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MILANO | Storia dei trasporti pubblici

7491248 Views 31574 Replies 218 Participants Last post by  Xesar
Questo nuovo thread ha lo scopo principale di raccontare con immagini e notizie la storia dei trasporti pubblici di Milano, in cui gli aspetti tecnici hanno sicuramente un ruolo di primo piano, ma non devono essere disgiunti da un corretto inquadramento storico, che solo può spiegare le cause, i tempi e le modalità con cui i trasporti pubblici si sono sviluppati nella città nel corso dei decenni.
I tram e i binari che hanno solcato le vie di Milano sono così connaturati alla vita cittadina da essere entrati in piena simbiosi con tutto l'ambiente urbano, tanto da costituirne un elemento inscindibile, sebbene purtroppo sempre più ridotti e minacciati dalla sciagurata insipienza di tanti amministratori pubblici.
Non intendiamo però trattare solo di storia e tecnologia storica dei tram, ma anche di filobus, autobus, metropolitane, e quando opportuno anche dei binari ferroviari che hanno contribuito non poco a modellare lo sviluppo della città.
Vogliamo raccogliere la gran messe di immagini e di notizie pubblicate negli altri thread, sicuramente a partire da Milano Sparita, integrandola però con tutti i nuovi contributi che ognuno vorrà fornire, senza quel timore di andare “in OT” che ci pervade quando negli altri forum desideriamo approfondire questo tema cogliendo lo spunto dall’attenta osservazione delle immagini.
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^^ Ottimi gli opuscoletti delle tranvie celeri dell'Adda, inediti per me (a parte le mappe)! :)
Grazie
Interessantissimi gli inserti sulle Celeri dell'Adda! Chi sa che non salti fuori qualcosa di più anche sul progetto delle Celeri della Brianza..
Magari, vorrei avere anchio più dati sul progetto delle celeri della Brianza!
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LINEE CELERI DELL’ADDA

Inserisco foto da un opuscoletto ATM del 1968

Probabilmente il tutto è già passato su Milano Sparita. Dico subito che non ho controllato, troppe pagine (per fortuna).

LINEE CELERI DELL’ADDA
(2a E ULTIMA PARTE)
Purtroppo la qualità è quella che è. Meglio di così non è stato possibile
Intanto ringrazio GIO'1 per il documento per me inedito.
Quando pensi di aver letto tutto, esce sempre qualcosa di nuovo.

L'opuscolo porta la data del maggio 1968. Tale data non è casuale, perchè la tratta Milano Gorgonzola delle Lineee celeri dell'Adda fu inaugurata appunto il 5 maggio 1968.

Dal punto di vista operativo, le Celeri rappresentavano un significativo miglioramento del servizio che poteva essere offerto dalla precedente tramvia, sia in termini di sicurezza, sia in termini di qualità del servizio.

Inoltre talune realizzazioni, come il parcheggio di interscambio di Cascina Gobba, anticipavano concetti moderni tuttora non pienamente realizzati.

Anche il materiale rotabile, seppure costituito da carrozze preesistenti ammodernate, adottava soluzioni innovative (una su tutte la compatibilità con banchine basse e alte).

Tuttavia l'opuscolo presenta numerose ombre.

A maggio 1968, la metropolitana 2 era in avanzato stato di costruzione (tanto che già dal maggio 1969 le stazioni di Cimiano/Crescenzago erano state utilizzate per le Celeri, mentre l'apertura della prima tratta di M2, Gobba-Caiazzo è del 4 ottobre 1969).

Eppure nell'opuscolo si parla di tre fermate lungo Via Palmanova (identificate come Oropa/Salmeggia/Crescenzago).
In altro punto si parla di percorso fino a Udine, ove i convogli si sarebbero inseriti in M2, in modo da raggiungere Centrale senza trasbordi.
Nel primo schema, addirittura il capolinea doveva essere Lambrate!
Infatti nella tav. 13, la tratta Lambrate-Gobba (e oltre) viene indicata come ferrovie Adda in progetto, mentre M2 viene limitata alla tratta Lambrate-Porta Genova.

Addirittura, nei dati tecnici, si parla di velocità massima dei treni di 120 km/h... francamente fuori portata non solo per i rotabili dell'epoca, ma anche per i rotabili attualmente in servizio su metropolitane e tranvie.

La mia impressione è che, dovendo predisporre un opuscolo in occasione dell'apertura delle Celeri, si sia utilizzato materiale ampiamente superato.

Curiosamente, ma non troppo, anzichè essere le Celeri a penetrare in città, è stata la M2 ad espandersi verso l'hinterland, purtoppo in modo non completo (visto, per esempio che la tratta da Cologno a Vimercate non è mai stata realizzata).

Del resto la capacità massima del convogli delle Celeri (doppia composizione RP+M+RP) era di circa 700 passeggeri (molto stipati); non ho sottomano dati precisi, ma credo che i convogli M2 siano di gran lunga più capienti, e con confort maggiore.
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Prego



Ipotetica penetrazione in M2 alla stazione Udine
A propositi di mappe. Avrei una domanda ai superesperti del thread:
In questa mappa si vede la futura linea M2 in giallo e la M1 in azzurro. Il rosso lì identifica le linee celeri.
Ma questa cosa è buttata li così, tanto per differenziare ed evidenziare le linee o era una cosa inizialmente prevista? non ho mai sentito di questi colori.

Se così fosse, quando si iniziò ad identificare le linee metropolitane con il proprio colore distintivo?. Nella mappa c'è già citata la M2. A quando si può datarla quindi?
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La mia impressione è che, dovendo predisporre un opuscolo in occasione dell'apertura delle Celeri, si sia utilizzato materiale ampiamente superato.
Si, anch'io, pur non avendo presente quanto da te ben descritto (come sempre) mi ero fatto l'dea di un opuscolo celebrativo, che univa idee e progetti datati con quanto pi effettivamente veniva realizzato.
Una sorta di pamphlet che ripercorreva la storia (molto sinteticamente) delle celeri destinate inesorabilmente a sparire con l'avvento della metropolitana.
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1961: Il bloccato sperimentale

Teodosio 1961: bloccato sperimentale 370 + 505 + 371

Il bloccato sperimentale appena realizzato in poco tempo dall’Officina Generale ATM nel 1961.
Si nota che:
- il frontale delle rimorchiate 370 e 371 è rimasto quello d’origine, senza un vero parabrezza da cabina, nonostante l’installazione del banco di comando. Addirittura nei primi tempi era privo dei fari frontali regolamentari.
- qui l'immagine è un po' sgranata. Nell'originale si legge meglio, ma la motrice è la 505, come indica Cornolò, e non la 507.

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Prego

A propositi di mappe. Avrei una domanda ai superesperti del thread:
In questa mappa si vede la futura linea M2 in giallo e la M1 in azzurro. Il rosso lì identifica le linee celeri.
Ma questa cosa è buttata li così, tanto per differenziare ed evidenziare le linee o era una cosa inizialmente prevista? non ho mai sentito di questi colori.

Se così fosse, quando si iniziò ad identificare le linee metropolitane con il proprio colore distintivo?. Nella mappa c'è già citata la M2. A quando può datarla quindi?
Non saprei quando siano stati "codificati" i colori delle diverse metropolitane.

Qualche link a post su SSC con progetti di metropolitana di varie epoche...

http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=73753839&postcount=311
http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=73805437&postcount=315

Link alla pagina dei vecchi progetti su sottomilano
http://www.sottomilano.it/vecchiprog.htm

Onestamente non saprei datare quella mappa, essendo presenti sia tracciati già costruiti alla data dell'opuscolo, sia tratti in costruzione, sia tratti in progetto.
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Piazzale Aspromonte 1961: il bloccato prototipo

Piazzale Aspromonte 1961: bloccato prototipo 431+401+432

Il bloccato prototipo in prova sulla vecchia tranvia dell’Adda. Sebbene in b/n, si intuisce il colore oliva e non giallo della parte inferiore delle casse.

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Piazzale Aspromonte 1961: bloccato prototipo 431+401+432

Il bloccato prototipo in prova sulla vecchia tranvia dell’Adda. Sebbene in b/n, si intuisce il colore oliva e non giallo della parte inferiore delle casse.
In un periodo in cui le livree non seguivano le mode, colorare di scuro la parte bassa, tendenzialmente più facile a sporcarsi, aveva una certamente un senso.
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A propositi di mappe. Avrei una domanda ai superesperti del thread:
In questa mappa si vede la futura linea M2 in giallo e la M1 in azzurro. Il rosso lì identifica le linee celeri.
Ma questa cosa è buttata li così, tanto per differenziare ed evidenziare le linee o era una cosa inizialmente prevista? non ho mai sentito di questi colori.

Se così fosse, quando si iniziò ad identificare le linee metropolitane con il proprio colore distintivo?. Nella mappa c'è già citata la M2. A quando si può datarla quindi?
Per quanto ne so la linea 1 della Metro è sempre stata la linea rossa e questo dall'inizio dei lavori. Analogamente alla linea due ci si è sempre riferiti come linea verde e questo ( vado a memoria ) perchè nel progetto iniziale ( ing. Belloni ) le quattro linee previste erano contrassegnate oltre che dai numeri anche dai colori ( rosso, verde, giallo, blu ). I colori nella mappa cui ci si riferisce sono proprio buttati lì per differenziare ed evidenziare le linee ma non mi risultano mai presi in considerazione ufficialmente.
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Tuttavia l'opuscolo presenta numerose ombre.

A maggio 1968, la metropolitana 2 era in avanzato stato di costruzione (tanto che già dal maggio 1969 le stazioni di Cimiano/Crescenzago erano state utilizzate per le Celeri, mentre l'apertura della prima tratta di M2, Gobba-Caiazzo è del 4 ottobre 1969).

Eppure nell'opuscolo si parla di tre fermate lungo Via Palmanova (identificate come Oropa/Salmeggia/Crescenzago). (1)
In altro punto si parla di percorso fino a Udine, ove i convogli si sarebbero inseriti in M2, in modo da raggiungere Centrale senza trasbordi.
Nel primo schema, addirittura il capolinea doveva essere Lambrate!
Infatti nella tav. 13, la tratta Lambrate-Gobba (e oltre) viene indicata come ferrovie Adda in progetto, mentre M2 viene limitata alla tratta Lambrate-Porta Genova. (2)

Addirittura, nei dati tecnici, si parla di velocità massima dei treni di 120 km/h... francamente fuori portata non solo per i rotabili dell'epoca, ma anche per i rotabili attualmente in servizio su metropolitane e tranvie. (3)

La mia impressione è che, dovendo predisporre un opuscolo in occasione dell'apertura delle Celeri, si sia utilizzato materiale ampiamente superato. (4)

Curiosamente, ma non troppo, anzichè essere le Celeri a penetrare in città, è stata la M2 ad espandersi verso l'hinterland, purtoppo in modo non completo (visto, per esempio che la tratta da Cologno a Vimercate non è mai stata realizzata). (5)

Del resto la capacità massima del convogli delle Celeri (doppia composizione RP+M+RP) era di circa 700 passeggeri (molto stipati); non ho sottomano dati precisi, ma credo che i convogli M2 siano di gran lunga più capienti, e con confort maggiore. (6)
(1) Si tratta dei progetti iniziali, molto precedenti il 1968;

(2) Idem. L'idea dell'unificazione tra le due linee fu propugnata tenacemente dall'ing. Ivo Angelini, dirigente dell'ATM proveniente dalle FNM, quando già i lavori delle Celeri erano avviati;

(3) La velocità di progetto delle Celeri dell'Adda è di 150 km/h, con una velocità operativa appunto di 120 km/h. Si richiedeva materiale nuovo specializzato, ma i finanziamenti non arrivarono e si ripiegò sull'ammodernamento dei tram extraurbani più recenti. Nel frattempo vi era la proposta di Angelini, che avrebbe permesso l'utilizzo del materiale MM2. Non va dimenticato inoltre che la proposta iniziale per la MM2 prevedeva in alternativa vetture su pneumatici, come poi si realizzò in grande stile soprattutto a Parigi.
Attualmente sulla tratta Cascina Gobba - Gessate non vengono superati gli 80 km/h.

(4) Sì, è materiale d'archivio e anche i colori utilizzati per le linee sono solo per distinguerle.

(5) Anche la tratta Gessate - Trezzo non è mai stata realizzata.
Come spesso avviene in Italia, ferrovie e metropolitane sono decise solo dai politici. L'allungamento da Gorgonzola a Gessate fu realizzato solo per le buone grazie (non disinteressate!) di Claudio Martelli, delfino di Craxi e nativo di Gessate.

(6) La capacità di una composizione di 3 pezzi M+R+M delle prime serie per la MM2 (in parte tutt'ora in servizio) è di 207+234+207 = 648 posti totali, quindi 1296 su una doppia composizione.
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Per quanto ne so la linea 1 della Metro è sempre stata la linea rossa e questo dall'inizio dei lavori. Analogamente alla linea due ci si è sempre riferiti come linea verde e questo ( vado a memoria ) perchè nel progetto iniziale ( ing. Belloni ) le quattro linee previste erano contrassegnate oltre che dai numeri anche dai colori ( rosso, verde, giallo, blu ). I colori nella mappa cui ci si riferisce sono proprio buttati lì per differenziare ed evidenziare le linee ma non mi risultano mai presi in considerazione ufficialmente.
ecco i progetti Belloni 1953 e 1957 da un post di Gruber in Metropolitana M1, M2, M3


https://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=85888617&postcount=6440

1953


variante 1957


Nella seconda i colori sono codificati come poi eseguiti (almeno per M1, M2, M3, a meno di varianti di percorso)
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Figurino ATM dei filobus Alfa Romeo 140 AF Caproni 1960

Filobus Alfa Romeo 140 AF/Caproni/Marelli e /CGE – primavera 1978

In ricordo di due serie di filobus tra quelle che prediligevo, in quanto per molti anni impiegate molto frequentemente sulla linea 93 che passava davanti a casa mia in via Aselli.
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Se può interessare, ecco il figurino ATM dei filobus Alfa Romeo 140 AF Caproni 1960

Si nota la semiporta anteriore aggiunta e, all’interno, i due sedili di raddoppio, poi eliminati.
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Interessa, interessa! :happy: Se ne dovessi avere anche degli altri.. Comunque interessantissimo il discorso sui due bloccati (sperimentale e prototipo), spero salti fuori dell'altro! Le foto come l'ultima per curiosità da dove arrivano? Ritagli di articoli di quel tempo?
Nuova bellissima immagine di Tim Boric, risalente al 1977.

Milano, piazzale Biancamano - ATM 1543 sulla linea 12
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Tutto molto interessante, ma avrei due domande:

Il ramo Gobba-Vimercate era stato effettivamente progettato, oppure si trattava solo di una riga tracciata sulla mappa? Non sembra corrispondere al tratto realizzato 20 anni dopo fino a Cologno Nord!

Perché si prevedeva la separazione fra la linea celere e la M2? Avendo dei mezzi (i bloccati) adatti a percorrere sia le tranvie sia le metropolitane, perché nessuno ha mai pensato a un modello di pre-metrò?
Ad esempio, i tram da Vimercate si sarebbero potuti infilare sulla sede della linea celere, e quindi nel tunnel della M2. Analogamente, i tram da Monza sarebbero potuti entrare nel tunnel della M1 a Sesto Marelli. Non ci aveva pensato nessuno?
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Interessa, interessa! :happy: Se ne dovessi avere anche degli altri.. Comunque interessantissimo il discorso sui due bloccati (sperimentale e prototipo), spero salti fuori dell'altro! Le foto come l'ultima per curiosità da dove arrivano? Ritagli di articoli di quel tempo?
Ma no, le 2 ultime foto b/n dei bloccati sperimentale e prototipo sono contenute nel già ricordato libro di Giovanni Cornolò "Fuori porta in tram. Le tranvie extraurbane milanesi 1876-1980", Ermanno Albertelli editore, Parma 1980, pagg. 342.
Nonostante l'età non giovanissima, varie imprecisioni qua e là e un testo poco sistematico, rimane un riferimento fondamentale - da cui partire per eventuali approfondimenti - per la comprensione della nascita e dello sviluppo delle tranvie di fuori città di tutte le aziende, con numerosissime fotografie d'epoca in b/n e tabelle e figurini dei vari mezzi utilizzati, soprattutto da Edison, STEL e ATM.
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^^ L'ho avuto in mano un paio di volte, ma personalmente non ce l'ho, e non lo ha nemmeno in dotazione la biblioteca quindi da quel punto di vista sono scoperto!
Tutto molto interessante, ma avrei due domande:

Il ramo Gobba-Vimercate era stato effettivamente progettato, oppure si trattava solo di una riga tracciata sulla mappa? Non sembra corrispondere al tratto realizzato 20 anni dopo fino a Cologno Nord! Credo che il tracciato fosse stato più volte rivisto e rimaneggiato, anche in funzione dell'edificazione nel frattempo intervenuta in Comune di Cologno Monzese.

Perché si prevedeva la separazione fra la linea celere e la M2? Avendo dei mezzi (i bloccati) adatti a percorrere sia le tranvie sia le metropolitane, perché nessuno ha mai pensato a un modello di pre-metrò?
Fu appunto l'idea propugnata da Angelini e fortunatamente fatta propria dagli amministratori dell'epoca.
Ad esempio, i tram da Vimercate si sarebbero potuti infilare sulla sede della linea celere, e quindi nel tunnel della M2. Analogamente, i tram da Monza sarebbero potuti entrare nel tunnel della M1 a Sesto Marelli. Non ci aveva pensato nessuno? E' tutta e soltanto una questione politica: solo se i politici - di solito locali - spingono per ottenere i finanziamenti, le costruzioni si realizzano. "Programmazione del territorio"? Un bel termine, utilizzato da tecnici e commissioni, ma poi molto lontano dalla realtà italiana.
Qualche considerazione in grassetto sopra.
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^^ L'ho avuto in mano un paio di volte, ma personalmente non ce l'ho, e non lo ha nemmeno in dotazione la biblioteca quindi da quel punto di vista sono scoperto!
Dovresti cercare pazientemente sulle bancarelle. Credo che presso l'editore sia esaurito da molto tempo.

Forse potrebbero averlo alla Biblioteca della Fondazione Cesare Pozzo (Mutualità dei ferrovieri), via San Gregorio 48 (fermata più vicina Repubblica M3/Passante, oppure M2 Centrale), orari lun.-gio. 10-13 e 13.30-17, ven. 10-15.30, tel. 02.6672.6387 oppure .6294.
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