ma soprattutto, un altro accordo lo saprà fare?
forse non sarebbe stato un maleSono sempre più convinto che con le logiche odierne la breccia di Porta Pia non sarebbe mai avvenuta e Roma sarebbe ancora la capitale dello Stato della Chiesa.
Per i preti? Beh, puoi anche togliere il forse. Vuoi mettere i vantaggi della teocrazia...forse non sarebbe stato un male
http://ilfoglio.it/lettere.phpil Foglio said:Al direttore - Sto guardando in televisione il concerto del Primo maggio, musicalmente noioso e politicamente scontato. Tralasciando l’aspetto artistico, non paragonabile alla spettacolare esibizione di talento di un certo Bob Dylan qualche giorno fa in Italia, molto evocata sul palco del Primo maggio, le segnalo le solite battute anticlericali, soprattutto antiPapa. E mi chiedo perché gli stessi giovani non vadano a protestare contro il governo, vero responsabile dell’accantonamento dei cosiddetti Dico (un nome migliore, no?). Cordiali saluti
Annarita Briganti, via web
Risposta del Direttore
Straparlare del Papa e tentare l’offesa, dobbiamo abituarci, diventerà, è già diventato, uno sport. Di altre conseguenze dell’anticlericalismo becero abbiamo già parlato con orrore, e lì bisogna provvedere. Ma secondo me a provocazioni di questo tipo il Vaticano dovrebbe rispondere con l’indifferenza dei sovrani, la sovrana indifferenza. Il tono asperrimo dell’Osservatore romano nella replica a un cantantista, comprensibile nella logica di amore che circonda la figura del pontefice e i suoi carismi, non è invece compatibile con la funzione libera e l’impatto pubblico della predicazione civile della chiesa, che non è agente politico ma ormai rivendica giustamente un luogo pubblico per le sue idee: e in luogo pubblico si sconta il dissenso, anche brutale.
non è questione di libertà di parola o di critica, tutti hanno i loro scheletri nell'armadio e sono criticabili, ma questa mi è sembrata prorpio una cosa gratuita e senza senso, in quel momento cosa c'entrava ?Se la Chiesa si permette di mettere il naso e criticare l'Italia, non vedo perché un italiano non possa criticare la Chiesa. Da quando c'è Kazzinger si comportano come se lo Stato Pontificio fosse ancora in auge e poi si stupiscono se a qualcuno gli girano le palle.
D'altronde la libertà di parola e pensiero è sempre stata antipatica alla curia cattolica, a proprio agio con a cena dai dittatori ed infuriata quando la gente sceglie di pensare con la propria testa.
condivido totalmente.A essere proprio maliziosi... ma chi era questo qui prima che dicesse quattro cazzate sul palco?
Ma chi lo conosceva?
Adesso farà di sicuro una lunga carriera... anche se, vedrete, starà tra qualche mese in televisione giorno e notte a lamentarsi perchè dirà che le lobby clericali fanno pressing per non farlo lavorare... copione visto e rivisto; di sicuro successo per la carriera
Hai problemi col lavoro? Non riesci a sbarcare il lunario? Vuoi diventare famoso e fare un sacco di soldi?
Non c'è problema.
Insulta in televisione un uomo potente (fino all'anno scorso si portava Berlusconi, poi ha perso le elezioni e bisogna ripiegare sul Papa) e la tua vita cambierà letteralmente
Scriverai libri e li venderai a milioni; farai film e la gente li verrà a vedere; diventerai un opinionista importante e il tuo conto in banca leviterà
Ovviamente però avrai lo status di perseguitato politico... poverino
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Condivido anche questofedericoft said:Eh sì, ma il fatto è che se in un paese normale dici quelle quattro boiate, qualcuno ti applaudirà e i più scrolleranno le spalle.
Se invece lo fai in Italia ed hai un minimo di dimestichezza con il senso delle proporzioni e la tolleranza verso le idee avverse dei suoi difensori autoproclamati, capisci che insultare il Papa è un gioco da cui c'è solo da guadagnarci.