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MILANO | Storia dei trasporti pubblici

7581745 Views 31618 Replies 220 Participants Last post by  Cristian1989
Questo nuovo thread ha lo scopo principale di raccontare con immagini e notizie la storia dei trasporti pubblici di Milano, in cui gli aspetti tecnici hanno sicuramente un ruolo di primo piano, ma non devono essere disgiunti da un corretto inquadramento storico, che solo può spiegare le cause, i tempi e le modalità con cui i trasporti pubblici si sono sviluppati nella città nel corso dei decenni.
I tram e i binari che hanno solcato le vie di Milano sono così connaturati alla vita cittadina da essere entrati in piena simbiosi con tutto l'ambiente urbano, tanto da costituirne un elemento inscindibile, sebbene purtroppo sempre più ridotti e minacciati dalla sciagurata insipienza di tanti amministratori pubblici.
Non intendiamo però trattare solo di storia e tecnologia storica dei tram, ma anche di filobus, autobus, metropolitane, e quando opportuno anche dei binari ferroviari che hanno contribuito non poco a modellare lo sviluppo della città.
Vogliamo raccogliere la gran messe di immagini e di notizie pubblicate negli altri thread, sicuramente a partire da Milano Sparita, integrandola però con tutti i nuovi contributi che ognuno vorrà fornire, senza quel timore di andare “in OT” che ci pervade quando negli altri forum desideriamo approfondire questo tema cogliendo lo spunto dall’attenta osservazione delle immagini.
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Da LombardiArchivi
Capolinea della 106 in Via Pio II antistante l'ospedale S.Carlo nel 1968 circa.
Se non mi sbaglio dovrebbe trattarsi di un Fiat 414 Caproni-Vizzola:unsure:

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Posa dei binari dei tram in via Pecchio

Interessante la didascalia sul retro (non riportata completamente):

"…dei tram da piazzale Loreto in via Pecchio. Si evita così … traffico in viale Abruzzi angolo Loreto. I lavori sono già … anche il mercatino di viale Abruzzi sarà demolito"



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se non ho capito male, fino alla prima metà anni 60 la situazione era questa:



con i lavori su via Pecchio si è eliminato il passaggio da Loreto, ma per fare la curva da viale Abruzzi si è resa necessaria la demolizione del mercato:

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Posa dei binari dei tram in via Pecchio

Interessante la didascalia sul retro (non riportata completamente):

"…dei tram da piazzale Loreto in via Pecchio. Si evita così … traffico in viale Abruzzi angolo Loreto. I lavori sono già … anche il mercatino di viale Abruzzi sarà demolito"

View attachment 4823163

Databile 1964 come questa immagine dello stesso luogo ripresa dalla parte opposta
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Da LombardiArchivi
Capolinea della 106 in Via Pio II antistante l'ospedale S.Carlo nel 1968 circa.
Se non mi sbaglio dovrebbe trattarsi di un Fiat 414 Caproni-Vizzola:unsure:

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Questa linea è l’antenata della 49. Con il completamento della via Olivieri venne prolungata in piazza Tirana ed esercita con i Lancia Esagamma di prima generazione.

Ricordo di averla presa molte volte per andare da mia nonna, che viveva in via Inganni a circa un isolato e mezzo da via Zurigo. Fino a quel prolungamento, da dove vivevo (via Giambellino angolo via Curio Dentato) l’unico modo era quello di prendere la A da via Lorenteggio angolo via delle Primule (allo sbocco di via degli Zuccaro): non era malaccio, perché non c’era da cambiare, anche se da bambino detestavo la scarpinata fino a via Lorenteggio e ritorno, ma aveva il pregio di lasciarmi davanti a casa di mia nonna. Con il prolungamento, potevamo prendere i tram da sotto casa (8 o 21) e cambiare, facendo letteralmente 4 passi, in piazza Tirana. Al ritorno, c’era da attraversare la piazza, visto che la fermata era di fronte alla sala ippica (e quella piazza Tirana sembrava il set di un film con Er Monnezza e Bombolo, con capannelli di uomini che giocavano a dadi sulla carreggiata, per poi scappare all’arrivo della pantera - “la pula, la pula!!!”), ma potevo salire sul tram quand’era ancora sull’anello (prima che a qualcuno venisse l’alzata di genio di mettere la fermata davanti al Cittanova, altro campionario di umanità…), e scendevo davanti a casa, win-win situation.

Venne rinumerata 49 quando l’intera categoria delle “linee automobilistiche foresi” venne inglobata nelle linee urbane, nella prima metà degli anni 70.
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due locomotive a vapore fotografate a Milano Smistamento nel 1961

473.005



480.007


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se non ho capito male, fino alla prima metà anni 60 la situazione era questa:

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con i lavori su via Pecchio si è eliminato il passaggio da Loreto, ma per fare la curva da viale Abruzzi si è resa necessaria la demolizione del mercato:

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Probabilmente il mercato venne demolito prima del 1964. Dico probabilmente perché non c’è davvero uno straccio di foto che mostri i binari tranviari a sud dell’intersezione con via Pecchio che vi corrono accanto - perlomeno, io non ho mai visto una foto del genere e non ero ancora nato per averli visti di persona, ma il fatto che non ci sia una foto non significa necessariamente che non siano mai esistiti.

Sappiamo un paio di cose:

- fino ai lavori M1 che chiusero il traffico tranviario in corso Buenos Aires (1960), i binari in viale Abruzzi erano presenti solo tra via Pecchio e piazzale Loreto, in via Pecchio (tra piazza Argentina e viale Abruzzi), e in via Caretta, e in tutte queste vie si trattava di doppio binario nelle due direzioni, visto che vi facevano capolinea due linee (22, 33) e altre vi passavano, transitando davanti al Titanus, per raggiungere destinazioni più periferiche (3 e 27 per Rimembranze di Lambrate, 7 per la Stazione di Lambrate, e 17 per Sire Raul)

- con i lavori M1, il transito urbano in piazzale Loreto non venne smantellato in quanto non interessato dai lavori (al contrario di quello interurbano)

- sempre per i lavori M1, vennero posati i binari in via Spallanzani, via Cadamosto, via Matteucci, e viale Abruzzi a sud di via Pecchio per permettere alle linee passanti in corso Buenos Aires di raggiungere piazzale Loreto

- i binari in via Plinio non vennero posati fino al ripristino viario di corso Buenos Aires, perché con la prossima apertura della M1 si voleva l’interscambio metro-tram in piazza Lima, abbandonando il percorso Petrella-Spontini, dove fino a quel momento transitarono 7, 18, e 33

- i binari in via Pecchio della foto vennero posati per varie ragioni:

1) si connetteva il capolinea di piazza Aspromonte delle Linee dell’Adda con le linee 3, 7, 17, e 33 (il 22 e il 27 sarebbero stati soppressi nel dicembre 1964), permettendo di collegare i passeggeri da e per Vimercate, Gorgonzola/Vaprio/Cassano dal capolinea alle fermate M1 di Lima e P.ta Venezia, anziché nei vari incroci in via Lulli o in via Andrea Costa/Leoncavallo, dove non c’era spazio per pensiline e c’erano centinaia di persone in attesa

2) si voleva evitare alle linee provenienti da via Porpora e via Andrea Costa il collo di bottiglia allo sbocco con piazzale Loreto, da sempre trafficatissimo

3) c’erano vari lavori da fare in piazzale Loreto (rifacimento - si fa per dire, ancora oggi sembra un campo di addestramento carristi - della piazza e abbattimento del Titanus, per citarne due) e non volevano i tram tra i piedi


La mia ipotesi è abbastanza semplice, considerando la proprietà di quel mercato (il Comune), quello che venne fatto, spostato, cambiato, e messo sottosopra nei 6 anni di lavori M1 a Milano (non credo, francamente, che si siano fermati a pensarci troppo prima di sbaraccarlo e demolirlo), e il fatto che fosse l’unico ostacolo a un programma ben più vasto: e cioè che sia stato demolito in concomitanza con la posa dei binari in viale Abruzzi tra via Matteucci e viale Gran Sasso, nel 1960. Ma sarei felice se emergessero dati certi che mi smentissero.
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altre due locomotive a vapore fotografate a Milano Smistamento nel 1961

746-026

685-563

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Cerco sempre di evitare il prelievo da facebook, ma dalle pagine de I tram di Milano segnalo questa foto di via Torino nel periodo precedente le elezioni del giugno 1953 (e che forse era già passata anche qui):

Perchè comunque ignorata nei commenti, è proprio la rara testimonianza dei binari sia in entrata che in uscita da via Spadari, ben visibili e deducibili anche dalla linea aerea sopra entrambi. Un inserimento che rendeva il binario unico dell'attuale capolinea del 3 percorribile quindi ancora nei due sensi da e verso via Orefici, in origine poi anche lungo l'anello di via Armorari.
Mi sono spesso chiesto se la curva interna sarebbe stata qui di raggio ancora compatibile con le vetture articolate - forse il motivo percui venne eliminata.

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Mi sono spesso chiesto se la curva interna sarebbe stata qui di raggio ancora compatibile con le vetture articolate - forse il motivo percui venne eliminata.
Non credo, l'area spazzata dei tram Milanesi dovrebbe essere sempre quella.
Dove passano le '28 passano tutte le altre.
Le modifiche alle curve furono fatte per le '28.
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Sssì... forse una curva di R>15 (il minimo per una articolata) ancora ci stava, ma veramente una spaccagiostre.
Comunque si intuisce come anche la curva esterna, cioè da via Torino in via Spadari -che oggi credo sia almeno di R=18- non fosse proprio la stessa, cioè più stretta:

Upim di via Torino angolo via Spadari (ai tempi la più grande di Milano), aperta al pubblico il 23 marzo 1957 (da Cronache laRinascente-Upim, primavera 1957, p. 12).
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Cerco sempre di evitare il prelievo da facebook, ma dalle pagine de I tram di Milano segnalo questa foto di via Torino nel periodo precedente le elezioni del giugno 1953 (e che forse era già passata anche qui):
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Perchè comunque ignorata nei commenti, è proprio la rara testimonianza dei binari sia in entrata che in uscita da via Spadari, ben visibili e deducibili anche dalla linea aerea sopra entrambi. Un inserimento che rendeva il binario unico dell'attuale capolinea del 3 percorribile quindi ancora nei due sensi da e verso via Orefici, in origine poi anche lungo l'anello di via Armorari.
Mi sono spesso chiesto se la curva interna sarebbe stata qui di raggio ancora compatibile con le vetture articolate - forse il motivo percui venne eliminata.
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Comunque quella foto è presente anche su Getty Images in formato lenzuolo (non so da dove siano andati a prenderla su FB). Quando torno a casa la posto.
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Io con google non l'ho trovata, se non in formato minore su bridgemanimages accreditata a Mario De Biasi per Mondadori. Il che comunque spiegherebbe perchè mi risulta così familiare...
Questa e' la versione attuale di Getty Images. Non e' la piu' grande, ma a quanto sembra c'e' stato un aggiornamento globale dei vari siti nazionali di Getty Images. Io di solito prendevo le immagini dal sito irlandese (ext. ie), dove venivano pubblicate a 2048p (e l'avevo pure salvata su Imgur, ma frugare 40000 immagini in poco tempo mi veniva male). Adesso, nel migliore dei casi, escono a 1024p, anche se va detto che la definizione pare migliorata. In ogni caso, watermark a parte, mi sembra abbastanza godibile.

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Questa e' la versione attuale di Getty Images. Non e' la piu' grande, ma a quanto sembra c'e' stato un aggiornamento globale dei vari siti nazionali di Getty Images. Io di solito prendevo le immagini dal sito irlandese (ext. ie), dove venivano pubblicate a 2048p..... Adesso, nel migliore dei casi, escono a 1024p...
Grazie. Ma io la trovo ancora a 2048, sia da .ie che da .it, perchè tanto la sola immagine apre poi in .com QUI.
Forse è perchè sei in USA, nel qual caso ti (ri)consiglio di provare attraverso il browser di Opera con il VPN che ti consente di "farti trovare" anche in Europa o Asia.😉
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Elettrotreno FFS RABe 1050 - Milano Centrale

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Probabilmente il mercato venne demolito prima del 1964. Dico probabilmente perché non c’è davvero uno straccio di foto che mostri i binari tranviari a sud dell’intersezione con via Pecchio che vi corrono accanto - perlomeno, io non ho mai visto una foto del genere e non ero ancora nato per averli visti di persona, ma il fatto che non ci sia una foto non significa necessariamente che non siano mai esistiti.

Sappiamo un paio di cose:

- fino ai lavori M1 che chiusero il traffico tranviario in corso Buenos Aires (1960), i binari in viale Abruzzi erano presenti solo tra via Pecchio e piazzale Loreto, in via Pecchio (tra piazza Argentina e viale Abruzzi), e in via Caretta, e in tutte queste vie si trattava di doppio binario nelle due direzioni, visto che vi facevano capolinea due linee (22, 33) e altre vi passavano, transitando davanti al Titanus, per raggiungere destinazioni più periferiche (3 e 27 per Rimembranze di Lambrate, 7 per la Stazione di Lambrate, e 17 per Sire Raul)

- con i lavori M1, il transito urbano in piazzale Loreto non venne smantellato in quanto non interessato dai lavori (al contrario di quello interurbano)

- sempre per i lavori M1, vennero posati i binari in via Spallanzani, via Cadamosto, via Matteucci, e viale Abruzzi a sud di via Pecchio per permettere alle linee passanti in corso Buenos Aires di raggiungere piazzale Loreto

- i binari in via Plinio non vennero posati fino al ripristino viario di corso Buenos Aires, perché con la prossima apertura della M1 si voleva l’interscambio metro-tram in piazza Lima, abbandonando il percorso Petrella-Spontini, dove fino a quel momento transitarono 7, 18, e 33

- i binari in via Pecchio della foto vennero posati per varie ragioni:

1) si connetteva il capolinea di piazza Aspromonte delle Linee dell’Adda con le linee 3, 7, 17, e 33 (il 22 e il 27 sarebbero stati soppressi nel dicembre 1964), permettendo di collegare i passeggeri da e per Vimercate, Gorgonzola/Vaprio/Cassano dal capolinea alle fermate M1 di Lima e P.ta Venezia, anziché nei vari incroci in via Lulli o in via Andrea Costa/Leoncavallo, dove non c’era spazio per pensiline e c’erano centinaia di persone in attesa

2) si voleva evitare alle linee provenienti da via Porpora e via Andrea Costa il collo di bottiglia allo sbocco con piazzale Loreto, da sempre trafficatissimo

3) c’erano vari lavori da fare in piazzale Loreto (rifacimento - si fa per dire, ancora oggi sembra un campo di addestramento carristi - della piazza e abbattimento del Titanus, per citarne due) e non volevano i tram tra i piedi


La mia ipotesi è abbastanza semplice, considerando la proprietà di quel mercato (il Comune), quello che venne fatto, spostato, cambiato, e messo sottosopra nei 6 anni di lavori M1 a Milano (non credo, francamente, che si siano fermati a pensarci troppo prima di sbaraccarlo e demolirlo), e il fatto che fosse l’unico ostacolo a un programma ben più vasto: e cioè che sia stato demolito in concomitanza con la posa dei binari in viale Abruzzi tra via Matteucci e viale Gran Sasso, nel 1960. Ma sarei felice se emergessero dati certi che mi smentissero.
Quoto questa pagina di FB che dice che il mercato venne demolito nel 1958, quindi suffragando la mia ipotesi: Pagina Milano Scomparsa
Dall’Archivio Storico ATM, 5 marzo 1964, la #1961 in servizio sul 18 (Baggio-Ampere Pacini all’epoca) lascia il Deposito Baggio e imbocca via delle Forze Armate alla volta del centro. Da notare come innanzitutto all’epoca l’uscita fosse su via delle Forze Armate e come fosse comunque possibile accedere al Deposito da via delle Forze Armate, visto che vi era un anello interno.

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Un tempo costruivano gli impianti per avere la maggiore flessibilità di esercizio possibile, oggi le menti manageriali di ATM ingessano quanto più possibile la rete, eliminando scambi e raccordi (a loro dire) inutili.....
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