In realtà, la partecipazione non conviene a nessuno (tranne alla gente), per questo è impraticabile. Non conviene ai politici, agli imprenditori, agli architetti (o ad almeno qualcuno di loro).
Ma se pensiamo che ogni opera pubblica di un certo rilievo, in un passato in fondo non troppo lontano, era oggetto di animate discussione volte a chiarire come meglio fare le cose (e non solo si, no uh gu gu gu:crazy2
ci rendiamo conto di come la cosa sia in realtà possibile, auspicabile ecc.
Ci vorrebbe però una piccola rivoluzione copernicana. Noto che hai parlato di annoso "iter burocratico". Appunto, burocratico.
Lo slogan dovrebbe essere Less burocracy, more architecture & partecipation.
(altro che less estetics more etics, dear Fuksas :lol: )
Ma se pensiamo che ogni opera pubblica di un certo rilievo, in un passato in fondo non troppo lontano, era oggetto di animate discussione volte a chiarire come meglio fare le cose (e non solo si, no uh gu gu gu:crazy2
Ci vorrebbe però una piccola rivoluzione copernicana. Noto che hai parlato di annoso "iter burocratico". Appunto, burocratico.
Lo slogan dovrebbe essere Less burocracy, more architecture & partecipation.
(altro che less estetics more etics, dear Fuksas :lol: )