MORTO L'ARCHITETTO GIAPPONESE KENZO TANGE
TOKYO - E' morto oggi a Tokyo il famoso architetto giapponese Kenzo Tange, celebre in tutto il mondo. Aveva 91 anni. Il decesso e' avvenuto per insufficenza cardiaca. Lo hanno reso noto i familiari.
Tange e' uno dei piu' grandi rappresentanti dell'architettura giapponese del dopoguerra. Aveva firmato tra l'altro la celebre piscina per le Olimpiadi di Tokyo del 1964 e, di recente, il grattacielo che ospita il governo metropolitano di Tokyo.
In Italia aveva lavorato alla realizzazione dei centri direzionali di Napoli e Bologna e aveva presentato il progetto per il nuovo centro direzionale di Roma, mai venuto alla luce.
Nato il 4 settembre 1913 a Osaka , Tange aveva trascorso l'infanzia nella cittadina di Imabari, nell'isola di Shikoku e si era laureato in ingegneria alla Statale di Tokyo dedicandosi subito all'architettura. '' Ho due maestri, Michelangelo e Le Corbusier'' disse in un'intervista all'Ansa nel 1989.
Tra le sue innumerevoli opere, oltre alla piscina olimpica di Tokyo e al grattacielo di 243 metri di altezza che ospita il governo metropolitano di Tokyo nella zona di Shinjuku, aveva progettato il Parco della pace di Hiroshima, commemorativo del tragico bombardamento atomico, il primo della storia, nel 1945, l'Expo internazionale di Osaka del 1970, il Park Tower di Shinjuku che ospita l'hotel 'Grand Hyatt'', famoso tra l'altro per l'ambientazione del film 'Lost in translation' di Sofia Coppola, vincitore lo scorso anno di un Oscar, la cattedrale cattolica di Tokyo e la nuova sede della Fuji Tv nell'isola artificiale di Odaiba.
Era stato per lunghi anni cattedratico all'universita' statale di Tokyo, formando allievi prestigiosi come Arata Isozaki e Fumihiko Maki.
Nel suo studio di architettura di Tokyo vicino al 'Palazzo Akasaka', residenza del principe ereditario, lavorano piu' di 100 architetti, con filiali a Parigi, New York, Singapore e Sidney. In Italia Kenzo Tange, oltre ad aver realizzato i centri direzionali di Bologna e Napoli, aveva messo l'anima e anni di lavoro alla progettazione dello 'Sdo' di Roma, la 'citta'degli uffici' da costruire tra Pietralata e Centocelle. '' Sono un innamorato di Roma che ho visitato almeno 150 volte dopo la guerra '' disse nell' intervista all'Ansa del 1989 - ma so anche che cosi' com'e' oggi la citta' e'destinata a morire. Non c'e' piu' tempo da perdere''.
Ma il suo progetto di una nuova citta' di 150.00 abitanti, attorno a grandi viali per lo piu' rettilinei, aperti solo ai pedoni, con strade sotterranee per le auto e le sedi dei ministeri governativi e del mondo degli affari dislocate ai margini dei viali, nascosti ma bene inseriti anche nel tessuto urbanistico della nuova citta', sono rimasti nel cassetto.
Tange aveva ottenuto, tra i mille prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo, anche il celebre 'Pritzker Prize' nel 1987.