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Pericoloso "Terrorista"

1088 Views 80 Replies 24 Participants Last post by  Federicoft
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1 - 20 of 81 Posts
ma soprattutto, un altro accordo lo saprà fare?
Sono sempre più convinto che con le logiche odierne la breccia di Porta Pia non sarebbe mai avvenuta e Roma sarebbe ancora la capitale dello Stato della Chiesa.
è uno spettacolo simpatico :) a napoli fino a due natali fa c'era un signore di colore,abbastanza anziano,che si vestiva da babbo natale e intonava canti natalizi africani col bonghetto; spesso lo vedevi davanti la galleria scarlatti,se gli davi qualcosa ti chiedeva il nome e poi lo urlava insieme a mille auguri battendo come un pazzo su quel bongo....ma dov è finito?

qualche volta poi capitano dei ragazzi,sempre a via scarlatti,che fanno musica tribale,insomma se si fa attenzione ogni tanto qualche spettacolino simpaticolo si trova :D
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Sono sempre più convinto che con le logiche odierne la breccia di Porta Pia non sarebbe mai avvenuta e Roma sarebbe ancora la capitale dello Stato della Chiesa.
forse non sarebbe stato un male

cmq più che terrorista un povero scemo.
forse non sarebbe stato un male
Per i preti? Beh, puoi anche togliere il forse. Vuoi mettere i vantaggi della teocrazia... :D
Almeno avremmo avuto una legge elettorale seria :)
Cardinali in conclave, uno esce Papa :lol:
secondo me la qualità della vita sarebbe stata migliore, niente traffico, niente caos, servizi efficenti....lodi mattutine e messe domenicali a parte :lol:
Se la Chiesa si permette di mettere il naso e criticare l'Italia, non vedo perché un italiano non possa criticare la Chiesa. Da quando c'è Kazzinger si comportano come se lo Stato Pontificio fosse ancora in auge e poi si stupiscono se a qualcuno gli girano le palle.

D'altronde la libertà di parola e pensiero è sempre stata antipatica alla curia cattolica, a proprio agio con a cena dai dittatori ed infuriata quando la gente sceglie di pensare con la propria testa.
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Se la verità fa polemica bisogna preoccuparsi...
Una lettera con risposta al Foglio

il Foglio said:
Al direttore - Sto guardando in televisione il concerto del Primo maggio, musicalmente noioso e politicamente scontato. Tralasciando l’aspetto artistico, non paragonabile alla spettacolare esibizione di talento di un certo Bob Dylan qualche giorno fa in Italia, molto evocata sul palco del Primo maggio, le segnalo le solite battute anticlericali, soprattutto antiPapa. E mi chiedo perché gli stessi giovani non vadano a protestare contro il governo, vero responsabile dell’accantonamento dei cosiddetti Dico (un nome migliore, no?). Cordiali saluti


Annarita Briganti, via web

Risposta del Direttore

Straparlare del Papa e tentare l’offesa, dobbiamo abituarci, diventerà, è già diventato, uno sport. Di altre conseguenze dell’anticlericalismo becero abbiamo già parlato con orrore, e lì bisogna provvedere. Ma secondo me a provocazioni di questo tipo il Vaticano dovrebbe rispondere con l’indifferenza dei sovrani, la sovrana indifferenza. Il tono asperrimo dell’Osservatore romano nella replica a un cantantista, comprensibile nella logica di amore che circonda la figura del pontefice e i suoi carismi, non è invece compatibile con la funzione libera e l’impatto pubblico della predicazione civile della chiesa, che non è agente politico ma ormai rivendica giustamente un luogo pubblico per le sue idee: e in luogo pubblico si sconta il dissenso, anche brutale.
http://ilfoglio.it/lettere.php
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^^
Condivisibile, tranne lo stupore e la sovrana indifferenza, perché di sovrano non c'è più nulla.
La dialettica politica italiana già di per sé è scombinata come poche altre, priva di ogni ritegno o pudore, becera, sempre alla ricerca dello scontro frontale, che tenta di solleticare in continuazione gli istinti più bassi delle persone. Se il Vaticano ha deciso di muovere torri e cavalli per diventare anch'esso uno degli attori di questo disonorevole palcoscenico tutto ne consegue...
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Se la Chiesa si permette di mettere il naso e criticare l'Italia, non vedo perché un italiano non possa criticare la Chiesa. Da quando c'è Kazzinger si comportano come se lo Stato Pontificio fosse ancora in auge e poi si stupiscono se a qualcuno gli girano le palle.

D'altronde la libertà di parola e pensiero è sempre stata antipatica alla curia cattolica, a proprio agio con a cena dai dittatori ed infuriata quando la gente sceglie di pensare con la propria testa.
non è questione di libertà di parola o di critica, tutti hanno i loro scheletri nell'armadio e sono criticabili, ma questa mi è sembrata prorpio una cosa gratuita e senza senso, in quel momento cosa c'entrava ?
Uno scemo che sapendo chi aveva difronte cercava approvazione e applausi facili x sentirsi un fighetto.
Se voleva fare il serio e sfruttare la platea di cui disponeva, poteva cominciare ( visto che era la festa dei lavoratori ) con il criticare i sindacati ormai da troppo tempo svenduti al governo, al governo che aveva promesso di combattere la precarità e manco ci pensa, se voleva toccare la religione, poteva attacare la più aggresiva che c'è l'islam.... ha gia, per dire certe cose ci vogliono le palle !!
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A essere proprio maliziosi... ma chi era questo qui prima che dicesse quattro cazzate sul palco?
Ma chi lo conosceva?

Adesso farà di sicuro una lunga carriera... anche se, vedrete, starà tra qualche mese in televisione giorno e notte a lamentarsi perchè dirà che le lobby clericali fanno pressing per non farlo lavorare... copione visto e rivisto; di sicuro successo per la carriera

Hai problemi col lavoro? Non riesci a sbarcare il lunario? Vuoi diventare famoso e fare un sacco di soldi?
Non c'è problema.
Insulta in televisione un uomo potente (fino all'anno scorso si portava Berlusconi, poi ha perso le elezioni e bisogna ripiegare sul Papa) e la tua vita cambierà letteralmente
Scriverai libri e li venderai a milioni; farai film e la gente li verrà a vedere; diventerai un opinionista importante e il tuo conto in banca leviterà

Ovviamente però avrai lo status di perseguitato politico... poverino

:)
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A essere proprio maliziosi... ma chi era questo qui prima che dicesse quattro cazzate sul palco?
Ma chi lo conosceva?

Adesso farà di sicuro una lunga carriera... anche se, vedrete, starà tra qualche mese in televisione giorno e notte a lamentarsi perchè dirà che le lobby clericali fanno pressing per non farlo lavorare... copione visto e rivisto; di sicuro successo per la carriera

Hai problemi col lavoro? Non riesci a sbarcare il lunario? Vuoi diventare famoso e fare un sacco di soldi?
Non c'è problema.
Insulta in televisione un uomo potente (fino all'anno scorso si portava Berlusconi, poi ha perso le elezioni e bisogna ripiegare sul Papa) e la tua vita cambierà letteralmente
Scriverai libri e li venderai a milioni; farai film e la gente li verrà a vedere; diventerai un opinionista importante e il tuo conto in banca leviterà

Ovviamente però avrai lo status di perseguitato politico... poverino

:)
condivido totalmente.
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^^
Eh sì, ma il fatto è che se in un paese normale dici quelle quattro boiate, qualcuno ti applaudirà e i più scrolleranno le spalle.
Se invece lo fai in Italia ed hai un minimo di dimestichezza con il senso delle proporzioni e la tolleranza verso le idee avverse dei suoi difensori autoproclamati, capisci che insultare il Papa è un gioco da cui c'è solo da guadagnarci.
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Toh, Padellaro ha preso ispirazione da me (da L'Unità).

Incredibile reazione

Il primo maggio, a piazza San Giovanni, un giovane comico, Andrea Rivera, critica quel Vaticano che ha concesso i funerali religiosi a Francisco Franco, Pinochet, a un boss della banda della Magliana ma li ha negati a Welby. Poi dice qualcosa a proposito del Papa che nega l’evoluzionismo e della Chiesa «che non si è mai evoluta». La folla di ragazzi ride e applaude il ragazzo come loro. L’aria è festosa. Si passa alla prossima canzone. L’indomani, ieri mattina, l’«Osservatore Romano» titola: «Anche questo è terrorismo» e scrive di «vili attacchi al Papa». C’è da trasecolare davanti a una così incredibile sproporzione tra causa ed effetto. Il terrorismo (questo Paese lo conosce bene) sequestra, uccide, commette stragi spaventose. È sangue e disperazione. Certo, è anche terrorismo quello che sparge odio e indica bersagli. Ma cosa ha detto di terroristico Rivera? Le esequie concesse a feroci dittatori e spietati boss non sono forse fatti incontestabili? La Chiesa avrebbe fatto male a rifiutarle. A nessuno va negata una luce di salvezza. Ma perché quel no a Welby che così dolorosamente ha colpito tanti credenti? La Chiesa che non si è mai evoluta? Non è così. Una battuta debole, non certo un sacrilegio. Ma se anche la frase fosse stata irriguardosa, scriteriata, che senso avrebbe bollarla con espressioni adatte per un rifiuto della società, un assassino? Gli uomini di Chiesa minacciati dalla canaglia meritano tutta la solidarietà. Ma perché usare toni così oltre le righe? Cosa sta succedendo a un magistero fino a poco tempo fa ispirato a tolleranza e misura? C’entra per caso il Family-day? Non sarà il contagio di una politica becera che si genuflette e cavalca il sacro profanandolo?
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federicoft said:
Eh sì, ma il fatto è che se in un paese normale dici quelle quattro boiate, qualcuno ti applaudirà e i più scrolleranno le spalle.
Se invece lo fai in Italia ed hai un minimo di dimestichezza con il senso delle proporzioni e la tolleranza verso le idee avverse dei suoi difensori autoproclamati, capisci che insultare il Papa è un gioco da cui c'è solo da guadagnarci.
Condivido anche questo

Siamo ormai arrivati a un livello tale che c'è gente che spera di entrare nelle inchieste di Woodcock (o come diamine si scrive) per fare carriera nello spettacolo

Il cortocircuito media/politica/spettacolo ha scolorito i confini tra questi mondi e le conseguenze sono questa schizofrenia sempre sovreccitata e fuori luogo (compresa la risposta esageratissima dell'Osservatore Romano, che ha dimostrato di essere parte di questo carrozzone)

Direte che è colpa di Berlusconi e del Berlusconismo... in parte è vero

Ma non mi consola affatto
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^^
Mi domando se Padellaro conosca quelle due/tre nozioncine base che insegnano a catechismo alle medie.
Altrimenti non si porrebbe domande come "perchè a Pinochet sì, a Welby no", che possono porsi solo gli ignoranti più beceri, cosa che Padellaro non è.

Quanto a tutto il succo del discorso, l'iperreazione del Vaticano alle fregnacce dette da un quisque de populo presumo debbano interpretarsi come un altolà.

Non è sotto mira il quisque de populo, ma il clima di odio che migliaia di quisque de populo come quello là stanno creando attorno al Vaticano, che sono sfociati in concrete minacce di morte verso uomini di Chiesa.
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