luoghi da trasformare e "aiutarci a dare una comprensione immediata delle norme del Pgt" , spiega l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran.(...) "Una grande area - la definisce Cucinella - che può davvero giocare un ruolo chiave nel quartiere e in una zona, quella a sud-ovest di Milano, che sta vivendo grandi trasformazioni". La proposta consegnata al Comune si chiama "Bisceglie play-hub" ed è partita dall'analisi del contesto. Nel team, non a caso, oltre a Cucinella ci sono i nomi dell'impresa costruttrice Borio Mangiarotti e di Planet Idea srl, coinvolti a vario titolo nel progetto "Sei Milano".
"Milano è una città che ce la fa perché non ha paura di affrontare la contemporaneità che comprende anche un sistema di relazioni tra interventi pubblici e privati", spiega l'architetto. Ed è proprio da questa alleanza, un po' come è accaduto in altre aree più centrali come Porta Nuova, che potrebbe riprendere vita anche Bisceglie. Uno dei 14 nodi in cui il Pgt, in teoria, dà la possibilità di costruire anche più dell'indice massimo di 1 mq/mq.
Il disegno di Cucinella, in realtà, lavora solo sulla riorganizzazione dello spazio pubblico. "La dimostrazione - dice ancora Maran - che lo spirito della norma non è speculativo". La suggestione è composta da tre interventi su un asse "sempre più strategico " che parte da via Calchi Taeggi e arriva fino a via Lucca. Una nuova via verde che, sopra il parcheggio, vede la creazione di uno sport park con giochi che producono energia e attrezzi smart. Una delle parole d'ordine per Cucinella è prevedere "più funzioni" . Come avverrebbe all'interno del posteggio, che durante il fine settimana, quando ci sono meno auto, potrebbe diventare palcoscenico temporaneo per attività culturali. Sempre su via Lucca verrebbe ampliata la parte pedonale per farla diventare una piattaforma in condivisione in grado di "ospitare nei giorni di minore afflusso, piccole strutture da destinare ad associazioni o a mercati". Perché l'obiettivo è sempre quello: far vivere il più possibile la zona. Compresa l'area degli arrivi e delle partenze che, sotto la nuova pensilina, "smetterebbe solo di essere un luogo di attesa".
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