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Il Mulino di Vigentino sulla roggia Vettabbia.
Lungo la Vettabbia sorgevano numerosi mulini che sfruttavano la forza motrice dell’acqua. Solo nel tratto urbano, agli inizi del secolo scorso, si potevano incontrare sul suo corso, nell’ordine, il mulino di via Santa Croce, nei pressi di via Mulino delle Armi, il mulino del Gentilino nell’attuale via Col Moschin, e il mulino di Vigentino rappresentato in questa immagine, a valle della via Ripamonti. Quest’ultimo, denominato anche Molino di Vettabbia, era costituito da tre mulini denominati rispettivamente Mulino di Vigentino di sopra, di mezzo e di sotto, ai quali corrispondevano tre diramazioni della roggia. Tutti questi mulini furono demoliti nei primi anni del XX secolo, contestualmente alla realizzazione della nuova fognatura, perché risultavano di ostacolo allo smaltimento delle portate che dovevano essere smaltite durante i periodi di pioggia.

Lungo la Vettabbia sorgevano numerosi mulini che sfruttavano la forza motrice dell’acqua. Solo nel tratto urbano, agli inizi del secolo scorso, si potevano incontrare sul suo corso, nell’ordine, il mulino di via Santa Croce, nei pressi di via Mulino delle Armi, il mulino del Gentilino nell’attuale via Col Moschin, e il mulino di Vigentino rappresentato in questa immagine, a valle della via Ripamonti. Quest’ultimo, denominato anche Molino di Vettabbia, era costituito da tre mulini denominati rispettivamente Mulino di Vigentino di sopra, di mezzo e di sotto, ai quali corrispondevano tre diramazioni della roggia. Tutti questi mulini furono demoliti nei primi anni del XX secolo, contestualmente alla realizzazione della nuova fognatura, perché risultavano di ostacolo allo smaltimento delle portate che dovevano essere smaltite durante i periodi di pioggia.
