In risposta al punto 2, quoto e riporto da un'altra discussione:
Come faccio a spiegare che la cultura della bicicletta nei centri mediopiccoli del nord non è una novità degli ultimi 10-15 anni, come nei grossi centri d'Europa, ma qualcosa che anche con la motorizzazione di massa non è andata mai perduta, dove più (Ferrara, Padova) dove meno?
Per quanto i km di ciclabili siano un utile indicatore, non dicono tutto. La promiscuità ciclista auto sulla carreggiata senza pista è una cosa del tutto normale, l'autista non nervoso non strombazza e il ciclista è abbastanza educato alle regole e rimane sulla destra, per motivi di autoconservazione.
Mah. Il pedone invaderá sempre. E fidati che si arriva anche all'estremo opposto, la protervia del ciclista. La soluzione sta proprio nell'uso massivo della bici come mezzo di trasporto, non di passeggiata. Quando dei vitelli di sfiorano a velocitá da moto impari a stare nei tuoi spazi. Voglio comprarmi una action cam. Cosí ti insegno un po' di insulti gallo-italici.
Video della ciclabile di Verona Montorio-Santa Lucia, nel tratto tra Borgo Venezia e Piazza Bra. Interessante per capire lo stato di manutenzione dell'opera (che quest'anno compie dieci anni) e le criticità esistenti.
Alla fine non è che la pista ciclabile di Verona sia tanto migliore di quella di Napoli ( o rispetto a quelle realizzate anni da a Palermo). Anche a Verona ci sono criticità, tratti fatti non in modo impeccabile o discontinui. Il fatto però è che a Verona la pista è rispettata, quasi mai invasa dalle auto, da moto, o da altri ostacoli, persino i pedoni rimangono confinati ordinatamente nel loro lato, lasciando libero il percorso per le bici, per non parlare della pulizia, non una foglia a terra lungo il percorso ciclabile. A Napoli invece è al sud in genere è un casino, auto e moto posteggiate sulle piste, accessi agli scivoli sbarrati, ostacoli di vario genere disseminati lungo il percorso e tanta sporcizia al punto che la pista a volte manco si vede più. Il tratto della pista veronese ricavato dal restringimento della strada, resa a senso unico, ahimè, fosse stato fatta a Palermo una cosa del genere, sarebbe scoppiata la rivoluzione. Per questo sorrido, quando a Palermo si dice che le piste ciclabili sono fatte male ( e si portano a modello certe città del nord) ,piuttosto sono i suoi abitanti che sono fatti male, non avendo un minimo di senso civico..
^^ Ma infatti, ma guarda che spesso anche all'estero non è che le piste ciclabili siano chissà quale capolavoro di arredo urbano, basta una chiara demarcazione degli spazi fra auto, pedoni e ciclisti. Dove per "chiara demarcazione" non intendo per forza un parapetto.
La ciclabile Montorio-Piazza Bra è stata la prima (costruita fra il 1998 e il 2004) e in molti casi è costata anche troppo. Si veda il tratto con il grande parapetto di protezione, o lungo la circonvallazione dove è stata rifatta tutta la pavimentazione.
Il tratto reso a senso unico ha permesso una riqualificazione di una via di inizio '900 che è diventata zona 30 e che si sta riscoprendo sempre più bella. I valori degli immobli salgono, penso.
Per il resto, col tempo la gente si abitua e gli spazi ciclabili vengono rispettati sempre di più, in barba alla purtroppo scarsa manutenzione. (Per quanto riguarda la pulizia, pensa che in realtà nel video è piuttosto sporca. Le recenti giornate ventose hanno fatto uscire cartacce di ogni tipo dai cestini. Di solito è meglio).
Verona è una città decisamente autocentrica, eppure sempre più persone iniziano a muoversi in bici. oggi 25 aprile c'erano bici ovunque!
I primi anni nessuno rispettava gli attraversamenti ciclabili, lo ricordo bene. Tipo quello che c'è al minuto 1'40. Ora tendenzialmente lo fanno, certo in centro la questione è un po' più complicata.
Vedrete che anche al Sud col tempo aumenterà il rispetto per questi spazi.
Sarà, ma ciò che sembra semplice ed elementare altrove, qui da noi sembra una impresa titanica di difficile realizzazione. La cosa che mi fa rabbia è che da noi si spendono un sacco di soldi per fare le piste ciclabili. Eppure c'è chi le boccia dicendo che sono fatte male. Non ci contentiamo di dipingerle con l'asfalto rosso, dobbiamo metterci i mattoncini Rossi autobloccanti. A Palermo sono stati spesi un sacco di soldi quasi 2 milioni di euro per quasi 10 km di piste, pavimentazione di pregio, ma poi non hanno messo nessuna segnaletica, nessun semaforo nessun cartello che indichi la presenza di una pista ciclabile. Quei pochi che le usano rimangono intrappolati tra le auto, anche perché tra un tratto e l'altro di pista protetta o rialzate vi sono auto parcheggiate ovunque ed è praticamente impossibile rientrare nella pista senza scendere dalle bici. Però, eccoti alcune immagini delle nostre piste, dimmi te, sono così malvagie alle fine? Io dico che la pista alla fine, pur migliorabile non è per niente male. Mancano i controlli, nessun vigile si è mai degnato di fare rispettare le piste e di multare chi ne invade il percorso. I nostre un difetto evidente è che la colorazione di questa pista non risalta a dovere, dovrebbe essere di un rosso più acceso, con le corsie segnate di bianco e non con quelle mattonelle grigie che manco si vedono. Molti credono che sia un normale marciapiede più che una pista, ma nulla di irrisolvibile se solo si volesse..^^
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Non credere che qui da noi gli amministratori locali abbiano imparato a fare piste ciclabili come si deve. Siamo ancora nella fase di "sperimentazione". Ci sono ottimi risultati nei percorsi naturalistici per il tempo libero (tra l'altro a Verona arriva direttamente in città la ciclopista del Sole, che da Merano a Verona è praticamente ininterrotta e di alta qualità), ma va molto peggio nell'ambito urbano .
Sono state messe in campo una miriade di soluzioni diverse, da quelle troppo costose alla semplice striscia bianca sul marciapiede o a bordo strada. Va così a Verona come a Padova, come a Venezia.Stiamo iniziando a capire solo ora che la forma migliore è la ciclabile monodirezionale ai due lati di una strada. Invece di spendere milioni in barriere o in porfido, si può iniziare a togliere traffico lungo alcune direttrici ciclabili, restringendo la carreggiata, riducendo parcheggi, ecc
Il pregio principale dell'intervento che ho postato sopra è la continuità. Per quasi 7km (ma dall'altro lato ce ne sono altrettanti) uno percorre una ciclabile mediamente sicura.
Mi riesce difficile quindi valutare gli interventi palermitani senza avere una mappa. Visti così sembrano simili ai nostri, gli interventi sul marciapiede coi mattoncini bloccanti ricordano le prime ciclabili veronesi. Interventi generalmente troppo costosi e troppo poco riconoscibili. La prima foto ricorda più le nostre ciclabili più recenti.
Cosa può fare la differenza? L'utilizzo. Quando la pista diventa "comoda" ecco che allora inizia ad essere utilizzata dai ciclisti e rispettata da automobilisti e pedoni.
Cosa si può fare per incentivare l'utilizzo? Far sì che sia continua, per esempio (non so se sia questo il caso). E segnalarla con cartelli che indichino le distanze da percorrere e le direzioni.